Montichiari, tra Sacbo e Save-Catullo volano gli stracci

Aeroporto_di_Brescia-MontichiariInterrotta ogni trattativa. Catullo e Save fanno calare la mannaia sui negoziati avviati con Sacbo per la cogestione dell’aeroporto di Montichiari, nel Bresciano. Il motivo: il mancato rispetto degli accordi finora assunti. La doccia gelata per i bergamaschi è arrivata con un comunicato firmato dal Gruppo Save (l’ente che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso) e dalla Catullo (la società di gestione degli scali di Verona e Brescia). “Con riferimento alla notizia riportata in questi giorni da alcuni quotidiani relativa ad un accordo tra Sacbo e un operatore leader nel settore della logistica e delle spedizioni – è scritto nel testo – Catullo e Save si dichiarano profondamente sorprese e amareggiate per il comportamento della Società di gestione dell’aeroporto di Bergamo in contrasto con tutto quanto finora discusso». “Infatti, dopo la costituzione del polo aeroportuale del Nord Est, lo scorso mese di novembre – continua la nota – Catullo con Save avevano avviato un tavolo tecnico finalizzato ad individuare le condizioni per la gestione congiunta dell’aeroporto di Brescia, con l ’obiettivo di sviluppare lo scalo e il territorio monteclarense. Attraverso la costituzione del tavolo tecnico si creavano le condizioni per superare le querelle legali che hanno impedito per decenni lo sviluppo di Montichiari. Abbiamo invece appreso con sorpresa dell’accordo tra Sacbo e l’operatore della logistica, parallelo al tavolo tecnico , di cui Sacbo ha tenuto all’oscuro Catullo e Save, nonostante una lettera d’intenti condivisa tra le parti finalizzata alla costituzione di una joint venture per la gestione congiunta dell’aeroporto di Brescia. L’ultimo incontro negoziale tra le società aeroportuali si era tenuto lunedì 16 marzo, vale a dire solo due giorni prima della notizia dell’accordo tra l’aeroporto di Bergamo e l’operatore della logistica e delle spedizioni. È pertanto evidente come i tempi relativi alla trattativa tra Sacbo e l’operatore si siano sovrapposti a quelli degli accordi preliminari in corso con Catullo e Save. Per tale motivo – conclude la nota – Catullo e Save, che da parte loro hanno intessuto le relazioni con Sacbo sulla base di un comportamento sempre leale e trasparente, ritengono il comportamento di Sacbo del tutto censurabile e al di fuori di ogni regola etica, imponendo l’interruzione di qualsiasi ulteriore trattativa con un interlocutore che si è dimostrato inaffidabile, nonostante gli intenti di apertura di Catullo e Save, riservandosi quindi ogni iniziativa in proposito». Sacbo ha replicato manifestando tutta la sua sorpresa per la presa di posizione di Save e Catullo e “fermamente ne respinge il contenuto”. “È vero, piuttosto – afferma Sacbo – che abbiamo rinnovato il contratto in essere con Dhl Express Italy agli stessi termini e condizioni e che per concordare un simile rinnovo non è stato necessario dar corso ad alcuna trattativa. È altrettanto vero che Dhl Express Italy era disponibile a rinnovare il contratto già alla fine del 2014 e che ogni contatto – continua Sacbo – è stato correttamente interrotto, da parte di nostra, fino alla scadenza dei termini previsti dalla lettera di intenti con Save e Catullo, fissati al 28 febbraio 2015”. “È, infine vero – continua la società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio – che il rinnovo con Dhl, a fronte dell’aggressione commerciale che veniva da più fronti proprio sui clienti del settore cargo, è un elemento di rafforzamento, che sarebbe stato utile alla creazione della joint venture che, piuttosto, Save ha reso difficoltosa già in sede di trattativa e, poi, interrotto strumentalizzando in modo inaccettabile il rinnovo del contratto Dhl Express Italy”. Sacbo ribadisce di aver operato con assoluta correttezza e nel pieno rispetto di tutti gli elementi contenuti nella lettera di intenti a suo tempo sottoscritta con Save e Catullo.