Rotary Food Box in solidarietà alle famiglie de La Casa di Leo

Ascom Confcommercio Bergamo sposa il progetto solidale portato avanti dall’associazione da tre anni a questa parte 

Per il terzo anno consecutivo il Rotary Club Bergamo Sud promuove il progetto solidale Rotary Food Box. Per l’edizione 2023 offrirà sostegno con le Rotary food Box – scatole di prodotti di prima
necessità e qualità – alle famiglie e ai bambini de La Casa di Leo di Treviolo, che accoglie famiglie con bambini malati in cura all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e amplierà l’offerta di
formazione e avvicinamento al mondo del lavoro a persone che pensano di non poter avere una seconda possibilità anche alla provincia di Bergamo grazie alla collaborazione con i Centri di primo
ascolto della Caritas diocesana bergamasca, delle Acli e dell’Ufficio pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Bergamo.
In questi tre anni Rotary Food Box, nato nel 2020 dal desiderio di offrire un segno di cura e vicinanza alle famiglie colpite dal Covid non solo sul piano sanitario ma anche nella perdita del
lavoro, ha fatto tanta strada. Dal confezionamento delle “box”, scatole di prodotti di prima necessità messi a disposizione da una quarantina di aziende del territorio, si è passati a un
percorso complesso e innovativo di formazione e tirocinio lavorativo per persone in emergenza occupazionale grazie al know how di Confcooperative Bergamo, Manpower group, Fondazione
Human Age Institute e Associazione SBS.
Grazie alla collaborazione dell’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Bergamo in questi due anni è stato possibile individuare e raggiungere le famiglie più bisognose dell’ambito
cittadino.
Nel corso delle prime due edizioni sono state consegnate 1.200 box di prodotti alimentari a 200 famiglie in difficoltà grazie anche al sostegno importante di Aspan Bergamo, Confartigianato
Bergamo, Confindustria Bergamo e l’associazione no profit Arenbì. Sono state oltre 40 le aziende coinvolte per la fornitura gratuita di prodotti di prima necessità e per i tirocini lavorativi cinque
le istituzioni in campo che hanno fin da subito aderito al progetto. Per 30 famiglie si è aperta la possibilità di interventi di cura e sostegno più mirati, mentre dieci persone hanno trovato lavoro
grazie all’orientamento e al tirocinio avviato dall’iniziativa. Oltre 700 i volontari coinvolti tra cui i giovani del Rotaract.
Con il 2023, anno in cui Bergamo celebra la sua rinascita grazie a Bergamo Brescia Capitale della Cultura, il Rotary Club Bergamo Sud ha deciso di rilanciare il progetto e allargare gli orizzonti
proprio per tenere fede allo spirito solidaristico che caratterizza la nostra provincia e l’attenzione al volontariato in questo anno così speciale per il territorio. Le ormai tradizionali Rotary Food Box,
scatole di prodotti alimentari e no di primissima qualità saranno devolute alla Casa di Leo di Treviolo, che da anni accoglie bimbi e famiglie in cura all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
La partecipazione al progetto da parte di aziende, enti ed istituzioni, si è consolidata e l’adesione è stata confermata anche quest’anno ai quali si aggiunge Ascom Confcommercio Bergamo. “Abbiamo scelto di dare il nostro contributo a un progetto di grande valore-  ha sottolineato il direttore Oscar Fusini- . In un momento di grande difficoltà e crisi come quello che stiamo vivendo allargare il più possibile la rete solidale permette di fare crescere progetti di solidarietà e di concentrare l’impegno e gli aiuti. Rotary Food Box è un progetto che oltre al sostegno immediato e materiale sostiene l’emergenza occupazionale, assicura la possibilità di tirocini ed estende il concetto di solidarietà a quello più ampio di cura e vicinanza, con un’attenzione particolare alla salute”.

Si amplia anche l’accessibilità al progetto di reinserimento occupazionale offrendo un percorso di orientamento e tirocinio qualificato grazie agli esperti di Confcooperative Bergamo, Fondazione Human Age Institute e l’Associazione SbS, rivolto a giovani e non occupati individuati dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Bergamo e da quest’anno anche grazie ai Centri di primo ascolto della Caritas diocesana bergamasca, Acli e alla rete dell’Ufficio pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Bergamo.

“Rotary Food Box nasce durante il terribile anno della pandemia, la sfida da cogliere non era facile da affrontare ma possiamo dire di esserci riusciti. Questa vittoria è la più bella che un uomo possa desiderare perché sappiamo che, con la rete del Rotary Food Box, siamo riusciti a dare un aiuto concreto a un migliaio di persone colpite dalla pandemia nella salute e nella perdita del lavoro. Il progetto promosso dal nostro club ha trovato un appoggio generoso nelle istituzioni: Comune di Bergamo, Confartigianato e Confindustria, Confcooperative e Aspan Bergamo, ma soprattutto le aziende, che si sono messe a disposizione donando i loro prodotti e fornendo servizi strategici per la buona riuscita del progetto” spiega Giovanni Pedrali, presidente del Rotary Club Bergamo Sud. “Nella seconda edizione di Rotary Food Box, il progetto si è ampliato, siamo passati dalla cura attraverso il cibo all’apertura di un nuovo orizzonte di crescita professionale per chi sembra non averne. Sono stati effettuati interventi mirati con percorsi di ascolto e assistenza alle famiglie attraverso operatori qualificati di Confcooperative. Ad una trentina circa di persone che hanno perso il lavoro e a giovani che hanno delle difficoltà familiari a emergere, è stato offerto un percorso di orientamento e un tirocinio formativo in azienda supportando così il reingresso nel mondo professionale. I tirocini formativi sono messi a disposizione dalle aziende di soci rotariani e dalle aziende aderenti al progetto. E per la terza edizione vogliamo raggiungere le persone bisognose della provincia grazie alla diocesi di Bergamo” spiega Roberta Caldara, socia del Rotary Club Bergamo Sud e tra i promotori del progetto.
“Il Rotary Food Box, progetto nato dopo la prima fase emergenziale del Covid con la finalità molto concreta di supportare le famiglie in difficoltà offrendo loro un paniere di prodotti di prima
necessità soprattutto alimentare, si è trasformato in qualcosa di ben più ampio diventando un percorso di ascolto e assistenza, oltre che di formazione e reinserimento nel mondo del lavoro.
Oggi, con la nuova edizione, la dimensione sociale del progetto va a comprendere anche un contesto, come la Casa di Leo, dove la solidarietà diventa più che mai accoglienza e vicinanza.
Ma non solo. Il Rotary Food Box rappresenta infatti un’esperienza molto valida sul piano del metodo, quello della collaborazione pubblico – privato – terzo settore che ritengo essere la leva
vincente di progettualità che richiedono risposte flessibili, efficaci e su misura, in linea con un welfare di comunità a cui stiamo lavorando con grande determinazione.” dichiara Marcella
Messina, Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo. “Ringraziamo l’attenzione del Rotary Bergamo Sud verso la nostra realtà. L’aiuto che ci verrà fornito sarà particolarmente prezioso per le famiglie da noi ospitate. Da sempre Casa di Leo accoglie le famiglie senza chiedere loro un contributo obbligatorio e nella maggior parte dei casi l’ospitalità è completamente gratuita.
Fornire cibo alle famiglie è per noi un sostegno importante per riuscire a dare risposta ai bisogni che ogni giorno gestiamo e che aumenteranno con la realizzazione dell’ampliamento.
Grazie a nome mio e di tutta l’Associazione per il vostro meraviglioso progetto a sostegno di La Casa di Leo.” dichiara Susanna Berlendis, presidente de La Casa di Leo.

“Siamo ben contenti di continuare nel pensiero comune che Rotary rivolge alle persone e alle famiglie più bisognose. Crediamo che sia importante non solo dare occasioni di sostegno, ma
rendere protagonisti coloro che più hanno bisogno, del loro riscatto personale, comunitario, sociale. È giusto offrire strumenti di aiuto ma ancora di più mettere in condizione le persone di
crescere tanto da poter badare a sè stesse e di sentirsi soprattutto partecipi di un processo che non riguarda solo le loro fragilità ma che si rivolge alla ricostruzione di una società che è tutta
quanta fragile, ognuno a suo modo. Certamente il tema del lavoro e della strumentazione acquisita per poter entrare o rientrare nel mondo del lavoro diventa davvero strategico per tutto
questo ed è il motivo che ci spinge appunto a rilanciare quanto fatto in passato verso questa direzione. La connessione con i Centri di primo ascolto Caritas e gli sportelli lavoro Acli che hanno
sempre agito in una logica di azione sinergica risulta facile e spontanea nella partecipazione a questo progetto” spiega Don Cristiano Re, direttore dell’Ufficio pastorale sociale e del lavoro della
Diocesi di Bergamo.
“Consideriamo il lavoro come occasione di integrazione per le persone e parte sostanziale nella costruzione della propria identità. Il sistema della cooperazione sociale afferente a
Confcooperative Bergamo mediante le competenze del Consorzio Mestieri, ente accreditato al lavoro, incontrerà i referenti dei Centri ascolto Caritas e degli sportelli lavoro delle Acli sul
territorio provinciale per l’individuazione delle persone  da inserire nel progetto lavoro, si farà carico dei colloqui individuali di conoscenza, del bilancio di competenze in raccordo, con
Fondazione Human Age Institute, Associazione SBS e Manpower” dichiara Fausto Gritti, presidente di Solco Città Aperta e componente del direttivo di Confcooperative Bergamo.

 


Il ciondolo gioiello di Mario Donizetti per la solidarietà

Dalla fiera Ifa alla vetrina di Riva Antichità: l’opera unica, omaggio alla bellezza femminile, per il progetto solidale “Io ci metto il CUORE” 

Arte e poesia in un ciondolo gioiello per la solidarietà, con un progetto speciale e inedito. Dall’idea divenuta opera d’arte grazie al grande artista bergamasco il Maestro Mario Donizetti e con lo sguardo curioso ed attento dell’esperto in preziosi Alessandro Riva nasce un’opera unica, dall’anima solidale, che in questi giorni si può ammirare nella vetrina di Riva Antichità in Via Paglia 7/b, a Bergamo. Incastonata in un ciondolo, in un tondo di 5 centimetri di diametro in metallo rosato e con una catena raffinata in tono brunito, la prima opera d’arte del Maestro Donizetti è pronta per essere indossata come un raffinato cammeo dalla bellezza senza tempo. Da tempo l’artista desiderava che le sue opere potessero essere indossate dalle donne ogni giorno, rendendo cosi omaggio alle alla loro unica bellezza : grazie anche all’ amicizia con Riva,ha preso forma negli anni, con l’ interruzione forzata per il Covid, questa opera che è stata consegnata giusto in tempo per essere esposta in Fiera alla Mostra Antiquaria – Italian Fine Art 2023 ed essere poi anche visibile per tutta la città nella vetrina di Via Paglia nel giorno del 91esimo compleanno dell’artista. La ricorrenza è stata l’occasione per il Maestro Donizetti di rendere in qualche modo omaggio anche al ricordo dell’adorata moglie e musa Costanza Andreucci, sua compagna di una vita per 62 anni, scomparsa improvvisamente due anni fa. Il gioiello è un vero e proprio affresco in miniatura, realizzato su ” malta Donizetti “, con una tecnica a carbonatazioni cumulative che contraddistingue l’artista, raffigurante un delicato bocciolo di fiore, che ricorda la magnolia, tra i suoi rami. “Un’opera straordinaria quella del maestro Mario Donizetti che non ha esitato a sposare con entusiasmo un progetto che potesse rendere omaggio alla bellezza femminile e all’arte, pronta da indossare e portare sempre con sé, con anche una finalità nobile di sostenere un’iniziativa solidale- commenta Alessandro Riva-. Questa opera potrà infatti generare anche solidarietà per due Onlus legate alle malattie rare come ARMR e Amiche per la Vita che condividono da tempo lo spazio di ” Io ci metto il CUORE ” progetto solidale che ho ideato 6 anni fa e che annualmente si rinnova con contenuti artistici diversi”.

 


Gelatieri Bergamaschi, una settimana di solidarietà e gusto

Le gelaterie hanno «adottato» un istituto del territorio o un’associazione di ragazzi in difficoltà omaggiando gli ospiti con vaschette di gelato artigianale

«Il gelato è per tutti, ma per qualcuno ancora più speciale»: con questo slogan si conclude domani la settimana solidale del gelato promossa dai Gelateri Bergamaschi, protagonisti di una maratona di gusto e solidarietà, i due ingredienti protagonisti dell’iniziativa. Cominciata martedì, la settimana solidale del gelato ha coinvolto una decina di gelaterie del gruppo aderente ad Ascom Confcommercio Bergamo che hanno «adottato» un istituto del territorio o un’associazione di ragazzi in difficoltà omaggiando gli ospiti con tanti kg di gelato artigianale. Fragola, limone, cioccolato e tanti altri gusti per una merenda sana, buona e ovviamente solidale.

Le gelaterie coinvolte sono: Gelateria L’oasi (Villongo) – Il Battello Cooperativa Sociale (Sarnico); Laboratorio Gelateria Franca (Leffe) – Centro Diurno Arcobaleno (Urgnano); Yog (Sotto il Monte Giovanni XXIII) – Bambini Ucraini Orfanotrofio Berdiansk (Rota Imagna, Bedulita, Pontida); Ristopizza Gelateria Il Pirata (Lurano) – Centro Diurno (Verdellino); Gelateria Arlecchina (San Paolo d’Argon) Namastè Cooperativa Sociale (Seriate); Il Dolce Freddo (Albano Sant’Alessandro) – Sfa (Gorlago); Gelateria artigianale di Nembro – DinAmico Odv (Villa d’Almè); Bar Commercio Gelateria (Osio Sotto) – La Casa di Luigi (Osio Sotto).


“Natale di gioia! La missione è dono”: il Centro Missionario aiuta Gerusalemme, Thailandia e Bergamo

Entra nel vivo la Campagna in collaborazione con Websolidale Onlus e Ascom Confcommercio Bergamo: quest’anno un portapane in dono per le tre missioni

L’esperienza dei Magi, nella ricerca intensa e appassionata, è esperienza di gioia. Una gioia che si misura sull’affidamento a un segno, ad una stella che “li precede” nel cammino dando senso al loro andare, confortandoli nel loro procedere, rassicurandoli nelle fatiche. Una gioia che trova il suo significato più grande nel dono offerto e ricevuto: i Magi donano al neonato Gesù i loro preziosi doni e ricevono dal Figlio di Dio il dono della pace con la quale tornare ai loro Paesi per strade diverse, le strade abitate dall’uomo che cerca Dio.

La stella, la gioia e il dono: sono queste le tre parole che contraddistinguono la Campagna di Natale 2021 promossa dal Centro missionario diocesano – in collaborazione con Websolidale Onlus e Ascom Confcommercio Bergamo – per sostenere tre progetti e per diffondere il messaggio di lasciarsi abitare dalla gioia di incontrare Gesù dopo averlo cercato, per farsi suoi testimoni sulle strade del mondo.

Il portapane come simbolo di solidarietà

Nell’ambito del 60° della cooperazione missionaria della chiesa, nella attenzione alle Missioni Diocesane, nel valorizzare il significato del dono e nell’individuare il Pane nel suo alto valore simbolico e cristiano, si è scelto un portapane di tessuto in aguayo realizzato dalla comunità di Anzangaro, nel dipartimento di Potosì in Bolivia. Il costo di ogni kit è di 15,00 euro e può essere richiesto telefonando al Centro Missionario (035.278480) o inviando una mail a cmd@curia.bergamo.it (il kit potrà essere ritirato presso il CMD in via del Conventino, 8 – Bergamo).  Un gesto di solidarietà – che valorizza il significato del dono nell’individuare il pane nel suo valore simbolico e cristiano – per sostenere la campagna che vedrà impegnati anche i panificatori bergamaschi con la produzione di biscotti a forma di cuore.

I tre progetti della campagna

“Natale di gioia! La missione è dono“ è lo slogan che traccia il percorso di attività, proposte, iniziative, incontri, raccolta fondi a sostegno di tre progetti:

1. SAN LOUIS HOSPITAL JERUSALEM

L’ospedale Saint Luis fornisce cure palliative ai malati terminali ed assistenza a pazienti cronici ed anziani. Accoglie indistintamente cristiani, ebrei e musulmani. Il progetto presentato si prefigge di realizzare un giardino dove le famiglie possano sostare insieme ai loro parenti ricoverati e condividere con più serenità il tempo della malattia.

2. CENTRO RIABILITAZIONE ST. JOSEPH IN THAILANDIA

Il St. Joseph hospital si prende cura di una cinquantina di persone disabili con l’obiettivo del loro reinserimento nella società Thailandese, dopo avere acquisito, almeno parzialmente, una certa autonomia. Il progetto si prefigge il potenziamento della riabilitazione in acqua, riconosciuta come strumento riabilitativo privilegiato per patologie di interesse ortopedico, neurologico, reumatologico, e come riabilitazione da interventi chirurgici, operazioni e traumi.

3. “CASA DI CASE” AEPER BERGAMO

Il progetto si prefigge di sostenere un gruppo di famiglie e una comunità di vita di AEPER che da poco hanno iniziato una esperienza di fraternità vivendo insieme e accogliendo nuclei familiari temporaneamente in difficoltà, adulti che vivono fasi di fragilità personale, giovani che hanno bisogno di un supporto per il raggiungimento della propria autonomia.

 

Cartoline e jingle solidali con le scuole

Alle scuole di ogni ordine e grado è proposta la partecipazione ad un progetto di solidarietà che si pone l’obiettivo di portare gioia a tutte le persone attraverso un dono condiviso. Nello specifico, per questa campagna di Natale 2021, si chiede la partecipazione della classe, o del singolo alunno: gli elaborati permetteranno di evincere che da dono nasce dono. L’elaborato potrà essere un disegno, un cartellone, una slide, una installazione… che si ispirino al Natale cattolico (25 dicembre) o all’arrivo del nuovo anno o al Natale ortodosso (7 gennaio).

Insieme all’elaborato la classe potrà registrare un piccolo jingle natalizio (della durata di 30 secondi circa) che si sentirà nel momento in cui verrà scelta e aperta la carolina da spedire.

Al Centro missionario sarà mandata solo la fotografia dell’elaborato prodotto (indicando il nome dell’autore, la classe e la scuola) ed eventualmente la traccia del Jingle. Gli invii sono da effettuare al seguente indirizzo mail: centromissionariobg@gmail.com. Sarà premiato solo un elaborato per ogni grado di scuola: quello che riceve il maggior numero di invii.

Le cartoline sono inviate on line. L’invio e la ricezione delle cartoline non comporta alcuna spesa né per chi invia, né per chi riceve. Per ogni cartolina inviata i progetti legati alla campagna natalizia riceveranno un euro. Come fare? Entrando nel sito www.websolidale.org, si trova la pagina dedicata alle cartoline solidali. Si sceglie quella desiderata cliccandoci sopra. Questa si apre permettendo di inserire gli indirizzi di chi invia e di chi riceve e il messaggio augurale. Un contatore posto a lato permetterà di verificare in tempo reale l’ammontare della quota per i progetti. Non c’è un limite di invio per le cartoline.

 

Sabato 11 dicembre il Concerto di Natale

Sabato 11 dicembre ore 20.45, nella cornice della Cattedrale di Bergamo, Chiesa Madre, il M° Christian Serazzi dirigerà il Concerto di Natale. Saranno presenti il Vescovo di Bergamo, le autorità cittadine e provinciali, coloro che con il loro supporto stanno sostenendo la campagna e coloro che, attraverso la loro partecipazione, desiderano dare un contributo fattivo per i progetti.
Si esibiranno l’Orchestra del Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo, il Coro di voci bianche – Ensemble vocale femminile e I Piccoli Musici di Casazza. Nell’ambito del concerto di Natale avverrà anche la consegna del Premio Papa Giovanni a tre missionari bergamaschi indicati dal Vescovo.

 


Ascom, Aspan e Fai sostengono il Bosco della Memoria Zambonelli: “Un luogo in cui potersi ritrovare”

Il sostegno al progetto coinvolgerà tutti gli associati e i negozi sono invitati a esporre la locandina dedicata. Donazioni anche online dal sito della Fondazione della Comunità Bergamasca 

Ascom, Aspan e Fai Bergamo insieme per il Bosco della Memoria, il progetto promosso dall’Associazione dei Comuni virtuosi e dal Comune di Bergamo per ricordare le vittime del Covid-19: nei giorni scorsi le tre associazioni hanno presentato la propria campagna di raccolta fondi a sostegno del progetto inaugurato il 18 marzo al Parco della Trucca alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il sostegno al Bosco della Memoria coinvolgerà tutti gli associati Ascom, Fai e Aspan e i fondi raccolti tramite la Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus saranno destinati a nuove piantumazioni di alberi e arbusti. L’obiettivo del progetto, che ha già raccolto oltre 125 mila euro con la prima campagna di crowfunding del Comune, è infatti quello di posare entro l’autunno 850 piante: un obiettivo che va di pari passo con la volontà di Ascom di condividere con la comunità bergamasca l’impegno, il coraggio, la dedizione e il sacrificio di tutti gli imprenditori del terziario.

I fondi andranno ad alimentare il Bosco della Memoria attraverso la piantumazione di alcuni alberi/arbusti e, nello specifico, Ascom vuole condividere con tutta la comunità bergamasca l’impegno, il coraggio, la dedizione e il sacrificio degli imprenditori del terziario bergamaschi come afferma Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo: “Abbiamo deciso di aderire al Bosco della Memoria perché sia per la sua collocazione che per lo spirito con cui è nato ci sembra il luogo ideale in cui possono essere espressi i sentimenti che desideriamo condividere con tutta la comunità bergamasca. Sceglieremo alcune piante che per noi diventeranno simbolo di quello che i nostri commercianti hanno vissuto nell’ultimo anno: impegno, coraggio, dedizione e sacrificio, rappresentando così sia coloro che hanno affrontato la pandemia nei mesi più duri svolgendo quotidianamente il loro servizio, sia coloro che sono stati costretti alla chiusura delle loro attività. Desideriamo che diventi per noi il luogo simbolo della nostra terra, segnata pesantemente dalla pandemia; un luogo in cui potersi ritrovare e fare memoria di quanto abbiamo vissuto”.

“La nostra adesione al Bosco della Memoria è per ricordare e condividere con i bergamaschi i momenti difficili che purtroppo stiamo ancora vivendo e il costante impegno che i panificatori hanno dedicato e dedicano alla comunità – ribadisce Massimo Ferrandi, presidente Aspan -. È infatti nel nostro dna essere solidali e questa iniziativa benefica vuole essere un omaggio al lavoro di tutti i colleghi scomparsi in questi mesi e a tutti i commercianti che hanno corso dei rischi rimanendo aperti durante i primi mesi di lockdown, quando pure le mascherine erano difficili da reperire”.

“Una poetessa americana ha scritto che chi pianta un albero pianta una speranza e credo che mai come oggi ce ne sia bisogno – afferma Giuseppe Cristinelli, presidente Fai Bergamo -. Una speranza da piantare simbolicamente nel Bosco della Memoria e che non vedrà mai sfiorire il ricordo di chi ci ha lasciato, primo fra tutti il nostro indimenticabile presidente onorario Duilio Balducchi, vittima del virus insieme, purtroppo, ad altri componenti della “famiglia Fai”. Ma è anche una speranza da coltivare concretamente ogni giorno, come tantissimi autotrasportatori hanno fatto fin dall’inizio della pandemia assicurando la consegna di cibo, carburanti, medicinali, ossigeno”.

 

 

“Come Fondazione della Comunità Bergamasca siamo orgogliosi di poter contribuire a questo progetto – sottolinea Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus -. Ascom e Aspan hanno istituito due fondi presso la nostra Fondazione, nel 2007 e nel 2003, entrambi con l’obiettivo di raccogliere fondi per realizzare progetti di solidarietà sociale, per esprimere l’attenzione da parte degli imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi alla nostra comunità. Su questa strada, che da tanti anni percorriamo insieme, si innesta anche l’iniziativa del Bosco della memoria: donando alla Fondazione ciascuno potrà dare il proprio personale contributo alla costruzione del Bosco e fare un gesto concreto in cui poterci sentire ancora vicini e uniti. La Fondazione si impegna a raddoppiare le donazioni raccolte fino a un massimo di 10.000 euro. Sul nostro sito potrete trovare le indicazioni e le modalità per effettuare la donazione”.

“Il progetto del Bosco della Memoria non è una iniziativa comunale fine a se stessa perché abbiamo visto in essa la possibilità di coinvolgere tutti i cittadini di Bergamo – sottolinea Marzia Marchesi, assessore al Verde pubblico del Comune di Bergamo -. Ora possiamo contare anche sulla preziosa partecipazione di Ascom e Aspan che danno un valore aggiunto al progetto dedicato a tutti i bergamaschi. Il Bosco della Memoria non è del Comune ma appartiene a tutti noi e il rilancio della raccolta fondi di Ascom e Aspan va proprio in questa direzione”.

“Questo è un modo per creare legami e mantenerli nel tempo – aggiunge Marco Boschini, coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi -. Il Bosco sarà un luogo della memoria ma anche del ricordo, della speranza e l’idea è quella di promuovere in loco iniziative culturali, ricreative, sportive e attività didattiche con il coinvolgimento delle scuole. Ora sappiamo di poter contare su tante realtà anche trasversali tra loro e questo fa ben sperare per il progetto che è già sulla buona strada. A oggi sono stati raccolti 90 mila euro e l’obiettivo è arrivare a 200 mila”.

Come effettuare le donazioni

Le donazioni si potranno effettuare tramite bonifico o direttamente online dal sito della Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus. L’iban è il seguente: IT27S 03069 09606 100000124923 (Banca Intesa Sanpaolo). Nella causale occorre indicare prima Ascom/Aspan e poi Bosco della memoria (a volte viene ridotto il numero di caratteri visibili e quindi se si mette prima Ascom e Aspan si è sicuri di sapere a quale fondo imputare la donazione).

Per sensibilizzare l’opinione pubblica, inoltre, Ascom predisporrà una locandina per tutti gli associati interessati a sostenere il progetto contenente l’iban per le donazioni.

Le altre iniziative per la prima Giornata della memoria delle vittime del Covid

Durante la conferenza stampa per la presentazione del progetto, a cui hanno partecipato anche Luca Bonicelli e Livio Bresciani, rispettivamente presidente Gruppo gastronomi-salumieri e Gruppo Fruttivendoli, sono state presentate anche le iniziative del mondo del commercio in occasione della prima Giornata della memoria delle vittime del Covid del 18 marzo: dalla consegna delle targhe commemorative alle famiglie del presidente di Ascom-50&Più (Franco Pulcini) e di due consulenti (Giuseppe Rosignoli e l’avv, Giancarlo Lodetti) scomparsi nel 2020, alla targa di ringraziamento che sarà consegnata alle attività alimentari che si sono distinte durante i lockdown e che non hanno mai chiuso, a conferma del ruolo chiave dei negozi di vicinato.
Tra città e provincia sono infatti più di 8 mila le attività che sono rimaste sempre aperte nell’ultimo anno, di cui circa 2,5 mila esercizi alimentari, ortofrutta, macelleria, panificatori e ambulanti. Escludendo l’ingrosso, si tratta del 46% del totale degli esercizi in provincia di Bergamo.


L’unione fa la forza: alimenti e non solo ai negozianti di Parzanica

Ascom Bergamo capofila di un’iniziativa di solidarietà per sostenere il paese rimasto isolato. Sabato 6 marzo consegnate derrate alimentari e altri prodotti agli esercenti

Un carico di prodotti alimentari e non solo. Perché l’unione fa la forza, soprattutto in tempi difficili come questi. Dopo il covid, ci mancava infatti la frana e la chiusura della strada a complicare la vita sociale e commerciale del paese di Parzanica, nel Sebino. Un “isolamento” forzato non per l’aumento dei contagi da coronavirus in un paese di meno di 400 abitanti affacciato come una terrazza sul lago d’Iseo ma per i rischi legati al fronte franoso in movimento dall’ex miniera Ognoli, sul monte Saresano. Un rischio troppo elevato per la sicurezza del paese e che ha portato la Provincia a chiudere al traffico la strada provinciale 469 Sebina occidentale, nel tratto tra il ponte di Tavernola e la località Pontèl, e la provinciale 78 che collega Vigolo con Parzanica.

Ma la solidarietà trova sempre nuove strade e così Ascom Confcommercio Bergamo si è fatta promotrice di un’iniziativa in aiuto ai commercianti del paese che ha coinvolto alcuni associati e altre associazioni di categoria. Tutti insieme per raccogliere generi alimentari e non solo che sabato 6 marzo sono stati consegnati in paese dal direttore di Ascom Bergamo, Oscar Fusini, dal presidente Fai Bergamo (Federazione Autotrasportatori Bergamo) Giuseppe Cristinelli, e dal sindaco di Parzanica Battista Cristinelli.

“Apprese le difficoltà di rifornimento – spiega Fusini – abbiamo contattato la nostra associata Mara Gabanelli della Trattoria Alpina e il sindaco che tramite Sergio Radici ci ha fatto avere un elenco dei beni necessari. Abbiamo lanciato l’appello ai nostri associati e in poco tempo siamo riusciti a raccogliere bombole gpl, pellet, prodotti freschi, carne, acqua, latte, zucchero, caffè, carta igienica, segatura, giochi per bambini. Grazie alla Coldiretti, inoltre, abbiamo fornito anche fieno e mangimi animali alle aziende agricole”.

Un lavoro di squadra

“È stato un bel lavoro di squadra e voglio ringraziare anche il responsabile della Protezione civile, Francesco Morzenti, che si è reso disponibile nell’accompagnarci nel viaggio in una situazione di viabilità complicata – afferma Giuseppe Cristinelli della Fai -. La situazione per chi abita e lavora a Parzanica è complicata e per questo confermo la mia disponibilità per altri rifornimenti settimanali”.

Tra le categoria che hanno aderito ci sono anche i Gastronomi e Salumeri: “È stato un bel gesto di solidarietà verso la popolazione ma anche verso gli esercenti – sottolinea Luca Bonicelli, presidente del Gruppo dei Gastronomi e Salumieri bergamaschi che ha fornito salumi e vaschette di affettati -. Siamo sempre disponibili a reperire quello che serve e come Gruppo non possiamo che essere vicini ai negozi di paesi come Parzanica che tengono vivo il tessuto sociale e la cui presenza è cruciale per la comunità stessa”.

All’iniziativa ha aderito anche l’Aspan che grazie al suo segretario Roberto Alvaro e ai suoi associati ha fornito 1 quintale di farina e 2.5 kg di lievito al panificio del paese. “È nel nostro dna essere solidali e da quando è scoppiata la pandemia ci siamo organizzati per portare il pane ai clienti anziani – conferma il presidente Aspan, Massimo Ferrandi -. Certo la quantità di materia prima donata al panificio di Parzanica è sufficiente per sfornare pane per qualche giorno e per questo siamo pronti a dare ancora una mano”.

“Un grazie particolare a tutti, a nome mio e dei commercianti del paese – afferma Luisa Danesi della Trattoria Alpina -. Ci ha fatto molto piacere che Ascom si sia ricordata di noi che siamo soci da 40 anni. Questo gesto fa capire che insieme le difficoltà si possono superare ma che è anche necessario che anche le istituzioni intervengano per non lasciarci soli. Parzanica, infatti, è raggiungibile solo con una strada agro-pastorale e in queste condizioni è difficile andare avanti. La strada provinciale è necessaria perché la gente deve poter lavorare”.

 


Rotary Food Box, il progetto di solidarietà continua a crescere

Continua a crescere «Rotary Food Box», il progetto promosso dal Rotary Club Bergamo Sud in collaborazione con il Comune di Bergamo e altre istituzioni del territorio e che ha preso il via lo scorso dicembre con l’obiettivo di mettere in rete gli operatori economici e le istituzioni bergamasche per dare sostegno alle famiglie che sono in situazione di particolare difficoltà a causa del Covid-19.
L’iniziativa sta attirando l’attenzione di nuove aziende, anche fuori della provincia di Bergamo. Il mondo delle imprese ha risposto alla chiamata, sentendo fortemente la necessità di essere vicino al territorio, e ha cercato attraverso «Rotary Food Box» di dare il proprio contributo per far fronte ad una sfida complessa che la società attuale sta vivendo.

Prodotti alimentari alle famiglie

Attraverso una rete di aziende, enti e associazioni, vengono realizzate delle box, principalmente composte da prodotti alimentari, da destinare a 100 famiglie in modo continuativo per 6 mesi: la prima consegna è stata effettuata ad inizio dicembre 2020 e l’ultima è in programma per maggio 2021.
Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo, che si è occupato dell’individuazione delle famiglie, in particolare quelle con minori a carico. A livello istituzionale Confindustria Bergamo, Confartigianato Imprese Bergamo, Confcooperative Bergamo e Aspan Bergamo hanno confermato la partnership, divulgando ai propri soci l’iniziativa e raccogliendo adesioni. La consegna della box vede in prima linea i volontari della rete «BergamoXBergamo» e i giovani del Rotaract, coordinati da Confcooperative Bergamo.

Nel progetto anche aziende fuori regione

La raccolta e consegna di prodotti alimentari ha coinvolto sin da subito diverse aziende primariamente della provincia di Bergamo, ma con il passare delle settimane il progetto ha incontrato la sensibilità anche di aziende fuori regione, che hanno aderito con generosità ed entusiasmo offrendo i propri prodotti, in particolare segnaliamo l’adesione di Nestlé Italia, che ha offerto i cioccolati dei suoi marchi più noti, e Moser Speck, azienda alto atesina che contribuisce donando speck di alta qualità. Tra le nuove aziende territoriali troviamo infine Salumificio Fratelli Beretta, Caseificio Defendi e Pasticceria La Marianna.
La fornitura gratuita di prodotti e servizi di oltre 30 aziende ha raggiunto complessivamente un valore di circa 100.000 euro, e ciascuna delle box consegnate contiene prodotti pari ad un valore di 150 euro. L’intento del Rotary Club Bergamo Sud è che queste box possano sostituire, almeno in parte, la spesa mensile per la famiglia, che a causa della pandemia si è ritrovata più fragile e vulnerabile.


Contro ogni forma di violenza sul lavoro a Bergamo una vetrofania come fattore distintivo per le imprese

Imprese e sindacati uniti contro la violenza sulle donne nei luoghi di lavoro: in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” del 25 novembre, Ascom Confcommercio Bergamo, Fipe e Federalberghi, insieme a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Bergamo questa mattina hanno presentato alla sede Ascom di via Borgo Palazzo a Bergamo una vetrofania per la prevenzione e il contrasto delle molestie e della violenza sui luoghi di lavoro. La vetrofania raffigura una margherita rosa stilizzata, a ricordare che ‘le donne non si toccano nemmeno con un fiore’, con un petalo rosso che ricorda la violenza sulle donne.

La vetrofania sarà distribuita alle aziende bergamasche del terziario, commercio e turismo che aderiranno all’accordo sindacale. Per dare un segnale forte di attenzione, lunedì 25 e martedì 26 novembre Ascom promuoverà – in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” – una campagna in centro città e nelle delegazioni in procincia dove alcune ragazze, accompagnate da giocatori del Rugby Bergamo, proporranno le vetrofanie”.

L’accordo

Presentato ad agosto, l’accordo territoriale è la naturale conseguenza del recepimento dell’accordo europeo del 2007 che Cgil, Cisl e Uil hanno firmato a livello nazionale con Confindustria.
Gli ambiti previsti dall’intesa sindacale riguardano “quei comportamenti indesiderati, fondati sul sesso, aventi come oggetto o conseguenza la lesione della dignità di una persona e la creazione di un ambiente intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo; anche se solo espressi a livello fisico, verbale o non verbale”.

Nella consapevolezza che il settore del terziario (turismo e commercio) ha una elevata incidenza di lavoro femminile, tra il 50 e 60% sul totale, le parti si impegnano a promuovere una apposita campagna di informazione e sensibilizzazione e a favorire l’adozione di misure organizzative e procedurali volte alla prevenzione, gestione e cessazione delle molestie e della violenza, anche da parte di terzi. Ma non solo: l’accordo vuole essere un punto di partenza per informare, anche attraverso i canali della bilateralità, imprese e lavoratrici e lavoratori della presenza sul territorio di reti interistituzionali antiviolenza e dell’Ufficio della Consigliera di Parità, nonché delle opportunità fornite dallo strumento del congedo indennizzato per donne vittime di violenza di genere. In quest’ottica, l’adesione all’accordo viene definita come requisito essenziale per l’accesso al finanziamento alla Bilateralità di settore per le assunzioni.

“Imprese, lavoratori e lavoratrici hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali basate su principi di eguaglianza e reciproca correttezza. L’accordo contro le molestie sul lavoro ha il pregio di far riferimento non solo a datori di lavoro e colleghi ma anche ai clienti, in settori dove il lavoro femminile è molto presente. Si tratta di una piaga molto diffusa contro la quale è necessario promuovere informazione e formazione, soprattutto tra gli studenti e le studentesse che sono i lavoratori del futuro” dice Isabel Perletti, consigliera Parità della Provincia di Bergamo.

“L’obiettivo è valorizzare il lavoro femminile nelle aziende del commercio, turismo e servizi e sensibilizzare gli imprenditori e l’opinione pubblica su questo fenomeno terribile – spiega Enrico Betti, presidente Enti Bilaterali Terziario e Turismo di Bergamo e responsabile politiche del lavoro Ascom.

“La violenza sulle donne si realizza a livello fisico ma anche a livello psicologico e molte donne sono costrette a subirla in silenzio. La vetrofonia vuole ricordare loro che non sono sole e che vanno rispettate – dice Alessandra Cereda, presidente Gruppo Terziario Donne Ascom Bergamo.

“Nel 2019 è triste dover parlare di un accordo contro la violenza. Il rispetto per le donne va esteso a tutta la società e si realizza anche con la parità salariale, un tema sul quale si sta finalmente parlando a livello governativo – afferma Mario Colleoni, segretario generale Filcams Cgil Bergamo.

“Da sempre promuoviamo il lavoro dignitoso. L’iniziativa di oggi va ancora più in profondità e dà alle imprese un elemento etico distintivo. L’accordo territoriale prevede tanti strumenti di prevenzione – dice Alberto Citterio segretario Generale Fisascat Cisl Bergamo.

Per Maurizio Regazzoni, segretario Generale Uiltucs Uil Bergamo “Il fatto di mettere in evidenza una vetrofania con questo messaggio significa valorizzare la cultura del rispetto per la persona. Questo piccolo passo serve a diffondere la sensibilità verso questo tema non solo nella Giornata dedicata”.

 

 


Giovani Imprenditori Ascom. Raccolti 2.500 euro per l’Associazione Angelman

È di duemila e cinquecento euro il ricavato della 13° edizione dell’evento di solidarietà promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio all’Abbazia Benedettina di San Paolo d’Argon il 13 giugno scorso. I fondi raccolti sono stati devoluti all’Associazione Angelman, onlus con sede a Credaro nata con lo scopo di aiutare la ricerca sulla Sindrome di Angelman, una malattia genetica rara molto seria che comporta assenza di linguaggio, difficoltà cognitive e motorie, epilessia e disturbi del sonno. I proventi dell’evento saranno impiegati per finanziare il progetto “Registro italiano Sindrome di Angelman” realizzato da From Fondazione per la ricerca dell’Ospedale di Bergamo.  

L’iniziativa è stata sostenuta da Enti Bilaterali del Commercio e del Turismo; Fogalco soc. coop. cooperativa di garanzia dell’Ascom. L’evento ha goduto del contributo di: BMW Lario Bergauto; Dif spa Grassobbio; Ros forniture alberghiere di Zanica; Lupia pavimenti di Ponte San Pietro; Infac serramenti di Cavernago; Dolce dormire di Raimondi di Pedrengo; Fioreria Amadei Azzano san Paolo. Alla lotteria benefica hanno contribuito Hotel cappello d’oro di Bergamo, Ristorante al Gigianca di Bergamo, Ottica Skandia di Bergamo; Palestra Reborn di Almè. 

L’evento è un appuntamento tradizionale per il Gruppo Imprenditori Ascom da sempre legato alla solidarietà verso i bambini che dimostrano un coraggio da leoni nell’affrontare gravi difficoltà insieme alle loro famiglie. La scelta di aiuto quest’anno è ricaduta sulla onlus di Credaro che dal 2012 aiuta la ricerca sulla sindrome di Angelman e che coinvolge oltre 100 volontari, nessuno dei quali percepisce compenso. Oltre al Registro Italiano Angelman realizzato con From all’Ospedale di Bergamo, negli ultimi anni ha finanziato la borsa di studio di una ricercatrice bergamasca all’Erasmus MC di Rotterdam in Olanda, uno dei centri di ricerca più importanti sulla sindrome di Angelman, e diversi progetti di inclusione.

Il Gruppo Giovani di Ascom è nato nel 2005 con l’apporto della maggior parte dei settori merceologici dell’Associazione e con la volontà di creare un osservatorio sui cambiamenti del settore e un laboratorio di idee per affrontare i nuovi bisogni, soprattutto dei neo imprenditori. Negli anni il gruppo è cresciuto e oggi rappresenta un incubatore di nuovi dirigenti, una palestra che prepara gli imprenditori di domani in ambito associativo. Il Gruppo propone diverse attività formative, alcune delle quali nate grazie al coinvolgimento di altre realtà associative sui temi del fare impresa, del lavoro e della formazione. Fanno parte del Gruppo Giovani imprenditori, come da Statuto nazionale, gli imprenditori con meno di 42 anni.
 
 


Nasce l’Aperi-life, l’aperitivo plastic free

Stanchi del solito aperitivo? Per la campagna Plastic Free e per aiutare gli animali in via d’estinzione, nasce Aperi-life, un lungo aperitivo pensato per far riflettere, informare e allo stesso tempo divertirsi in un modo alternativo mai visto prima.

Per un “divertimento sostenibile” e un aperitivo plastic free: domenica 30 giugno all’Estivo Goisis dalle 17 alle 22.

Con la  partecipazione e la presenza dei volontari del WWF di Bergamo – Brescia che raccoglierà fondi  per gli animali in via d’estinzione.