
La Figisc- Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti Confcommercio ha chiesto l’immediata attivazione di un tavolo di confronto con il Ministero dell’Interno e con l’Unione Petrolifera, per individuare misure concrete ed efficaci a tutela dei benzinai. Il tragico e brutale omicidio- avvenuto nei giorni scorsi ad Ardea- di un gestore di impianto di distribuzione carburanti durante una rapina, ha riportato all’attenzione pubblica il tema della sicurezza degli operatori del settore. E per sensibilizzare sul tema, arriva la campagna informativa della Federazione, attraverso gli oltre 10.000 impianti di distribuzione carburanti tra stradali e autostradali, molti dei quali operativi 24 ore su 24, soprattutto lungo tangenziali e arterie ad alta percorrenza, in cui lavorano quotidianamente oltre 35.000 addetti, che garantiscono un servizio essenziale alla mobilità del Paese. “Facciamo muovere l’Italia ogni giorno. Vogliamo farlo in sicurezza per noi e per voi” . E, ancora: “Stazioni di servizio isole sicure. Un diritto dei gestori, una garanzia per tutti”. Sono questi alcuni degli slogan promossi dalla Figisc, attraverso la locandina esposta nelle stazioni di rifornimento.
“Purtroppo come spesso accade quando si piange una vittima, si torna a parlare del tema della sicurezza negli impianti. È inaccettabile che chi svolge quotidianamente un servizio di pubblica utilità, come quello garantito dai nostri gestori carburanti, debba farlo in condizioni di crescente insicurezza- commenta Renato Mora, presidente del Gruppo Benzinai Confcommercio Bergamo e consigliere nazionale Figisc Confcommercio- . Episodi come quello di Ardea spaventano per la loro imprevedibilità. Quello che possiamo fare è batterci per creare delle condizioni di lavoro più sicure, attraverso una maggiore sorveglianza: sono tante ancora le stazioni sprovviste di videocamere ,il cui onere dovrebbe essere in larga misura a carico delle compagnie petrolifere, abbandonate a sé stesse. Un’altra misura è quella di ridurre il contante, che in larga misura con il maggior uso del Pos non rappresenta quasi mai più del 20 per cento degli incassi giornalieri. Ma non si può chiedere sempre ai benzinai di pagare per questo: le commissioni bancarie sono ancora troppo alte, dallo 0,5% allo 0,8% in media, e pesano ancora di più se rapportate al nostro risicatissimo margine, che è al di sotto del 2%. Ben vengano gli sgravi fiscali, ma non ci stancheremo mai di chiedere l’azzeramento totale delle commissioni, visto che siamo sulla strada ogni giorno ad incassare anche e in larga misura per lo Stato”.
Il Gruppo Benzinai Confcommercio Bergamo invita tutti i gestori ad esporre la locandina della campagna nazionale Figisc per sensibilizzare tutti sul tema.
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