Expo, a Bergamo 
i delegati di 70 Paesi

Expo, a Bergamo i delegati di 70 Paesi

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L’Expo è alle porte e Bergamo l’ accoglie in Fiera, ospitando dal 29 al 31 gennaio, 350 delegati da oltre 70 Paesi. La nostra sarà la prima provincia ad ospitare i rappresentanti di tutte le nove aree tematiche o cluster, gli spazi espositivi innovativi che interpretano in un progetto architettonico un tema centrale, condiviso da tutti i Paesi partecipanti. I Cluster – Riso, Cacao, Caffè, Cereali e Tuberi, Frutta e Legumi, Spezie, BioMediterraneum, Isole, Mare e Cibo, Agricoltura e Nutrizione in Zone Aride – romperanno per la prima volta nella lunga storia dell’Esposizione Universale  l’organizzazione per padiglioni, abbracciando la globalizzazione in una logica di filiera e rete. L’Esposizione è da sempre l’occasione per intessere relazioni commerciali e Bergamo ha tre giorni di tempo per interpretare le esigenze di ogni delegazione che trascorrerà almeno sei mesi nell’area di Milano. Con l’invasione di oltre 20 milioni di visitatori attesi e quasi 5 mila addetti all’organizzazione nei sei mesi precedenti il taglio del nastro dell’Expo, la Madunina sembrerà davvero a due passi, Rho dietro l’angolo e Bergamo e la nostra provincia un’ottima base logistica. Nei primi due giorni dovremo conquistare con la bellezza del territorio e prendere per la gola i delegati con i nostri prodotti tipici, ma il terzo giorno sarà tutto per le nostre imprese e la nostra proverbiale capacità di organizzare, lavorare e smuovere montagne a suon di sacrifici. L’Expo è una vetrina per il territorio e per le nostre imprese, tocca solo accendere i riflettori sulle nostre eccellenze e puntare i fari sulle produzioni meno note, ma che possono rivelarsi fondamentali .“La scelta della nostra città per questo importante appuntamento che per la prima volta vede tutti i Paesi riuniti nella stessa sede – ha commentato il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti – rappresenta una straordinaria occasione per promuovere Bergamo, il suo territorio, la sua realtà economica e imprenditoriale su scala internazionale. Dai primi contatti avuti abbiamo verificato come le nostre imprese abbiano davvero molto da offrire a queste nazioni". Il sottosegretario alle politiche agricole, forestali e alimentari con delega ad Expo, Maurizio Martina ha indicato nell’incontro di fine gennaio un primo banco di prova per le imprese e l’accoglienza: "La piattaforma bergamasca è fondamentale per la connessione ad Expo. E' l'occasione per raccontare il territorio e portare avanti obiettivi precisi, supportando la partecipazione all'Esposizione nei sei mesi che precedono l'evento". E' ora di costruire infrastrutture relazionali perché  l'Expo non può essere solo legata a grandi opere e solo all’area milanese, che aprì il nuovo secolo, nel 1906 con l’Esposizione universale dedicata ai trasporti. Il tema valorizza questa volta un comparto vitale e innovativo italiano come quello alimentare. “Abbiamo avuto mesi in cui è stato davvero difficile lavorare visto che è stata messa in dubbio più volte la capacità italiana di affrontare l’Expo – continua Martina -. L’Expo è un’occasione per modernizzare il territorio e non solo a livello di infrastrutture, anche perché l’Italia nel settore agroalimentare ha costruito molto di più e anche meglio. Non resta che rafforzare la consapevolezza sulla natura e la portata dell’evento perché sarà il cibo aa rideterminare i rapporti di forza tra i sistemi territoriali nel prossimo futuro. Bergamo deve arrivare a questo appuntamento con obiettivi precisi e ben definiti, si deve presentare come territorio forte capace di mettere in mostra le potenzialità strategiche di cui dispone”. Stefano Gatti, direttore generale Participiants Division di Expo 2015 ha sottolineato come Bergamo possa contribuire a disegnare l’Expo se riuscirà a sfruttare al meglio questa opportunità: “L’obiettivo è mettere a punto i dettagli tecnici per allestire le nove aree tematiche, offrendo un supporto anche logistico. A Bergamo è stato affidato a gennaio il compito più complesso perché l’incontro è con tutti i nove cluster. Anche per questo abbiamo un fitto calendario di incontri settimanali per organizzare nel dettaglio questi tre giorni. Finora gli incontri sul territorio hanno dato riscontri positivi: Trieste, capitale italiana del caffè, sarà la base logistica per il caffè proveniente da tutto il mondo, Palermo ha siglato un accordo per la fornitura dei migliori ingredienti base della dieta mediterranea per il cluster Biomediterraneum. Bergamo può intessere importanti relazioni con la sua vocazione produttiva dall’area del Maghreb ai Balcani fino al Sud est asiatico”.  Il primo incontro con l’Esposizione Universale per Bergamo vede al lavoro sotto la cabina di regia della Camera di Commercio le associazioni di categoria, Comune, Provincia, Turismo Bergamo, Università e Diocesi. “Siamo certi di fare bene e di valorizzare al meglio il nostro territorio e le sue imprese, anche perché ci stiamo preparando da tempo all’Expo, grazie all’impegno di Comune, Provincia, Ente camerale e delle principali istituzioni – assicura Matteo Zanetti, vicepresidente della Camera di Commercio e di Confindustria con delega all’Expo -. Un portale dedicato all’accoglienza, con una sezione dedicata alle imprese, agli eventi e agli itinerari turistici e culturali sarà la vetrina del territorio, fortemente voluta dalla Camera. Le associazioni dovranno valorizzare le aziende che meglio rispondono alle esigenze riportate dalle delegazioni. L’obiettivo è potenziare la nostra imprenditorialità e acquisire attraverso nuove commesse nuovi mercati”.