Il 16 aprile, il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza la normativa che tradurrà Basilea III in diritto UE. Vi sono buone notizie per le imprese europee. I nuovi requisiti di capitale più restrettivi previsti da Basilea III non si applicheranno ai crediti erogati alle Piccole e Medie Imprese fino a un importo di 1.500.000 di euro. Quest'obiettivo verrà raggiunto grazie a un meccanismo correttivo che si applicherà a Basilea III.
Si tratta di un risultato molto importante per il miglioramento delle condizioni di accesso al credito alle Pmi. La maggiore stabilità finanziaria delle nostre banche, perseguita da Basilea III, non si tradurrà in restrizione del credito per le imprese più piccole, quelle più in difficoltà nel trovare risorse.
Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani ha commentato: «L'Europa ha bisogno di banche sempre più solide e affidabili, che possano garantire cittadini e imprese riguardo alla propria stabilità. Il primo fine di Basilea III è stato quindi raggiunto con il voto di stamani del Parlamento europeo. Ma è altrettanto essenziale che questo risultato sia stato realizzato senza inaridire il flusso di credito di cui le imprese hanno – ora più che mai – vitale esigenza. Il fattore correttivo introdotto nel testo consentirà, difatti, alle banche di fare bene il loro lavoro, ossia alimentare l'economia reale, ricostruendo quella sana collaborazione tra finanza e impresa indispensabile per competitività e nuovo lavoro. Sono convinto che oggi l'Europa abbia dato un segnale concreto, che risponde in parte all'appello di ieri del Governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi».