Commercialisti, iscritti in crescita nonostante la crisi

Commercialisti, iscritti in crescita nonostante la crisi

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CommercialistiUna scuola di Alta Formazione e l’avvio di Master professionalizzanti. Sono queste le misure con cui l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Bergamo intende rispondere al cambiamento della società e della categoria. Azioni che sono state presentate lunedì 16 novembre in occasione dell’assemblea generale dell’Ordine, tenutasi presso il Centro Congressi Giovanni XXIII di viale Papa Giovanni XXIII a Bergamo.  Un’occasione per fare il punto sulle attività svolte nel corso del 2015 e sulle strategie future. «Il futuro è nella specializzazione, nell’essere riconosciuti con delle abilità che altri non hanno. Abbiamo una preparazione e competenze di base che già rappresentano il nostro segno distintivo ma ritengo che sia necessario compiere ulteriori sforzi verso la specializzazione» – ha spiegato il presidente dell’Ordine, Alberto Carrara, presentando i Master che – a prezzi calmierati rispetto a quelli di mercato – e la Scuola di Alta Formazione SAF che sarà istituita il prossimo 28 novembre a Brescia con gli altri Ordini della Lombardia. Scuola voluta e sostenuta finanziariamente dal Consiglio Nazionale che si aggiungerà alle altre 10 previste nel resto d’Italia, in cui un comitato scientifico indirizzerà i temi formativi per definire, in stretto raccordo con le Università, i percorsi specialistici più opportuni.

Nonostante le difficoltà, gli iscritti all’Ordine sono ancora in crescita: dai 1.636 del 2014 ai 1.674 iscritti del 2015. A ciò si aggiungono i praticanti: 106, di cui 98 sono tirocinanti dottori commercialisti e 8 tirocinanti esperti contabili. Tra le attività previste per il 2016, in particolare, l’Ordine intende continuare a lavorare per tutelare la categoria, per gestire l’Albo, per procedere al controllo delle posizioni individuali in adempimento alle disposizioni in materia di incompatibilità. «Noi commercialisti, abbiamo subito una pesante contrazione dell’attività nel corso degli anni passati e dobbiamo mettere in campo tutte le leve possibili per ragionare al meglio sul futuro. Il 2016, infatti, – ha concluso Carrara – non ci porterà se non in minima parte la riduzione da sempre promessa del carico fiscale su imprese e professionisti né la tanto attesa semplificazione del sistema fiscale né tanto meno arriveranno migliori prospettive per la nostra categoria professionale in termini di opportunità di lavoro e neppure la riduzione di adempimenti inutili, ridondanti, non adeguati alla realtà degli studi professionali. Partendo da queste consapevolezze, dunque, dobbiamo continuare a investire sulla nostra formazione, riaffermando a livello nazionale e locale il ruolo della nostra categoria professionale, spesso soggetta ad attacchi da parte di altri centri di interesse».