Ghisalberti: “La riapertura della Carrara una festa per tutta la città”

Ghisalberti: “La riapertura della Carrara una festa per tutta la città”

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Accademia Carrara bDopo sette anni di attesa, l’intera città si specchia nell’arte.  Con lo slogan “Vediamoci in Carrara” e ben sei video che invitano a rivedere se stessi in alcune delle opere più rappresentative della pinacoteca- dall’autoritratto del Piccio alla bambina di casa Redetti del Moroni, dal giovane pittore di Frà Galgario alla fanciulla col ventaglio di Pitocchetto-,  il museo avvicina a sé la città, a partire dalla comunicazione.  La riapertura dell’Accademia Carrara, in programma per il prossimo giovedì 23 aprile, non rappresenta solo un appuntamento culturale di interesse nazionale ed internazionale, ma anche un’occasione di festeggiare per tutta la città di Bergamo, che si riappropria della sua istituzione culturale più prestigiosa. I giorni di inaugurazione del museo sono stati pensati come ad un grande festa cittadina, come tiene a ricordare l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti: «E’ un momento atteso da tutta la città e credo non ci sia modo migliore per salutare l’evento che una grande festa. Non ci saranno inviti da esibire come si usa ai vernissage, ma aspettiamo tutti i bergamaschi per il taglio del nastro. Sarà l’intera città a raccogliersi attorno alla sua Pinacoteca e a riappropriarsene. Un grande spettacolo del Teatro Tascabile di Bergamo celebrerà l’arte con una successione di quadri e immagini costruiti sul principio del libero montaggio delle attrazioni. E, visto che ci aspettiamo un po’ di caos, chi non riuscirà a visitare le sale rinnovate del Museo, avrà a disposizione tre giorni di apertura straordinaria, dalle 10 alle 24, con ingresso gratuito». Con Piazza Carrara festeggerà tutta Via San Tomaso: «La via sarà chiusa al traffico sin dalle 19 e,  grazie all’adesione di bar e ristoranti, non mancheranno soste golose tra street-food e assaggi». Sarà un week-end unico per l’intera città, anche per la concomitanza di altri eventi importanti: «Bergamo ospita, in Città Alta,  dal 23 al 26 aprile il Meeting internazionale Ietm sullo spettacolo e sulle arti performative, che da dieci anni non veniva organizzato in una città italiana- continua l’assessore-. Il 24 l’Accademia di Belle Arti celebrerà la riapertura della Pinacoteca con l’evento “99 cubi bianchi. Atti creativi in giardino”. Le cerimonie per il 25 aprile, data la ricorrenza particolare dei 70 anni della Liberazione, saranno poi quest’anno particolarmente solenni e partecipate. E in centro ci sarà anche la Fiera del Libro». La nuova Carrara sarà un museo pronto ad inorgoglire ulteriormente Bergamo, grazie anche all’apporto dei privati. La Fondazione ormai è pronta ad essere costituita formalmente: «Grazie anche alla Fondazione Creberg che ha avuto un ruolo fondamentale nel coinvolgere e sensibilizzare aziende e istituzioni (da Sacbo alla Mia, dalla Fondazione Italcementi a  Tito Lombardini, dalla Fondazione della Comunità Bergamasca  ad aziende come Innowatio, Framar,  Rulli Rulmeca), sembra ormai chiaro il quadro dei soggetti privati fondatori, tanto che contiamo di costituire la Fondazione Carrara dal notaio nelle prossime settimane. Il Comune affida alla Fondazione la nuova Carrara fresca di restauro e conferma un contributo annuo di 650 mila euro. Una volta terminato l’iter burocratico,  il cda potrà insediarsi e procedere con la nomina del nuovo direttore della Carrara, che contiamo di vedere eletto dopo l’estate, a settembre». Il Museo potrà ospitare- in linea con quanto già collaudato nel mondo anglosassone- eventi privati e feste: «L’atrio ben si presta ad ospitare feste e meeting aziendali. Sarà un Museo più vivo e vivace e più vicino al territorio».

Nadia Ghisalberti
Nadia Ghisalberti

Il museo, l’unico in Italia nato esclusivamente dal mecenatismo di collezionisti privati, è pronto a stupire visitatori e turisti: «La Carrara è davvero al massimo del suo splendore. Tutte le opere sono rientrate dall’estero e da importanti mostre nazionali e la ristrutturazione consente di ammirare anche più di 12o quadri che fino ad oggi non avevano potuto essere esposti. – spiega Nadia Ghisalberti-. L’allestimento accompagna i visitatori a scoprire l’evoluzione di ogni stile pittorico, in ordine cronologico. Non manca una sala dedicata ai collezionisti che hanno regalato alla città una delle pinacoteche più importanti d’Italia. Le luci, progettate con la consulenza del Politecnico, fanno scoprire una nuova profondità delle opere, valorizzandole. Insomma, è un museo che con le sue 600 opere esposte invita a tornare. Difficile fare stime, ora, ma ci aspettiamo 60 mila visitatori l’anno». La Carrara si rifà il look con un occhio al marketing e una nuova anima hi-tech: «Il book-shop, affidato a Silvana Editore, affiancherà alla vendita di libri e guide, gadget e merchandising. Il visitatore avrà a disposizione una guida breve, venduta ad 8 euro, il volume – fresco di stampa- dedicato ai cento capolavori della Carrara, una guida per bambini e un’audio-guida per tablet. Inoltre la linea wi-fi, fresca di installazione, renderà più confortevole la visita ai turisti. E finalmente la pinacoteca potrà offrire ai visitatori il servizio di guardaroba». Niente da fare, per ora, per il coffee-shop del Museo: «I lavori di ristrutturazione non hanno purtroppo interessato la barchessa di destra, per ora destinata a laboratorio di restauro. Se ci fossero le risorse un domani potrebbe ospitare un piccolo locale o un bar». La Carrara in questi anni di grandi ristrutturazioni e restauri ha fatto parlare di sé all’estero: la mostra sul Moroni alla Royal Academy di Londra è stata un successo, l’esposizione di alcuni capolavori del nostro museo al Puskin di Mosca tra i “Maestri del Rinascimento” ha permesso di tessere importanti rapporti anche con la Russia. I lavori per far risplendere la pinacoteca hanno ispirato addirittura un film: il regista Davide Ferrario ha seguito tutte le opere d’arte dal caveau agli spazi del nuovo museo, per tornare a brillare alle pareti con il nuovo allestimento. Il film punta al Festival di Venezia, raccontando la storia di un museo nel suo rapporto unico con la città. Ma l’assessore è cauto, anche solo per scaramanzia: «Speriamo che possa arrivare al Festival. In ogni caso il film è un progetto interessante che non può che contribuire a valorizzare il nostro museo. E a portarlo lontano».