Decreto Competitività, convegno sui nuovi diritti di voto

Decreto Competitività, convegno sui nuovi diritti di voto

L’abolizione dello storico principio «un’azione, un voto» e i cambiamenti apportati dal Decreto Competitività del 24 giugno 2014. L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo e l’Unione Giovani Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo invita a discuterne, il 6 ottobre, dalle 9 alle 13, alla Sala Traini di via San Francesco d’Assisi 8, a Bergamo.

Il convegno, dal titolo «Le azioni con voto maggioritario e con voto plurimo», sarà un utile momento di confronto e approfondimento sulle principali modifiche apportate dalla riforma. Il principio “un’azione, un voto” ha tradizionalmente rappresentato la regola aurea del modello di funzionamento della società per azioni, sia nell’ordinamento italiano sia in altri ordinamenti giuridici europei. Questo principio traduceva in termini giuridici la regola capitalistica di funzionamento della società di capitali per cui “più investi, più sei determinante nelle decisioni”. Con il decreto legge n. 91 del 24 giugno 2014 (c.d. decreto Competitività) si è verificato un definitivo abbandono del principio sopra indicato. Questa riforma, voluta anche dopo il chiacchierato spostamento all’estero della sede legale di Fiat, ha operato su due livelli: a) il livello delle spa quotate, introducendo le azioni a voto maggiorato (con maggiorazione di voto sino a 2), in cui la maggiorazione è legata al grado di fedeltà dell’azionista, il quale godrà della maggiorazione del proprio in ragione del fatto di possedere da oltre 24 mesi le azioni medesime; b) il livello delle società per azioni non quotate, introducendo la categoria speciale delle azioni voto a plurimo, le quali consentono di esprime un numero di voti per azione maggiore di uno (al massimo 3).

L’intervento tenuto di Alessandro Morini, avvocato del Foro di Genova e Associato di Diritto Commerciale all’Università degli Studi di Bergamo, ha lo specifico scopo di analizzare il mondo delle società quotate italiane dinanzi a questa significativa riforma, attraverso un’analisi comparatistica con le principali esperienze estere (in particolare l’esperienza tedesca, americana e dei paesi asiatici). L’intervento tenuto da Paolo Divizia, notaio in Bergamo, specializzato in diritto societario, mira ad approfondire gli aspetti applicativi delle azioni a voto plurimo nelle società per azioni non quotate, maggiormente diffuse nel contesto imprenditoriale bergamasco, analizzandone gli spunti concreti di maggiore interesse per l’imprenditore.

La partecipazione al convegno è gratuita e le iscrizioni dovranno pervenire tramite il sito www.odcec.bg.it effettuando il login nell’Area Iscritti.