Fotografo per passione, Stefano Belussi (www.stefanobelussi.it), bergamasco di origine e nel cuore, usa la sua fotografia per cercare di donare una vita migliore a coloro che hanno più bisogno. Dopo aver realizzato un libro fotografico che testimonia la vita drammatica di alcune popolazioni in Perù – attraverso immagini, recensioni e poesie, intitolato “ Il mio Perù“ (pubblicato e distribuito in Italia nel 2014) – nel 2015 ha riunito una cantina del Chianti “Capannelle”, dodici modelle, tra cui Justine Mattera, ed ha realizzato il calendario “Capannelle Glamour 2016 ”.
Dodici scatti in dodici locations di prestigio tra cui i ristoranti Colleoni in Città Alta, la Piazza a Montecarlo, l’Arnolfo (2 stelle Michelin) a Colle di Val D’Elsa, l’Hotel Byron 5 stelle L a Forte dei Marmi, il ristorante Harry’s nella prestigiosa Via Vittorio Veneto a Roma, l’Hotel Oberwirt 4 stelle L a Merano e il ristorante da Ivo a Venezia. Pubblicato in 50mila copie, è distribuito in 17mila edicole italiane ed estere come Spagna, Portogallo, Malta, Austria, Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra ed Asia. La fotografia di Belussi contempla solo due colori: il bianco ed il nero, nutrendosi di luci e ombre, senza mai utilizzare l’aiuto del photoshop. Nel 2010 fonda l’Associazione NiCha Onlus (www.nichaonlus.org) con lo scopo di aiutare i bambini down in Perù, abbandonati sia dalle famiglie che dalle istituzioni locali. In questi anni Stefano ha regalato gioie e tanti sorrisi come quel giorno in cui gli fu chiesto da un bambino come regalo di compleanno, semplicemente una ciotola di riso. Ovviamente Stefano realizzò quel desiderio, ma ancora scorre una lacrima nel suo volto.
Per questo ed altri innumerevoli motivi, lui è ancora là tra loro a dare la possibilità di una vita migliore effettuando nel luogo visite mediche, operazioni alle anche, operazioni ai denti, terapie di logopedia e fisioterapia anche fornendo l’ausilio di protesi, attività motorie in acqua, di occhiali per bambini down, libri e colori. Tutto ciò viene realizzato dall’Associazione direttamente senza intermediari, per cui è certo che l’intero ricavato di ogni donazione non viene sprecato e giunge a destinazione di ogni progetto dalle mani di Stefano. Ora, con la realizzazione dell’orfanotrofio, l’Associazione accoglierà i bambini abbandonati dalle famiglie, le bambine sfruttate per la prostituzione, li aiuterà nell’istruzione e soprattutto donerà un pasto sicuro, un tetto e amore. Un libro e un calendario: due mattoni consistenti per costruire l’orfanotrofio ed il suo mantenimento. Un libro per capire, un calendario per vivere assieme un anno di fotografia e dare un aiuto per concretizzare il progetto, per realizzare un sogno. Un anno, una vita di gioie per coloro che ne hanno davvero più bisogno.
Un ringraziamento di cuore a chiunque vorrà aiutare. Fino al 31 gennaio troverete un piccolo vernissage alla pasticceria Dolce Vita di Bergamo in Borgo Palazzo.