Via Paglia, dopo 63 anni chiude la cartoleria Legrenzi

Via Paglia, dopo 63 anni chiude la cartoleria Legrenzi

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cartoleria legrenzi insegna Era uno di quei negozi “pronto soccorso”, una cartoleria ad ampio raggio, dove essere certi di trovare il materiale per quel lavoretto a scuola, il foglio della giusta grammatura e della tonalità che si voleva, la cancelleria per l’ufficio. E perdersi volgendo lo sguardo sugli scaffali tra giocattoli, articoli di pelletteria, nastri, carte regalo colorate, il tutto identificato con dettagliati cartelli, che ci tenevano a dichiarare la qualità della merce.

Era. Perché la cartoleria Legrenzi, in via Paglia al numero 31/d (nella parte più vicina a via Bonomelli), aperta nel 1952, chiuderà i battenti. Lo farà il 30 aprile come annuncia la pagina Facebook, che nel frattempo promuove la svendita totale. Lo storico titolare, Daniele Legrenzi, 82 anni, continua a tenere d’occhio la sua creatura, ma, dopo un problema al cuore nell’agosto scorso, ha dovuto ridurre a due capatine giornaliere la sua presenza in negozio. E per la figlia Giovanna non vale la pena proseguire: «Il nostro non è un problema di affitto, come capita in altre zone della città – spiega -. Il proprietario ci è venuto incontro abbassandolo, solo che nella via ormai non passa più nessuno. Ha aperto il negozio che ripara biciclette, ma in compenso se ne è andato quello di abbigliamento per taglie forti, che almeno era un tipo di offerta particolare. Non ci sono negozi di richiamo, in pratica ci sono solo bar». A questo si aggiungono il calo dei consumi generale e acquisti sempre più mirati. «Se anche c’è l’offerta sui quadernoni o gli album da disegno è difficile che i consumatori decidano di fare la scorta – rileva Giovanna -, oggi si vende tutto a numero. Salvo poi rivolgersi ai supermercati e ai “finti” grossisti che ormai operano al dettaglio, in pratica scavalcandoci».

daniele legrenziUn tempo invece erano i Legrenzi a fare scuola nel settore. Daniele discende a una stirpe che ha avuto come capostipite Gio Buono Legrenzi, che aveva una celebre cartoleria in via Sant’Alessandro. Dei suoi tre figli, Carlo ha portato avanti l’attività del padre, Tito è diventato presidente dell’Istituto Italiano Arti Grafiche e Miro, padre di Daniele, ha aperto un magazzino all’ingrosso di carta, cartoni e cancelleria in via Corridoni. Il 16 giugno del 1952, secondo quanto riporta la visura camerale, all’età di vent’anni, anche Daniele apriva la sua attività, la cartoleria di via Paglia, appunto, che negli anni si è ingrandita ed ha aggiunto la rivendita di materiale elettrico, ma è stata anche ingrosso di sacchetti di carta e altre forniture per i negozi. «Mio padre – dice Giovanna – è cresciuto nel settore e ci ha trascorso la vita intera, lavorando anche 10 ore al giorno, perché le attività commerciali richiedono questo impegno». Che è anche una passione. Lo si capiva perché Legrenzi, si trattasse di una risma di carta o di un pacchetto di biglietti d’auguri, ci teneva a raccontare da dove venivano e come erano fatte, spostandosi presto su temi di attualità se solo gli si concedeva un po’ di spago.

 

cartoleria legrenzi - vetrinaMagari non all’ultima moda, ma l’assortimento è davvero immenso, tanto da creare qualche preoccupazione alle figlia su come riuscire a smaltire tutto. Per chi è in cerca di sconti o vuole assaporare ancora l’atmosfera dei vecchi negozi c’è ancora un mesetto di tempo. Quanto a Daniele Legrenzi, a tenersi aggiornato e in contatto con il mondo non sembra aver rinunciato, almeno a giudicare dall’attività sul suo profilo personale di Facebook. Lo si direbbe un nativo digitale più che un cultore di carta e dintorni.

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