Consumi, a Bergamo è cominciata la ripresa

Consumi, a Bergamo è cominciata la ripresa

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Il cambio di passo dell’industria bergamasca atteso nel corso del 2015 si vede per ora più nelle aspettative sul secondo trimestre che nei risultati del primo. La dinamica dei tre mesi iniziali del 2015 per Bergamo è di poco negativa sia sul piano congiunturale (-0,5% sull’ultimo trimestre del 2014) che nel confronto con un anno fa (-0,3%).  Sono le indicazioni che emergono dall’indagine congiunturale della Camera di Commercio sul primo trimestre dell’anno. Il dato complessivo – e statisticamente più affidabile – dell’intera industria lombarda descrive una situazione di sostanziale stazionarietà del ciclo: dopo la battuta d’arresto della scorsa indagine (-0,1%) la variazione trimestrale torna debolmente positiva (+0,2%). Su base annua il recupero è del +0,4%, in progresso rispetto alla precedente rilevazione (+0,2%).

Il risultato provinciale è coerente con le previsioni molto caute che le stesse imprese del campione avevano espresso nella scorsa indagine – rileva lo studio -. In base alle attuali aspettative delle imprese, un più marcato miglioramento del ciclo potrebbe manifestarsi dal prossimo trimestre: le attese di crescita sono prevalenti non solo per quanto riguarda la domanda estera ma anche per la produzione e per l’occupazione. Risulta meno negativamente squilibrato anche lo scenario previsto per la domanda interna.

Nello specifico dell’analisi, il fatturato totale segna un modesto progresso, più dinamico nella sempre più rilevante componente estera rispetto a quella interna, mentre gli ordinativi mostrano un andamento fiacco, soprattutto quelli provenienti dal mercato interno. L’intero comparto metalmeccanico si distingue per performance nettamente migliori. Il proseguimento di una fase positiva del ciclo è confermato dall’indicatore, più strutturale, rappresentato dal saldo tra imprese con livelli produttivi in crescita o in calo su base annua: il saldo è risalito e vede la maggioranza delle imprese in fase positiva.

Dati incoraggianti emergono sul versante occupazionale: gli addetti all’industria nel trimestre crescono del +0,7% (+0,3% al netto della stagionalità), un incremento più elevato rispetto ai trimestri iniziali degli anni precedenti. È possibile che si tratti di un “rimbalzo” dopo la contrazione nell’ultimo trimestre del 2014 contemporanea all’annuncio degli sgravi fiscali e della nuova normativa sul lavoro avviate rispettivamente a gennaio e a marzo di quest’anno. Conferme di un miglioramento della situazione occupazionale vengono dal graduale riassorbimento della Cassa integrazione ordinaria.

L’artigianato manifatturiero conferma una dinamica congiunturale all’insegna della stazionarietà (+0,1% nel trimestre) ma anche un primo distacco (+2,6% sull’anno scorso) dai livelli produttivi in cui è sprofondato da tempo. Il relativo miglioramento è suggerito anche da un’evoluzione positiva delle aspettative dei produttori artigiani.  Va tuttavia considerato che il ciclo della produzione artigiana nell’intera regione mostra ancora segni negativi.

Spunti positivi giungono dal commercio al dettaglio: l’aumento del +0,4% delle vendite complessive su base annua, presente anche nella dinamica regionale, è di entità modesta ma interrompe una serie negativa da tempo e pare indicare un primo risveglio dei consumi. Anche nel commercio migliorano relativamente le aspettative ed aumenta nel primo trimestre del 2015 il numero degli addetti delle imprese minori.

Meno incoraggianti i dati provenienti dai servizi: il giro d’affari è in calo tendenziale (-2,1%, ma il più robusto dato regionale indica una variazione positiva) soprattutto nei servizi alle imprese. Anche qui le aspettative sono in rialzo e gli addetti aumentano nel trimestre.

Infine, nelle costruzioni si delinea a livello regionale un primo timido risultato positivo.

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