Expo, «Bergamo si compatta 
per vincere la sfida» 

Expo, «Bergamo si compatta per vincere la sfida» 

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Bergamo è decisa a non lasciarsi scappare l’opportunità rappresentata dall’Expo, occasione per dare una scossa alla crisi ma anche forte stimolo ad inaugurare un nuovo modo di promuovere e far crescere il territorio. Così, alla vigilia della prima grande manifestazione legata all’evento mondiale – il meeting dei Paesi inseriti nei cluster di prodotto che porta in Fiera e in città 300 delegati di 70 nazioni, tra cui anche rappresentati “di peso” come Cina e Russia – le amministrazioni pubbliche, le organizzazioni economiche, la Diocesi e l’Università si sono riunite per ufficializzare, attraverso la firma di un protocollo, la propria collaborazione in tema di ideazione, promozione e realizzazione di iniziative ed attività che valorizzino il sistema economico, sociale e culturale della provincia. Attorno alla Camera di Commercio, promotrice del coordinamento, si sono raccolti quindi Comune, Provincia, Imprese & Territorio, Confindustria Bergamo, Università e Diocesi, che con la sigla dell’accordo danno una struttura più organica ad un confronto e a sinergie che erano già in atto.
«Come è nello spirito dei bergamaschi che preferiscono prima lavorare sui progetti e poi annunciarli – ha sottolineato il vicepresidente dell’Ente camerale Matteo Zanetti, alla guida del Tavolo di coordinamento tecnico-operativo – formalizziamo oggi una cabina di regia che era già attiva da settembre e che ora punta a mettere a fuoco ogni aspetto strategico in chiave Expo, a sviluppare iniziative e a monitorare i diversi passaggi». «Si tratta – ha aggiunto – di una piattaforma comune d’impegno, perché per sfide importanti come questa è utile che ci sia una condivisione sin dall’inizio, anche sul fronte degli stanziamenti economici che, ovviamente, saranno necessari».
Il percorso, in effetti, sta già dando risultati. «È in fase di realizzazione – ha ricordato Zanetti – il sito “bergamoexpo2015”, che presenterà riunite tutte le eccellenze del territorio sul versante imprenditoriale ma anche su quello paesaggistico, turistico e culturale. Ci stiamo inoltre coordinando, attraverso l’assessore provinciale Silvia Lanzani, per la presenza del nostro territorio nel padiglione Italia, mentre la grandissima intuizione di portare a Bergamo i Paesi dei cluster si sta riempiendo di ulteriori significati. Il meeting ha attirato infatti l’interesse e la partecipazione anche di nazioni maggiori come Cina e Russia e offre sin da ora l’opportunità di veicolare l’immagine e il nome della città nel mondo e di stringere rapporti concreti». Altri aspetti su cui la cabina di regia si è mossa sono quelli di tipo culturale, «dove sono presenti iniziative diverse che necessitano di un coordinamento», e la mobilità attraverso incontri con Sacbo e Atb. Un altro dossier già aperto riguarda l’ipotesi di realizzare nell’area del Kilometro Rosso un’esclusiva idea di “Fuori Expo 2015” dedicata alle tecnologie per la nutrizione, con il co-marketing della società Expo 2015. 
«Si è potuto procedere speditamente grazie alla grande collaborazione e allo spirito costruttivo e disinteressato di tutti i soggetti coinvolti, che stavano già lavorando su progetti ed hanno voluto condividere l’esperienza», ha tenuto a precisare il vicepresidente. Ora l’azione si fa più serrata ed è prevista l’individuazione di almeno una decina di sottotemi, «ognuno affidato ad un responsabile che relazionerà al tavolo, così da aumentare l’attenzione e l’efficacia dell’azione in ogni settore». «In parte sono ambiti su cui si è già aperto un confronto, che ora saranno approfonditi ed entreranno in una fase sempre più concreta ed operativa – ricorda Zanetti -. Si va dalle iniziative culturali all’accoglienza, dal sito alla mobilità, alla presenza nel padiglione Italia».
Altri approfondimenti tematici attivati dal Tavolo di coordinamento sono la progettazione e la realizzazione, d’intesa con Fondazione Creberg e Università, della mostra su Palma il Vecchio, nel periodo di svolgimento dell’Expo, un’edizione speciale di BergamoScienza 2015 e della Settimana per l’Energia, che saranno in gran parte dedicate ai temi sviluppati dall’Expo. Su questa impalcatura si potranno inserire proposte per nuove iniziative e potranno essere costituite specifiche strutture operative ed organizzative. «L’obiettivo è rappresentare il territorio a 360 gradi – ha concluso Zanetti – anche per questo il protocollo è aperto a realtà ed associazioni che vi si riconoscono».

Camera di Commercio
Malvestiti: «La collaborazione è già un grande valore»

Un primo risultato l’Expo l’ha prodotto e di questo è particolarmente fiero Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio, che ha promosso la nascita del tavolo di coordinamento. «Questo protocollo indica chiaramente la volontà di collaborare da parte di tutti i soggetti coinvolti – ha rimarcato – ed è la strada giusta per cogliere un’opportunità importante come Expo per ridare slancio ad territorio e ad un Paese che continua a convivere con la crisi». In gioco non ci sono solo i visitatori che arriveranno per l’esposizione ma anche la visibilità internazionale e la possibilità di sviluppare progetti e collaborazioni. Bergamo ha dalla sua il valore sul piano del patrimonio artistico e culturale, delle bellezze paesaggistiche e naturali e delle sue imprese. «È necessario fin d’ora attivare azioni specifiche finalizzate al coinvolgimento delle imprese in progetti inerenti l’Esposizione Universale, cogliendo eventuali opportunità offerte prima, come fase di avvicinamento, durante l’esposizione e dopo il 2015 – dice ancora Malvestiti -. Per questo la Camera di Commercio si è posta come cabina di regia dei progetti che nasceranno nel nostro territorio. Interpretando la sua funzione istituzionale e in stretto raccordo con le Associazioni di categoria sta puntando inoltre a coinvolgere pienamente il mondo imprenditoriale attraverso l’offerta di servizi di accompagnamento, di formazione e di informazione necessari perché le aziende partecipino da protagoniste alle opportunità offerte da questo evento storico».

Comune di Bergamo
«La riqualificazione dell’area esterna di Astino la nostra grande opera»

«Bergamo farà la sua parte – è l’impegno del sindaco Franco Tentorio – per fare in modo che l’Expo non sia solo un evento legato all’area milanese, ma arrivi anche in città». I versanti su cui si concentra l’impegno dell’Amministrazione sono il rilancio dell’offerta turistica e la messa in rete delle diverse iniziative culturali. «Sul turismo lavoriamo di concerto con la delegata Roberta Garibaldi – ha ricordato l’assessore all’Urbanistica e all’Expo Andrea Pezzotta -, mentre in fatto di eventi, che avranno come clou la mostra su Palma il Vecchio, vogliamo dare vita ad un palinsesto organico raccogliendo e coordinando le manifestazioni che si realizzano in città». Ma la volontà è anche quella di realizzare «un’opera che resti nel tempo». «Non una grande infrastruttura – ha precisato Pezzotta -, ma la riqualificazione dell’area verde attorno al monastero di Astino, che ha ottenuto anche lo stanziamento di contributi regionali». L’obiettivo è recuperare la natura agricola del luogo, creando orti e percorsi fruibili dai cittadini e dalle scuole, in perfetta linea con i temi dell’Expo legati alla sostenibilità del cibo e dell’ambiente.

Provincia
«Al lavoro già dal 2010, valutati più di 200 progetti»

La Provincia di Bergamo è stata la prima in Lombardia a siglare, nel 2010, con la società Expo, allora guidata da Lucio Stanca, un protocollo d’intesa. Lo ha ricordato il presidente Ettore Pirovano sottolineando perciò come l’Ente si sia mosso per tempo e con lungimiranza sull’argomento, «intrattenendo e sviluppando proficui rapporti in questi anni». E la nascita di un assessorato dedicato «non è stata solo l’assegnazione di una delega ma ha comportato l’organizzazione di una struttura che ha lavorato alacremente – ha ricordato proprio l’assessore Silvia Lanzani – dando vita al tavolo di coordinamento attorno al quale si sono seduti e confrontati i soggetti che oggi formalizzano questo ulteriore impegno di collaborazione». In questi anni la Provincia ha ricevuto più di 200 progetti e realizzato più di 500 incontri «ed ora, per realizzare la parte più legata alla commercializzazione dell’offerta è giusto che intervenga la Camera di Commercio», ha evidenziato l’architetto Lanzani. «Non sappiano che distino avrà la Provincia, ma è certo che tutto ciò che è stato fatto sin qui – ha confermato Pirovano – sarà portato avanti».

Università
La mostra di Palma il Vecchio tra gli eventi clou

Anche l’Università plaude al lavoro di squadra che Bergamo sta realizzando ed è ben lieta di portare il proprio contributo al sistema territoriale. «Il nostro Ateneo partecipa anche al tavolo delle Università lombarde sull’Expo – ha ricordato prorettore delegato ai Rapporti con Enti e Istituzioni pubbliche del territorio Remo Morzenti Pellegrini – ed è proprio in questa sede che abbiamo avuto la riprova della grande attenzione con cui Bergamo guarda all’evento internazionale. Era infatti la primavera del 2010 quando il tavolo provinciale veniva portato ad esempio come l’unica esperienza attiva in regione». Dal punto di vista più strettamente operativo, l’Università cittadina curerà la parte scientifica della mostra di Palma il Vecchio, promossa dalla Fondazione Credito Bergamasco e in programma nel 2015 in contemporanea con il periodo di svolgimento dell’Expo. L’artista (nato a Serina attorno al 1480 e morto a Venezia nel 1528) non è mai stato celebrato in un’esposizione che ne racconti l’intera carriera, arricchita dalla possibilità di visitare le opere presenti sul territorio.

Diocesi
«Si stanno gettando le basi di un cambiamento culturale»

Ha scelto di definire il nuovo coordinamento «tavolo di Comunità» don Cristiano Re, direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale e incaricato diocesano all’Expo, evidenziando come questo impegno a confrontarsi e mettersi insieme sia «uno dei primi risultati veri di Expo». «La Chiesa da sempre riflette sulle tematiche proposte dall’esposizione – ha ricordato -, si nutre e cerca di nutrire attorno a questi argomenti. Il tavolo che oggi viene presentato è il luogo in cui possiamo dare il nostro contributo per fare in modo che l’evento internazionale porti con sé anche un cambiamento culturale ora, durante e dopo la conclusione. Ciò che Expo ci lascerà sarà ciò che potremo immaginare per il nostro futuro in fatto di convivenza, comunità, alimentazione, in ultima analisi di giustizia».

Imprese & Territorio
«In gioco la capacità di costruire chance per il futuro»

Getta lo sguardo anche oltre l’Expo Giuseppe Guerini, presidente di Imprese e Territorio, il Comitato unitario che raccoglie dieci associazioni d’impresa. «Il tavolo è un’occasione per porre le basi per lavorare insieme – ha ribadito – e affrontare le sfide che ci attendono. Si parla di risorse energetiche e approvvigionamento alimentare e, più in generale, di cambiare approccio rispetto ai concetti di giustizia ed equità. L’impresa diffusa presente sul nostro territorio è chiamata a fare proprie queste problematiche, attorno alle quali si giocano le chance per il futuro». «Si dice che per competere professionalmente occorre arricchire il proprio curriculum – ha chiarito con un esempio -, ebbene, in questo caso di tratta di arricchire il curriculum del territorio, con la capacità di presentarsi compatto e fare sistema». Ed è già il momento di operare concretamente. «Con la presenza dei Paesi cluster dovremo pensare sin da ora di stringere delle relazioni – ha ribadito -. Gli stessi soggetti che partecipano al tavolo dell’Expo sono inoltre coinvolti in questi giorni nei lavori per l’aggiornamento dello studio Ocse, che la Camera di Commercio ha voluto rifinanziare. Si tratta di un’altra tappa importante per delineare le prossime strategie».   

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