Avis, da gennaio donazioni in crescita del 10%. Tra gli iscritti anche rumeni e indiani

Avis, da gennaio donazioni in crescita del 10%. Tra gli iscritti anche rumeni e indiani

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Avis 2016 (2)Più che positivo il bilancio 2015 di Avis provinciale di Bergamo, e i primi mesi del 2016 promettono anche meglio. Lo ha illustrato ieri il presidente Oscar Bianchi, nel corso dell’assemblea annuale, che si è tenuta al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII e coincisa quest’anno con le celebrazioni per il settantesimo compleanno dell’associazione. Innanzitutto i numeri relativi alle donazioni: si conferma positivo il trend che si assesta su 35.274 donatori attivi e 69.378 donazioni (53.058 di sangue e 16.320 di plasma da aferesi). Sono 3120 i nuovi iscritti nel 2015, (255 gli stranieri, in crescita rispetto al 2014, con prevalenza di rumeni e indiani). Un dato quest’ultimo che coniuga il dovere etico dell’associazione, sensibile a percorsi di integrazione, con la necessità trasfusionale dovuta alla richiesta di emocomponenti di gruppi sanguigni rari. Il 2015 è stato anche il primo anno di gestione in regime di accreditamento (Avis provinciale Bergamo è stata tra le prime realtà italiane a rispondere alla normativa europea) di tutte le 10 sedi di raccolta dislocate sul territorio provinciale: oltre al Centro del Monterosso a Bergamo anche le articolazioni organizzative periferiche (Aop) di Avis che si trovano presso gli ospedali di Calcinate, Gazzaniga, Clusone, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, Sarnico, San Giovanni Bianco, Trescore e Zingonia. E questo ha significato anche ingenti investimenti per un adeguamento delle strutture. Tra cui quella di Clusone tra le unità oggi più efficienti e funzionali. Nel corso del 2016 saranno migliorate e potenziate le strutture di Gazzaniga, Zingonia, Sarnico e Trescore. “Questi risultati -sottolinea Oscar Bianchi – collocano il modello organizzativo di Avis provinciale  Bergamo al centro dell’attenzione dell’intera associazione nazionale e del sistema trasfusionale italiano e europeo, come modello di riferimento ed eccellenza, sia per le sue caratteristiche organizzative di tipo associativo che per quelle relative alle attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti”.Novità del 2016 anche l’intesa raggiunta con il Comune di Bergamo. “A partire dal prossimo 26 aprile – ha annunciato l’assessore comunale all’innovazione e semplificazione, Giacomo Angeloni – presso i nostri uffici anagrafe sarà possibile, oltre all’assenso alla donazione di organi, comunicare la propria disponibilità a ricevere informazioni da parte di Avis. Siamo il primo comune in Italia a rendere operativa questa forma di integrazione”.

Nel corso dell’incontro la responsabile sanitaria, Barbara Giussani, ha annunciato che sono stati innalzati i limiti di età per i donatori periodici: i donatori di sangue potranno donare fino a 70 anni (per un massimo di 2 volte l’anno) e quelli in aferesi fino a 67 (per non più  di 2/3 volte l’anno) ad esclusione dei donatori con situazioni a rischio cardiovascolare. In serata, parata di autorità per festeggiare il compleanno di Avis. Erano presenti i parlamentari Elena Carnevali, Giovanni Sanga, e Gianni Mancuso, coordinatore dell’intergruppo parlamentare dei donatori di sangue; i consiglieri regionali Roberto Bruni e Dario Violi; il presidente della Provincia, Matteo Rossi; il segretario generale della Curia, mons. Giulio Della Vite; il presidente di Avis nazionale, Vincenzo Saturni; il direttore sanitario Ats Bergamo, Giorgio Barbaglio e quello generale dell’Asst Bergamo Est, Francesco Locati. Per chiudere con la Guardia di Finanza rappresentata dal colonnello Miche Bosco e il presidente della Fondazione Comunità bergamasca, Carlo Vimercati.

 I PREMIATI

Durante la cerimonia sono stati assegnati tre premi speciali: Riconoscimento di Avis Provinciale ad Andrea Guerini per il lungo impegno dirigenziale ai vari livelli nell’assegnazione; Premio Gianni Civera al donatore Giuseppe Invernicci (Avis Comunale Bergamo – 229 donazioni) e Premio Cittadinanza Attiva Avis alla memoria di Luigi Gambarini, ex presidente Avis Chiuduno.I premi agli avisini benemeriti, segnalati dalle Zone in cui è articolata l’associazione, sono stati attribuiti: alla memoria di Gianni Lorenzi (Avis Colognola); a Luigi Mora (Avis Ranica); a Mario Scandella (Avis Albino); a Domenico Giupponi (direttore sanitario Avis S. Pellegrino e Presidente Regionale Avis); alla memoria di Rinaldo Carminati (Avis Solza); a Ottavio Perico (Avis Ambivere); alla memoria di Felice Donadelli (Avis Grassobbio); a Battista Suisio (Avis Tavernola); a Gianluigi Turani (Avis Telgate); a Angelo Roberti (Avis Osio Sotto); a Adriana Manzoni (Avis Gera d’Adda); a Giovanni Camozzi (Avis Sola); a Luigi Locatelli (Avis S. Omobono) e a Maria Teresa Lorenzi (direttore sanitario Avis Petosino e Ponteranica).