Per metà settimana prossima dovrebbe essere approvato l’emendamento che prolungherà i tempi tecnici della Bolkestein. Per gli ambulanti il consiglio è di preparare comunque le domande, sarebbe rischioso non farlo».
Sono queste le indicazioni di Fiva Bergamo e Anva Bergamo, le associazioni rappresentanti degli ambulanti bergamaschi. Ne hanno parlato ieri sera, alla Casa del Giovane di Bergamo, nell’incontro “Il complicato caso Bolkestein”, a cui hanno partecipato oltre duecento operatori dei mercati.
L’incontro era finalizzato a fare chiarezza dopo che il decreto Milleproroghe, non ancora convertito in legge, ha allungato i tempi sulle decisioni gettando tutta la categoria nel caos e spaccato i Comuni tra quelli che hanno sospeso i bandi e quelli che hanno deciso di espletare comunque le procedure, riservandosi eventuali correttivi dopo la conversione in legge del decreto.
«La riunione è servita a sciogliere molti dubbi creati in parte da spinte ideologiche di alcuni rappresentanti della categoria, in parte dalla confusione creata dalla proroga – dice il direttore dell’Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini -. La Bolkestein come associazione purtroppo la conosciamo bene. Negli anni è intervenuta nella regolamentazione di altre categorie, ad esempio stabilendo la liberalizzazione delle medie superfici e la soppressione degli agenti di commercio e la liberalizzazione delle medie superfici». «Pensare che gli ambulanti potessero rimanerne immuni era pura utopia – prosegue Fusini -. Da cinque anni abbiamo intrapreso il percorso più corretto, che è la difesa del principio dell’anzianità di servizio e dell’impresa come criteri premianti nell’assegnazione dei posteggi, in un percorso che ha visto coinvolto lo Stato, le Regioni gli Enti locali. Oggi si attende l’approvazione dell’emendamento che permetta ai Comuni che già hanno promosso il bando di portarli a temine nei tempi stabiliti e agli altri di avere più tempo”.
«La preoccupazione della maggior parte degli operatori era di salvaguardare il proprio lavoro, di continuare a lavorare senza problemi – spiega Mauro Dolci, presidente di Fiva Bergamo -. Abbiamo sfatato alcune false certezze e dato più tranquillità agli operatori. Crediamo che le cose si stiano mettendo a posto. Molto probabilmente ci sarà una proroga tecnica a fine anno. Tra martedì e mercoledì l’emendamento dovrebbe passare al Senato e diventare definitivo». Intanto rimangono aperte le querelle con alcuni Comuni di natura interpretativa. «Stiamo dialogando con alcune amministrazioni, esempio Trescore, Ranica e Curno dove si vorrebbe mettere mano alla distribuzione dei banchi».
La Bolkestein (direttiva 2006/123/CE) è nata nel 2006 per disciplinare la concorrenza nel mercato interno ed è stata recepita nel 2010 dal Governo italiano, che ha rinviato a un’intesa, in Conferenza unificata, i criteri per il rilascio e il rinnovo delle concessioni di commercio su aree pubbliche. L’intesa del 2012 ha definito i criteri, salvaguardando la professionalità d’impresa e quella maturata sul posteggio in concessione, prorogando le concessioni, secondo una diversa scansione di tempi, al 7 maggio e al 4 luglio 2017. Tutte le Regioni (ad eccezione di Molise, Basilicata e Sardegna) hanno adottato i relativi atti di recepimento, insieme a una modulistica a beneficio dei Comuni, che, a loro volta hanno elaborato e pubblicato i bandi. In questo iter, a fine 2016, è intervenuto il decreto legislativo 244 (Milleproroghe), il cui articolo 6 comma 8 ha stabilito una proroga delle concessioni al 31 dicembre 2018, non specificando nulla sui bandi già avviati, molti dei quali in pieno corso di espletamento. In bergamasca sono coinvolti 246 mercati per un totale di circa 7 mila posteggi