La decisione del Comune di Bergamo di far pagare i parcheggi in centro anche nei giorni festivi, nell’ambito di una più ampia revisione della sosta su strada, non incontra i favori dell’Ascom. Il direttore dell’Associazione, Oscar Fusini, ribadisce che il tema della mobilità cittadina “sta molto ai nostri commercianti” e attacca: “Temiamo che la scelta di Palazzo Frizzoni porti ad un centro senza più negozi. Bergamo diventerà, certamente, una città meno caotica, di grande pregio architettonico, ma di nessun richiamo commerciale e con una qualità della vita tutta da verificare per sicurezza, vivibilità e anche pregio, perché senza appeal commerciale gli investimenti in ristrutturazione degli immobili saranno fatalmente ridotti”. “Sul fatto che gli autobus saranno pieni siamo dubbiosi – aggiunge Fusini -, mentre è certo che l’operazione complessiva renderà qualche milione di euro in più all’Atb, almeno all’inizio. Il vantaggio economico si avrà nel breve termine, finché la città continuerà ad essere ancora appetibile. Nel lungo termine città bassa perderà l’appeal che ora molti gli attribuiscono, e di conseguenza gli afflussi si ridurranno così come gli stessi profitti dei parcheggi”.
“Senza voler essere catastrofisti e senza essere contrari a priori alle proposte di maggiore pedonalizzazione del centro – puntualizza Fusini – , dobbiamo ribadire il concetto che su temi così delicati è necessario agire con criterio, rispettare e salvaguardare tutti gli interessi in gioco, anche quelli dei commercianti, e soprattutto avere obiettivi dichiarati e una strategia lineare. Dubito che a strappi e a tentoni si possa fare qualcosa di buono”. Fusini si dice preoccupato in merito al pagamento domenicale del parcheggio. “Razionalizzerà il traffico, ridurrà i disagi e farà cassetto (se gli stalli blu non saranno già pieni delle macchine dei residenti) nelle domeniche di pienone del centro, ma contribuirà a svuotarlo nelle domeniche in cui la gente viene solo per fare colazione, pranzare o una passeggiata, ma dovendo pagare il parcheggio sceglierà altre mete. Il clima e le manifestazioni saranno quindi ancor più determinanti nel decidere le sorti dell’afflusso domenicale”.
“Le nostre preoccupazioni – continua il direttore dell’Ascom – si concentrano anche sull’altro aspetto anticipato dai giornali, e allo studio in Comune, ossia alla possibilità di concedere ai residenti, previo pagamento, di parcheggiare oltre che negli stalli a loro dedicati – quelli gialli – anche a quelli blu e destinati alla rotazione e, generalmente, ai clienti dei negozi. I numeri dicono già tutto: se i permessi per i residenti sono oltre 5.000 – tanti quanti gli attuali spazi gialli e blu – allora il rischio è che in settimana, ma più spesso il sabato e la domenica, saranno sempre occupati. Il centro diventerà terra di parcheggio a raso dei soli residenti. Per la funzione commerciale non resteranno che i parcheggi in struttura e nei sotterranei. Ma attenzione, ci sono acquisti incompatibili con il parcheggio lontano e sotterraneo ossia tutti gli acquisti di alimentari e, in ogni caso, pesanti o ingombranti (carne, frutta, alimentari ecc.). Prepariamoci al definitivo addio di quei negozi alimentari che ancora sopravvivono in centro città”.
“La scommessa e i rischi esistono anche per tutti gli altri negozi. A pagare – conclude Fusini – saranno soprattutto le attività poste lontano dai principali parcheggi in struttura. Il centro perderà accessi di persone che arrivano in centro per fare acquisti, ossia di coloro che, dovendo comprare una camicia o un paio di scarpe, ancora oggi preferiscono il centro alle struttura commerciali extraurbane, mentre il maggior afflusso di visitatori con gli autobus pieni o vuoti è tutto da verificare. Speriamo bene”.