Continua la corsa del mercato automobilistico italiano che a settembre fa registrare, in base ai dati della Motorizzazione, l’immatricolazione di 153.617 autovetture, con un aumento del 17,3% rispetto a settembre 2015 (allora le auto vendute furono 130.820).
Dall’inizio dell’anno, il totale delle immatricolazioni sale così a 1.406.035 unità con un aumento del 17,44% rispetto ai primi nove mesi del 2015 (allora furono 1.197.274).
Sul fronte dell’usato, a settembre sono stati registrati 392.072 trasferimenti di proprietà (+1,48% rispetto allo stesso mese 2015) mentre dall’inizio dell’anno i passaggi di proprietà sono stati 3.502.614, +5,80% rispetto a gennaio-settembre 2015.
«I dati del mese di settembre confermano che l’auto resta un bene centrale nella mobilità per l’opportunità data dalle forti promozioni commerciali e dalle agevolazioni fiscali, per affrontare un bisogno di sostituzione del parco anziano, rinviato per troppo tempo», afferma Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilitiche estere. «Il risultato del mese di settembre – prosegue Nordio – conferma la nostra previsione di un mercato quest’anno vicino a 1.850.000 immatricolazioni, con una crescita a doppia cifra, migliore delle aspettative di inizio anno».
Nel settore delle auto a società ha funzionato bene il superammortamento, ma ora l’annunciata riduzione della misura dal 140% al 120% è vista come penalizzante, poiché generando nei prossimi 3 mesi un’anticipazione della domanda con conseguenze negative sul 2017.
«Andrebbe rivista la decisione di riduzione dell’aliquota – sottolinea il presidente -. Tale stimolo di natura fiscale si era rivelato vincente nel contribuire al ringiovanimento del parco attraverso le auto aziendali e, pertanto, dovrebbe essere di natura strutturale».
«Il risultato di settembre riassume l’intero ultimo trimestre in cui si sono alternate promozioni efficaci per gli acquisti delle famiglie italiane ma anche importanti dosi di km 0, dietro cui si nasconde la necessità di conseguire gli “ambiziosi” obiettivi di quota delle Case – commenta Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto -. Obiettivi a cui sono legati anche i margini variabili dei concessionari. Ottimo anche l’effetto del superammortamento del 140% messo a disposizione dall’attuale Governo al mondo delle partite Iva».
Federauto rileva il trend di crescita del mercato su valori tendenziali doppi rispetto agli incrementi stimati dai vari analisti a fine 2015. C’è però da chiedersi quanto sia il vero incremento e quanto il frutto di vendite “artificiose” che tutti utilizzano in un mondo di concorrenza spietata, senza esclusione di colpi. «È vero, da diversi anni conviviamo con il canale delle vetture a kilometri zero – dice Pavan Bernacchi -. Ma se abbiamo cominciato a viverlo come un potenziale problema è perché a nostro avviso il suo sempre maggior peso rischia di diventare una patologia. Purtroppo per le kilometri zero non si dispone di dati ufficiali, per cui dobbiamo affidarci unicamente alle nostre informazioni sul campo. Ma ci sono altri modi per targare vetture ai limiti delle normative, per esempio a società di noleggio di comodo. Su questo argomento un appello alle Case perché vigilino sulle regole della distribuzione e del mandato di concessione, applicate a tutti i loro prodotti in Europa».
Tornando al mercato, spicca la performance nel mese di noleggio e società. Il primo cresce nel complesso del 38,4%, raggiungendo il 17% di quota, grazie all’incremento del 78,9% del breve termine e del 31% del lungo termine. Nel cumulato dei primi 9 mesi la crescita in volume è pari al 16%, con una rappresentatività del 21% sul totale. Anche le società segnano un sostanzioso incremento: +16,5% nel mese, al 23,3% di quota e +25,1% nel cumulato. Dal canto loro gli acquisti delle famiglie incrementano i propri volumi del 4,8% nel mese, scendendo in quota al 59,7%. Nei 9 mesi dell’anno le immatricolazioni crescono del 16,2%, rappresentando il 61,7% del totale mercato.
Sul fronte delle alimentazioni, buona crescita a doppia cifra per il diesel (+24,8%), la benzina (+17,1%), le vetture ibride (+44,5%) e le elettriche, ad un +64,4%. Continuano a contrarsi, invece, i volumi di Gpl (-8,3%) e soprattutto di vetture a metano (-45,2%), che si fermano a rappresentare appena un 2% del totale mercato.
Dall’analisi per segmento emerge un buon andamento di crescita per tutti, ad eccezione dell’alto di gamma, che cede in volume nel mese il 15%. Anche le vetture city car del segmento A registrano un rallentamento, crescendo in settembre appena del 2,5%. All’interno delle carrozzerie la flessione interessa solo i coupè.