Albergatori, Zambonelli confermato alla presidenza. “Le priorità? Lotta all’abusivismo, rilancio del centro di Bergamo e della montagna”

Albergatori, Zambonelli confermato alla presidenza. “Le priorità? Lotta all’abusivismo, rilancio del centro di Bergamo e della montagna”

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Il Gruppo Albergatori dell’Ascom di Bergamo

Gli albergatori hanno confermato Giovanni Zambonelli alla guida del Gruppo Ascom. 56 anni, sposato e con due figli, l’imprenditore dell'”Hotel Cappello d’Oro” e dell'”Hotel Monza e Brianza Palace” (entrambi della catena Best Western), dal 2005 rappresenta la categoria come presidente e dal 2013 ricopre anche la carica di vicepresidente dell’Associazione Commercianti. Il nuovo consiglio a 11 vede l’ingresso delle nuove leve Alessandro Capozzi dell'”Hotel Città dei Mille” e Davide Scanavino del “Best Western Albergo Piemontese” (Best Western). Fanno parte del nuovo direttivo, in forza fino al 2021, Luciano Bolandrina dell'”Hotel Sporting Lago d’Endine” di Endine Gaiano, Gianfranco Invernizzi dell'”Hotel Des Alpes” di Foppolo, Ferdinando Carrara dell'”Albergo Giardinetto”di Serina, Mario Marini del “Cocca Hotel” di Sarnico, Natalia Minato dell'”Hotel San Carlo al Lago” di Spinone al Lago, Maurizio Nugnes dell'”Arte & Hotel Aeroporto” di Stezzano, Uta Wilmer del “Petronilla Hotel” di Bergamo e Giorgio Zilli dell'”Albergo Ristorante Papa” di San Pellegrino Terme.

Affiancano Giovanni Zambonelli con il ruolo di vicepresidenti Graziella Bonomi dell'”Hotel Parigi 2″ di Dalmine, dal 2005 parte del direttivo Albergatori, e Alessandro Capozzi. Gli alberghi in provincia di Bergamo sono 264 ( dato al 31 dicembre 2016), di cui 39 sono presenti in città Negli ultimi 5 anni si è registrato un incremento delle strutture alberghiere del 8,64%, essendo cresciuti da 243 nel 2012 a 264 nel 2016. In città nel 2012 c’erano 25 alberghi, al fine 2016 se ne contano 39.

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Il presidente Giovanni Zambonelli (al centro) con i vicepresidenti Alessandro Capozzi e Graziella Bonomi

«Abbiamo creato una squadra più giovane per rappresentare con rinnovata energia la categoria – commenta Zambonelli -. Sul fronte sindacale, il nuovo mandato sarà contraddistinto dal contrasto all’abusivismo dilagante, lavorando in collaborazione con le istituzioni e sulla sensibilizzazione ai problemi delle località montane, dal sostegno finanziario degli impianti di risalita alla soluzione dei nodi viabilistici. Il sommerso ha volumi di affari mostruosi, in costante crescita, e a poco o nulla servono le nostre segnalazioni – sottolinea ancora il presidente -. Siamo nelle mani delle istituzioni, con cui intendiamo intensificare la collaborazione a tutela della legalità e del rispetto delle regole. Confidiamo nella volontà politica a livello nazionale di fare emergere il sommerso, un’operazione senza troppe difficoltà dato che la maggior parte di queste attività viene promossa sul web. Federalberghi ha dimostrato in un’analisi degli annunci on-line sui principali portali che queste attività non sono occasionali e né si tratta di forme integrative del reddito, smascherando le bugie della sharing economy che punta sulla condivisione dell’esperienza con il titolare e sullo sviluppo di strutture ricettive alternative dove c’è carenza di offerta. In realtà nel 70,2% degli appartamenti non abita nessuno e gli alloggi sono concentrati soprattutto nelle grandi città e nelle principali località turistiche».

Quanto alle località montane, già in difficoltà per una nuova stagione invernale senza neve, urge affrontare la questione pendente dei rinnovi delle concessioni degli impianti di risalita e rendere le Orobie, in particolare la Val Brembana, più accessibili a livello viabilistico. «Sono problemi di cui si discute da anni, ma che le istituzioni devono affrontare per salvaguardare l’economia delle nostre valli, da sempre meta di turisti anche stranieri». Gli albergatori in città attendono che il Comune dia il via al piano del rilancio del centro, fondamentale per attrarre turisti a Bergamo. «Non esiste solo Città Alta: il centro di Bergamo bassa non può essere da meno – continua il presidente del Gruppo Albergatori -. Il centro si sta spegnendo: attendiamo il piano di rilancio annunciato dall’amministrazione, anche perché la sicurezza percepita è sempre più bassa. Inoltre, la nuova politica viabilistica è nata per disincentivare le auto senza però dotare la città di valide alternative ai mezzi privati. E l’estensione del pagamento dei parcheggi la domenica per fare cassetto non contribuisce certo a rendere più vitale la città».