Donizetti entra anche in panificio. Nel giorno del suo compleanno omaggio ai clienti

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Gaetano Donizetti entra nei panifici bergamaschi. Lo fa nel giorno del suo “compleanno”, il 29 novembre, nel quale la città gli riserva un festeggiamento in grande stile con il concerto diretto da Riccardo Muti alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nell’ambito del Festival Donizetti Opera.

gaetano-donizettiPer sottolineare l’evento l’Aspan, l’associazione provinciale dei panificatori, ha scelto di dedicare al compositore l’ultima tappa del Calendario del Panificatore 2016, il percorso promosso in collaborazione con l’Ascom di Bergamo che con un’iniziativa al mese vuole coniugare coltura, cultura e alimentazione e rafforzare il legame tra i fornai e i cittadini.

Nel corso dell’anno i panificatori hanno sviluppato, tra gli altri, i temi dell’amicizia, dell’amore, del benessere, della natura, dei diritti umani, legandoli alle tradizioni e naturalmente al pane, alimento quotidiano capace di raccontarli con semplicità e immediatezza.

Ora i riflettori si accendono sul grande autore bergamasco e fare la spesa diventa l’occasione per saperne di più su un personaggio illustre del territorio. Nella giornata del 29 novembre, infatti, i clienti che si recheranno nei negozi aderenti all’iniziativa riceveranno un volantino con alcune informazioni sul compositore: vita, opere e la sua presenza a Bergamo, che ancora oggi è possibile conoscere attraverso le testimonianze e luoghi. E come sempre, la ricorrenza sarà l’occasione per mostrare l’interesse e la cura per il cliente, con un piccolo gesto simbolico da parte dei panificatori: un semplice dono che tutti i clienti riceveranno nella giornata.

Intanto anche negozi ed esercizi di città e provincia si sono vestiti a tema nelle giornate del Festival donizettiano tra magliette griffate in vetrina, spartiti, immagini, arie diffuse e persino nuovi prodotti. Nelle intenzioni della Fondazione Donizetti e del Comune, con il supporto delle associazioni di categoria e dei commercianti, c’è infatti la volontà di legare sempre più la città al suo compositore – conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo come testimoniano gli arrivi internazionali di questi giorni  -rafforzando identità e attrattività.


Mattarella a Bergamo, cittadini e commercianti invitati ad esporre il tricolore

È ormai imminente la visita a Bergamo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che domani sarà in città per assistere al concerto che celebra il 50mo anniversario dell’esordio del maestro Riccardo Muti al Teatro Donizetti. I bergamaschi potranno salutare il presidente della Repubblica in tre diversi momenti durante la sua presenza in città: il primo domani sera sul Sentierone intorno alle 20.15, quando il capo dello Stato arriverà al Teatro Donizetti. Il secondo è invece previsto intorno alle 10 di mercoledì 30 novembre nello spazio antistante la sede de  L’Eco di Bergamo. Infine Mattarella saluterà i bergamaschi intorno alle 12, sempre mercoledì, in piazza Vecchia, dove si recherà per una breve visita guidata. Cittadinanza e commercianti sono invitati ad esporre il tricolore.


Immobili residenziali, a Bergamo compravendite in crescita del 20%

immobiliAnche per il primo semestre del 2016, il mercato delle compravendite immobiliari residenziali in Lombardia mostra netti segnali di ripresa. Perlomeno stando ai dati, calcolati sulla base delle quote di proprietà (NTN, numero di transazioni normalizzate), evidenziati nello studio pubblicato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

Il mercato nelle altre province lombarde

In generale, con 54.023 transazioni, in Lombardia crescono gli scambi con un trend positivo del 23,7% rispetto al primo semestre 2015. Se nella provincia di Milano s’è registrato il più alto numero di transazioni, 21.388 NTN, è la provincia di Mantova che fa segnare l’incremento percentuale più elevato + 27%. Positivi anche i segnali nel mercato delle altre province, a Brescia, ad esempio, l’incremento è pari al 26,8%, con 5.977 transazioni. In provincia di Monza e Brianza 4.761 transazioni attestano una crescita del 21,1%.  La provincia di Bergamo, con 5.459 compravendite, si porta a un + 19,9%. A livello di capoluogo la crescita si attesta al 18,8% con 716 transazioni.

I valori medi delle abitazioni

La quotazione media regionale rilevata nel primo semestre dell’anno è di 1.739 euro al metro quadro, sostanzialmente invariata rispetto alla quotazione media del semestre precedente. L’incremento più rilevante si riscontra nelle province di Lodi con un +1,9% e Mantova +1,2%. Tutte le altre province hanno incrementi o diminuzioni contenuti nell’intorno dello 0,5%. Milano è la provincia con la quotazione media più elevata, 2.666 euro al metro quadro. Seguono Monza e Brianza, con 1.675 euro, Brescia e Como rispettivamente con 1.530 euro e 1.522 euro. Bergamo fa invece segnare una quotazione pari a 1.213 euro al metro quadro, in calo dello 0,6% rispetto al primo semestre del 2015. A livello di capoluogo, il calo è ancora più marcato: si attesta sull’1% a fronte di un valore di 1.777 euro al metro quadro. Mantova è invece la provincia lombarda con le abitazioni meno costose, pari a una media di 831 euro al metro quadro.


Prodotti locali e un nuovo raviolo, il Convivium celebra la Val Brembana

Più di trenta chicche. Formaggi soprattutto, di cui la Valle è prezioso scrigno, ma anche salumi, verdure, confetture, succhi di frutta, pane, zafferano, tartufi, birra e persino latte d’asina. Prodotti spesso realizzati da piccole aziende che con coraggio resistono nel difficile contesto della montagna.

Li ha riuniti in una serata denominata “Convivium – Eccellenze della Valle Brembana”  lo chef Andrew Regazzoni, che nell’occasione ha anche presentato ufficialmente un nuovo piatto omaggio al territorio, il “Capel de Monega” (Cappello di monaca), un raviolo che nella forma ricorda il copricapo di alcuni ordini religiosi e che nel ripieno raccoglie produzioni locali – patate, barbabietole, formaggio di monte stagionato e burro di malga -.

L’iniziativa, lo scorso venerdì 25 novembre all’albergo Papa di San Pellegrino, realizzata in collaborazione con le aziende e gli chef brembani, ha fatto assaggiare le diverse specialità gastronomiche in versione finger food e poi il piatto forte, il Capel de Monega, seguito da “Sella di coniglio bardata al tartufo con bresaola orobica sfumata alla birra di Via Priula”, polenta “Nostrano orobico”, patate della Ca’ Al del Mans al latte d’asina e Formai de Mut, per chiudere con il panettone alle mele della Val Brembana.

Il Capel de Monega è stato creato nei primi anni novanta da Ludovico Pozzi, l’amico e collega Regazzoni ha scelto di valorizzarlo registrando all’Ufficio brevetti e marchi della Camera di Commercio di Bergamo nome, forma e ingredienti del piatto, corredandolo di tabella nutrizionale, curata dal nutrizionista Vito Traversa, e di un’immagine firmata dall’illustratore Stefano Torriani. L’operazione si è realizzata grazie anche al sostegno della Comunità Montana valle Brembana e degli Operatori turistici di San Pellegrino Terme. «La scelta di tutelarlo con un marchio non è legata a fini commerciali – precisa Regazzoni -, ma alla volontà di fissare in maniera precisa come è fatto e come è nato. Questo progetto serve ad affermare che in Val Brembana ci sono prodotti di eccellenza ma anche idee, professionalità e determinazione per farli apprezzare. Un modo per dare una mano al territorio con ciò che noi cuochi sappiamo fare».

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“Un occhiale per Amatrice”, fino al 15 dicembre l’iniziativa solidale degli ottici bergamaschi

Un occhiale per Amatrice. È il gesto di solidarietà promosso da Federottica Bergamo, l’associazione provinciale che riunisce gli ottici e optometristi. L’iniziativa va a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto dello scorso agosto. Fino al 15 dicembre, acquistando un occhiale in uno dei centri ottici associati Federottica e aderente all’iniziativa, verranno devoluti 10 euro per la fornitura di materiale didattico ai bambini delle aree colpite dal terremoto.

L’iniziativa, partita da Bergamo lo scorso 15 ottobre, si è poco a poco ampliata fino a coinvolgere l’intero territorio nazionale. I negozi di ottica bergamaschi che per ora vi hanno aderito sono una trentina. «Siamo contenti che l’idea partita da Bergamo si sia diffusa a livello nazionale. È stata una sorpresa – afferma Marco Benedetti, presidente di Federottica Bergamo -. L’acquisto di ogni occhiale da vista completo permette di devolvere 10 euro per la fornitura di materiale didattico. È un’iniziativa che coinvolge sia noi ottici che i nostri clienti».

Il progetto prevede anche la consegna ad ogni cliente di una cartolina a titolo di attestazione e di ricordo per l’aiuto prestato. Il materiale didattico raccolto verrà consegnato al sindaco di Amatrice dal presidente di Federottica Bergamo e dal direttivo dell’Associazione provinciale. «Siamo in contatto con il sindaco di Amatrice per capire di che cosa hanno realmente bisogno i ragazzi. A campagna conclusa ci recederemo ad Amatrice per consegnare il materiale» spiega Benedetti.

Per informazioni www.federotticabergamo.it


Il Topinambur trova “casa” a Fontanella

A portarlo in Italia è stato Cristoforo Colombo, eppure ancora oggi è poco conosciuto. Dopo averlo consumato nei periodi delle guerre, è stato dimenticato con l’eccezione della cucina piemontese. Il topinambur, o rapa tedesca, oltre a essere buono, fa bene, tanto da essere chiamato la patata della salute. L’azienda Lombarda Topinambur, di Fontanella, la prima nella Bergamasca a coltivare l’antico tubero, ha iniziato il raccolto a ottobre e proseguirà fino a primavera con la previsione di distribuirne cinque tonnellate. A decidere di farlo tornare sulle tavole è stata Elisabetta Ravani, 31 anni, appassionata di sana alimentazione.

«Quando ho avviato il progetto, c’era chi mi guardava incredulo chiedendomi cosa fosse il topinambur – sorride l’imprenditrice agricola -: i suoi benefici sono tantissimi, purtroppo la raccolta a mano l’ha reso un ortaggio difficile, le multinazionali hanno preferito le patate. Noi lo coltiviamo senza l’utilizzo di concimi, diserbanti, antigermoglianti, antiparassitari, prelevando di volta in volta i tuberi in base agli ordini che riceviamo per offrire la massima freschezza del prodotto».

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I bulbi sono, infatti, attorno alle radici e, al contrario delle patate, possono restare sotto terra, mantenendo inalterate le loro proprietà. L’aspetto ricorda quello del ginger, il colore è rosso-violaceo, mentre la pianta, che si semina tra febbraio e maggio, può raggiungere i quattro metri di altezza. Altra sua caratteristica sono i fiori gialli, simili ai girasoli che si volgono verso la luce. Le qualità sono tantissime: è povero di calorie, quindi ideale nelle diete dimagranti, ricco di vitamine A, B1, B2 e C e di minerali come magnesio, ferro e zinco, ha poco amido e tanta inulina. Inoltre, ha potere lassativo e viene usato nella cucina dell’infanzia e come digestivo, con un’accortezza: non si possono superare i 200 grammi giornalieri. Il sapore ricorda il cuore del carciofo, non serve pelarlo, ma basta spazzolarlo. Si può consumare nel risotto, al forno con le patate, come polpette che accompagnano la carne, tagliato a pezzetti nella minestra o nel minestrone, nella pasta, fritto a fettine sottili come le patatine. Ottimo anche trifolato, condito con olio, aglio, sale, prezzemolo e pepe. Si può consumare anche crudo in insalata, dopo averlo tagliato con una mandolina.

img_1344Lombarda Topinambur guarda anche al suo utilizzo tutto l’anno. «È un peccato non godere dei suoi benefici in estate, l’idea è di essiccarlo come si fa con i funghi porcini e creare una farina per pane e dolci. E poi farne sottolii e ravioli, oltre a infusi con fiori e foglie», conclude Elisabetta. Le consegne sono gratuite nei paesi limitrofi a Fontanella, come Treviglio, Caravaggio, Soncino, Misano, Mozzanica, Chiari, Romano, Bariano, Calvenzano, Covo, Calcio, Cortenuova. Il costo è 2,40 euro per mezzo chilo, 4,60 per uno, 19,50 per cinque.

Lombarda Topinambur

via Filippo Corridoni, 42
Fontanella
www.lombardatopinambur.it
tel. 333 5237430


E nell’ex manicomio arrivò il bistrò

onp-bistro-salaUna macchia di colore vivace in un contesto che ricorda altre vicende, seppur mitigato da una provvidenziale cornice di verde. Così ci è apparso l’Onp Bistrò: una sigla talmente dichiarativa da far trasparire un’intelligente autoironia nella scelta.

Sì, siamo proprio all’interno dell’ex ospedale neuropsichiatrico, ex manicomio per intenderci, a Bergamo in via Borgo Palazzo al numero 130. Con l’abolizione dei manicomi, l’ampio complesso, come si sa, offre spazio ad una serie di servizi sanitari e ad associazioni che operano nella sfera della sanità e del sociale. Ci lavorano circa 400 persone e il bistrò rappresenta la soluzione alle loro esigenze per la colazione, gli spuntini o la pausa pranzo. Ma sono di ordine diverso le motivazioni che hanno portato all’apertura del locale, inaugurato lo scorso mese di maggio.

«L’Onp Bistrò – racconta Giancarlo Cadeo, 35 anni, oste, educatore e coordinatore del progetto – è un locale pubblico a tutti gli effetti e siamo quindi aperti sia a quanti operano all’interno di questa struttura sia a chi proviene dall’esterno. Siamo sul mercato, insomma, non viviamo una situazione protetta, ma allo stesso tempo non siamo né un bar né un ristorante comune. Usiamo infatti la ristorazione per scopi educativi ed in particolare per l’inserimento lavorativo di soggetti con difficoltà psichiche. L’iniziativa ha perciò un doppio valore, rendere un servizio importante per chi lavora qui, per i pazienti e per gli utenti degli ambulatori e dei servizi del complesso, e perseguire i nostri obiettivi sul piano sociale».

Diversi i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, a partire dall’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII e dall’Aps “Circolo ricreativo Day Care”, passando per l’Ats di Bergamo, ossia l’ex Asl, la cooperativa Bonne Semence che ha curato la ristrutturazione dell’immobile per arrivare alla cooperativa sociale Namastè e al suo ramo che si occupa di ristorazione, La Magnolia catering. Il bistrò ha sede nella palazzina che prima ospitava il forno e poi lo spaccio dell’ex manicomio. L’edificio è stato completamente rimesso a nuovo ed oltre al bar ristorante del piano terra con 60 coperti (presto lo spazio verrà ampliato con la chiusura dell’attuale dehors) dispone di una sala polivalente, in fase completamento al piano superiore, destinata ad ospitare incontri e mostre.

onp-bistro-banco«Stiamo crescendo con i nostri tempi per dare modo al locale di consolidarsi – continua Cadeo –. Abbiamo una struttura professionale, del resto La Magnolia, con il suo centro di cottura di Treviolo, fornisce già 250 pasti per la refezione collettiva ed è specializzata in catering. Qui possiamo contare su un cuoco professionista, Ermanno Carrara, che ha alle spalle 35 anni di attività anche ad alto livello, ed una barista professionista. Abbiamo scelto la formula del self service per non mandare i ragazzi che vogliamo inserire “allo scoperto” direttamente ai tavoli. Stare dietro al bancone per loro offre una maggiore protezione. Per il momento abbiamo effettuato due inserimenti di soggetti in difficoltà ed abbiamo due tirocinanti. Il self service è però anche perfettamente funzionale al luogo e al tipo di clientela, che per lo più richiede un servizio veloce e fa attenzione ai prezzi».

Anche la cucina ha una sua precisa filosofia. «La Magnolia punta su una ristorazione attenta all’ambiente, alle persone e alla salute – evidenzia Cadeo -. Per le materie prime utilizziamo prodotti biologici e, dove è possibile, della filiera corta e del commercio equo e solidale. Ci riforniamo anche da alcune cooperative locali e seguiamo molto, quindi, anche la stagionalità. Un altro tema importante è quello della lotta agli sprechi, mentre per quanto riguarda le proposte non mancano i piatti che valorizzano le verdure, all’insegna della leggerezza e delle scelte salutari». «Il bistrò porta un servizio all’interno della struttura cittadina – conclude – ma è anche un locale molto caldo e accogliente, un punto d’incontro decisamente ospitale, non certo la classica mensa».

LA PROVA

onp-bistro-piattoAperto a tutti ma al momento utilizzato prevalentemente dal personale delle strutture mediche e associazioni ospitate nel complesso dell’ex manicomio, l’Onp Bistrò offre un’ampia scelta in termini di costi per soddisfare le varie esigenze della pausa pranzo. Si va dal pasto completo proposto a 10 euro sino alla scelta dei singoli piatti, da 4 a 6 euro, oppure il trancio di pizza a 4 euro e quello di focaccia a 3. Contorni, macedonia, acqua e pane per completare il tutto hanno prezzi più che accessibili.

Ci sono anche menù coordinati: per un primo piatto, un contorno, pane e acqua, oppure per due contorni, pane e acqua si spendono 5,60 euro. Un secondo piatto con contorno, pane e acqua costa invece 7 euro. Il menù completo è presentato a 10 euro, come detto, e comprende primo, secondo, contorno, pane, acqua e caffè. Nella determinazione dei prezzi si è tenuto conto anche del valore dei ticket a disposizione di chi lavora nella struttura.

In occasione della nostra visita, le proposte del giorno, che oltretutto possono essere visionate quotidianamente sul sito www.lamagnolia.it, comprendevano: crema di verdure, strozzapreti ai formaggi orobici e porcini freschi, guanciale di manzo al Valcalepio con crostone di polenta, sformatino di quinoa su fonduta di pomodoro, cous cous vegetariano, prosciutto e melone. Ampia e ben assortita la scelta delle verdure, cotte e crude, per i contorni.

Gli strozzapreti ai formaggi e porcini e il manzo al Valcalepio hanno attirato la nostra attenzione e non ce ne siamo pentiti. Buon rapporto qualità-prezzo e di certo superiore a quanto ci si può aspettare per un complesso di ristorazione collettiva.

L’ASSOCIAZIONE

«La ristorazione strumento per creare un legame con il territorio»

Un self service, un bar, una sala multifunzionale per conferenze ed esposizioni, un luogo della memoria per quanto riguarda la psichiatria nella nostra provincia, un’opportunità per l’inserimento lavorativo di soggetti fragili, un’occasione per favorire incontri con persone in condizioni di disagio psichico. L’Onp Bistrò è tutte queste cose, un progetto complesso realizzato grazie alla cooperazione tra diverse realtà. Ad innescare il tutto, l’Aps Circolo ricreativo Day Care che ha avuto in comodato d’uso dall’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo la palazzina ex spaccio nel quale è stato realizzato.

«È un’iniziativa che ha richiesto tempo e il contributo di diversi soggetti per poter decollare e concretizzarsi – spiega la dottoressa Serena Bruletti, membro dell’Aps insieme ad altri operatori psichiatrici, a volontari e a rappresentanti delle associazioni di familiari, e psichiatra responsabile del servizio di riabilitazione della UOP I dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII –. L’Onp Bistrò è un tassello importante della nostra attività e nella nascita di questa idea ci si è ispirati ad iniziative analoghe già ampiamente decollate come quella di “Olinda” a Milano, che ha sede nell’ex manicomio Paolo Pini e che è nota per iniziative di ristorazione di ottimo livello. Gli obiettivi sono molteplici, ma soprattutto vogliamo in questo spazio creare occasioni di integrazione e di inserimento lavorativo. Non si tratta di abbattere delle barriere ma, al contrario, di accogliere, di includere, di far sì che questo spazio sia vissuto e sentito proprio dalla città. Il bar, il ristorante, la sala polivalente possono essere il fulcro di tante iniziative culturali e artistiche. Pensiamo che possa anche favorire l’emersione e la valorizzazione dell’arte irregolare, che rappresenta un patrimonio di creatività che persone al di fuori dell’esperienza del disagio psichico non hanno. Ora che l’Onp Bistrò è attivo la sfida è aperta: tutti possono entrare, farsi coinvolgere. La ristorazione è uno strumento forte per creare un legame con il territorio e per favorire contatti e iniziative in cui la prossimità tra sani e malati diviene un valore aggiunto per la vita di entrambi».

Onp Bistrò

via Borgo Palazzo, 130
Bergamo
tel. 035 233981
aperto da lunedì a venerdì dalle 7,30 alle 16.


Nodo di Pontesecco, deciso l’intervento per migliorare il traffico

Il Comune di Bergamo e quello di Ponteranica intervengono per migliorare la situazione viabilistica del cosiddetto nodo di Pontesecco: nell’estate 2017 scatterà il cantiere per arretrare un marciapiede e allargare così la carreggiata stradale tra via Raboni e la Strada della Bollina, 100 metri che potranno così prevedere la doppia attestazione delle auto in uscita dal Comune di Bergamo. Un intervento non risolutivo, ma di sicuro miglioramento di una situazione nota come una delle principali criticità viabilistiche della città di Bergamo. Si tratta tra l’altro del primo tentativo mai registrato per cercare di dare sollievo al traffico dell’area di Pontesecco. L’intervento prevede l’investimento di 130mila euro da parte del Comune di Bergamo per la realizzazione fisica dell’intervento e di 10mila da parte del Comune di Ponteranica per la progettazione dei lavori. Il cantiere dovrebbe durare circa 40 giorni e sarà svolto in estate, quando il traffico è meno intenso. I cosiddetti “birilli” rimarranno, secondo il protocollo d’intesa siglato tra i due Comuni, ancora a disciplinare i flussi di traffico in ingresso in città.

Qui l’Assessore Stefano Zenoni spiega l’intervento


Un braccialetto solidale per sostenere l’Ospedale di Bergamo

braccialetto-del-cuoreRegala un braccialetto con il cuore! Metà dell’incasso sarà devoluta alla raccolta fondi “Acceleriamo insieme Bergamo”, un progetto finalizzato a potenziare le attività del Papa Giovanni XXIII nella cura del tumore al seno con l’aggiornamento tecnologico dell’acceleratore lineare utilizzato nella radioterapia intraoperatoria IORT. L’iniziativa benefica nasce da un’idea di Agapanthus Gioielli, presente a Bergamo con un atelier in largo Belotti 1, dove dal 25 novembre al 13 dicembre si potrà acquistare un braccialetto con un ciondolo in oro giallo a forma di cuore, simbolo di generosità e anche del progetto ‘Acceleriamo Bergamo’ lanciato a settembre dall’associazione Cancro Primo Aiuto con la collaborazione dell’Associazione. Il “braccialetto del cuore” è fatto a mano dagli artigiani della Agapanthus Gioielli con il cuore in oro giallo montato su velluto elastico di colore blu tenue, perfetto per il regalo a una persona a cui si vuole bene e per un auto-regalo. Il prezzo al pubblico è di 50 euro, di cui la metà sarà devoluta all’associazione Cancro Primo Aiuto Onlus. Al di là del gesto, la disponibilità di soli 200 pezzi fa del “cuore contro il tumore” un oggetto esclusivo, da non perdere.

Agapanthus Gioielli ha inoltre deciso di devolvere al progetto il 10% delle vendite di qualsiasi importo realizzate nella gioielleria di largo Belotti  a Bergamo e di via Cerva 14 a Milano, nel periodo che va dal 26 novembre al 24 dicembre, per tutti gli acquirenti che diranno di essere venuti a conoscenza della proposta tramite l’associazione Cancro Primo Aiuto, l’Associazione Oncologica Bergamasca e l’Associazione Cure Palliative. Acquistata nel 2006 grazie alla generosità dei bergamaschi e al contributo della Fondazione Banca Popolare di Bergamo, la tecnologia IORT ha permesso di curare migliaia di donne e ha fatto del Papa Giovanni XXIII di Bergamo un centro di eccellenza nella cura del tumore al seno. L’usura e l’obsolescenza tecnologica del macchinario ne rendono necessario un aggiornamento tecnologico valutato in 500 mila euro, su cui la Direzione Sanitaria si è impegnata contando anche sul volontariato. Alla raccolta fondi “IORT per l’Ospedale di Bergamo” si può contribuire anche con donazioni sulla piattaforma di crowdfunding Kendoo.it e su due conti correnti dedicati:

UBI – Banca Popolare di Bergamo, sede di Bergamo IBAN: IT23E0542811101000000058540

Creberg, sede di Bergamo IBAN: IT32Z0503411121000000008872

 


Stasera il concerto di Muti. Sarà in diretta anche in diversi luoghi della città

Martedì 29 novembre, alle 20.30, il maestro Riccardo Muti sarà ospite del Festival Donizetti Opera per il cinquantesimo anniversario del suo esordio a Bergamo con un concerto al Teatro Donizetti. Un evento straordinario a cui parteciperà anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Per consentire al più ampio numero di persone di assistere a questo concerto straordinario, i biglietti per il quale sono andati letteralmente a ruba e sono esauriti da diverse settimane, il Comune di Bergamo, con la Fondazione Donizetti, è al lavoro per proporre la visione in diretta in diversi luoghi della città.

Un ringraziamento particolare va allo stesso maestro Muti, che ha gentilmente concesso questa opportunità. Sarà possibile assistere al concerto presso il Centro Congressi Giovanni XXIII. Il Comune di Bergamo sta individuando altri spazi dove proiettare l’evento in diretta: eventuali novità in tal senso saranno rese note attraverso i canali di comunicazione comunali.

La diffusione avverrà anche all’Aeroporto di Orio al Serio, dove i passeggeri in transito potranno assistere all’evento al terminal delle partenze. Infine il concerto sarà proiettato anche alla Casa di Riposo Carisma, un pensiero speciale per tutti gli ospiti della struttura di via Gleno.