Seriate, la festa di Santa Lucia accende le luminarie e dà il via allo shopping di Natale

A Seriate è Santa Lucia il simbolo delle iniziative natalizie e domenica 6 dicembre torna l’appuntamento più atteso con una giornata intera di festa nell’ambito della rassegna “Santa Lucia. La più bella delle tradizioni”, partita il 24 novembre e in programma fino al 6 gennaio.

L’appuntamento è dalle 9 alle 19 con giochi, laboratori, spettacoli, letture, idee regalo in biblioteca, per le vie e piazze del centro città, l’inaugurazione del presepe e l’accensione delle luminarie. In piazza Alebardi dalle 10 ci sarà “Suoni in giochi”: musica, passatempi, tamburelli e installazione di originali e artigianali “macchine sonore”. Alle 11, con tanto di accompagnamento musicale della Banda Città di Seriate, che avrà sfilato per le strade cittadine, sarà benedetto il presepe di legno a forma di stella, realizzato dagli ex Allievi della Scuola Edile di Seriate, con illuminazione progettata dai ragazzi del Majorana e le statue dall’istituto Sacra Famiglia.

La giornata vede anche l’apertura straordinaria della biblioteca civica Gambirasio dalle 9.30 sino alle 12.30 e dalle 15 alle 17 per proporre diversi laboratori per bambini e genitori. Dalle 10 alle 11 si terrà quello intitolato “Sogno di neve”, rivolto a tutta la famiglia, invita grandi e piccoli a giocare e sperimentare insieme il piacere del toccare e del sentire (è necessaria l’iscrizione telefonando allo 035.304.300 o scrivendo una mail a biblioteca@comune.seriate.bg.it). Il momento clou sarà alle 15.30 nella tensostruttura con la prima nazionale dello spettacolo per bambini “Neve”, in replica alle 17 e a cura de Il Teatro Prova. L’entrata è libera sino ad esaurimento posti.

Dalle 9 alle 19 in piazza Donatori di Sangue, l’incanto della giostra gratuita per tutti i bambini e lo spettacolo “La stella”, in programma ogni 15 minuti dalle 14 alle 18.30. Di cosa si tratta? Una sorpresa. L’invito è a scoprite la meraviglia entrando nella pancia della stella gigante, dove un cantastorie aspetta grandi e piccoli per stupire, emozionare e divertire.

Da via Italia a via Dante, dalle 9 alle 18.30, lo spazio è invece per le bancarelle delle associazioni di volontariato per l’iniziativa “Fare del bene… fa bene” e quelle con dolciumi, sapori e tante idee regali per la “Fiera di Santa Lucia”. Tra la biblioteca e piazza Donatori di Sangue sarà allestito il gazebo “Il Sindaco incontra” dalle 10.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30. E vicino alla santella di via Italia ci saranno caldarroste per tutti. La società alpinistica seriatese curerà la castagnata, il cui ricavato (offerta minima 2 euro) sarà dato in beneficienza alle associazioni di volontariato della città. Mentre sotto i portici di Galleria Italia andrà in scena il mercatino degli hobbisti in versione natalizia. E nel tardo pomeriggio l’accensione delle luminarie in collaborazione con Paola Raimondi, assessore al Commercio, e l’associazione delle Botteghe di Seriate.

Santa Lucia 2015 - Seriate - manifesto


Al Carroponte si stappano le bollicine di Monzio Compagnoni

Al carroponteMercoledì 9 dicembre, alle 20.30, l’enoteca-bistrò “Al Carroponte” di via De Amicis, a Bergamo, propone una serata dedicata ai Franciacorta dell’azienda Monzio Compagnoni. Le bollicine accompagneranno un menù incentrato sui prodotti di mare, con abbinamenti studiati dallo chef Alan Foglieni e dal patron e sommelier Oscar Mazzoleni.

Si parte con il “Mini Prawn’s roll”, ovvero gamberi con maionese al lime, sedano ed erba cipollina nel pane al burro abbinati al Franciacorta Brut 2010, e si prosegue col Carpaccio di storione bianco affumicato Calvisius, barbabietola e arancia servito con il Saten 2010 e col Riso alle vongole mantecato al mascarpone annaffiato dall’ Extra brut 2008. Si arriva così alla Spalla di maialino in lunga cottura, funghi shitaki e patata Hasselback esaltata dalla Riserva blanc de noirs nature 2007 e al Cioccolato e mandarino abbinato al Moscato di Scanzo Don Quijote 2008. Il costo a persona è di 60 euro. Info e prenotazioni: 035 2652180, info@alcarroponte.it


Pampero, quella la brezza marina che spira sul lago di Endine

Forse è solo una sensazione personale ma il nome Pampero, associato ad un ristorante, evoca l’immagine di un locale nel quale sia la carne, magari un asado argentino, e non certo il pesce di mare a farla da padrone. Nel caso del Pampero di Ranzanico al Lago, in via Nazionale 229, la chiave corretta di lettura viene offerta dal dorso di un’elegante brochure edita nel 2007 in occasione del trentesimo anniversario di attività: Pampero è il vento rinfrescante delle pampas sudamericane che addolcisce i picchi torridi estivi, è una brezza di rinnovamento.

E il senso di freschezza, ma anche di particolare cura, è quello che accoglie non appena si entra nel parcheggio incontrando un graziosissimo laghetto artificiale con ninfee e germani reali che sembra voler lanciare una sua sfida personale al lago di Endine appena al di là della strada.

Quasi quarant’anni portati egregiamente è il minimo che si può dire del Pampero, spazioso per i suoi circa cinquanta coperti e arredato con sobria eleganza, mentre per l’estate c’è anche la terrazza con vista sul lago. Un locale di livello, come conferma anche la segnalazione nella guida Michelin.

I fratelli Tiziano e Celestino Ferrari avevano rispettivamente 21 e 23 anni quando sono partiti da Fino del Monte e hanno iniziato questa avventura nel 1977, giovani ma con le idee molto chiare. «Il locale era un bar quando lo abbiamo rilevato – racconta Tiziano che è lo chef – poi siamo cresciuti piano piano sino a raggiungere la struttura attuale e a consolidare la nostra presenza come punto di riferimento per la cucina di mare. Abbiamo puntato sin dall’inizio sul pesce».

pampero piatti (1)Pesce di mare in riva ad un lago, forse un controsenso? «Nel cuore e nella testa ho il mare perciò il pesce è indiscutibile protagonista della mia cucina – dice senza esitazione -. L’ho scelto perché credo in una cucina fatta al momento, con tempi di cottura ridotti, ripulita dal superfluo e con il meno possibile di grassi. Una cucina naturale che valorizzi la qualità della materia prima».

“Poco ma pensato” è il motto che sembra suggerire il menù del Pampero, che in una pagina condensa le proposte della cucina, riservando comunque per ogni portata almeno due voci ai prodotti della terra, con piatti che, tra l’altro, suonano più che stimolanti, come i tortelli ricotta e paruch di montagna o il rognoncino di vitello con crostini di polenta e senape. Sei antipasti, cinque primi e cinque secondi costituiscono invece l’orizzonte nel quale spaziare alla ricerca del piatto di pesce più gradito, magari lasciandosi consigliare da Celestino Ferrari.

Pampero salaFin dalla descrizione emerge la costante ricerca e la cifra di una cucina in evoluzione. Un buon modo per apprezzarla può essere il menù degustazione di pesce, proposto a 63 euro a persona, dolce, caffè e vino compresi. Tartar di ricciola, filetto di tonno rosso con agretto di lampone e salmone marinato agli agrumi, trilogia di mare in cotture diverse quali antipasti. Risotto al basilico, granciporro e zucchine croccanti come primo seguito da boccon di pescatrice su battuta di funghi porcini e vaniglia, per dessert pesche caramellate all’amaretto. Il Pampero aderisce anche all’iniziativa trentacinqueuro.it con un interessante menù guidato al prezzo, come vuole il circuito, di 35 euro per un minimo di due persone. E non mancano serate speciali e a tema.

«Mi aggiorno continuamente confrontandomi anche con i colleghi – conclude Tiziano Ferrari – e definisco la mia cucina classica con innovazione ma soprattutto grande attenzione alla qualità degli ingredienti. Del lago? Apprezzo in modo forse non del tutto consueto quello che mi offre: la selvaggina e i funghi quando ci sono. Cucino per passione, per trasmettere emozioni».

Nel 1999 i fratelli Ferrari hanno coronato un altro dei loro sogni tornando a Fino del Monte, all’Hotel Ristorante Garden dove opera personale di piena fiducia sotto la loro diretta supervisione.
Ristorante Pampero

In cantina oltre 800 etichette. A sorpresa dominano i grandi rossi

pampero cantinaCon le sue oltre ottocento etichette, la carta dei vini del Pampero si propone come una delle più corpose ed interessanti offerte dal panorama della ristorazione provinciale. Cantina a temperatura e umidità controllate, selezione che spazia tra i rossi, i bianchi, le bollicine e i distillati nazionali e stranieri per offrire un’ampia e qualificata scelta a clienti del ristorante, ma anche a quanti sono alla ricerca di qualche prodotto d’eccellenza da degustare magari a casa in compagnia di amici. Anche un servizio di enoteca, quindi, dietro al quale è evidente come l’attenzione vada oltre gli interessi commerciali rivelando un’autentica passione. amore

«Abbiamo curato la cantina sin dall’inizio della nostra attività ed è un settore al quale, personalmente, tengo molto – racconta Celestino Ferrari che nella conduzione del ristorante si occupa della sala –. Per le nostre esigenze forse sarebbe bastato anche meno, visto che la nostra è una cucina a base di pesce ed una buona selezione di vini bianchi sarebbe anche potuta bastare. Ma, come si suol dire, al cuor non si comanda ed è così che siamo arrivati a numeri e a nomi decisamente importanti».

La passione per il vino Celestino l’ha coltivata anche attraverso costanti aggiornamenti dopo aver frequentato i tre corsi annuali organizzati dall’Ais, l’Associazione Italiana Sommeliers. «La presenza delle etichette di tutti i grandi vini rossi italiani e francesi è frutto soprattutto dei miei interessi – confessa -. Per molti dei grandi bianchi e dei grandi rossi possiamo proporre una selezione che spazia a ritroso nel tempo per le dieci annate indicate come migliori. È notevole nella nostra cantina anche la presenza della bollicine con diverse marche di champagne ed i produttori nazionali più importanti. Sì, con un certo orgoglio posso affermare tranquillamente che i grandi classici soprattutto piemontesi e toscani ci sono tutti con qualche presenza anche di eccellenze della altre regioni».

E per la serie che al Pampero non ci lascia mancare nulla un bello spazio lo hanno anche i distillati. «Sono per il piacere del dopo tavola – suggella Celestino –. Abbiamo gli whisky più pregiati di diversa provenienza e poi rum, cognac e Bas Armagnac. Ma non ci facciamo prendere da manie esterofile: abbiamo infatti una buona serie di grappe italiane».

via Nazionale, 229
Ranzanico al Lago
tel. 035 811304
www.ristorantepampero.com
chiuso il lunedì e martedì a mezzogiorno


Pagamenti col bancomat anche per piccoli importi. Confcommercio: “Ma le commissioni vanno ridotte”

posd.jpgPromuovere il pagamento anche di piccoli importi con il Bancomat. Lo prevede un emendamento del Pd alla Legge di Stabilità. “Al fine di promuovere l’effettuazione di operazioni di pagamento basate su carte di debito o di credito anche per i pagamenti d’importo contenuto” relativi a operazioni “il cui importo è inferiore a cinque euro” il costo di servizio “non può essere superiore ai costi che lo stesso beneficiario avrebbe sostenuto per l’accettazione di analoghi pagamenti in contanti”. L’emendamento del Pd, prima firma Boccadutri, alla Legge di Stabilità di fatto consente il pagamento con carta anche per piccoli importi. Sarà possibile utilizzare i pagamenti digitali anche per piccole somme: io penso sia un questione di libertà. Vogliamo che i cittadini siano liberi di scegliere come pagare, in qualunque situazione”, commenta il deputato Sergio Boccadutri, responsabile innovazione del Partito democratico.

Confcommercio interviene ribadendo che resta favorevole alla modernizzazione del sistema dei pagamenti nel nostro Paese. Rimane però cruciale la questione delle commissioni per l’accettazione dei pagamenti con bancomat e carta di credito. Per la Confederazione presieduta da Carlo Sangalli “sui i pagamenti di piccolo importo con bancomat la commissione fissa attualmente applicata dalle banche alle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti resta elevata ed assorbe molto spesso i margini di profitto degli imprenditori. Prima di prevedere nuovi obblighi e vincoli per le imprese, è pertanto indispensabile procedere ad un generalizzato abbassamento delle commissioni bancarie che dovrebbero essere in ogni caso fissate in misura percentuale all’importo incassato, escludendo qualsiasi quota fissa a carico delle imprese”.


“Concerto di Natale”, anche l’Ascom firma l’evento solidale

Avvolgiti di Stelle Concerto di NataleLe note della misericordia scandite quando il mondo ne ha più bisogno. Bergamo celebra il Natale 2015 riunendo giovani e anziani, bambini e famiglie, italiani e migranti in occasione del tradizionale “Concerto di Natale”, in programma sabato 12 dicembre, alle 21, nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna. L’iniziativa è organizzata da Centro Missionario Diocesano, Ascom Bergamo e associazione Il Telaio della Missione nell’ambito della campagna di Natale sostenuta da molte realtà del territorio, tra cui il Credito Bergamasco e la Fondazione Credito Bergamasco che storicamente supportano l’iniziativa fin dal suo nascere 11 anni fa. Un momento unico, per riflettere sull’importanza del Natale quale generatore di solidarietà e fratellanza. Valori che la musica ha contribuito a diffondere avvicinando specialmente i più giovani alla bellezza di emozioni universali. E alcuni di questi talenti nati e cresciuti tra i poli d’arte musicali italiani e, in particolare, bergamaschi, si esibiranno in occasione dell’atteso Concerto che vedrà protagonisti: l’Orchestra da Camera Giovanile di Domodossola, l’Ensemble fiati e il Gruppo Ottoni del Conservatorio Donizetti, diretta da Christian Serazzi, il coro dei Piccoli Musici di Casazza diretto dal M° Mario Mora e il Voci maschili del Coro Canticum Novum di Erina Gambarini.

Oltre 140 elementi in totale, tra archi, fiati, ottoni, voci, pronti ad esprimersi in un unico linguaggio, quello intenso e pacificatore della musica, intonando canti di Natale e celebri pezzi scritti dai compositori più famosi al mondo: Handel, Bach, Beethoven e molti altri ancora. Il Concerto, patrocinato dal Comune di Bergamo, è solo uno dei tanti avvenimenti pensati per la campagna “Avvolgiti di stelle! La missione è piena di misericordia”, l’iniziativa di Natale nata per sensibilizzare la popolazione a prendersi cura degli ultimi, facendo della carità non un gesto sporadico, ma uno stile di vita comune e costante. La campagna in particolare è dedicata ai progetti di solidarietà dedicati alla Terra Santa per il sostegno alle famiglie cristiane che lì vivono, al Vietnam per aiutare i bambini ospiti di un orfanotrofio e che altrimenti vivrebbero in condizioni di semiabbandono e al Perù dove, raccogliendo l’eredità del martire bergamasco don Alessandro Dordi, beato il prossimo 5 dicembre, si promuoveranno esperienze educative e formative per le giovani generazioni.

Durante la serata, inoltre, verrà assegnato il premio “Papa Giovanni XXIII”, giunto all’ottava edizione e dedicato quest’anno a tre missionari bergamaschi:

– Suor Palmagnese Marchetti, 86 anni originaria di Calcinate, attiva in Egitto a Heluan in pace con ortodossi, copti, protestanti, cattolici e musulmani in una grande scuola con una decina di suore. Il premio che le viene attribuito incontra una vita tutta per la missione e aperta al dialogo. Un segno importante oggi!

– Don Alessandro Fiorina, nato nel 1960 a Bergamo ora a Tarija, dove ha aperto “La Colmena Santa Rita” per tossici e alcoolisti, un piccolo “alveare” dove tutti lavorano e c’è spazio per tanti. Una grande famiglia! Il premio papa Giovanni è un richiamo all’opzione preferenziale per i poveri che è propria della missione e di ciascuno.

–  Comunità Suore Sacro Cuore Albania, una comunità di suore non solo bergamasche, ma radicate nella nostra terra per l’intuizione della loro fondatrice, la beata Teresa Eustochio Verzeri. Una scuola materna, oggi sempre più piena, un luogo d’incontro per le donne e tante piccole attività lavorative artigianali, dove sr. Assunta, sr. Fernanda, sr.Gianna e sr. Rosa vivono in nome del Vangelo.

Al termine del Concerto, il gruppo Alpini di Petosino offrirà sul sagrato della Basilica, assaggi caldi di vin brulé a tutti gli intervenuti. Al concerto si potrà accedere su invito, ritirabile presso il Centro Missionario Diocesano dando un contributo economico a sostegno dei progetti della campagna. La serata sarà trasmessa da Bergamo TV la notte di Natale, prima degli auguri del Vescovo e anche via web sui siti: www.cmdbergamo.org ; www.websolidale.org ; www.ecodibergamo.it per poter coinvolgere anche i missionari nella manifestazione.


Air Sud, a gennaio decolla il volo da Orio a Stoccarda

Air Sud ha annunciato l’apertura sul proprio sito web (www.airsud.it) delle prenotazioni dei voli tra l’Aeroporto di Bergamo e Stoccarda, che saranno operati in collaborazione con la compagnia Denim Air a partire dal 19 gennaio 2016 con frequenza trisettimanale (martedì, giovedì e domenica). Il collegamento con la città tedesca si aggiunge a quello, sempre operato da Air Sud con Denim Air, tra l’Aeroporto di Bergamo e Reggio Calabria, che sarà inaugurato domenica 13 dicembre 2015 ed effettuato tutti i giorni, esclusi mercoledì e sabato. La rotta per Stoccarda tiene conto in particolare delle esigenze del mondo imprenditoriale e di chi viaggia per affari, con interessi nella regione di Baden-Wuttemberg dove l’economia è fortemente trainata dal settore automobilistico e dell’high-tech.


Al Villaggio degli Sposi scatta la Zona 30

Zona 30Il Comune interviene sulla sicurezza delle strade e dei marciapiedi dei quartieri cittadini: oltre 2 i milioni di euro di investimento per rispondere alle esigenze e alle segnalazioni che i cittadini hanno avanzato durante le visite nei quartieri del sindaco Gori e dei suoi assessori. I lavori avranno inizio nella primavera 2016: i progetti esecutivi sono già stati approvati o saranno in fase di approvazione entro la fine dell’anno. Si tratta di cinque progetti distinti, un totale di oltre 25 interventi in diverse strade cittadine e la realizzazione della Zona 30 dell’intero quartiere del Villaggio degli Sposi. “Alcuni dei lavori – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici. Marco Brembilla – sono attesi dai quartieri da molti anni. Messa in sicurezza di attraversamenti pedonali, marciapiedi, strade, spostamento e realizzazione di impianti semaforici: sembrano cose di poco conto, piccole opere, ma per noi il pacchetto che approviamo in questo dicembre è una vera grande opera.”

Spiccano alcuni interventi di grande importanza e molto attesi:

– In via Martin Luther King è in arrivo la sistemazione e la messa in sicurezza della roggia che costeggia la via e la realizzazione di un percorso ciclopedonale che consentirà ai bergamaschi di recarsi all’ospedale Giovanni XXIII in tutta sicurezza provenendo dal quartiere di Loreto e dalla zona dell’Auchan.

– Una riorganizzazione e messa in sicurezza dei passaggi pedonali e delle strade nei pressi del viadotto di Borgo Palazzo, teatro di numerosi incidenti per via di una complicata gestione della viabilità. In particolare si prevede la chiusura di un tratto del passaggio sotto il viadotto, in direzione Boccaleone, e la messa in sicurezza dell’ingresso dalla via Gritti.

– In via Tremana arriva il tanto atteso arretramento del passaggio pedonale in prossimità del viadotto che “divide” in due la via, un passaggio considerato pericoloso e che ha già visto diversi incidenti. L’intervento era stato già previsto in precedenza, ma rimandato quando il ponte di Monterosso è stato danneggiato e la via Tremana era divenuta l’unica direttrice di collegamento proprio con il quartiere di Monterosso.

– Dopo circa 30 anni di richieste, raccolte firme e segnalazioni, le circa 15 famiglie residenti in via Canove vedranno realizzato il marciapiede (con illuminazione pubblica), il percorso ciclabile e la copertura delle rogge nel tratto che collega via de Saussure al complesso di case sito sul lato destro di via Zanica, in direzione Azzano San Paolo.

– Marciapiede in arrivo anche nel tratto antico di via Lunga, in direzione Seriate.

– Previsti una lunga serie di adeguamenti e sistemazioni di passaggi pedonali, a partire da via Borgo Palazzo, passando per via Gasperini e via Corridoni fino a via Carnovali e Lotto.

– Viene messa in sicurezza per i pedoni l’intera via Suardi, con una serie di allargamenti e miglioramenti dei marciapiede.

Arriva infine la realizzazione della Zona 30 del Villaggio degli Sposi, un intervento di grande complessità che ha visto l’Amministrazione coinvolgere i cittadini e i residenti del quartiere, raccogliere suggerimenti e segnalazioni e poi decidere per una lunga serie di sistemazioni, che tengano conto anche del passaggio delle due linee ATB che insistono sull’area. Interessante l’intervento in via S.Ambrogio, tutt’ora priva di marciapiede e di percorsi pedonali, che, a partire dalla primavera prossima, saranno realizzati a beneficio delle famiglie e dei cittadini del quartiere.

 

 


Ascom, lunedì 7 dicembre chiusi gli uffici in provincia

Le delegazioni dell’Ascom rimarranno chiuse lunedì 7 dicembre 2015 per il Ponte dell’Immacolata. Gli uffici di Albino, Calusco d’Adda, Clusone, Lovere, Osio Sotto, Romano di Lombardia, Sarnico, Trescore Balneario, Treviglio e Zogno riapriranno mercoledì 9 dicembre.

La sede di Bergamo di via Borgo Palazzo 154 il 7 dicembre sarà invece aperta al pubblico.


Niente simboli cristiani a scuola, l’integralismo “suicida” di certi presidi

presidi cristianesimoIl passaggio dall’integrazione alla disgregazione, dal sincretismo al sincretinismo, talvolta può avvenire impercettibilmente: basta che dai vertici si lancino segnali contraddittori, si indichino strade male illuminate, e il rischio di trovare qualcuno un tantino svantaggiato dal punto di vista cognitivo o spirituale, che, per eccesso di zelo o per smania di protagonismo, faccia il proverbiale disastrino, appare proprio dietro l’angolo. E’ il caso di questi presidi preoccupati di offendere la sensibilità dei non cristiani con simboli ed oggetti di origine cristiana: questi zelanti zeloti che hanno introiettato in maniera acritica alcune indicazioni lanciate dal mondo della scuola e della cultura europee, già di per sé imbarazzanti, e le hanno trasformate in decreto. In altre parole, si sono dimostrati degli integralisti, al pari dei Wahabiti, aliter Salafiti, che vedono il Corano come un testo ininterpretabile, ma da applicarsi letteralmente. Integralisti del niente, si potrebbe chiosare: perché, perlomeno, i Salafiti adottano, senza chiosarlo, un testo sacro.

Questi centurioni di una presunta e malintesa correttezza politica, per il desiderio, proprio di ogni gregario privo di fantasia, di mostrarsi più realisti del re, si fanno interpreti dogmatici del nulla, del più assoluto e sconfortante nichilismo. La storia dell’umanità è piena di fenomeni di assimilazione ed integrazione. Noi, la nostra civiltà e la nostra inciviltà, siamo figli di infiniti intrecci: genetici, linguistici, religiosi e culturali. Talvolta questo è avvenuto in modo relativamente pacifico ed altre in modo relativamente sanguinoso, ma, alla fine, il risultato è sempre stato buono o, perlomeno, accettabile: senza troppe parole, senza scomodare chissà quali teorie epistemologiche o antropologiche.

L’uomo cammina su questo pianeta da qualche milione di anni: l’antropologia ha centocinquant’anni di vita e non è che prima di Morgan e Tylor le culture non fossero in grado di integrarsi. Un solo dato è certo: questi sincretismi hanno sempre funzionato per accumulazione e mai per cancellazione. La tragedia greca, che di un sincretismo religioso è la monumentale allegoria, rappresenta egregiamente questo fenomeno: le preindoeuropee Furie, che perseguitano Oreste, macchiatosi di un delitto di sangue, per la mediazione delle divinità olimpiche indoeuropee, ossia Atena, e delle leggi della città, ossia Atene, si trasformano in Eumenidi e proteggono i cittadini.

Mi sento di poter dire che, probabilmente, sarebbe meglio che questi presidi, anziché imparare a menadito le direttive emanate da qualche grigio burocrate del MIUR, andassero a leggersi Eschilo: ne guadagnerebbero in equilibrio e in transaminasi. Non si può pensare che il modo di integrare i non cristiani in una società di origine cristiana, culturalmente creatasi grazie al cristianesimo, sia eliminare ogni afflato tradizionale, ogni identità: così non si fa integrazione, ma si produce un deserto. Anche un bambino capirebbe che cancellare ogni simbolo di qualsiasi tradizione è una scellerata operazione iconoclasta e non un’illuminata azione di accoglienza: un bambino sì, ma, probabilmente, un automa no. E così, vorrebbe che diventassimo questo sistema disumano di intendere l’integrazione e la multiculturalità: macchine, cellule, udarniki o apparatchnik privi di coscienza, di idee, di fantasia, come in un incubo staliniano. O, magari, più semplicemente, siamo governati da degli stupidi: si tratta solo di peggiocrazia che, dai vertici ministeriali, giù giù, a cascata, arriva fino agli istituti comprensivi di periferia.

Stupidi al cubo, perché, in circostanze particolari, quando la capacità di affrontare i problemi viene a galla, offrono ai nostri ragazzi soluzioni che non tamponerebbero una puntura di spillo: dopo la strage di Parigi, la risposta della scuola non è stata organizzare incontri, spiegazioni, confronti, ma stabilire un minuto di silenzio. Una scuola che organizza ogni tre per due workshop e giornate per questo e per quello, dal femminicidio all’educazione alla legalità, dal veganesimo all’omofobia, non è stata capace di radunare gli studenti nelle aule e negli auditorium per spiegare loro la differenza tra un salafita ed un sufista, tra un terrorista ed un fedele. Poi, si vorrebbe combattere il terrorismo con la cultura? La cultura è una cosa viva, che si costruisce e si alimenta un giorno dopo l’altro: e che si nutre di confronti e di continue integrazioni. Non c’è mai stata né mai ci sarà una cultura dell’appiattimento, dell’azzeramento delle specificità, dell’eliminazione dei caratteri individuali: la civiltà del domani dev’essere multiculturale, multireligiosa, multietnica, nel rispetto di tutti. Non incolta, atea, deetnicizzata, nel disprezzo di tutti. Altrimenti, nelle nostre cattedrali avremmo dovuto sostituire gli affreschi con una mano di intonaco: e poi sarebbe stata dura sceglierne il colore, visto che il bianco, per l’Islam è il colore del lutto. Festeggiamo il Natale, le feste islamiche, quelle maori: tutte le feste del mondo: con gioia e con comune rispetto e, fra cento anni, avremo creato un nuovo sincretismo e una nuova cultura. Cancelliamo la nostra identità e, fra cento anni, avremo semplicemente cessato di esistere. Che, dal punto di vista di qualche preside, è comunque una soluzione, immagino.


Giovani e immigrati, al via il nuovo progetto Startupper

Venerdì 4 dicembre, alle 10, nella sala Consiglio del Palazzo dei contratti e delle manifestazioni di via Petrarca 10, a Bergamo, si terrà la presentazione del progetto Startupper che promuove sul territorio la diffusione della cultura imprenditoriale attraverso servizi per la creazione, lo sviluppo e la sostenibilità di nuove imprese. Il progetto è rivolto ai maggiorenni, domiciliati o residenti in Lombardia, che intendono avviare imprese giovanili, femminili, sociali, innovative o di immigrati. Prevede l’erogazione di servizi a filiera gratuiti, cioè servizi che accompagnano gli utenti dalla fase di definizione dell’idea imprenditoriale alla verifica della fattibilità tecnica ed economica, dalla nascita della nuova impresa fino al suo sviluppo nei primi mesi di attività.

Il percorso prevede sette moduli:

  • Modulo 1 – Effettuare presentazioni pubbliche e colloqui di orientamento per promuovere il progetto e raccogliere adesioni
  • Modulo 2 – Orientamento all’imprenditorialità e alla cultura d’impresa
  • Modulo 3 – Stendere il piano d’impresa e sviluppare il progetto imprenditoriale
  • Modulo 4 – Assistenza personalizzata per la stesura del piano d’impresa
  • Modulo 5 – Assistenza individuale per la costituzione dell’impresa
  • Modulo 6 – Individuare le fonti di finanziamento
  • Modulo 7 – Sviluppo del progetto imprenditoriale (mentoring e coaching individuali)

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli interessati. Il progetto è realizzato da Unioncamere Lombardia e dalle Camere di Commercio lombarde. È un’iniziativa finanziata dal fondo di perequazione 2014 di Unioncamere nazionale. Info e iscrizioni: 035/3888011 www.bergamosviluppo.it