nella foto: Ernesto Belotti, capo Area Servizi
Le automobili sono ormai diventate “ipertecnologiche”, grazie soprattutto all’evoluzione dell’elettronica che negli anni si è ritagliata un ruolo da protagonista (e con l’avvento dei veicoli euro 6 la sua “invadenza” sarà ancora maggiore). Così, anche il comparto dell’autoriparazione, che nella Bergamasca sfiora le 1.200 aziende considerando i soli meccanici ed elettrauto, si è notevolmente evoluto rispetto al passato, puntando su una specializzazione sempre maggiore, in grado di abbracciare una pluralità di competenze. Una qualificazione che circa un anno fa anche il legislatore si è trovato a dover normare con l’istituzione della categoria della meccatronica, superando così la vecchia suddivisione fra meccanica-motoristica ed elettrauto.
Intanto, Confartigianato Bergamo si prepara a lanciare la quattordicesima edizione del corso professionalizzante di “Autronica”, principale percorso formativo di aggiornamento teorico-pratico per gli operatori del comparto, in partenza a maggio. «Si tratta di un fiore all’occhiello per la nostra Organizzazione – sottolinea Ernesto Belotti, capo Area Servizi di via Torretta e autoriparatore di professione – e ogni anno registra sempre più iscritti, con molti imprenditori che lo frequentano anche annualmente. Possiamo dire che è stato pionieristico rispetto ai tempi, consentendo agli autoriparatori di approfondire le novità di un settore in piena evoluzione tecnologica, soprattutto per quanto riguarda i motori e la sicurezza, che impone una specializzazione sempre più elevata».
«In un certo senso – continua Belotti – anche grazie a questa preparazione, gli autoriparatori bergamaschi che già svolgono l’attività hanno potuto affrontare senza problemi l’avvento legislativo della meccatronica, che in molti casi si è limitato alla presa d’atto burocratica di una realtà già presente nelle officine. Per chi invece inizia una nuova attività, il percorso previsto dal legislatore per l’ottenimento della certificazione permette di avere una buona preparazione».
Il capo Area Servizi di Confartigianato Bergamo spiega come l’autoriparatore moderno sia una figura lontanissima dal “meccanico” degli anni passati e che per questo motivo la formazione e l’aggiornamento costante sono diventati imprescindibili per rimanere sul mercato, «altrimenti – chiosa Belotti – nel giro di pochi anni si rischia di chiudere perché non si è competitivi».
Nonostante la ricerca di maggiore qualità e professionalità, però, anche il settore dell’autoriparazione sta risentendo della crisi economica dei privati e delle aziende, che spesso e volentieri trascurano una manutenzione periodica dei veicoli. «Se da un lato – evidenzia Belotti – il parco veicoli è invecchiato perché la gente acquista meno il nuovo, e quindi c’è maggiore bisogno di manutenzione, dall’altro le persone stanno più attente ai costi e cercano di ritardare per quanto possibile tagliandi e revisioni. Anche le imprese, rispetto al passato, hanno ridotto le spese di rappresentanza e i chilometraggi delle auto aziendali. Trascurare questo aspetto è un grande errore perché, per non spendere cifre comunque limitate, ci si ritrova dopo quattro o cinque anni a dover sborsare migliaia di euro per i danni causati dalla prolungata incuria. Le difficoltà esistono, sono comprensibili, ma una cura periodica delle proprie vetture può davvero evitare spiacevoli sorprese».
Le imprese interessate a partecipare al nuovo corso di “Autronica” possono contattare l’ufficio Formazione al numero: 035 274325; e-mail: formazione@artigianibg.com.