È l’unico manufatto già esistente all’interno del sito espositivo dell’Expo di Milano, può contare su una Fondazione ad hoc che si sta occupando della gestione e sarà un luogo nel quale le organizzazioni potranno far vivere il tema di Expo 2015 valorizzando le proprie best practice e l’eccellenza sui temi della cooperazione, dello sviluppo sostenibile, della salute e dell’alimentazione. È la Cascina Triulza, storico e tradizionale casale che si presenta alle porte dell’evento internazionale come un grande contenitore di idee e spazi della società civile, qui rappresentata dalla Fondazione Triulza e i suoi soci fondatori (ad oggi più di 60), tra cui anche le tre centrali cooperative lombarde di Legacoop, Agci e Confcooperative, oltre ad Arci, Acli, Banca Etica, Auser, Legambiente, Forum nazionale del terzo settore.
Attualmente in fase di restauro (i lavori da 9,4 milioni di euro a carico di Expo sono iniziati a settembre scorso), la Cascina Triulza vanta una superficie complessiva di 7.900 mq, di cui 4.100 mq di spazi interni su due livelli e 5.100 mq di spazi aperti. Il progetto darà la possibilità alle organizzazioni della società civile e del terzo settore, anche di piccole dimensioni, di essere protagoniste a Expo 2015 e di avere uno spazio dedicato dove comunicare e illustrare il proprio operato, confrontarsi con realtà di altri territori e nazionalità e avviare nuove progettualità per il futuro. Cascina Triulza sarà inoltre il luogo dove i singoli cittadini e i visitatori potranno confrontarsi con queste organizzazioni e con i temi Expo in modo esperienziale: il “pubblico” sarà infatti coinvolto emotivamente e avrà la possibilità d’immergersi e vivere pienamente il significato dell’evento.
«È uno degli spazi espostivi più grandi di Expo Milano 2015, collocata in una posizione privilegiata a circa 700 metri dall’accesso ovest, l’ingresso principale del sito espositivo – ha sottolineato il direttore di Confcooperative Bergamo, Pieralberto Cangelli, all’incontro “Confcoperative verso Expo 2015: dalle opportunità dei territori al Padiglione della società civile Cascina Triulza” tenutosi il 5 settembre in occasione della Fiera di Sant’Alessandro a Bergamo -. Essere a Cascina Triulza durante Expo significherà far parte del primo padiglione della società civile inserito nell’ambito di un’esposizione universale e condividere i valori del progetto “Exploding Energies to change the world” con cui Fondazione Triulza si è aggiudicata ad ottobre 2013 la gestione del padiglione».
Le imprese possono infatti impegnarsi con Fondazione Triulza e il suo progetto per Expo Milano 2015 attraverso sponsorizzazioni o partnership specifiche. «Il padiglione società civile sarà, per le organizzazioni sostenitrici, un’importante occasione di sviluppo e di rafforzamento della propria identità aziendale, dei propri principi etici e della visibilità verso un ampio e variegato pubblico nazionale e internazionale – ha spiegato Alessandra Mambriani, responsabile marketing fundraising della Fondazione Cascina Triulza -. Si proporrà inoltre come luogo di partecipazione nel quale dar voce alla visione politica e sociale di una pluralità di organizzazioni del terzo settore e contemporaneamente sarà veicolo di coinvolgimento di quante più realtà ed esperienze possibili della società civile (locali, nazionali, internazionali) nelle attività del Padiglione nell'Expo. L’adesione alla Fondazione rimarrà infatti aperta a tutti quei soggetti di terzo settore interessati a collaborare tra loro e a presentare un progetto comune coerente col tema dell’esposizione universale “Nutrire il pianeta – Energie per la vita” sui due concetti chiave dell’inclusione e della cooperazione».
Molto più che un padiglione, insomma, perché Cascina Triulza, all’interno del sito espositivo di Expo, sarà punto di riferimento per tutta la società civile. Obbiettivo dare voce al protagonismo del civile e accreditare la forza di cambiamento generata ogni giorno dall’iniziativa di cittadini, giovani e realtà organizzate: in quest’ottica la Cascina vuole mantenere l’impostazione delle strutture di una volta, con al centro la grande corte, uno spazio aperto di 3.800 mq utilizzabili per attività educative e ricreative, eventi artistici e culturali, e gli orti che saranno coltivati in vasche già predisposte. La Cascina si articola su tre corpi: da una parte c’è la residenza, con un’area per il co-working, spazi a rotazione per le associazioni, l’area pic nic, il ristorante su due piani e perfino la biberoneria per dare una mano alle mamme in visita all’Expo. Lo spazio espositivo vero è proprio si estende per una superficie di 1.000 mq: al centro, dove c’era il granaio, è stato realizzato un auditorium da 180 posti e, al posto delle stalle, c’è il grande mercato coperto, ma aperto sui lati, dove i produttori potranno esporre e vendere. Un mercato pensato per essere completamente accessibile anche ai disabili sensoriali: uno spazio aperto, inclusivo e accessibile, come vorrebbe essere tutta la Cascina. A fine dicembre i lavori saranno terminati e comincerà la parte degli allestimenti e dell’organizzazione dei progetti delle varie associazioni.