Parte oggi, nello stabile di piazzale Dateo 5, il primo progetto della “badante di condominio” a Milano: un modello di “assistenza condivisa” che può essere applicato in contesti diversi e rivolto a soggetti che non necessitano di assistenza continuativa oppure a famiglie che hanno bisogno di specifiche forme di supporto. La sperimentazione coinvolgerà 6 persone, tutte residenti nello stabile di piazzale Dateo 5, con un’assistente familiare disponibile per 24 ore settimanali. Da piazzale Dateo il servizio si estenderà a tutte le 9 Zone di Milano. Il progetto della “badante di condominio” rientra nell’ambito dello Sportello CuraMi del Comune che si occupa di mettere in contatto la domanda e l’offerta di assistenti familiari e baby sitter.
Nei primi sei mesi del 2015, già 1.779 persone hanno dato la propria disponibilità come badanti e 646 come baby sitter, per un totale d i 2.425 domande. Un dato più che raddoppiato rispetto all’anno scorso, quando le domande raccolte erano state 2.417 nell’arco dei 12 mesi del 2014.
“Stiamo mettendo a disposizione degli anziani e delle famiglie un elenco di persone qualificate e affidabili per costruire concretamente quella rete di cura della persona, cui oggi si aggiunge anche la nuova figura della badante di condominio – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino”. Il servizio della badante di condominio rientra nell’ambito di tutti i servizi di assistenza domiciliare garantiti dal Comune di Milano e per cui vengono complessivamente impiegate risorse per circa 19 milioni di euro. In particolare, questo progetto sarà affidato nella prima fase a 14 cooperative accreditate che hanno aderito alla sperimentazione. Lo stabile di piazzale Dateo 5 è stato scelto perché è anche sede di una postazione di Custodia Sociale e di 6 alloggi protetti gestiti direttamente dall’Amministrazione comunale.
Nelle prossime settimane verrà avviata la sperimentazione della badante di condominio anche in altre zone della città di Milano. Un gruppo di lavoro specifico si occuperà del monitoraggio della sperimentazione e valuterà le mansioni e il tempo dedicato ad ogni assistito, la qualità dell’assistenza erogata, l’appropriatezza dei diversi interventi e l’integrazione del lavoro delle assistenti familiari nel progetto complessivo di intervento domiciliare del Comune. Saranno valutati anche la qualità percepita dagli utenti, i carichi di lavoro, l’adeguatezza dell’impegnativa oraria dell’assistente familiare, la relazione con altre figure professionali. Aperto il 10 febbraio 2014 dal Comune di Milano, lo Sportello Badanti – CuraMi è gestito in collaborazione con Pio Albergo Trivulzio e la cooperativa sociale Eureka! Allo Sportello si rivolgono sia le persone che chiedono di essere inserite nell’Albo comunale delle badanti e baby sitter, sia le famiglie che cercano un supporto per l’individuazione di personale specializzato, in particolare assistenti familiari per anziani con problemi di Alzheimer o demenza senile. Vi è una richiesta anche per aiuti domestici ad autosufficienti o per una generica compagnia. Il servizio offre inoltre informazioni sul contratto domestico e fornisce consulenza per la regolarizzazione contrattuale dell’assistente familiare e la preparazione delle pratiche di assunzione. Le persone inserite nell’Albo badanti e baby sitter sono, per la quasi totalità, donne (89%).