Ubi, Jannone chiede l’annullamento 
delle liste di Resti e Moltrasio

Ubi, Jannone chiede l’annullamento delle liste di Resti e Moltrasio

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Giorgio Jannone, candidato alla presidenza del Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca, ha chiesto ieri, nel corso di una conferenza stampa, “l’invalidazione ed il conseguente annullamento delle liste a sostegno dei candidati al Consiglio di Sorveglianza Andrea Resti ed Andrea Moltrasio.
“A seguire depositeremo analoghe istanze cautelari al Tribunale di Bergamo e dovremo probabilmente coinvolgere anche la Procura” – ha detto Jannone, a capo della lista Ubi Banca- Ci Siamo. “E’ chiaro che se i tempi di intervento delle istituzioni preposte non riuscissero ad anticipare l’ormai prossima assemblea, impugneremo certamente la delibera assembleare al fine di ottenerne la nullità”.
“Gli errori, le irregolarità, le omissioni , gli abusi – ha evidenziato Jannone – risultano chiari ed evidenti, con specificità differenti per le due liste. Particolarmente interessante è risultata la registrazione di una telefonata
diffusa dagli amplificatori in una sala attonita, telefonata tramite la quale un call center raccoglieva illecitamente deleghe alla partecipazione all’assemblea in nome e per conto della dott.ssa Bardoni, candidata al consiglio di sorveglianza per la lista Moltrasio” (la diretta interessata, dal canto suo, respinge ogni accusa, ndr).
Jannone ha poi ricordato che “le irregolarità riscontrate causano irrimediabilmente, se recepite, secondo le vigenti normative e lo statuto sociale, il ritiro delle due liste coinvolte, rendendone legittima e votabile solo l’unica totalmente regolare”. Infine, Jannone ha denunciato “l’illecita raccolta di deleghe in bianco”. “Ne abbiamo mostrate molte, ma l’aspetto più serio è che spesso sono stati costretti a perpetrare questo comportamento centinaia di dipendenti del tutto inconsapevoli dei rischi che stavano correndo, in termini di sanzioni amministrative e penali”.