Alle iniziative per rivitalizzare il centro storico e rilanciare le attività economiche, Albino ha dato una propria originale impronta. La città seriana ha infatti individuato nel tema della “passione” non solo il filo conduttore di una serie di eventi che per più di un mese animeranno vie e piazze, ma una chiave di volta per ripensare – alla luce dei profondi mutamenti portati dalla crisi, che sul territorio hanno lasciato ferite profonde, come la chiusura del cotonificio Honegger – l’approccio al lavoro, al fare impresa e comunità. Sotto lo slogan “Albino… che passione!” si susseguiranno nell’ordine “Arte… che passione!”, sabato 3 maggio, con circa 50 artisti dei settori più diversi – writer, pittori, scultori, fotografi, ceramisti, fumettisti – presenti con le proprie opere e con laboratori per il pubblico; il “Festival delle passioni”, sabato 17 e domenica 18 maggio, manifestazione dedicata al saper fare e alla creatività che, dopo il fortunato esordio dello scorso anno, raddoppia sviluppandosi su due giornate; “Giochi… che passione!”, sabato 31 maggio, con giochi da tavolo, di strada e di gruppo nel centro storico e “Gusto… che passione!”, domenica 8 giugno, giornata in cui cinque ristoratori albinesi saranno all’opera in contemporanea in piazza San Giuliano dove realizzeranno in diretta i propri piatti.
Il programma, promosso e curato dall’associazione politico-culturale Per Albino, avrà come prologo un’iniziativa organizzata dall’associazione dei commercianti “Le Botteghe di Albino”, la mostra mercato di piante e fiori “Albino… un fiore di città” (venerdì 25 a domenica 27 aprile per tutta la giornata e sabato 26 solo al pomeriggio), pensata per riscoprire l’importanza del verde urbano, decorare il centro con fiori sulle finestre, sui balconi e nelle vie e sensibilizzare ad azioni di sostenibilità ambientale.
«L’obiettivo – racconta Luigi D’Agostino, presidente dell’associazione Per Albino – è valorizzare la città e attirare gente anche da fuori, far diventare Albino il cuore pulsante della Valle Seriana grazie a questo ricco calendario di eventi, ancor più significativo se si pensa che è realizzato grazie al volontariato». Le iniziative si sviluppano nell’ambito del più ampio “Progetto Lavoro” dell’associazione e sulla scia del primo Festival delle Passioni, realizzato lo scorso, formula apprezzata lungo la quale si sono ora moltiplicati gli appuntamenti. «Abbiamo pensato che in un momento difficile come quello che stiamo vivendo – prosegue il presidente – la passione fosse l’elemento su cui impostare un nuovo approccio ed un nuovo modello di economia. Crediamo che mettendo al centro la passione si possano trovare le idee, le capacità e l’entusiasmo per ripartire. Non abbiamo l’illusione di risolvere problemi tanto complessi come la crisi economica e occupazionale, abbiamo però voglia di affrontarli a modo nostro, “creativo” – precisa -. Pensiamo che anche nell’era digitale il saper fare che abita nelle passioni delle persone costituisca una potenziale grande risorsa e che quando c’è passione ogni attività può diventare utile o produttiva, perché è solo per passione che vi si dedica più tempo del dovuto, ci si mette fantasia, disponibilità e ostinazione».
Nel weekend clou delle manifestazioni, quello del Festival, saranno circa 150 gli espositori che metteranno in mostra le proprie abilità: privati cittadini, hobbisti, commercianti e artigiani riaccenderanno i riflettori sul valore del lavoro manuale, dei vecchi mestieri, delle creazioni uniche e originali. L’occasione è interessante anche per i commercianti del paese, che potranno contare sul richiamo degli eventi per far conoscere la propria offerta, ma che sono pure invitati a mettersi in gioco in prima persona, rompendo gli schemi consueti in cui sono inserite le attività. Si pensa infatti al negozio come business, tutt’al più come servizio, quasi mai ci si sofferma sulla passione che anima chi tutti i giorni sta dietro al bancone. Nel corso della manifestazione i commercianti racconteranno perciò con dei cartelli la passione per il proprio lavoro, invitando i cittadini a leggere con occhio diverso la propria professione.
Non mancano delle vere e proprie chicche, come un bus navetta a due piani in stile londinese che effettuerà collegamenti con le frazioni e una sottoscrizione a premi che coinvolge e sostiene il commercio di vicinato e che mette in palio niente meno che un viaggio a Londra per due persone con visita alla mostra alle Royal Academy del più illustre cittadino albinese, il pittore Giovan Battista Moroni.