Pasticcerie, il Capab premierà quelle storiche

logo capab - pasticcieri confartignato bergamoI pasticcieri orobici si sono ritrovati numerosi, lunedì 5 ottobre nell’affascinante cornice del ristorante Il convento dei Neveri di Bariano, per la 37ª Festa del Pasticciere organizzata dal Capab(Consorzio Artigiani Pasticceri Bergamaschi), aderente a Confartigianato Bergamo.

La serata si è aperta con l’intervento del presidente del consorzio, Giosuè Berbenni, che ha presentato le iniziative di formazione e promozione della categoria. In particolare, ha annunciato l’intenzione di istituire un apposito premio per valorizzare le botteghe storiche del consorzio, che vedono protagoniste famiglie di pasticcieri da più generazioni.

È quindi intervenuto il presidente di Confartigianato Bergamo, Angelo Carrara, che ha evidenziato come negli ultimi anni l’attenzione alla qualità del cibo, agli ingredienti utilizzati e alla ristorazione in genere sia cresciuta in modo esponenziale, così come l’esigenza della clientela. Il Capab, ha sottolineato Carrara, è stato il primo nel campo della pasticceria a fare della qualità la sua filosofia. E questo grazie allo spirito di collaborazione e alla sinergia che gli operatori hanno saputo costruire dal lontano 1978, anno di fondazione, ad oggi.

Ha infine preso la parola il fondatore e primo presidente del Capab, Alessandro Piva, che ha invitato i pasticcieri, soprattutto in questi tempi di difficoltà generalizzata, a non scoraggiarsi mai, ma a innovarsi e a proporre sempre qualcosa di nuovo con l’obiettivo di tenere alta la qualità della pasticceria bergamasca.

Tra i presenti alla festa anche Angelo Ondei, presidente del presidente del consorzio fidi Confiab.

serata capab


“Donne che ce l’hanno fatta”, due premi a Bergamo

Tra la campionessa di tuffi Tania Cagnotto, l’atleta paralimpica e conduttrice televisiva Giusy Versace, il sindaco di Barcellona Anna Colau ed Emanuela Carniti Merini, figlia della poetessa Alda Merini e lei stessa scrittrice, anche due rappresentanti bergamasche riceveranno sabato 26 settembre, all’interno della Conferenza mondiale delle donne Pechino +20 a Palazzo Lombardia di Milano, il Premio “Donne che ce l’hanno fatta – edizione Expo 2015”, ideato da Sportello Donna Onlus, da Fondazione Gaia e da Ottomarzotuttol’anno2014 di Pavia.

Si tratta di Maria Teresa Azzola, presidente della Cna di Bergamo, definita nella motivazione «imprenditrice di successo, forte sensibilità per la tutela e la sostenibilità ambientale, impegnata nella diffusione della cultura imprenditoriale e nella promozione dell’imprenditoria femminile, nel 2000 costituisce CNA Impresa donna e promuove la costituzione del Comitato per l’Imprenditoria femminile in seno alla Camera di Commercio di Bergamo». E di Cinzia Romolo, presidente della Fondazione Conti Calepio, realtà che a Castelli Calepio gestisce un centro diurno e una residenza per persone con disabilità.

Il premio è internazionale e viene assegnato a 40 donne, espressione di tanti ambiti di attività, dalle istituzioni alla ricerca, dall’impresa al volontariato, dalla cultura allo sport. È dedicato «alle donne che hanno rotto il tetto di cristallo, stanno resistendo e ce l’hanno fatta a sopravvivere alla crisi e a raggiungere posizioni apicali nelle loro carriere».


Turismo, premi per 96mila euro a foto e video che raccontano la Lombardia

wonderful lombardy“Wonderful Lombardy – Storie e immagini per scoprire la Lombardia” è il titolo e l’obiettivo del concorso aperto a fotografi e videomaker – ma anche a registi, accademie e scuole del settore delle arti visive – che la Regione Lombardia ha lanciato per promuovere e valorizzare l’attrattività turistica nel mercato globale.

La delibera approvata dalla giunta, su proposta dell’assessore al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini, mette a disposizione un montepremi di 96mila euro, che sarà ripartito ai vincitori delle categorie previste nelle due sezioni

Il concorso prevede inoltre un riconoscimento speciale per le opere presente dai giovani tra i 18 e i 28 anni e per i migliori concorrenti non professionisti.

«Il turismo oggi gioca gran parte della propria partita sull’efficacia della comunicazione e sulla capacità di sfruttare al meglio il grande potere del racconto. In questo contesto molto dinamico, che continua ad offrire grande opportunità di crescita – ha commentato l’assessore Parolini – il linguaggio delle immagini gioca un ruolo particolarmente importante, soprattutto nelle attività di promozione sulla rete». «Wonderful Lombardy – ha aggiunto – non è un semplice slogan, ma è la sintesi più appropriata per descrivere una regione realmente meravigliosa e con una grande attrattività turistica, che passa attraverso la bellezza delle città d’arte, dei laghi e delle montagne, la tradizione enogastronomica, quella religiosa e la vivacità del suo tessuto economico. Riacquistare la consapevolezza di questo patrimonio è un passaggio fondamentale che deve essere supportato da una attività di promozione innovativa e di qualità. Con questo concorso, aperto fino al 30 settembre 2015 ci poniamo pertanto l’obiettivo di premiare la creatività di chi opera nel settore delle arti visive, per potere raccontare la storia e la bellezza della Lombardia, soprattutto quella meno conosciuta e quella in grado di esprimere eccellenze in settori turistici dalle potenzialità ancora inespresse, attraverso la narrazione e la suggestione delle immagini».

Le categorie del concorso sono:

Sezione audiovisivi

  1. Cortometraggio finalizzato a far conoscere attraverso il racconto di una storia aspetti particolari e inconsueti della Lombardia, di cui generalmente non si parla né sulle guide né sugli opuscoli turistici.
  2. Video virale per la promozione turistica della Regione Lombardia. Il video è finalizzato alla diffusione sul web e attraverso altri media di comunicazione preposti alla valorizzazione del territorio lombardo.
  3. Mini guide video su destinazioni/prodotti turistici, con riferimento agli ambiti laghi, città d’arte, cicloturismo, enogastronomia della Lombardia.

Per ciascuna delle tre categorie della sezione audiovisivi il primo premio è di 8mila euro, il secondo di 6mila e il terzo di 4mila.

Sezione fotografica

  1. categoria acqua, laghi e montagne della Lombardia
  2. categoria città d’arte, borghi e nuove polarità urbane della Lombardia
  3. categoria moda, design e shopping in Lombardia.

Per ciascuna delle tre categorie, il primo premio è di 5mila euro, il secondo di 3mila e il terzo di 2mila.

Audiovisivi e fotografie dovranno essere originali ed inediti. Ciascun partecipante può inviare una sola fotografia, un solo audiovisivo oppure una fotografia e un audiovisivo.

Possono partecipare al concorso:

  • persone fisiche: tutte le persone maggiorenni, che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età entro il 30 settembre 2015, residenti in Italia e all’estero. In particolare il concorso è rivolto a filmmakers, videomakers, fotografi, registi, grafici, anche non professionisti, studenti e diplomati di licei artistici, accademie di belle arti, corsi universitari, scuole professionali del settore delle arti visive, e soggetti qualificati in attività similari che operano sull’intero territorio dell’Unione Europea.
  • classi o gruppi di studenti di licei artistici, accademie di belle arti, corsi universitari, scuole professionali del settore delle arti visive. Ogni gruppo partecipante dovrà presentare il proprio progetto con la supervisione di un docente dell’istituto/facoltà universitaria di appartenenza.

Per i dettagli: www.commercio.regione.lombardia.it


Artigianato, un concorso per scovare le eccellenze nascoste

premio magisterLe imprese bergamasche lavorano bene, ma spesso non trovano il tempo per farlo sapere al mondo. Parte da qui l’idea di Confartigianato Bergamo di un concorso per la selezione delle migliori imprese associate che offra loro massima visibilità e prestigio.

Si chiama Premio Magister e il debutto avviene nell’anno in cui l’organizzazione di via Torretta celebra il suo 70esimo anniversario.

L’obiettivo è portare alla luce i preziosi e diffusi tesori di qualità ed eccellenza che operano nel territorio che, per umiltà o per inconsapevolezza, restano sconosciuti all’opinione pubblica e al mercato.

Innovazione, Internazionalizzazione e Welfare i tre temi della selezione. Nello specifico, il primo tema comprende innovazione e green economy, ovvero l’innovazione di prodotto o servizio, l’innovazione aziendale e dei processi produttivi, l’innovazione di gestione; il secondo tema è l’internazionalizzazione, di estrema importanza per lo sviluppo commerciale delle imprese, e riguarda non solo la differenziazione dei mercati di sbocco, ma sopratutto alla promozione dell’eccellenza delle imprese italiane e del Made in Italy a livello mondiale; il terzo, infine è il welfare e la responsabilità d’impresa, con particolare attenzione alle politiche di valorizzazione delle risorse umane attuate tramite attività di supporto ai lavoratori e la sperimentazione di progetti di conciliazione fra tempi di vita e di lavoro.

Possono partecipare al concorso tutte le imprese che, al momento della presentazione della domanda, risultano iscritte a Confartigianato Bergamo ed aventi sede o unità locale nella provincia di Bergamo. Le candidature possono essere presentate entro il 20 settembre, con la documentazione specificata sul sito internet di Confartigianato Bergamo www.confartigianatobergamo.it, dal quale è scaricabile il regolamento completo.

Per informazioni:

Segreteria Organizzativa (Alice Magni – tel.: 035.233.350; concorso.magister@artigianibg.com).

 


Buone prassi aziendali, aperte le domande per il premio regionale

buone prassi aziendali - lombardiaSi è aperta il 20 luglio e si concluderà il 15 ottobre la raccolta delle buone prassi aziendali e organizzative per la responsabilità sociale delle imprese lombarde, progetto che premia e valorizza i comportamenti virtuosi, promosso dalla Regione e da Unioncamere Lombardia

Giunta alla sesta edizione, l’iniziativa ha registrato una crescente adesione, toccando il tetto delle 137 imprese premiate lo scorso anno.

La partecipazione è aperta sia alle piccole e medie imprese che alle grandi imprese e alle cooperative che si sono distinte per il loro impegno e comportamento responsabile verso la società, l’ambiente e gli stakeholder in generale (personale, clienti e fornitori, comunità locali, ecc).

Le categorie di riferimento – che recepiscono le indicazioni derivanti dalle linee guida normative ISO26000 – sono cinque: ambiente, lavoro, società, mercato, governo e gestione dell’azienda.

Tra il vantaggi del riconoscimento il “peso” che questo ha per l’ottenimento del “rating di legalità”, il sistema di premialità per le organizzazioni rispettose della legalità assegnato dall’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato, nonché come elemento di valutazione per l’accesso al credito bancario o concessione di finanziamenti e premialità sui bandi della Pubblica Amministrazione.

«Registriamo un costante aumento del numero di imprese lombarde attente alla valorizzazione del capitale umano e sensibili ai temi sociali e ambientali – dichiara Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia –. È importante che, nel nostro ruolo istituzionale, si valorizzi questo impegno, dandone adeguato risalto, confidando che queste Buone Prassi diventino sempre più patrimonio comune di tutti».

«Sosteniamo fortemente questa iniziativa perché ha il merito di premiare le Buone Prassi aziendali che investono nella responsabilità sociale – afferma Mario Melazzini, assessore alle attività produttive, ricerca e innovazione di Regione Lombardia – un fattore che crediamo determinante per la crescita e lo sviluppo sostenibile del nostro tessuto imprenditoriale e su cui intendiamo continuare a destinare la massima attenzione».

L’istruttoria per vagliare richieste e documentazioni resterà aperta sino al 20 novembre.

Le imprese selezionate riceveranno ampia visibilità nel Repertorio delle Buone Prassi on line, nel sito completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti.  Inoltre tutte le imprese parteciperanno all’evento di premiazione finale che si terrà a Palazzo Lombardia entro fine 2015 anno, con la consegna degli attestati di riconoscimento da parte di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia in una cerimonia pubblica


Start up, premio nazionale ai droni bergamaschi di Geoskylab

geoskylabNell’ambito dell’evento Italian Master Startup Award, che premia i risultati conseguiti sul mercato da parte di giovani imprese hi-tech e che si è svolto mercoledì 10 giugno, per il terzo anno Apsti, l’Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani di cui fa parte Bergamo Sviluppo, ha assegnato il Premio Start Up Parchi Scientifici e Tecnologici, rivolto alle giovani imprese innovative nate, ospitate o legate da rapporti di collaborazione con i Parchi Scientifici e Tecnologici e gli incubatori della rete Apsti.

La vincitrice è Geoskylab (www.geoskylab.com), startup nata nell’Incubatore d’Impresa di Bergamo Sviluppo, che offre sistemi aerei a pilotaggio remoto con una formula che comprende sia formazione obbligatoria sia  formazione professionale, oltre a consulenza per operatori professionali, attività per cui ha ottenuto per prima l’autorizzazione da Enac come società consulente. Inoltre ha progettato e sviluppato un sistema di terminazione del volo, componente imposto dall’autorità aeronautica, che al momento risulta essere l’unico sul mercato. Le altre startup finaliste del Premio Start Up Parchi Scientifici e Tecnologici erano Easycloud, promossa da ComoNExT, e P2R srl, legata a Kilometro rosso.

geoskylab 2L’Italian Master Startup Award, giunto alla nona edizione, era promosso da PNICube, l’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition, e sostenuto quest’anno dal Politecnico di Milano insieme al suo incubatore PoliHub. Si tratta di un premio pressoché unico nel panorama nazionale, perché va a riconoscere i risultati conseguiti dalle startup nate in ambito accademico nei loro primi anni di vita: non solo prospettive, potenziale di business e carica innovativa, quindi, ma risultati concreti, “consacrati” dalla risposta del mercato. Tra le finaliste c’erano imprese che operano in settori diversi, provenienti da diverse regioni italiane, ma ad aggiudicarsi il riconoscimento è stata Jusp, azienda cresciuta presso il Polihub, che ha ideato un mobile Pos, cioè una soluzione per ricevere pagamenti in mobilità attraverso un dispositivo e un’applicazione ad esso correlata, e che ha ottenuto un brevetto internazionale che copre 147 paesi.

 


Oscar del Vino, la migliore enoteca è ancora Al Ponte

luca castelletti - oscar del vino 2015Brinda ad un altro successo l’Enoteca al Ponte di Ponte San Pietro. E trovare la bottiglia giusta per farlo non è certo un problema vista l’ampiezza delle etichette e le chicche storiche alle quali attingere. Lo scorso sabato 6 giugno ha ottenuto il suo secondo Oscar del Vino, il premio promosso da Bibenda e dalla Fondazione italiana sommelier guidata da Franco Maria Ricci che elegge i migliori rappresentanti di numerose categorie del mondo vino, tra prodotti, aziende, professionisti, ristoranti ed enoteche.

Al teatro dell’hotel Rome Cavalieri, la cerimonia in smoking e abito da sera – ripresa dalla Rai, che la trasmetterà il primo luglio – ha consegnato al patron Luca Castelletti il riconoscimento per la migliore enoteca, che bissa quello ottenuto nel 2012 e fa dell’insegna bergamasca l’unica enoteca ad aver ottenuto per due volte il premio. «La valutazione prende in considerazione la storicità, l’offerta dei prodotti, la professionalità – ricorda Castelletti -. Ricevere il premio per la seconda volta è un traguardo prestigioso e soprattutto una preziosa conferma».

A dare un significato in più alla premiazione la coincidenza con il giorno in cui papà Italo avrebbe festeggiato il compleanno. Tra i primi sommelier d’Italia, è stato infatti lui ad aprire l’enoteca nel 1959 trasformando la drogheria di famiglia, attiva dal 1937, e a promuovere con passione e competenza la conoscenza del vino a Bergamo, fondando negli anni Settanta delegazione dell’Ais, Associazione italiana sommelier, e organizzando iniziative quando degustazioni e corsi non erano certo “di moda”.

Su quell’impronta Luca prosegue nella ricerca di aziende in grado di produrre vini e distillati di grande qualità e nell’impegno per la diffusione della cultura enologica. Forte di un altro pezzo importante della sommellerie orobica, Nives Cesari, già presidente provinciale dell’Ais, l’Enoteca al Ponte si conferma quindi un punto di riferimento a livello nazionale per la selezione di vini provenienti da tutto il mondo, distillati italiani e francesi mentre nella cantina storica vengono custoditi vini antichi, alcuni dei quali sono vere e proprie rarità.

L’enoteca Al Ponte è in via Roma 9 a Ponte San Pietro (Bg) – tel. 035 611428


Oscar del Vino, Castelletti in finale

Luca CastellettiNon nasconde l’attesa Luca Castelletti. Domani, 6 giugno, sarà giorno della verità, quando saprà cioè se la sua storica Enoteca Al Ponte di Ponte San Pietro potrà fregiarsi anche nel 2015 dell’Oscar del Vino dopo averlo già conquistato nel 2012.

L’appuntamento, del resto, è di quelli solenni. Al teatro dell’hotel Rome Cavalieri la cerimonia che annuncerà i vincitori e consegnerà i premi di ogni categoria sarà in smoking e abito da sera, sarà condotta dalla bella Andrea Delogu e ripresa dalle telecamere di Rai Due, che la trasmetterà in seconda serata nei giorni successivi, riprendendo una programmazione che negli ultimi anni era stata interrotta.

L’Oscar del Vino è promosso da Bibenda e dalla Fondazione italiana sommelier guidata da Franco Maria Ricci e viene assegnato a numerose categorie del mondo enologico, tra prodotti, aziende, professionisti, ristoranti ed enoteche.

Felice per la candidatura Castelletti evidenzia che «se dovesse andare bene, Al Ponte sarebbe la prima enoteca  in Italia a ricevere due volte il premio». «La valutazione è fatta da una giuria qualificata e prende in considerazione la storicità, l’offerta dei prodotti, la professionalità e altri valori – ricorda -. Siamo nell’anno di Expo, sarebbe bello vincere anche per tutto il movimento del vino bergamasco. Portare il nome di Bergamo in una trasmissione Rai sarebbe infatti un riconoscimento anche per il lavoro fatto dei produttori bergamaschi per qualificare il nostro territorio».


Stekko, il gelato salutare certificato da Veronesi

Stekko

SONO SOSTENIBILE/ I PREMIATI

Safarà Soft – che presto si presenterà con il nuovo marchio Stekko, nome della società alla quale fanno capo i due punti vendita di Città alta (aperto nel 2008) e all’Oriocenter (dal 2011) e il laboratorio – è una gelateria che produce artigianalmente gelati su stecco, ricoperti, fruttini, bicchierini. «Una scelta che ha permesso portare anche in questi prodotti, da sempre simbolo del settore industriale, materie prime fresche e di alta qualità – evidenzia la titolare Marta Airoldi -, segnando una svolta rispetto a quanto presente sul mercato. Per i nostri gelati e sorbetti utilizziamo latte, panna e frutta fresca, dove è possibile a chilometro zero, ad esempio frutti di bosco e fragole».

Il risultato sono prodotti genuini, oltre che buoni, come è stato riconosciuto dall’Istituto Oncologico Europeo (la prestigiosa struttura di ricerca e cura fondata dal professor Umberto Veronesi), che assegnato alla gelateria la prima certificazione “Smart Food” per le qualità nutrizionali e salutari delle sue proposte.

Non solo gli ingredienti sono all’insegna della sostenibilità, lo è anche la produzione. «Quando nel 2012 abbiamo realizzato il nuovo laboratorio a Redona – prosegue la titolare -, abbiamo messo in campo tutte le soluzioni utili a migliorare l’efficienza energetica e a salvaguardare le risorse. La più significativa è stata l’adozione di un chiller, un serbatoio che recupera l’acqua necessaria per il raffreddamento dei macchinari e la riutilizza. In precedenza la bolletta dell’acqua era altissima, oggi, per la funzione raffreddamento, il consumo è in pratica azzerato».

La scelta stessa della sede del nuovo laboratorio ha tenuto conto della distanza dai punti vendita, per ridurre l’impatto e i tempi delle consegne. «Abbiamo trovato una collocazione comoda sia per raggiungere Città alta sia Oricenter», sottolinea Marta Airoldi. L’attenzione all’ambiente si estende alle coppette, in carta riciclata, ai prodotti per la pulizia e «a tutti quegli accorgimenti che possono migliorare la sostenibilità. «Abbiamo intrapreso questa strada perché ci crediamo – rimarca -, ma è indubbio che abbiamo realizzato interventi che ci offrono significativi risparmi sui costi di produzione».


Bianconiglio, il riciclo comincia dai più piccoli

Il Bianconiglio BergamoSONO SOSTENIBILE/ I PREMIATI

A soli 18 anni Clara Regonesi ha aperto un negozio di abiti e attrezzature rigorosamente di seconda mano per bambini fino a 10 anni. Si chiama Il Bianconiglio Bergamo, è in via Don Luigi Palazzolo 32 ed ha ormai più di tre anni di vita. «In famiglia avevamo l’abitudine di passarci i vestiti tra sorelle e cugine, così mi è sembrato naturale aprire un’attività di questo tipo, in più avevo già una certa conoscenza del mondo del bambino, essendomi diplomata ad una scuola per servizi sociali», spiega la giovane titolare.

Il punto vendita rappresenta una risorsa per le famiglie su due versanti. Per chi vuole liberare armadi e cantine da vestiti, accessori e attrezzature che i piccoli che crescono non usano più, ricavandone un compenso, e per chi è alla ricerca di articoli di qualità ma a prezzi ben più bassi del nuovo. «Saranno la necessità di risparmiare, l’attenzione al riciclo e al riuso o il fatto che l’usato va di moda – riflette Clara –, tant’è che posso dire che la proposta ha gradualmente incontrato l’interesse dei clienti, che non considerano il mercato di seconda mano come un ripiego, ma come un modo intelligente per dare nuova vita alle cose e fare acquisti».

Il funzionamento è semplice. Mamme e nonne portano abiti, scarpe, coordinati letto, giochi, passeggini, fasciatoi e seggiolini auto, ma anche sterilizzatori, radioline e set per la pappa, in negozio. Silvia ne valuta qualità, stato e “vendibilità” e li espone. A fine stagione restituisce ai proprietari la merce che non è stata acquistata, mentre riconosce il 50% del prezzo su quanto è stato venduto. L’attenzione al riciclo è tale che per riconsegnare gli articoli invenduti riutilizza le borse e i contenitori nei quali sono stati consegnati. Anche la struttura e la gestione del negozio seguono principi di sostenibilità: i mobili sono fatti con legno di riciclo, le poltrone sono in cartone riciclato pressato, le luci sono a led o a risparmio energetico.

Il punto vendita è diventato recentemente anche una vetrina per prodotti fatti a mano da hobbisti e di piccole aziende che producono capi in cashmere, pura lana e cotone biologico.