Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa nonché socia, e Sacbo hanno dato mandato all’Università degli Studi di Bergamo – che contiene al suo interno competenze tecniche e scientifiche che la caratterizzano per la sua unicità – per valutare la possibilità della costituzione di un unico soggetto a cui afferiscano, anche indirettamente, le gestioni degli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate e Bergamo Orio al Serio, attualmente gestititi dalle due Società.
La valutazione prevede l’analisi dei seguenti aspetti: analisi dello scenario di riferimento macro e microeconomico, del contesto normativo nazionale e comunitario, delle condizioni di miglior sviluppo sostenibile, ambientale e territoriale e degli elementi di autonomia gestionale rispetto all’attuale configurazione. la valutazione, comprenderà inoltre l’analisi degli assetti azionari, pubblici e privati, degli elementi di convenienza economico-finanziaria, delle potenzialità di posizionamento di mercato e il Piano Industriale
Il referente per l’espletamento del mandato è il rettore dell’Università, Stefano Paleari. “Si apre una prospettiva interessante sulla quale ragionare – ha dichiarato Miro Radici, presidente di Sacbo -. L’incarico a Paleari ci mette nelle condizioni di valutarla col massimo di competenza e di serenità”. “E’ un passo importante – ha commentato il presidente di Sea, Pietro Modiano – da cui può scaturire, e io me lo auguro, quel processo di integrazione del sistema aeroportuale lombardo che mi pare quanto mai necessario per valorizzare le rispettive infrastrutture nel rispetto dei territori”. “Ringrazio Sea e Sacbo e i rispettivi azionisti, per la fiducia accordatami – ha commentato Paleari -. Studierò le possibilità alla luce della situazione e delle prospettive del trasporto aereo e delle istanze raccolte dagli stakeholders. Mi auguro che il lavoro che verrà svolto possa essere un elemento di chiarezza e un’opportunità di crescita nell’interesse di tutte le parti”.
Il planisfero degli aeroporti del nord diventa dunque una sorta di biliardo. Un colpo di sponda a ovest per fare rimbalzare gli effetti a est e aggirare i birilli posti da Verona e Venezia con il concorso di Brescia. Tutto ciò in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato in merito al ricorso avverso la concessione dell’Aeroporto di Montichiari, attesa a giorni. E se si dovesse decidere per una gara europea per la gestione dello scalo bresciano, ecco che l’asse Sea-Sacbo avrebbe numeri da far valere