Gli esponenti e gli esperti della politica e dell’economia mondiale si incontrano al Buddha Bar. Sì, perché accanto ai meeting e alle conferenze, il World Economic Forum di Davos, che si apre oggi e si chiuderà il 23 gennaio, offre ai partecipanti anche uno spazi eventi originale.
A realizzarlo un’azienda bergamasca, la e.20, chiamata come project manager e general contractor per realizzare in uno dei migliori hotel di Davos, il Rixos Flüela, un’appendice in grado di aumentare gli spazi a disposizione della struttura dove avverranno, al mattino, incontri ufficiali bilaterali e che al pomeriggio e alla sera diventeranno un vero e proprio salotto per gli incontri di tutti i partecipanti.
Lo spazio realizzato è un Buddha Bar e rispecchia a tutti gli effetti i locali che si trovano nelle principali capitali mondiali. «Abbiamo ideato il concept secondo le direttive di Buddha Bar, in mood con il locale di Parigi», commenta Andrea Amighetti, architetto e presidente di e.20, società di comunicazione con sede ad Alzano Lombardo (Bg), Milano, Vercelli e Roma. «Abbiamo coinvolto quattro aziende, leader nei loro settori, per la realizzazione vera e propria: Arabesque di Nazareno Pol ed Egidio Veronese per decori e arredi, Ferraro Allestimenti per le tensostrutture, pavimenti e riscaldamento, Hollywood Service per audio, video, luci, falegnameria e proiezioni. Abbiamo creato un salone, che è provvisorio e verrà disallestito al termine del Wef, ma è di grande prestigio, a testimonianza di come la competente abilità creativa delle nostre imprese possa segnare nel mondo dei percorsi imprenditoriali di assoluto rilievo».
«All’interno dello spazio – continua Andrea Amighetti – verranno realizzati alcuni eventi, ai quali faremo assistenza e per i quali coordineremo alcune specifiche, dalla gestione della comunicazione multimediale e streaming video per la conferenza internazionale di una società russa, così come il meeting per la sottoscrizione di accordi bilaterali Kazakhstan-Svizzera». Non senza difficoltà di gestione logistica per le elevate norme di sicurezza della zona e per i tempi record di studio e realizzazione, l’evento, nel freddo polare della località svizzera, dà un impulso ottimistico alla e.20 che vede nel mercato estero un potenziale di sviluppo della propria attività e dei propri partner.