Turismo delle radici, un tesoro tutto da scoprire

Un’opportunità per scongiurare lo spopolamento dei piccoli comuni, in particolare montani, gli stessi cui sono interessati i bergamaschi nel mondo

Sono sei milioni gli italiani residenti all’estero, una cifra che sale a 80 milioni comprendendo nel novero anche oriundi e discendenti e addirittura a 260 milioni se si include nel totale il numero degli affini con legami parentali, di quanti parlano la nostra lingua o comunque si sentano particolarmente vicini alla nostra cultura, anche per motivi di lavoro. Sono cifre che fanno dell’Italia un caso pressoché unico al mondo e che il 2024 – decretato “Anno delle radici italiane” dal Ministero degli Esteri– permette di portare in primo piano.  Una comunità enorme, che ha voglia di riscoprire le proprie origini e che rappresenta dal punto di vista turistico una domanda potenziale di dimensioni sorprendenti, anche per il territorio bergamasco segnato da una forte migrazione. Il turismo delle radici non è solo un’opportunità economica, ma anche un potente strumento di promozione del territorio, che può contribuire a rivitalizzare aree interne e destinazioni meno conosciute, valorizzandone il patrimonio culturale e umano. Da qui nasce l’impegno di Confcommercio Bergamo su questo tema,  analizzato nell’ambito del convegno  svoltosi ieri, mercoledì 23 ottobre, nella Sala Conferenze dell’associazione alla presenza di esperti del settore e istituzioni.  «Bergamo si presta ad essere un laboratorio di sperimentazione importante, grazie all’alto numero di emigranti partiti dai numerosi piccoli comuni, dalle valli ai laghi, che grazie al turismo di ritorno possono garantire la continuità di servizi essenziali – commenta  Giovanni Zambonelli, presidente Confcommercio Bergamo-. È fondamentale cogliere e accogliere questa  opportunità,  realizzando nuovi prodotti turistici capaci di attrarre questo particolare turismo, fatto di legami e tradizioni, per riscoprire le proprie origini attraverso luoghi, ricette e racconti familiari». Una recente ricerca del Settore Turismo Confcommercio, nata dalla collaborazione con SWG, TRA Consulting e Italyrooting, traccia l’identikit dei turisti in visita a parenti e amici, evidenziandone un’ottima capacità di spesa, che potrebbe portare al nostro Paese circa 8 miliardi di euro aggiuntivi ogni anno. Nel 2022 i “turisti delle radici” sono stati ben 10 milioni, il 60% dei quali è venuto o tornato più volte nel corso degli anni. Tre su dieci hanno dedicato al viaggio in Italia una o due settimane, per visitare parenti e luoghi di origine ma anche l’Italia nel suo complesso. La maggior parte è arrivata con la famiglia preferendo i mesi di giugno e settembre. Il 27% ha pernottato a casa di parenti e amici, mentre il 35% ha puntato sugli alberghi e il 16% su altri tipi di strutture turistico-ricettive. Il budget è stato di 2.300 euro a persona, diventati 3.700 per quanti hanno allungato la vacanza fino a un mese. Il valore di questo particolare segmento turistico è pari al 15% della spesa complessiva degli stranieri in Italia. Un mercato particolarmente interessante, considerando che solo negli Stati Uniti sono 16 milioni gli americani a riconoscere le proprie origini in Italia e il 4% della popolazione canadese discende dai nostri emigranti per una stima di valore turistico di oltre 230milioni di euro, mentre gli  italo- australiani potrebbero portare 210milioni di euro. Il turismo delle radici con base in Europa si conferma particolarmente strategico per il Paese, con un valore di quasi 3 miliardi di euro, specialmente per la nostra provincia grazie ai collegamenti con Orio, in particolar modo con Germania, Francia e Regno Unito. Riccardo Grassi, head of research SWG sottolinea come il tema del ritorno in Italia sia molto sentito: « L’attenzione alle radici è diffusa, ma va anche segmentata in base ai diversi tipi di turisti. Essendo un turismo emozionale è complesso e diversificato. C’è il nostalgico che vuol tornare a vivere Italia dopo decenni di distanza. L’Ambassador, una figura centrale perché è l’italiano che non necessariamente è migrante di prima generazione ma ha tenuto rapporto con entrambi i paesi . Riesce a mantenere viva l’idea dell’emigrante e dell’ italianità. E poi ci sono i discendenti, di seconda e terza generazione,  che hanno  gusti e abitudini ormai straniere. Non manca il curioso che  va in Italia per il richiamo dell’italian sounding, un giovane turista in cui la componente del divertimento è molto forte. Non esiste un modello unico di viaggio. Tante sono le attività desiderate, in genere, specialmente per chi arriva dall’altra parte del mondo, esaurita l’esperienza di Incontrare parenti gustare i piatti della tradizione, si sceglie di estendere alle mete principali turistiche il tour italiano». La Lombardia è terza solo a Veneto e Friuli Venezia Giulia tra le regioni dell’Italia settentrionale per flussi migratori. Tra il 1876 e il 2005 ha visto circa 2,5 milioni di espatri con oltre 87mila emigrati nel solo anno record del 1913. Tra le destinazioni più diffuse: Svizzera, Francia, Brasile, Argentina, Belgio.  Gli ultimi dati Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero) su base Istat (Migrantes- Rapporto Italiani nel mondo. Elaborazione su dati Istat 2023) evidenziano una crescita dell’emigrazione: sono 610.952 i residenti lombardi all’estero su un totale di quasi 6milioni di italiani (5.933.418), pari al 10,3% del totale, con un’incidenza del 6,1% sulla popolazione residente (9.950.742). Dal 2020 si è registrata una crescita dei trasferimenti all’estero pari al 14,5% (da 533.584 a 610.952).  La nostra città conta 9.395 residenti bergamaschi all’estero, pari al 7,9% della popolazione (119.534).  Il viaggio e il relativo soggiorno nella terra di origine rappresentano un’esperienza ad alto contenuto emotivo. Per i migranti è l’occasione per rivedere i propri cari e ritrovare i luoghi che hanno segnato la propria vita prima di partire. Per i discendenti è il modo per ricercare le proprie radici e scoprire i luoghi in cui hanno vissuto i parenti , specialmente per coloro che hanno perso in parte o totalmente il legame con la terra di origine. Migranti e discendenti possono essere ambasciatori del territorio di origine. Carlo Personeni, presidente dell’Ente bergamaschi nel mondo, sottolinea come il senso di appartenenza sia molto forte tra chi ha lasciato Bergamo, in particolare le nostre valli, territori particolarmente soggetti a migrazioni: « Sono più di 68 mila i bergamaschi iscritti all’Aire.  L’Ennte Bergamaschi nel mondo assiste grazie alla sua presenza all’ estero gli emigrati bergamaschi sin dal loro arrivo, un aiuto che prosegue anche con Corsi di italiano e, per non perdere il legame con il territorio, anche corsi di bergamasco. E in occasione di questo convegno abbiamo appena parlato di ricostituire un importante Circolo a Parigi. Il problema è che oggi spesso la fuga all’estero è attualmente incentivata dalle stesse  famiglie ed è un fenomeno in crescita.  Il Turismo delle radici non deve limitarsi all’anno 2024 ma deve continuare perché ha tante opportunità da dare. I nostri emigranti sono i nostri migliori ambasciatori nel mondo, una risorsa da valorizzare. Ben vengano i contributi regionali ma la compartecipazione alle spese comporta comunque investimenti importanti».  L’utilizzo di leve per valorizzare la creatività di impresa è fondamentale anche nella nostra provincia: «Con 80milioni di discendenti nel mondo e una stima di 8 miliardi di entrate potenziali, il turismo delle radici può rappresentare una nuova risorsa per costruire il nostro benessere- sottolinea Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo-. Ci siamo seduti su questa risorsa potenziale, ma dobbiamo fare in modo di farla emergere, di fare crescere le radici». Alberto Corti, responsabile settore Turismo Confcommercio Imprese per l’Italia ha posto l’accento su come il turismo delle radici sia un tema di cui si tende a parlare come a qualcosa del passato: «E’ una leva strategica da sfruttare. Stiamo parlando di qualcosa che non si esaurisce nell’ annualità e di un mercato che interessa potenzialmente 150 milioni di persone. Dalle interviste effettuate a  componenti italiani nel mondo emerge come sia forte il desiderio di tornare nel nostro Paese, stabilire un legame e mantenere relazioni. Abbiamo cellule intelligenti italiane disseminate in ogni angolo del mondo. Il turismo delle radici è un tema di tutti, che attraversa diversi aspetti, dalla cultura al cibo, alla musica, importantissima come mostra una nostra ambasciatrice al Festival di Sanremo, raccolta in un video che ben rende l’idea della forza di questo legame con la nostra terra». Letizia Sinisi, esperta di cultura, ha fatto delle radici un’impresa, creando ItalyRooting Consulting. Un’impresa che nasce anche da un’esperienza personale ad alto investimento emotivo: « Nel 1991 ho cercato i miei parenti e le mie radici in America e ho iniziato così questo lavoro di studio sul rooting o radicamento. Chi ha radici italiane non vuole sentirsi turista né ospite. Bergamo rappresenta l’ 8% degli italiani residenti all’estero in base al dato Aire. Ogni luogo ha il proprio dna e ogni luogo è  unico e irripetibile, per questo parlo di Lombardie in Lombardia, perché il mio studio evidenzia 78 realtà diverse regionali. Ogni identità può diventare un premium brand e fare la differenza. A Bergamo ho mappato 12 realtà, con un’attenzione particolare alle valli orobiche. La cosa interessante è che la tendenza allo spopolamento dei piccoli comuni interessa gli stessi paesi dove vogliono tornare i nostri discendenti all’estero. Inoltre non mancano curiosità, come il culto di Caravaggio in Brasile, con il santuario di Nossa Senhora do Caravaggio a Farroupilha. Sul territorio sono presenti tante eccellenze e borghi da valorizzare, magari attraverso la creazione di festival o eventi identitari. Ci sono davvero delle ottime premesse per ottenere buoni risultati».  Serve passare dalla fascinazione al prodotto, come ricorda Federica Burini, geografa e coordinatrice scientifica dell’Imago Mundi Lab dell’Università degli Studi di Bergamo: «Il turismo delle radici mi piace chiamarlo il turismo dei rizomi, perché ogni nodo produce altri nodi in modo naturale e ognuno di noi può tessere reti infinite. Il turismo non è solo economico ma bisogna cercarne la profondità per sfruttarne tutto il potenziale, anche poi in termini di business. Le istituzioni devono cambiare passo e pensare che il turismo possa promuoversi come identitario con comunità impegnate nella co-progettazione di percorsi perché l’accoglienza di migranti in vacanza e discendenti sia un’esperienza davvero autentica». Non mancano sul territorio e altrove esperienze interessanti, come quelle che scorrono in sala, illustrate nelle slides della professoressa Burini. Tra le storie di emigrazione e di turismo che intrecciano turismo e imprenditorialità, colpisce il caso dell’Hotel America di Pinè in Trentino, legato al rientro in Italia dagli Stati Uniti nel 1923 del fondatore Domenico Giovannini, ora guidato dalla terza generazione con Maria Teresa Lanzinger. Non mancano casi di successo made in Bergamo o legati alla nostra città come Gandini Guiding Sisters, idea imprenditoriale di due sorelle bergamasche promotrici di una cooperazione Italia-Svezia  dedicata alla promozione turistica dei nostri colli e di una Bergamo autentica, lontana dai percorsi turistici tradizionali, oltre a una proposta di gusto con i formaggi Dop del territorio. E per rivivere l’atmosfera familiare una cena a casa e un incontro con chi vive nel quartiere da 60 anni.  Nicola Cortesi, giovane bergamasco emigrato a Barcellona, è tornato a vivere in Italia durante la pandemia e oggi vive tra Bergamo e Torino. Promuove un turismo particolare per smartrekker, per escursionisti che scelgono di lavorare da remoto in località immerse nella natura, passando due o tre giorni nello stesso rifugio, tra smart-working e attività outdoor.
Da una terra di forte migrazione come l’Abruzzo, arriva in convegno l’esperienza del comune di Penne, illustrata dal sindaco Gilberto Petrucci. «Il mio è un comune di 12 mila abitanti tra Majella e Gran Sasso dove è presente un distretto tessile orgoglio del made in Italy e di top brand, grazie a un know how e all’abilità delle mani dei nostri sarti, tramandate di generazione in generazione.  Nella nostra terra, con tanti emigrati, c’è chi ha scelto di tornare, anche dopo decenni. Ci sono famiglie che hanno acquistato e ristrutturato vecchi casolari e lavorano in smart working. Una curiosità che non è sfuggita al nostro ambasciatore italiano nel Regno Unito, che ha voluto visitare nei mesi scorsi Penne per capire perché avessero scelto proprio il nostro territorio». La testimonianza di Dario Galloni, segretario generale della Camera di Commercio di Paranà, in Brasile e di Alberto Giusti de Marle, amministratore delegato e CoFondatore di GaiaNet, presenta un’app virtuale, indirizzata in particolare ai giovani. Lo spazio Italocam è un modello digitale aperto,  con l’obiettivo  potenziale di una connessione  fino a 132 milioni persone: «La nostra missione è costruire ponti tra le culture, partendo dal Brasile, in particolare dalla regione di Paranà, che estesa quanto l’Italia. Qui hanno sede innumerevoli club e circoli fondati da emigrati. Si pensi che il Palmeiras che ha 6 milioni di tifosi ha come nome originario Palestra Italia. È fortemente presente la società Dante Alighieri, un grande istituto culturale, e anche la Pontificia Università Cattolica. Il senso di appartenenza è incredibile e grazie a questa nuova piattaforma contiamo di intercettare in particolare le nuove generazioni, oltre a un potenziale di pmi interessate ad allargare il proprio business».




Affitti brevi turistici, exploit in città (+22,5%) a scapito del residenziale

La crescita a livello provinciale è stata complessivamente del  20,31%, più che doppia rispetto al + 9,4% nazionale. Cresce anche l’hinterland oltre a Sebino e Orobie in provinciaConfcommercio Bergamo fa il punto sugli affitti brevi turistici, attraverso lo studio Federalberghi, commissionato a Incipit Consulting, sui dati di agosto, mese cruciale per il turismo. Il focus provinciale evidenzia la dinamica degli affitti brevi turistici nel 2024 (agosto),  mettendoli a confronto con il 2023, anno della Capitale della Cultura e mette in luce i comuni bergamaschi che concentrano il maggior numero di alloggi. Ad agosto 2024 il numero di annunci pubblicati su Airbnb in Bergamasca ammontava  a 3.714, contro i 3.087 dello stesso periodo dell’anno precedente.  La crescita a livello provinciale è stata complessivamente del  20,31%, più che doppia rispetto al + 9,4% nazionale. La crescita degli annunci in città è stata addirittura più alta, pari al 22,54%, e in due anni è stata del  +74%. Degli annunci di agosto, l’81,9% si riferiva ad appartamenti interi (+ 24,7% rispetto al dato 2023 e +65,36% rispetto al biennio).  La tendenza è quella di affittare interi appartamenti, tradendo l’idea originale di condividere stanza o appartamento di Airbnb (da air bed and breakfast, materasso ad aria e letto di fortuna gonfiato per l’ospite e prima colazione).   Il dato è in linea con quello nazionale. 2.048 annunci (pari al 55,1%) si riferiscono a immobili con apertura sopra i sei mesi ( + 13,8% annunci rispetto all’anno scorso e + 48,4% in due anni). Il dato è leggermente superiore a quello nazionale.  2.242 annunci (pari al 60,4,%) in linea con l’anno scorso, si riferiscono ad host che  gestiscono più alloggi con un aumento degli annunci del 21,32% rispetto allo scorso anno e del + 56,6% rispetto a due anni fa. Il dato è inferiore a quello nazionale, dove la crescita è del 66,8%.
In città il boom degli appartamenti destinati all’affitto turistico rende di fatto quasi introvabile un appartamento in affitto per famiglie e studenti. Con la città si sviluppa anche l’hinterland. A Seriate, ad esempio, gli annunci segnano una crescita del +11,1 % rispetto al 2023 (anno in cui il comune segnava il + 52,6% rispetto al 2022).  L’altra area di forte espansione di Airbnb e dintorni è quella del lago d’Iseo, con Riva di Solto leader con 114 annunci (10 in più rispetto al 2023, +9,6%), seguita da Lovere (con 105, +34,6% rispetto al 2023) e a seguire Parzanica, Solto Collina, Predore, Sarnico, Fonteno e Costa Volpino. In crescita anche nelle principali aree delle Orobie dove non manca il patrimonio delle seconde case da affittare, a fronte di una caduta della domanda di affitto di villeggiatura.  Tra le località emergono Castione della Presolana, con 61 annunci (+38,6%) e Clusone con 44 (+22,2%). In alta Val Brembana spicca Foppolo con 47 annunci.
La crescita degli affitti brevi sembra non attenuarsi– commenta Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo-. Occorre continuare sulla strada del CIR- Codice identificativo regionale e CIN- Codice identificativo nazionale, oltre che su un effettivo controllo sul rispetto delle regole. Il problema sta diventando sociale, con famiglie e giovani che non riescono ad accedere a mutui e non riescono a trovare un appartamento in affitto. È giunto il momento di rivedere la cedolare secca sugli affitti brevi: un vantaggio fiscale senza vantaggio sociale non va a beneficio di nessuno. Per questo chiediamo che possa applicarsi solo agli affitti tradizionali. La cedolare secca sulle locazioni brevi, con aliquota al 21%, costituisce infatti uno sconto sulle normali aliquote fiscali, che è pari al 23% per i comuni cittadini, inclusi pensionati e disoccupati. Non si vede per quale motivo, chi mette in affitto più appartamenti debba godere di un trattamento di favore”.
La crescita in città è esponenziale e segue il trend delle grandi città: “Per infrastrutture, autostrade, aeroporto  e posizione, gli affitti brevi turistici a Bergamo crescono il doppio rispetto alla media nazionale – commenta Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo (nella foto, ndr)– . Un fenomeno da valutare per il suo impatto sociale, oltre che per l’impatto effettivo in termini di ricchezza e occupazione che apporta poi al territorio”.

I dati negli ultimi 2 anni

In Bergamasca nel 2023 erano 3087 gli annunci pubblicati relativi per il 78,9% ad appartamenti interi (2437 complessivi). 1848 annunci (il 59,9%) erano pubblicati da host che gestiscono più alloggi. Quanto alla stagionalità, 1799 annunci  (il 58,3%) avevano un’apertura superiore a sei mesi . Nel 2022 erano 2377 gli annunci pubblicati, relativi per il 77,4% ad appartamenti interi (1839 complessivi). 1432 annunci (il 60,2%) era pubblicato da host che gestiscono più alloggi. Quanto alla stagionalità, 1380 annunci  (il 58,1%) presentavano un’apertura superiore a sei mesi .

I comuni con il maggior numero di annunci

Il primato va alla città capoluogo di provincia  con 1408 annunci ( 1149 nel 2023, 809 nel 2022), cui seguono Riva di Solto con 114 annunci (104 nel 2023, 79 nel 2022) e Lovere con 105 annunci (78 nel 2023, 69 nell’anno precedente). Se il “podio” resta invariato, quest’anno Castione della Presolana supera con 61 annunci  Seriate (60), che nel 2023 ricopriva il quarto posto con 54 annunci, passando dal decimo posto provinciale del 2022 con 35 annunci,  scalzando dal quarto posto lo scorso anno Foppolo( che attualmente occupa la decima posizione con 47 annunci). Parzanica e Solto Collina registrano entrambi una crescita significativa, con 10 nuovi annunci in media (Parzanica passa da 46 a 56, mentre Solto Collina da 47 a 56). Clusone passa da 36 a 44 annunci. Si fa strada Costa Volpino con 35 annunci; bene anche Fonteno che passa da 31 annunci nel 2023 a 37.

L’indagine nazionale

L’evoluzione del fenomeno  degli alloggi italiani venduti su Airbnb vede una crescita esponenziale da dicembre 2008 con 52 annunci, ad agosto 2024 con quasi 600mila annunci pubblicati.  Nell’ultimo anno, da agosto 2023 ad agosto 2024,  la crescita è stata del  9,4 %.  Quanto al mercato del lavoro, gli affitti brevi portano  137.468 occupati pari all’11,9% del totale,  contro i 1.018.701 occupati del settore ufficiale alberghiero ed extralberghiero, pari al 88,1% (stima impatto sull’occupazione – Sociometrica 2023).




Turismo, crescita a doppia cifra anche dopo l’anno record della Capitale della Cultura

+11,4% negli arrivi e +13,5% nelle presenze rispetto al 2023.Tra le nazionalità più rappresentate, spicca la Polonia, con una crescita del 66% 

L’estate 2024 si chiude con ottimi risultati per il settore turistico bergamasco. I dati del nostro Tourist Data Hub – supportato scientificamente da InTwig – confermano un trend in crescita, con un incremento significativo di presenze straniere in provincia e un continuo aumento di arrivi e permanenze in città.  Dati statistici flussi turistici gennaio – agosto 2024 la provincia di Bergamo conferma il trend positivo del 2024 che avevamo già intravisto, raggiungendo risultati che superano ampiamente le aspettative dopo l’anno record di Capitale Cultura BGBS infatti registriamo un +11,4% negli arrivi e +13,5% nelle presenze rispetto al 2023. Questi dati evidenziano che l’intero territorio è una solida destinazione turistica e che il turismo è un settore fondamentale nella composizione del PIL bergamasco.  Nel 2024, gli arrivi e le presenze di turisti stranieri hanno mantenuto un leggero vantaggio rispetto a quelli italiani, con una suddivisione che vede il 53,3% degli arrivi e il 53,6% delle presenze attribuite a visitatori internazionali, contro rispettivamente il 46,7% e il 46,4% degli italiani. L’incremento, sia delle presenze che degli arrivi è registrato principalmente sul turismo straniero. Tra le nazionalità più rappresentate, spicca la Polonia, con una crescita del 66% rispetto allo stesso periodo del 2023, la Germania e la Francia. Dati che riflettono un rafforzamento dei legami con mercati consolidati e un interesse sempre più rilevante da parte di nuove provenienze. In particolare, il balzo significativo dei visitatori polacchi segnala l’efficacia delle campagne promozionali che puntano a valorizzare le peculiarità del territorio bergamasco su scala internazionale.

I risultati di Bergamo città

I dati dei primi otto mesi del 2024 per la città di Bergamo sono decisamente positivi, confermando il trend positivo avviato dal 2015, eccezione fatta per il periodo di pandemia. Gli arrivi hanno raggiunto quota 403.856, segnando un aumento del 18,9% rispetto al 2023. Ancora più rilevante è la crescita delle presenze, che hanno toccato le 815.185 unità, con un incremento del 22,1% rispetto all’anno precedente, l’anno record di Capitale cultura. Questo aumento è significativo soprattutto se si pone attenzione al valore delle presenze, che indicano una maggiore permanenza dei visitatori nel territorio cittadino, registrando l’aumento del 2,5% (2,02 valore assoluto).  “Il periodo gennaio/agosto 2024 conferma che Bergamo è oggi una vera destinazione turistica. Se ne era accorto prima di noi Trip Advisor che nel 2018 inseriva Bergamo nelle dieci città italiane da visitare. Nel 2018, nel periodo da gennaio ad agosto, avevamo registrato 474.000 pernottamenti. Oggi nello stesso periodo possiamo contarne 815.000: quasi un raddoppio di capacità di attrattiva- commenta Elena Carnevali, sindaca di Bergamo-. Se già nel 2023 Bergamo aveva raggiunto un incremento del 29% durante l’intero anno della Capitale, ora supera quel dato registrando un + 22 1% .  VisitBergamo da settembre 2023 ha iniziato la promozione in previsione del 2024 proprio per cercare di mettere in sicurezza questo risultato, insistendo su campagne diversificate nazione per nazione, tutte accomunate da un concetto di fondo che vogliamo portare avanti nel tempo: fare del turista un cittadino temporaneo. Bergamo deve attrarre non solo per la sua bellezza, ma perché quella bellezza è resa indimenticabile e amichevole grazie alla relazione tra visitatori e cittadini, e può fornire una valida esperienza alternativa alle destinazioni ormai in over booking. Le ragioni di questo successo vanno riportate alle strategie di comunicazione e promozione che insieme a Provincia e Camera di Commercio abbiamo saputo perseguire con costanza in questi ultimi anni, affidando il compito a VisitBergamo di veicolare il prodotto turistico lavorando con imprenditori e lavoratori del turismo: dall’albergatore, al noleggiatore di biciclette, alle guide, ai ristoratori.  I dati ci dicono inoltre che la permanenza del turista si è prolungata del +2,5%. Anche questo è un obiettivo centrale, che punta sempre più a consolidare la relazione tra città e provincia. Città alta si conferma essere l’attrattiva principale di tutto il territorio; questo ci impegna sempre a preservarla e proteggerla consentendo anche ai turisti di viverla in modo sostenibile”.

I risultati sul territorio provinciale

Analizzando nel dettaglio le diverse aree della provincia, emerge un quadro in crescita per quasi tutte le zone, superando i livelli del 2019 sia in termini di arrivi sia di presenze. In particolare, si sono distinti la Val Brembana e l’Alto Sebino, che hanno mostrato una crescita costante e significativa rispetto ai dati pre-pandemici. Pianura e Valcavallina sono invece le aree che non hanno raggiunto i livelli di crescita osservati in altre zone provinciali se facciamo riferimento al 2019. La Pianura registra un lieve calo, principalmente riguardante gli arrivi, mentre la Valcavallina ha mostrato una diminuzione sia negli arrivi che nelle presenze. Questo andamento potrebbe essere attribuito a dinamiche ancora legate alla pandemia, soprattutto per la Pianura, che hanno influenzato il comportamento dei turisti del settore business o la loro preferenza verso altre destinazioni. In generale, comunque, tutte le aree della provincia hanno registrato nel 2024 un incremento sia di arrivi sia di presenze rispetto ai primi otto mesi del 2023. Questo dato indica una crescita solida e diffusa del turismo, che sta riconquistando terreno anno dopo anno. Questo quadro positivo evidenzia non solo la capacità della Provincia di Bergamo di attrarre un numero sempre maggiore di visitatori, ma anche la qualità dell’offerta turistica che riesce a soddisfare le aspettative di un pubblico eterogeneo e in costante evoluzione e, non ultimo, l’importanza di una costante promozione internazionale di tutta la destinazione orobica.

La stagione estiva

Se ci focalizziamo sui soli mesi estivi (giugno, luglio e agosto), nella Provincia di Bergamo, si è registrato un aumento complessivo sia negli arrivi (+6,3%) che nelle presenze (+7,1%). Nella zona dei laghi, gli arrivi hanno raggiunto i 51.063 (+6,3% rispetto al 2023) e le presenze i 179.749 (+22,2%). La zona montana ha registrato 94.139 arrivi (+4,9%) e 301.378 presenze (+7,2%). L’estate cittadina ha registrato invece 173.358 arrivi (+17% rispetto all’anno precedente), e un totale di 350.838 presenze (+21,4%). L’85% delle presenze è costituito da turisti stranieri. Le cinque nazionalità principali sono: Polonia (48.797), Francia (20.082), Germania (17.384), Spagna (16.605) e Regno Unito (16.480).

“La crescita del turismo in provincia di Bergamo è la conferma di una strategia positiva di dialogo tra bellezze e risorse del nostro territorio che va continuata e implementata. Per quanto di sua competenza, la Provincia di Bergamo lavora ogni giorno per valorizzare le nostre ricchezze e per supportare e creare prodotti turistici capaci di generare impatti positivi per tutto il nostro territorio; inoltre, stiamo dedicando una specifica attenzione anche all’adeguata formazione di personale per il settore del turismo” dichiara Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo.  “I dati sono estremamente soddisfacenti ed evidenziano l’importanza cruciale del turismo, che rappresenta ormai una leva economica fondamentale. Ciò testimonia la bontà delle strategie sin qui attuate, anche attraverso Visit Bergamo, sia dalla Camera di Commercio di Bergamo che dagli altri attori territoriali a cui per mission compete la definizione di policy che stimolino la competitività e l’attrattività territoriale- commenta Maria Paola Esposito, Segretario Generale della Camera di Commercio di Bergamo- .Questo impegno sinergico si arricchisce ora di ulteriori prospettive grazie all’accrescimento del patrimonio conoscitivo fornito dai dati. Con Visit Bergamo stiamo infatti avviando un gruppo di lavoro che, attraverso l’elaborazione e la rilevazione di un panel di indicatori, misuri gli impatti diretti e indiretti del fenomeno turistico, al fine di comprenderne appieno il valore economico e, in tal modo, orientare coerentemente le future politiche di posizionamento turistico del territorio bergamasco. La misurazione degli impatti è un ambito cui la Camera è particolarmente sensibile, tanto è vero che nell’ultimo Bilancio di Sostenibilità che abbiamo presentato è presente un capitolo dedicato agli impatti di alcuni interventi e progetti realizzati dall’Ente”.

Il nuovo portale

Dopo un intenso anno di lavoro, è online il nuovo portale turistico www.visitbergamo.net, un sito innovativo e user-friendly che eredita il know-how sviluppato durante l’esperienza di Capitale della Cultura BGBS23, un sito che e in un solo anno di attività ha raggiunto un notevole livello di indicizzazione, basato su tecnologia open source. La nuova piattaforma si distingue per la sua interfaccia intuitiva, pensata per offrire un’esperienza coinvolgente e immersiva, simile a quelle dei servizi di video streaming utilizzate quotidianamente da milioni di utenti nel mondo. Con un forte focus su contenuti multimediali, il sito ospita una vasta gamma di video per raccontare le meraviglie di Bergamo in modo dinamico e accattivante. “Confortati dai dati positivi del turismo, ci prepariamo a continuare il nostro impegno nella promozione di Bergamo e del suo territorio come meta d’eccellenza- sottolinea Christophe Sanchez , amministratore delegato di VisitBergamo-. Con il nuovo sito, la nostra destinazione si proietta verso il futuro del turismo con un approccio innovativo, sostenibile e orientato alla promozione di un turismo consapevole e di qualità. VisitBergamo.net rappresenta lo strumento ideale per le nostre campagne digitali, sia nazionali che internazionali, e diventa il perfetto compendio della rete creata con il territorio, mantenendo un dialogo costante tra attrattive, operatori e visitatori per rafforzare la nostra offerta turistica.”
Il sito di VisitBergamo si arricchisce di numerose novità, con nuove sezioni e sottositi tematici pensati per approfondire e valorizzare i vari aspetti dell’offerta turistica locale. Questi nuovi capitoli rappresentano strumenti chiave per migliorare l’esperienza degli utenti e facilitare la promozione delle attività turistiche. VisitBergamo Rooms è dedicata all’ospitalità e offre agli operatori bergamaschi una piattaforma per promuovere le proprie strutture senza dover affrontare le commissioni delle principali OTA (Online Travel Agencies). L’obiettivo è di creare una vetrina autonoma che valorizzi le offerte locali, permettendo ai viaggiatori di trovare e prenotare facilmente soggiorni in hotel, bed & breakfast e altre soluzioni di alloggio direttamente sul sito. VisitBergamo Experience si focalizza sulle attività che arricchiscono l’esperienza di viaggio a Bergamo e nei suoi dintorni. Le proposte spaziano da escursioni, visite guidate, attività sportive, esperienze culturali e altro ancora, tutte prenotabili direttamente attraverso il sito o presso gli infopoint locali. L’obiettivo è di offrire ai visitatori un’ampia gamma di opzioni per personalizzare la propria vacanza, esplorando le tante possibilità che il territorio offre per il tempo libero e l’avventura. VisitBergamo Restaurants, erede del precedente Ristora Bergamo, offre una panoramica completa dell’offerta enogastronomica locale. Si propone come una guida alla ristorazione della provincia, fornendo informazioni su ristoranti, trattorie, pizzerie e locali, e includendo servizi di prenotazione tavoli o asporto. In questo modo, i turisti possono scoprire i sapori della cucina bergamasca e le eccellenze culinarie del territorio. VisitBergamo Events, grazie alla collaborazione con Eppen, fonte autorevole del settore,  presenta un’agenda dettagliata degli eventi di interesse turistico in tutte le aree della provincia. Concerti, mostre, sagre, festival e manifestazioni culturali: gli utenti possono consultare il calendario e programmare il proprio soggiorno per partecipare agli eventi che si svolgono durante la loro visita, vivendo esperienze autentiche e coinvolgenti. VisitBergamo Shop è il negozio virtuale dove acquistare il meglio del made in Bergamo.  VisitBergamo Corporate fornisce accesso a comunicati stampa, informazioni istituzionali e risorse per la stampa e gli enti. È uno strumento fondamentale per mantenere trasparente e accessibile il dialogo con i media e gli stakeholder, facilitando la diffusione delle notizie e degli aggiornamenti legati alle iniziative di VisitBergamo. VisitBergamo for Business è pensata per gli operatori del settore turistico. Qui, Tour operator, agenzie e aziende possono trovare offerte, servizi e risorse dedicati alla costruzione dell’offerta B2B.Una delle innovazioni principali del portale è l’integrazione dell’assistente virtuale personalizzata, LUCiA, una figura ispirata sia a Lucia di Lammermoor sia alla santa. LUCiA guiderà i visitatori alla scoperta delle migliori esperienze che la città e la provincia offrono, utilizzando l’intelligenza artificiale per fornire risposte rapide e accurate. L’assistente virtuale attingerà principalmente al database di VisitBergamo per rispondere alle richieste degli utenti, con la possibilità di ampliare la ricerca in rete quando necessario. LUCiA sarà costantemente migliorata grazie a un processo continuo di valutazione e affinamento delle risposte, basato sugli input raccolti presso gli infopoint sul territorio. Le domande e i feedback dei visitatori contribuiranno infatti a rendere l’assistente virtuale sempre più precisa e utile, rispondendo in modo personalizzato e aggiornato alle esigenze di chi visita Bergamo alle domande dei visitatori direttamente raccolte presso gli infopoint de territorio. Anche se è stata creata la figura virtuale di LUCiA, il fulcro della promozione rimane l’accoglienza offerta dalle persone. È proprio per questo motivo che è stata istituita la figura del VisitBergamo Ambassador, un riconoscimento rivolto agli operatori della ricettività, sia alberghiera che extralberghiera, della ristorazione e, a breve, del commercio. Grazie alla collaborazione con le associazioni di categoria, sono stati delineati specifici criteri per ogni categoria, a cui gli operatori possono aderire per definirsi veri ambasciatori dell’accoglienza bergamasca. Questa iniziativa riconosce che l’accoglienza è un elemento fondamentale per influenzare positivamente il sentiment dei visitatori sulla destinazione, aumentando il tempo di permanenza media e alimentando il passaparola. I criteri e le modalità di adesione verranno pubblicati sul nuovo sito VisitBergamo. Gli Ambassador riceveranno un logo distintivo che potranno esporre fisicamente presso la loro attività commerciale e che garantirà loro visibilità prioritaria tra i risultati del rinnovato portale visitbergamo.net.

 




Pasqua e Pasquetta da oltre 14milioni e 300mila euro nei locali

Il trend positivo vissuto dalla ristorazione segue l’andamento soddisfacente del turismo 

Oscar Fusini

Petronilla Frosio

I ristoranti stanno per chiudere le prenotazioni per il classico pranzo di Pasqua e si confida in un buon numero di coperti anche a Pasquetta, per cui le prenotazioni continuano ad essere last second, fortemente condizionate dal meteo ( e le previsioni per lunedì non sono ahimè buone). Nonostante il periodo economico difficile,  la voglia di festeggiare fuori casa non tramonta e i posti disponibili sono quasi ultimati. Nei 2305 ristoranti bergamaschi e nei  3070 pubblici esercizi, Confcommercio Bergamo stima un indotto di oltre 14 milioni e 300mila euro, con una crescita del 17% rispetto allo scorso anno. La cifra è portata per oltre 11 milioni dai ristoranti tradizionali e la restante parte da bar e da ristorazione senza somministrazione (asporto). In particolare saranno oltre 206 mila a scegliere di festeggiare fuori casa,  quasi uno su cinque dei bergamaschi, con un incremento del + 17,3%.  Positivo anche l’asporto, per cui si stima un valore di oltre 556mila euro a Pasqua e 463mila a Pasquetta. Ottimi segnali anche dalle gastronomie, che propongono le più svariate ricette, a partire dall’intramontabile torta salata all’insalata di nervetti, oltre a una vera e propria proposta di menù, di terra e mare, che va in media, dall’antipasto al dolce, dai 30 ai 40 euro a persona.
Le previsioni delle presenze nelle festività rappresentano il termometro della tenuta del settore dei pubblici esercizi, che vede nel solo segmento della ristorazione tradizionale una crescita significativa. La voglia di festeggiare fuori casa è una tendenza in atto ormai da anni, post pandemia, nonostante inflazione e difficoltà economiche per i rincari- commenta Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo-. L’ impennata dei costi delle materie prime ha portato ad un aumento dei prezzi anche al ristorante che è mediamente più alto di 5 euro per un  menù completo rispetto allo scorso anno. Rincari che del resto purtroppo si fanno evidenti anche nella spesa di tutti i giorni”.
Quanto ai menù, per la tavola delle  vince la tradizione, senza rinunciare a tecniche di cottura innovative. La spesa va in media dai  60 ai 100 euro, con punte oltre i 120 euro per i locali più blasonati, oltre a menù a 50 euro in trattoria. C’è anche chi sceglie di mantenere anche la proposta a la carte per chi desidera un pranzo più agile. E a Pasquetta è possibile scegliere un menù gourmet a prezzo calmierato nei ristoranti stellati e nei migliori indirizzi del territorio (con qualche incursione in altre province lombarde) con l’iniziativa Gourmantico, che sta riscuotendo un ottimo successo in particolare tra le coppie più giovani che scelgono l’esperienza di degustazione in locali rinomati.
Le prenotazioni per Pasqua sono arrivate in anticipo, complici anche le ottime presenze in generale nei weekend dei ristoranti, che hanno spinto la clientela ad organizzarsi per tempo per la festività. C’è chi ha del tutto rinunciato a pubblicizzare il menù di Pasqua perché già al completo. Anche se in alcuni casi le prenotazioni sono arrivate a rilento, si va verso il tutto esaurito. Per Pasquetta la partita è ancora aperta e si gioca sul meteo, che sembra sfavorevole: le prenotazioni tendono sempre ad arrivare all’ultimo minuto e fare previsioni diventa più difficile. Eccezion fatta comunque per i locali in alta montagna più difficili da raggiungere in caso di condizioni meteo avverse, i ristoranti sono al completo o quasi per la classica gita fuori porta, cui comunque non si rinuncia.  Non mancano i locali che hanno deciso di tenere aperto sia a pranzo che a cena, sia a Pasqua che a Pasquetta. Quanto alla proposta, i menù resistono, ma non manca la scelta a la carte per chi preferisce festeggiare in modo più agile. Il menù è per molti la formula preferita, anche per avere certezza dei costi, specialmente se sono incluse le bevande.
La tradizione ha la meglio, ma prevale lo sforzo di accontentare tutti: largo quindi a menù di pesce, ai piatti vegetariani e ad alternative alle carni ovine, affiancate quindi da arrosti, conigli e altre specialità. Agnelli e capretti vengono esaltati con tecniche di cottura innovative, dalla bassa temperatura alla cottura con il fieno . Non si rinuncia alla classica colomba, rigorosamente artigianale, che accompagna i brindisi augurali o il caffè, o viene rivisitata, proposta in semifreddi con crema di zabaione o mascarpone. Uova, asparagi, germogli ed erbe spontanee ispirano ricette d’autore e grandi piatti.
Pasqua conferma la  voglia di festeggiare fuori casa al ristorante. L’offerta è ampia e diversificata. Sarà un weekend di intenso lavoro– commenta Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Confcommercio Bergamo- . Confidiamo di registrare il tutto o quasi esaurito e speriamo nel bel tempo per Pasquetta. Quanto ai menù, per le festività vincono tradizione e prodotti di stagione, a partire dagli asparagi e dalle uova, interpretati con creatività nei nostri ristoranti”.

Alessandro Capozzi

Il trend positivo vissuto dalla ristorazione segue l’andamento soddisfacente del turismo. In città, complice anche l’organizzazione di eventi, Pasqua ormai è diventato un momento interessante per il turismo primaverile e ci sono buoni segnali anche per il mese di aprile. Buone le presenze straniere, in particolare da Polonia, Germania, Spagna, Regno Unito, Francia e Svizzera; in ripresa i viaggi dal Nord Europa, dai Paesi scandinavi, oltre ai turisti a lungo raggio da Stati Uniti, Russia, Giappone. Nell’hinterland c’è rinnovato interesse per Leolandia e parchi divertimento. Nelle valli l’abbinata neve e bel tempo dei giorni scorsi aveva dato grande impulso alle prenotazioni  per un lungo week-end sugli sci, ma ora le prenotazioni sono appese al meteo, oltre a chi sceglie la nostra provincia come base, atterrando e ripartendo dall’aeroporto di Orio al Serio,  per tour più ampio in Lombardia. In continua crescita il turismo termale e legato al benessere. Gli amanti del wellness scelgono hotel, anche in zone a minor vocazione turistica, per la spa, ancora meglio se abbinata a pacchetti gourmet e ad altri servizi, dalla degustazione di vini a cicli di massaggi e cure estetiche. Bene anche il turismo termale: San Pellegrino Terme registra il tutto esaurito ed è sempre più scelta come località per abbinare gite nel verde o in montagna al relax termale. Il lago è leggermente al di sotto dello scorso anno (nel 2023 Pasqua era più in là nella stagione, cadeva infatti il 9 aprile) . Sul Sebino oltre ai turisti a corto e medio raggio lombardi si registrano buone presenze anche di stranieri, dalla vicina Svizzera al Nord Europa. “Anche quest’anno Pasqua e Pasquetta si confermano momenti importanti per i flussi turistici di inizio primavera in città e sembra che l’onda lunga della promozione per la capitale della cultura dello scorso anno, abbinata all’organizzazione di eventi e festival, stia dando ottimi risultati- commenta Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo-. Anche in provincia e nelle valli i segnali sono buoni, anche se purtroppo con l’abbassamento delle temperature e il clima sfavorevole, molte prenotazioni sono appese al meteo. Il turismo termale e wellness sono in continua crescita e attirano sempre più. Il lago segna una flessione, probabilmente per l’incertezza meteo ”.




Marco Migliorati è il nuovo presidente di Promoserio

L’assessore al Turismo del comune di Rovetta, già componente nel precedente cda, alla guida dell’agenzia di promozione turistica 

Promoserio ha scelto il suo presidente. Il  nuovo consiglio di amministrazione dell’agenzia di promozione turistica della Val Seriana e Val di Scalve, nata nel 2010, ha eletto all’unanimità Marco Migliorati, assessore al Turismo del comune di Rovetta, nel corso dell’assemblea di lunedì 23 ottobre. Migliorati, 37 anni, libero professionista,  era già componente da tre anni del cda uscente che faceva capo all’ex presidente Maurizio Forchini. La nomina arriva una settimana dopo il rinnovo del cda, a 11, che resterà in carica per i prossimi tre anni. Il cda è composto da Patrizia Azzola (nominata dalla Comunità Montana Valle Seriana), Silvia Ferri (nominata dalle associazioni di categoria), Andrea Spotti (eletto dai soci del settore Industry), Pamela Rossi e Simone Grigis (eletti dagli operatori turistici), Cristiana Verzeroli (eletta dalle Pro loco), Giambattista Gherardi (eletto dai Comuni della Media e Bassa Valle Seriana), Roberto Balduzzi (eletto dai Comuni altamente turistici) e Marco Maninetti (nominato dalla Provincia di Bergamo).
Ad affiancare il neopresidente Migliorati Anselmo Agoni, nominato dalla Comunità montana di Scalve. Conferma per il segretario Guido Fratta. Il passaggio di consegne tra Forchini e Migliorati è stato ufficializzato con il rito della simbolica consegna delle chiavi e della bandiera dell’ente. Ora l’appuntamento è per il 28 novembre, data di presentazione nell’ambito dell’assemblea della Comunità Montana Valle Seriana di idee e linee programmatiche, oltre che prima occasione ufficiale per condividere e ascoltare le proposte del territorio.




Turismo in crescita: vale quasi 228milioni per il territorio

I dati presentati nella 73a Assemblea nazionale Federalberghi a Bergamo

A Bergamo, tra città e comuni della provincia, sono 1.028 le strutture ricettive ufficiali. Le camere alberghiere sono 5.755. Le 3.488 unità locali delle imprese attive nel settore ricettivo e della ristorazione danno lavoro a 16.419 addetti.
Considerando queste e altre informazioni, si può stimare che il valore aggiunto turistico per il territorio sia pari a quasi 228 milioni di euro (227.717.596 euro).
I dati sono estratti dal rapporto “Alberghi e affitti brevi”, presentato in occasione della 73a assemblea Federalberghi, che si svolge in questi giorni a Bergamo e a Brescia, scelte come Capitale Italiana della Cultura.
I dati evidenziano come il contributo di un albergo all’economia locale non stia semplicemente nei suoi fatturati, nella sua economia in senso stretto, ma negli effetti espansivi che è in grado
di diffondere sugli altri settori. Non manca inoltre un accento sul valore immateriale dell’ospitalità in hotel: in albergo non ci si limita a fornire le chiavi all’arrivo e a pulire la stanza al termine del soggiorno, ma si forniscono innumerevoli servizi grazie a personale altamente qualificato.
“Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad una notevole crescita dell’ospitalità in città e provincia in tutta la sua pluralità di offerta, dai bed&breakfast agli alberghi, passando per le case vacanza – commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo- Federalberghi Bergamo–. Uno sviluppo dell’offerta importante per dare più risposte alle diverse esigenze dei turisti. Di pari passo abbiamo però assistito ad una crescita dell’abusivismo, con un danno notevole all’economia e alla sicurezza di tutti. Un fenomeno che va contrastato senza compromessi”.
“L’ospitalità è ancora un settore giovane nel nostro sistema economico, ma è quello che sta producendo crescite migliori, generando un valore aggiunto che sfiora i 228milioni di euro, coinvolgendo quasi 16.500 addetti, compresi part-time e stagionali- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Un indotto redistribuito sul territorio perché affidato a piccole e medie imprese, con un contributo al benessere economico che va ben oltre le porte degli hotel”. Bergamo punterà per due giorni i riflettori sul comparto, in quanto sede scelta per l’assemblea nazionale Federalberghi, con oltre 400 imprenditori attesi da tutta Italia per riunioni, visite e per il convegno in programma domani alle 9.30 al Centro Congressi Giovanni XXIII “Il turismo brand dell’Italia: nuove tecniche di crescita costruendo il futuro” sotto la guida del presidente Federalberghi, Bernabò Bocca. “Ospitare l’assemblea nazionale di Federalberghi rappresenta per il territorio e per la nostra associazione motivo di orgoglio- aggiunge Fusini-. Un’occasione per valorizzare il cambio di vocazione che stiamo registrando, integrando la natura manifatturiera con quella turistica”.
Il testo integrale dello studio “Alberghi e affitti brevi – modelli di sviluppo locale a confronto”, realizzato da Sociometrica in collaborazione con il CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario), è disponibile sul sito www.federalberghi.it).

 




Turismo accessibile e inclusivo , al via il 23 maggio il corso STAI

Tre date, dal 23 al 30 maggio,  per accogliere al meglio clienti con esigenze specifiche e speciali

E’ in partenza il primo corso formativo, on line e gratuito, organizzato dal Progetto S.T.A.I. (Servizi per un Turismo Accessibile ed Inclusivo) rivolto alle attività ristorative e ricettive del territorio di Bergamo. Il corso fornisce informazioni utili per rispondere alle esigenze dei clienti con disabilità e aumentare il grado di soddisfazione di questa tipologia di clientela. La partecipazione alla formazione prescinde dalle caratteristiche architettoniche della propria struttura e non comporta nessun impegno di adeguamento strutturale dei locali. Il tema del corso sono i comportamenti che si possono attuare per migliorare l’accoglienza e la gestione dei clienti con disabilità (motoria, visiva, uditiva, intellettiva-relazionale) e con esigenze specifiche (persone anziane; famiglie con bambini; persone obese; donne in gravidanza; persone con problemi di salute, ecc).

Il Corso si svolge on line in modalità video-chat.

Il programma si articola su 2 ate:

Martedi 23 maggio 2023 ore 15.30 – 17.00

Martedi 30 maggio 2023 ore 15.30 – 17.00

Per partecipare è necessario iscriversi al seguente link: https://forms.gle/WwVNVGa8XaWFrv8

Il progetto STAI è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e da Regione Lombardia.

Viene realizzato grazie alla collaborazione tra numerosi enti: Visit Bergamo (capofila), Visit Brescia, i Comuni di Bergamo e Brescia, le Provincie di Bergamo e Brescia, alcune delle principali associazioni di persone con disabilità in Lombardia (Ledha, Aias Ets Milano, Uici, Anffas, Anmic, Anmil, Ens).

Per maggiori informazioni: 035.4120135 Alessandro Rota




Pubblici esercizi, avvio positivo per il 2023. A Bergamo 5149 imprese

[contact-form][contact-field label=”Nome” type=”name” required=”true” /][contact-field label=”Email” type=”email” required=”true” /][contact-field label=”Sito web” type=”url” /][contact-field label=”Messaggio” type=”textarea” /][/contact-form]

Nel Rapporto Ristorazione 2023 Fipe la fotografia del settore. Ascom aderisce alla Giornata della ristorazione il 28 aprile 

Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Ascom Confcommercio Bergamo-. Se la ristorazione, dopo tre anni da dimenticare, sta vivendo un momento positivo con un ritorno della clientela, le problematiche del settore restano quelle di sempre e sono anzi acuite dalla crisi generale. Il problema del personale e delle competenze emerge in tutta la sua urgenza. Occorre rimettere al centro il lavoro di qualità e ripensare i modelli organizzativi delle imprese in termini di sostenibilità”.

La giornata della ristorazione: appuntamento il 28 aprile

Iniziativa solidale a favore della Caritas. Ricetta nei locali a base di pane, simbolo della convivialità e della condivisione e solidarietà


Ascom Confcommercio Bergamo aderisce alla prima “Giornata nazionale della ristorazione” (www.giornatadellaristorazione.com) promossa dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi, in programma venerdì 28 aprile. L’iniziativa vede uniti i ristoratori italiani e i ristoranti italiani all’estero (finora hanno aderito oltre 5mila ristoranti in Italia e 500 all’estero e 85 associazioni territoriali) per costruire una grande rete di valori e di solidarietà. L’idea è quella di dar vita a un appuntamento a cadenza annuale che coinvolga in veste di protagonisti ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e taverne, intese come agenzie culturali capaci di ri-educare l’uomo a vivere assieme. Un segnale forte, in tempi difficili, per esprimere come il mondo della ristorazione possa farsi testimone e portavoce del valore dell’ospitalità e del senso di comunità.
Il piatto da realizzare quest’anno avrà come tema il “Pane”, simbolo del convivio, dalla forte valenza simbolica come elemento per eccellenza di condivisione e protagonista assoluto, fin dai tempi antichi, dei momenti conviviali. Ciascun ristorante potrà realizzare una ricetta personale che esalti l’alimento-base per antonomasia. Ascom Confcommercio Bergamo organizzerà uno o più eventi a livello locale per sostenere l’iniziativa e celebrare, grazie alla capitale della Cultura 2023, l’alto livello dell’accoglienza e della ristorazione bergamasca. L’iniziativa prevede la donazione di 1 euro per ogni piatto a base di pane consumato. Intesa Sanpaolo contribuirà a sostenere l’attività di charity in favore di Caritas Italiana e contro la povertà alimentare con una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding “ForFunding”. Inoltre, nei giorni che precedono e seguono la Giornata della Ristorazione sarà possibile donare anche attraverso gli ATM di Intesa Sanpaolo.
Sono 30 i locali bergamaschi che hanno aderito finora all’iniziativa




Vacanze sui monti per 12 milioni di italiani

Nei primi tre mesi dell’anno la vacanza enogastronomica in quota è la preferita, anche dai non sciatori. Buone le previsioni per Carnevale 

Sono 12 milioni gli italiani che scelgono la montagna nel primo trimestre di quest’anno: 7,5 milioni fanno soggiorni di una settimana o un periodo un po’ più breve, per i restanti 4,5, si tratta invece di escursioni giornaliere. Secondo i dati dell’Osservatorio Confcommercio-Swg, la spesa media è di 540 euro a testa. Quasi 9 vacanzieri su 10 scelgono le mete nazionali: a fare da padrone è l’arco alpino, in primis le destinazioni del Trentino Alto Adige, seguite da Lombardia e Valle d’Aosta, ma con buone performance anche di Piemonte, Veneto e Friuli.

Non mancano i turisti che raggiungono destinazioni estere: primeggiano le “vette” svizzere, seguite da quelle di Austria e Francia. Le motivazioni delle vacanze in montagna sono cambiate dopo la pandemia: escursioni naturalistiche, degustazioni enogastronomiche, relax in Spa e centri benessere, shopping sono le quattro attività più importanti indicati dagli intervistati.

Solo al quinto posto la pratica dello sci e di altri sport invernali. Resta comunque alta, per chi sceglie questo tipo esperienza, l’attenzione per lo stato dell’innevamento naturale: sono 4 su 10 i vacanzieri che dichiarano che, in assenza di neve, preferiscono cambiare i programmi di vacanza.

Dal 16 al 21 febbraio, la settimana ufficiale di Carnevale, si muoveranno 4,4 milioni di italiani a cui se ne aggiungono altri 1,9 ancora indecisi ma propensi a farlo per una vacanza che, nel 50% dei casi, è fuori regione se non addirittura all’estero. Città d’arte o grandi città sono le destinazioni preferite in 4 casi su 10. A Carnevale i portafogli sembrano essere un po’ più “capienti”: si spendono in media 410 euro a testa per una vacanza, per una spesa complessiva di quasi 3 miliardi.

Il consuntivo delle festività di fine anno, comunque, si è chiuso bene, con circa 25 milioni di Italiani in viaggio tra Natale e l’Epifania, e il 2023, anno dei ponti, sembra avviarsi sotto buoni auspici. L’indice di propensione al viaggio dei connazionali sale a quota 63 – su scala da 0 a 100 – due punti sopra gennaio 2022 e sostanzialmente in linea con i livelli pre-pandemia, anche se a prevalere sono gli short break da 1 o 2 notti fuori casa, soprattutto tra febbraio e marzo.




Turismo a livelli pre-pandemia, con numeri migliori del 2019

Il 32,7 % degli alloggi disponibili nella Bergamasca a dicembre è già stato prenotato, in Città e Grande Bergamo occupazione già al 35% 

Ottime notizie per quel che riguarda il turismo a Bergamo nel 2022: i flussi turistici sono infatti tornati ai livelli pre-pandemia, con numeri addirittura migliori rispetto al 2019, e il turismo straniero è in forte crescita. A fornire questo confortante spaccato sull’attrattività del territorio di Bergamo è l’ultima ricognizione svolta dal Tourist Data Hub di VisitBergamo, grazie ai dati dell’Osservatorio turistico della Provincia di Bergamo; l’elaborazione rivela anche che i dati sulle prenotazioni di dicembre fanno presagire un ulteriore miglioramento nelle ultime settimane dell’anno.
Ma andiamo con ordine. Se per gli arrivi il dato 2022 è leggermente inferiore rispetto al 2019, per quel che riguarda le presenze, invece, si è registrato un valore più alto (+0,6%). Determinante in questo senso è l’apporto del flusso turistico generato dagli stranieri durante il periodo estivo, in grado di appaiare e superare ad agosto quello dei visitatori italiani.
Su tutto il 2022, il numero di stranieri a Bergamo è tornato ad essere, sia per arrivi che per presenze, comparabile a quello degli italiani. In termini assoluti, i turisti stranieri sono raddoppiati rispetto al 2021 e hanno quasi raggiunto i livelli del 2019. Per quanto riguarda le presenze il risultato è ancora migliore: quelle degli stranieri hanno superato i numeri del 2019.
L’analisi per zone rivela come tutte le aree bergamasche abbiano registrato valori in netta crescita rispetto al 2021, con un picco importante in Bergamo città (+111% di arrivi e +103% di presenze). Confrontando l’analisi per zone di quest’anno con il 2019, si nota come molte macro-aree siano ampiamente migliorate sia in termini di arrivi che di presenze. In particolare, i valori più alti si
registrano nell’Alto Sebino, in Val Brembana e in Valle Imagna. L’area che invece fatica di più a ritornare ai livelli pre-pandemia è la Pianura, con il 38% di arrivi e il 28% di presenze in meno.
Gli ultimi dati consentono, quindi, di guardare al futuro con ottimismo: il 32,7 % degli alloggi disponibili nella bergamasca a dicembre è già stato prenotato – nel 2019 la percentuale si attestava al 25,3% -, un dato che migliora ulteriormente se si analizza il numero di prenotazioni in Città e Grande Bergamo, con il 35% di alloggi già prenotati.
L’attività di Web Listening dimostra come il numero di post riguardanti Bergamo sia rimasto costante negli ultimi mesi, con un leggero aumento proprio nell’ultima parte del 2022. Il dato da tenere in considerazione è che quando si parla di Bergamo lo si fa in maniera assolutamente positiva (85% dei post secondo la sentiment analysis). Da sottolineare come questo dato sia in miglioramento rispetto al 2021 (+2%). I temi più discussi sul web sono i siti d’interesse, l’enogastronomia e i musei.
L’aumento del numero di post nell’ultima parte dell’anno può essere attribuito parzialmente a Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, che da ottobre sta generando molto più dibattito sul web rispetto ai primi mesi di quest’anno.
“Anche il turismo, come diversi altri settori economici, sta dimostrando, nonostante il duro colpo inferto dalla pandemia e l’attuale situazione di crisi, la capacità del nostro territorio di rimboccarsi le maniche per recuperare e per ricostruire il presente e il futuro – commenta il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi -. Significativi sono anche il ritorno dei turisti stranieri e l’ottimo dato sulle prenotazioni per questi ultimi mesi del 2022. Alle porte abbiamo l’anno della Capitale della Cultura che deve rappresentare un’occasione imperdibile di valorizzazione, crescita e rilancio per la terra bergamasca”.
“I dati 2022 sono molto confortanti e confermano il recupero del settore turistico bergamasco dei livelli pre-pandemia – commenta Christophe Sanchez, AD di VisitBergamo -. Il trend sui mesi invernali conferma l’attrattività del nostro territorio e pensiamo di poter chiudere l’anno in modo molto positivo. Vorrei sottolineare, inoltre, l’incremento della durata delle presenze (elemento questo molto importante per tutto il sistema turismo bergamasco) e il fatto che i risultati 2022 risentono comunque della guerra in Ucraina e della perdita dell’11% degli arrivi 2019, ovvero la fetta di visitatori provenienti da Russia ed Est Europa. Il 2023 si preannuncia come un potenziale anno record per la nostra provincia, visto il grande appuntamento con Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura, occasione per la quale pensiamo di poter incrementare in modo significativo il numero di arrivi e presenze sul territorio.
VisitBergamo sarà impegnata nel raccontare la Capitale soprattutto sul mercato internazionale, con una particolare attenzione verso Canada e Stati Uniti, tenendo in considerazione la parità di valore dollaroeuro, fatto che rende più conveniente ai turisti nordamericani i viaggi verso l’Europa e il nostro Paese”.
“Oggi, grazie al lavoro di Visit Bergamo, sul turismo disponiamo di dati in tempo reale. Questo fatto è di grande importanza per poter studiare in tempo reale il fenomeno e avere il quadro aggiornato della situazione. Il 2022 si conferma veramente l’anno della ripartenza con numeri positivi su tutta la provincia, soprattutto nell’Alto Sebino, seguito da Val Brembana e Val Imagna. Rimane un po’ sofferente la zona della Pianura, su cui dovremo lavorare di più – sottolinea il consigliere provinciale Diego Amaddeo – . Possiamo dire di avere un turismo che apprezza il nostro territorio e sta allargando il raggio di interesse sull’intera provincia, spostandosi dalla montagna al lago, dal centro storico al patrimonio Unesco. Dobbiamo continuare su questa linea e puntare ad allungare il tempo di permanenza dei visitatori, condizione fondamentale per avere un turismo più sostenibile. Anche la reputazione sul web è cresciuta in modo esponenziale, con l’enogastronomia come attività trainante, un settore molto importante perché rappresenta un circuito immediato che restituisce l’identità del territorio”.