Rosa Camuna, la Regione premia Paleari e Busi

Pietro Busi ritira il premio
Pietro Busi ritira il premio

Due premi Rosa Camuna e due menzioni speciali arrivano a Bergamo nell’edizione 2016 del riconoscimento che la Regione attribuisce a coloro che si sono particolarmente distinti per il contributo allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia.

Le Rose Camune vanno all’ex rettore dell’Università di Bergamo Stefano Paleari e a Pietro Busi, sindaco di Valtorta e storico presidente – l’ha guidata per 25 anni – della Comunità Montana della Val Brembana. Le menzioni speciali all’alpinista Simone Moro e alla mezzofondista Marta Zenoni, la seconda più giovane atleta italiana ad aver vinto i campionati nazionali assoluti (gli 800 m a Torino nel 2015 all’età di 16 anni).

La cerimonia di premiazione è in programma domenica 29 maggio al Teatro Bibiena di Mantova a partire dalle 19 ed è l’evento conclusivo della Festa della Lombardia che ha scelto come palcoscenico principale la città Capitale italiana della cultura 2016.

Le motivazioni

Rosa Camuna

PIETRO BUSI

Per l’incessante attività pubblica di promozione e rilancio della Valle Brembana, della quale ha saputo cogliere e far apprezzare le grandi potenzialità culturali e turistiche.

La premiazione di Stefano Paleari
La premiazione di Stefano Paleari

STEFANO PALEARI

Per i meriti scientifici internazionalmente riconosciuti e per l’esempio di impegno, amore per lo studio e passione per le scienze che offre a molti giovani universitari.

Menzioni speciali

SIMONE MORO

Per le capacità atletiche, il coraggio e la tenacia con cui ha raggiunto traguardi sportivi eccezionali in condizioni ambientali e climatiche estreme.

MARTA ZENONI

Per gli straordinari successi sportivi già raggiunti, nonostante la giovane età, che ne fanno una delle promesse dell’atletica femminile italiana e un grande orgoglio lombardo.

Nelle altre province

Rosa Camuna

BRESCIA

GIORDANO BRUNO GUERRI

Storico, giornalista e scrittore, presidente della Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”, promuove la conoscenza di Gabriele d’Annunzio e del patrimonio storico-architettonico da lui lasciato.

A.C.F. BRESCIA CALCIO FEMMINILE S.S.D.A.R.L. Le LEONESSE

Per gli straordinari successi sportivi raggiunti, che fanno delle giovani atlete bresciane un motivo di grande orgoglio per la città e la Lombardia.

COMO

GIOVANNI ANZANI

Alla guida del gruppo Poliform, ha saputo rifondare e trasformare un’impresa artigiana nata nel 1942 in
una realtà industriale internazionale, senza farle perdere la sua identità famigliare. Universalmente riconosciuta per l’eleganza del suo design, Poliform è presente oggi in più di 70 Paesi, dove tiene alta la bandiera del Made in Italy e della Lombardia.

CANTIERE ERNESTO RIVA

Storico cantiere nautico del Lago di Como, giunto oggi alla sesta generazione, è espressione del più autentico spirito artigianale e imprenditoriale lombardo. Ha conquistato fama nazionale e internazionale per la costruzione e il restauro di barche a vela e motore in legno, che sono entrate a far parte dell’iconografia del lago di Como.

CREMONA

CONSORZIO LIUTAI “ANTONIO STRADIVARI”

Per l’abilità straordinaria con cui i Maestri liutai realizzano strumenti musicali unici al mondo e per la preziosa e costante attività di promozione e valorizzazione della liuteria contemporanea cremonese, che ancora preserva l’arte antica delle botteghe artigiane.

DANIELE GENERALI

Per i meriti medico-scientifici riconosciuti a livello internazionale e la dedizione professionale e umana con cui ha curato migliaia di malati oncologici.

LECCO

ANDREA VITALI

Per aver ritratto con sensibilità storie, personaggi, dialetti e costumi dell’Italia di provincia e avere cosi’ favorito lo sviluppo di un turismo letterario a Bellano e nel territorio lariano. È vincitore di numerosi premi letterari nazionali. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.

PROMEMORIA di Romeo Sozzi

Bottega storica di ebanisti, è oggi, grazie all’opera di Romeo Sozzi, indiscussa punta di diamante tra le eccellenze del Decor e dell’artigianato italiano e internazionale. Oltre allo storico show room di Milano, oggi la griffe è presente anche nelle maggiori città del mondo.

LODI

SOLANA S.p.A.

Nata del 2001 è  una moderna industria conserviera che ha fatto dell’eccellenza il filo conduttore della propria attività aziendale, puntando su qualità dei prodotti know how e rispetto per l’ambiente.

MANTOVA

MARIA IGNACIA PIATTINI

Pittrice e artista di fama internazionale, nata in Argentina, mantovana d’adozione, “Nacha” è nota in tutto il mondo per la sua pittura fantastica e evocativa. Con la sua arte è arrivata a esporre alla Biennale di Venezia e poi a Roma, Milano, Parigi, Tokio, Mosca e Città del Vaticano.

MILANO

FONDAZIONE PIRELLI

Per aver salvaguardato e valorizzato il patrimonio culturale, storico e contemporaneo del Gruppo Pirelli, materiali e archivi che raccontano la storia dell’impresa e la storia d’Italia e dell’industria moderna.

SOCCORSO VIOLENZA SESSUALE E DOMESTICA. SVSeD (Clinica Mangiagalli, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico)

Per avere assistito, dal 1996, migliaia di vittime di violenza sessuale e domestica, grazie all’impegno e alla professionalità di equipe multidisciplinari, che, con grande competenza, forniscono un servizio di supporto sanitario, psicologico e sociale alle vittime.

FONDAZIONE “ASILO MARIUCCIA”

Storica fondazione milanese, da oltre 100 anni offre accoglienza e assistenza ai minori e adulti in condizioni di fragilità, grazie al suo personale altamente qualificato e all’incessante opera dei suoi tanti volontari.

GIACINTO SICILIANO, DIRETTORE DELLA CASA DI RECLUSIONE DI OPERA

Per aver realizzato un modello organizzativo che è diventato riferimento per tutte le strutture penitenziarie più innovative, dove si preservano dignità e rispetto della persona e si promuove il reinserimento del detenuto nella società civile.

ANTONELLA PIRAS

Per l’efficace attività di promozione artistica, culturale, sociale e musicale svolta attraverso l’Associazione Totem la Tribù delle Arti.

DON ROBERTO DAVANZO

Per aver mantenuto sempre, come parroco e direttore della Caritas Ambrosiana, l’attenzione sulle povertà vecchie e nuove del nostro tempo e per aver offerto ai bisognosi
un costante sostegno spirituale, vero fondamento della sua azione caritativa.

MONZA E BRIANZA

ANNA MARIA MANCUSO

Attraverso l’opera dell’associazione Salute Donna, ha assicurato sostegno piscologico e concreto a moltissime donne affette da patologie oncologiche.

PAVIA

MARIA ELENA MADAMA

Vittima di una brutale aggressione, è rimasta gravemente ferita, con coraggio e tenacia dopo mesi di convalescenza è tornata a svolgere il suo incarico di consigliere comunale di Pavia.

SONDRIO

ILIO TONOLA

Per l’amore dimostrato verso il proprio territorio d’origine e il grande impegno profuso per sostenere le grandi potenzialità turistiche della Valchiavenna.

VARESE

GIUSEPPE MAININI

Per la tenacia e l’impegno con cui ha saputo distinguersi nello sport e per l’entusiasmo e passione con i quali si è rimesso in gioco dopo un brutto incidente di gara, diventando un grande esempio di vita per tutti.

GIOVANNA MACCHI, ENOPLASTIC S.p.A.

Con le sue capacità imprenditoriali ha portato l’impresa di famiglia Enoplastic, nota anche per l’attenzione riservata alla valorizzazione e al benessere dei lavoratori, a essere leader nella produzione di tappi e chiusure innovative per l’industria enologica: una realtà in costante crescita e volta all’innovazione.

ANACONDA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

Per l’assistenza socio-sanitaria altamente qualificata e i progetti educativi assicurati ai pazienti disabili, che nelle strutture riabilitative dell’Anaconda hanno trovato un ambiente sereno e stimolante.

Menzioni speciali

BRESCIA

SUOR DANIELA BARONCHELLI

Per l’impegno coraggioso dimostrato nel professare la fede cattolica nel mondo, nonostante le continue intimidazioni, e per la sua instancabile missione di educatrice in Nigeria e in Pakistan.

COMO

LUCIANO CASTELLINI

Un grande sportivo e un esempio per i giovani, in campo e fuori. Alla sua lunga carriera di successi.

SANTINA MOLTENI

Per l’attività di volontariato e la promozione di azioni assistenziali a favore di bambini affetti da malattie rare.

IRMA MISSAGLIA

Per l’attività di volontariato e promozione di azioni assistenziali a sostegno di persone bisognose e non autosufficienti.

RENZO CARNELLI

Titolare della Ciquadro srl, ha trasformato l’impresa artigianale, specializzata in cornici e lavorazioni intarsiate, in un’azienda riconosciuta dalle più famose gallerie
d’arte.

LECCO

LUIGI CASATI

Per aver dato vita sul territorio a iniziative concrete, destinate alla zootecnia e all’agricoltura e all’innovazione dell’intero settore.

LEO CALLONE

Per la sua brillante carriera natatoria nella specialità Gran Fondo, le sue numerose vittorie e le imprese sportive sul lago di Como, compiute anche in nome della solidarietà.

MANTOVA

GIANNINO PIRONDINI

Per l’attività di volontariato e promozione di attività assistenziali a sostegno di persone bisognose e non autosufficienti.

ASSOCIAZIONE “LA CASA DEL SOLE”

Per il sostegno ai pazienti disabili e alle loro famiglie, attraverso l’offerta di servizi medici diagnostici, terapeutici e riabilitativi e programmi educativi e assistenziali innovativi.

MILANO

CHRISTIAN ABBIATI

Un grande sportivo e un esempio per i giovani in campo e fuori. Alla sua lunga carriera di successi.

FRANCO GATTINONI

Fondatore del Gruppo Gattinoni, riconosciuto da oltre 30 anni come nome di eccellenza del settore del Turismo e del Business Travel.

ARCA ONLUS ASSOCIAZIONE PER IL RECUPERO DELLA CREATIVITA’ ARTISTICA E LA RIABILITAZIONE PSICOSOCIALE

Per aver dato un significativo contributo alla riqualificazione dell’area dell’ex Ospedale psichiatrico, quale luogo che promuove l’arte come cura riabilitativa psicosociale.

SCUDERIA DEL PORTELLO

Per il ruolo fondamentale svolto nella salvaguardia e nella conservazione delle vetture del marchio lombardo Alfa Romeo, portando le auto storiche del Biscione sui
circuiti di tutto il mondo.

ASSOCIAZIONE REGIONALE PUGLIESI

Per le molteplici iniziative di carattere benefico, sociale e culturale volte a far conoscere le peculiarità e le tradizioni del territorio pugliese e a favorire l’interscambio culturale.

ANDREA NAVAJAS ALANDIA

Con il nome di Andrea Ya’aqov ha saputo farsi conoscere nel settore della moda a livello mondiale, dove ha portato, con le sue collezioni, un design italiano estremamente originale e ispirato alle geometrie tipiche della cultura andina.

NELLA BOLCHINI BOMPANI

Per l’attività di volontariato e promozione di azioni assistenziali a sostegno di persone bisognose e non autosufficienti.

LUCIANO CASTELLINI

Un grande sportivo e un esempio per i giovani in campo e fuori. Alla sua lunga carriera di successi.

MONZA E BRIANZA

CAIMI BREVETTI SPA

Azienda storica e da sempre innovativa, dalla produzione della cosiddetta “schisceta” negli Anni 50 sino ai prodotti più moderni e tecnologi per il settore industriale infrastrutturale.

PAVIA

CLAUDIO MACCHIA

Per l’attività di volontariato e promozione di azioni assistenziali a sostegno di persone bisognose e non autosufficienti.

VARESE

CONFEZIONI ANDREA ITALIA SRL

Per aver dato un contributo allo sviluppo economico e produttivo del territorio lombardo, anticipando tecnologie innovative e design nel settore delle confezioni e dei prodotti per auto e moto.

MARIA ANGELA BIANCHI (alla memoria)

Per l’impegno pubblico e privato a sostegno di persone bisognose e non autosufficienti.

COMERIO ERCOLE S.p.A.

Azienda storica e da sempre innovativa, dalle prime lavorazioni tessili del 1885 agli impianti altamente tecnologici odierni, che ne fanno un’azienda leader nella meccanica a livello mondiale.

L’evento può essere seguito in diretta streaming sul sito della Regione Lombardia: www.regione.lombardia.it e sui ledwall allestiti nella piazzetta antistante Pianeta Lombardia (ex area Expo, a Rho-Pero/Mi).


Settant’anni di Confcommercio, premio alla Italtrans. Anche l’Ascom all’evento

C’è anche la bergamasca Italtrans nello stretto novero delle realtà imprenditoriali che la Confcommercio ha scelto di premiare durante l’evento conclusivo del Settantennale al teatro la Fenice di Venezia, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’azienda ha rappresentato l’eccellenza nei trasporti al fianco di nomi come Crai, per il commercio, e il tristellato ristorante il Pescatore di Antonio e Nadia Santini a Canneto sull’Oglio (Mn), per il turismo. La cinquina è stata completata dall’associato più anziano – Elsa Di Lodovico, che a 92 anni si reca ancora tutte le mattine al lavoro nel negozio di pellicce nel centro di Teramo – e dalla start up più innovativa, Altrama Italia per la app e il portale ViaggiArt.

laura bertulessi e mattarella ritA ritirare il premio per Italtrans c’era l’amministratore delegato Laura Bertulessi. «Per aver innovato e fatto crescere con straordinaria capacità imprenditoriale Italtrans, azienda leader nel trasporto dei prodotti surgelati», la motivazione del riconoscimento. L’attività è cominiciata nel 1985 con un un camion. Oggi la Italtrans è tra i primi centri logistici a livello europeo, con 800 automezzi di proprietà condotti da autisti dipendenti tutti di nazionalità italiana, che nel 2015 hanno totalizzato quasi 850mila consegne. Ha inuaugurato lo scorso anno la nuova e avanzatissima sede a Calcinate e può contare su 14 depositi lungo tutta la penisola per una capacità logistica di 500mila mq. L’impresa dà lavoro ad un indotto di più di mille persone.

Alla cerimonia hanno partecipato esponenti del Governo, della politica, delle istituzioni, dell’economia e del sistema confederale.

Anche l’Ascom di Bergamo era presente all’importante evento confederale, con il direttore Oscar Fusini. Un’occasione per celebrare la storia dell’associazione, ma anche per leggere il presente e guardare al futuro, che parla di una progressiva terziarizzazione dell’economia. Come ha mostrato la ricerca su Pil e consumi dell’Ufficio studi di Confcommercio, oggi i servizi valgono quasi i tre quarti di tutta la produzione annuale di ricchezza contro il 24% dell’industria.


Il formaggio dell’anno e il miglior cheese bar? Sono bergamaschi

Il Taleggio Dop del caseificio Giovanni Invernizzi

 

È bergamasco il miglior formaggio dell’anno. Si tratta del Taleggio Dop del caseificio Giovanni Invernizzi di Pontirolo Nuovo, insignito dello speciale titolo agli Italian Cheese Awards 2016, i premi dedicati ai migliori formaggi prodotti con latte 100% italiano e organizzati dell’ambito della manifestazione “Formaggio in Villa” di Mogliano Veneto. Il concorso, organizzato da Guru del Gusto, ha vissuto la serata finale al DoubleTree by Hilton, nel corso della quale sono stati consegnati i riconoscimenti ai vincitori delle diverse categorie. Bergamo ha ottenuto anche il premio “Cheese Bar dell’anno”, riservato alle attività innovative di somministrazione che propongono formaggio. La vittoria è andata a Bù Cheese Bar, aperto dallo scorso 16 ottobre in via Monte San Michele, nei pressi di piazza Dante, a Bergamo su iniziativa della Latteria sociale di Branzi.

La storia del caseificio Giovanni Invernizzi risale agli anni Trenta, con la signora Teresa che apre un negozio di raccolta latte e vendita di stracchini e formaggelle. Sposata con Giovanni Invernizzi, trasmette l’attività ai quattro figli, che la trasformano in un caseificio che oggi, quando al lavoro c’è anche la quarta generazione della famiglia, può contare su tre linee principali di produzione, i formaggi stagionati tra cui il Gran Padano Dop, quelli a pasta molle che hanno come maggiori esponenti Gorgonzola e Taleggio e la linea delle paste filate dedicata per la maggior parte alle mozzarelle.

bù cheese barIl Bù, che in dialetto bergamasco significa “buono”, è un locale aperto tutti i giorni della settimana dalle 7,30 del mattino alle 2 di notte e offre la possibilità di gustare le diverse forme del latte, non solo formaggi selezionati, quindi, ma anche yogurt, burro, creme. La formula unisce degustazioni, cucina e divulgazione, grazie anche alla presenza di un mini caseificio interno.


“Giovane dell’anno”, il premio dei cuochi va a una bergamasca

francesca plebaniAi tempi in cui i giovani scelgono di fare il cuoco per salire su un palcoscenico, Francesca Plebani, ventenne di Caravaggio, si è conquistata un premio per il lavoro dietro le quinte. Alla recente assemblea della Federazione italiana cuochi, a Quinto di Treviso, le è stato assegnato il riconoscimento di “Giovane dell’anno” per l’impegno messo a disposizione dell’associazione. Già, perché mentre i riflettori sono accesi sugli show cooking o le grandi cene, c’è anche chi deve scaricare e sistemare le merci, preparare le attrezzature, stare in cucina, aspetti che spesso si dimenticano ma sono fondamentali per la buona riuscita di un evento gastronomico. Ed è questo che Francesca ha fatto, meritandosi l’applauso dei colleghi e del presidente nazionale Rocco Pozzulo.

Al lavoro come commis da Sassella Ricevimenti di Casirate d’Adda, ha conosciuto la Fic attraverso il suo titolare, Fabrizio Camer, segretario dell’Associazione cuochi bergamaschi, vicepresidente regione e consigliere nazionale. «Mi ha proposto di iscrivermi due anni fa – ricorda – ed ho cominciato a partecipare alle iniziative. In particolare ho lavorato per il congresso di Firenze lo scorso novembre sul Cuoco 3.0 e ai campionati italiani della cucina di Montichiari. Ho fatto un po’ di tutto, come capita in queste occasioni, dal preparare pranzi e cene all’assistenza agli showcooking, al magazzino». «Sono belle esperienze – sottolinea -, perché permettono di lavorare con cuochi di tutta Italia, vedere come si svolgono i concorsi, scoprire piatti nuovi e sono tutti stimoli a fare di più. Ho avuto modo anche di conoscere maestri come Claudio Sadler e Davide Scabin».

Francesca ha scelto la carriera in cucina sulle orme del fratello, Andrea, morto prematuramente in un incidente stradale. «È a lui che voglio dedicare il premio, se faccio questo lavoro è anche nel suo ricordo – dice -. La soddisfazione è stata grande e mi spinge a dare sempre di più nella professione e nell’associazione».

I piatti che ama maggiormente cucinare sono i secondi di pesce e il suo obiettivo, in futuro, è affiancare la sorella Daniela, che invece ha studiato sala e che gestisce da otto anni il ristorante C’est la vie nella zona industriale di Caravaggio. Sa però che la gavetta è necessaria ed è intenzionata a collezionare ancora esperienze che le permettano di crescere.

francesca plebani 2


È di Trescore il miglior gelato alla frutta

È “Lo Chef del Gelato” di Trescore Balneario ad aver dato la migliore interpretazione dei gusti frutta, tema del quarto concorso di Gelateria artigianale promosso dai Gelatieri bergamaschi aderenti all’Ascom.

L’accostamento tra i gusti lampone al basilico di Riviera e banana allo zenzero con sfoglie di cioccolato fondente del Vietnam di Vito Giammello ha conquistato la giura, che ieri all’istituto alberghiero Serafino Riva di Sarnico ha valutato le creazioni delle 19 gelaterie bergamasche in gara e delle quattro squadre di allievi delle scuole alberghiere.

Il secondo posto è andato alla gelateria L’Oasi di Villongo di Giuseppe Mologni, che ha proposto “Mediterraneo”, ossia mandorla di Puglia aromatizzata agli agrumi di Sicilia e mirto di Sardegna con olio extravergine di Sicilia, mentre in terza posizione si è classificata La Voglia Matta di Zanica, di Daniel Rossi, con “Fusion benessere”, che ha abbinato due emblemi dell’alimentazione salutistica come le bacche di Açai e di Goji al gelato al pesto di pistacchio di Sicilia salato. Nella competizione riservata alle scuole alberghiere la vittoria è andata all’Ipssar di San Pellegrino con gli allievi Cassis, Bielli, Roncelli, Chiofano e Macetti che hanno presentato il gelato alle mandorle Garibaldine, valorizzando una varietà del frutto. In gara anche i “padroni di casa” del Serafino Riva, l’Ipssar Sonzogni di Nembro e il Cfp di Clusone.

La giuria era composta dal Maestro Pierpaolo Magni, fondatore della Coppa del Mondo della Gelateria, in veste di presidente, dagli chef Petronilla Frosio (ristorante Posta di Sant’Omobono), Roberto Proto (Il Saraceno di Cavernago), Alessia Mazzola (Al Gigianca di Bergamo) e dalla giornalista Emanuela Balestrino. I lavori sono stati coordinati da Luciana Poliotti, giornalista e studiosa di storia del gelato artigianale e della gastronomia.

Non nasconde la soddisfazione per il successo il vincitore Vito Giammello, 53 anni, che solo un anno fa ha aperto a Trescore la sua gelateria, nuovo sbocco professionale dopo una carriera nella ristorazione, come racconta l’insegna “Lo Chef del Gelato”. «Banane e lampone? No l’ispirazione non me l’ha data la canzone di Morandi – dice sorridendo – quanto l’abbinamento dei colori, che era uno dei parametri del giudizio. Il resto lo ha fatto il gusto, coltivato in tanti anni al lavoro in cucina. Sono un neofita del settore, ho ancora tanto da imparare – ammette -, e la vittoria mi dà fiducia per continuare su questa nuova strada che ho scelto di intraprendere perché mi dava la possibilità di sviluppare un’iniziativa in proprio. Gelato e gastronomia, del resto, sembrano sempre più spesso destinati a dialogare tra loro e io intendo propormi proprio come punto di incontro».

Giammello ha anche vinto la classifica dedicata al gusto, L’Oasi di Villongo quella dell’aspetto visivo, mentre per l’originalità è stata premiata La Crem di Vertova di Marcello Gusmini, che ha utilizzato pera, ricotta al cioccolato e mostarda cremonese. «Il concorso – commenta il presidente dei Gelatieri bergamaschi Ascom, Massimo Bosio – rappresenta un’occasione prima di tutto per incontrarsi tra colleghi, scambiare idee e informazioni, anche grazie al momento conviviale della cena di gala. Ma è pure uno stimolo importante per mettersi in gioco professionalmente. Ci partecipa, in fondo, vuole fare bene e così sperimenta, crea, approfondisce, ha l’occasione di uscire dalla visione strettamente commerciale del prodotto. Magari i gusti che abbiamo assaggiato non entreranno nelle vetrine dei punti vendita, ma sono comunque cose nuove e interessanti che fanno crescere il settore. La presenza di tre chef in giuria – evidenzia – ha spinto i concorrenti a pensare a qualcosa che possa finire anche in un piatto anziché sul cono ed è un’opportunità in più per le gelaterie, che spesso forniscono anche i ristoranti».


SolarLab, per gli studenti del Natta premiazione in Senato

Young Minds nell’impianto Termodinamico di Massa Martana

 

Il 15 marzo prossimo, a Roma, nella Sala Koch del Senato della Repubblica con indirizzo di saluto del presidente Pietro Grasso, gli studenti del SolarLab dell’Istituto “Giulio Natta” di Bergamo saranno nella ristretta schiera delle tre scuole premiate nell’ambito della cerimonia dei Cetri Educational Awards, per la realizzazione del loro progetto “Future Energy and Young Minds”.

Il SolarLab, in cui operano a tutt’oggi più di una trentina di studenti, è nato nel 2008 per iniziativa di docenti ed imprenditori convinti della necessità di investire nei giovani e nei loro sogni, per dare loro la possibilità di essere protagonisti nella pratica sul campo della ricerca scientifica, con impianti e strumentazioni all’avanguardia nel settore della produzione di energie rinnovabili.

Con il progetto “Future Energy and Young Minds” del SolarLab, la figura dello studente sperimentatore si è evoluta in quella di Young Minds, giovane mente che, oltre a interfacciarsi con il mondo del lavoro, attraverso esperienze tra scuola e imprese, e crearsi un percorso di ricerca personale, vuole contestualizzare le proprie conoscenze e collaborare alla creazione di un percorso di pace, relazionandosi con la Governance e occupandosi di Future Energy.

Tra gli obiettivi del progetto, quello di visitare e approfondire lo studio dei più grandi esempi di Future Energy nel mondo e soprattutto quello di incontrare e confrontarsi con studenti di Scuole e Università di diversi Paesi per poter creare una rete internazionale di Giovani Menti. Tra i Paesi coinvolti, da qui al 2020, figurano Spagna, Germania, Svizzera, Marocco, Islanda, Repubblica del Kazakhstan ed Emirati Arabi Uniti.

I giovani studenti bergamaschi sono infatti convinti dell’assunto Connecting minds, creating the future. «Il futuro è nostro – afferma Valentina Intra, portavoce di SolarLab  – e crediamo che il mondo cambierà solo grazie ai sogni e alle azioni di noi giovani. Incontrando studenti di altri Paesi, vorremmo allora condividere il nostro tempo e le nostre esperienze, parlare di sogni e di progetti per il futuro, lavorare e costruire insieme, discutere con loro dei temi della produzione di energie rinnovabili, di impatto ambientale e della loro divulgazione».

Obiettivi ambiziosi saranno inoltre quello di produrre un DocuFilm sul progetto, da pubblicare online e rendere disponibile per le scuole di ogni ordine e grado, nonché la formulazione di un Global Index Future Renewable Energy, Gifre, con il Comitato Scientifico del Cetri-Tires sulle teorie del professor Jeremy Rifkin.

Numerosi anche i coinvolgimenti istituzionali e diplomatici che stanno animando il progetto, come l’interessamento della Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese e l’Unità Scientifico Tecnologica del Cnr distaccata presso il Ministero degli Affari Esteri, e la piena disponibilità ricevuta dall’Ambasciatore del Marocco in Italia, sancendo di fatto l’internazionalizzazione del SolarLab Natta.

Da segnalare anche il Patrocinio del Comune di Bergamo e l’apprezzamento e il sostegno del Presidente della Repubblica Italiana, che in una lettera ai giovani ha scritto: «… Vi ringrazio per avermi messo a conoscenza delle numerose e interessanti iniziative di SolarLab. L’entusiasmo e la passione con cui vi state dedicando alla ricerca insieme ai vostri docenti e ai compagni più grandi rappresentano un importante esempio di cooperazione e di trasmissione di saperi, affetti fondamentali per il mondo della scuola, così come per quello dell’università e del lavoro. …».

«In questi questi studenti abbiamo visto tanto entusiasmo e voglia di apprendere – racconta Antonio Rancati del comitato scientifico del Cetri (Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale) e coordinatore nazionale delle attività di strategia di formazione – che hanno reso possibile spiegare in modo semplice ai cittadini come siamo in grado, talvolta con piccoli gesti quotidiani, di salvaguardare la nostra splendida Italia. Crediamo fortemente sia quanto mai necessario partire dalle nuove generazioni per contribuire a creare una generazione di adulti consapevoli dei problemi attuali dell’inquinamento e delle possibilità di risoluzione tramite la diffusione democratica della produzione di energia».

 


Il pacco te lo ritira il negoziante. La bergamasca Fermo!Point tra i campioni dell’innovazione


Anche un’idea made in Bergamo ha ricevuto ieri a Roma – nell’Aula del Palazzo dei gruppi Parlamentari – il Premio Nazionale per l’Innovazione nei Servizi 2015, conosciuto anche come “Premio dei Premi”, organizzato dalla Fondazione Cotec su concessione del Presidente della Repubblica e riservato ad aziende, enti pubblici o persone fisiche individuate tra i vincitori dei premi per l’innovazione assegnati annualmente a livello nazionale.

Si tratta di Fermo!Point, un servizio nato per risolvere il problema delle consegne degli acquisti in Internet quando non si può assicurare che ci sarà qualcuno in casa per ritirarli. La società non ha creato punti di distribuzione ex novo, ma ha pensato di coinvolgere i negozi e le attività commerciali che già esistono chiedendo loro di essere disponibili a ritirare la spesa e a conservare la merce. È il cliente a decidere quando e dove ritirarla. Gli basta scegliere il posto più comodo tra quelli localizzati sul sito – il negozio davanti alla scuola del figlio, l’edicola accanto all’ufficio, la cartoleria del paese dove abita una cara amica – e passare presso l’attività negli orari di apertura a seconda delle proprie esigenze.

Il progetto, sviluppato con il supporto dell’Università di Bergamo e di Bergamo Sviluppo, l’azienda speciale della Camera di Commercio, che ha seguito le fasi di start up con il suo Incubatore d’Impresa, è stato premiato nella categoria “Università e ricerca pubblica”. A ritirare il riconoscimento il fondatore e amministratore delegato Alberto Luisi e il co-founder e direttore operativo Claudio Saloni.

Alla cerimonia era presente il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. Tra gli enti che partecipano al Premio Nazionale per l’Innovazione c’è anche Confcommercio, che ha promosso la selezione nel settore “Commercio, Turismo, ICT & Service Design nei Servizi”.

Fermo!Point si attiva acquistando i “Fermo!Ticket” di durata illimitata. Il singolo costa 2,90 euro, mentre per i pacchetti la spesa si riduce in proporzione. Il servizio è utile ai clienti digitali, ma offre vantaggi anche per l’e-commerce, i negozi e i corrieri. Per le attività commerciali, in particolare, l’affiliazione è completamente gratuita e per ogni movimentazione si ha un guadagno. Partecipare al network, che attualmente conta oltre 1.500 negozi in Italia, aumenta, inoltre, il passaggio di potenziali nuovi clienti in negozio e offre visibilità a fronte di un impegno minimo per la gestione delle consegne.

www.fermopoint.it


“Birra dell’anno”, due bergamasche sul podio

La premiazione del birrificio Valcavallina, di Renato Carro

 

Un secondo e un terzo posto, più due piazzamenti ai piedi del podio. Sono i risultati delle birre artigianali bergamasche all’11esima edizione del premio Birra dell’Anno, promosso dall’associazione Unionbirrai e punto di riferimento del settore per longevità e partecipazione.

La competizione ha vissuto proclamazioni e premiazioni nel corso di Beer Attraction, festa internazionale dedicata a birrifici e brewpub, specialità birrarie, tecnologie e materie prime, che si svolge fino al 23 febbraio alla Fiera di Rimini. In lizza sono scesi oltre 200 birrifici e più di mille birre, suddivise in 26 categorie e valutate da una giuria internazionale di esperti.

Il miglior risultato orobico per il 2016 è quello del birrificio Valcavallina di Endine Gaiano, che ha ottenuto il secondo posto con Alba Rossa nella categoria “Chiare e ambrate, alta fermentazione, basso/medio grado alcolico, luppolate, di ispirazione anglosassone (Ipa)”, alle spalle di Suburbia, della Fabbrica della Birra di Perugia, che si è aggiudicata – detto per inciso – il titolo di Birrificio dell’anno, assegnato al produttore con la migliore somma di punteggi.

Birrificio Valcavallina - Alba RossaCon il 6,4% di grado alcolico, Alba Rossa ha colore bruno con riflessi ramati e cappello di schiuma bianca, piuttosto persistente. Al naso presenta sentori di frutta matura, malto, sino al finale erbaceo di luppolo; in bocca, corpo medio, con lievi toni di nocciola e frutta matura accompagnati dall’amaro erbaceo dei luppoli inglesi. Il finale lungo è predominato dall’amaro erbaceo seguito da note maltate. È ritenuta ottima con carni rosse, agnello, pasta al ragù e con alcuni formaggi come parmigiano e grana.

morosa - birrificio Via PriulaLa Morosa del Birrificio Via Priula di San Pellegrino si è invece classificata terza tra le “Birre alla frutta, alta e bassa fermentazione”. Colore ambrato carico, 6,5% di alcol, nasce dall’incontro di more in frutto, un lievito belga e un mix di malti aromatici per un risultato di piacevole complessità aromatica: su tutto un bel fruttato, una leggera acidità che bilancia la morbidezza dei malti e nel finale una debole sensazione di amaro che accompagna il ritorno del gusto della mora.

Entrambi i birrifici hanno inoltre ottenuto un quarto posto. Via Priula con Dubec, nella sezione “Alta e bassa fermentazione, alto grado alcolico, di ispirazione tedesca” e Valcavallina con Darkside tra le “Affumicate, alta e bassa fermentazione”.

Già premiati nelle edizioni precedenti , con questi risultati i due produttori confermano anche per quest’anno la propria presenza nella selezione nazionale.

 

 


Negozi storici, riconoscimento alla “Gioielleria Rosaspina”

Via Borgo Palazzo e la Gioielleria Rosaspina in uno scatto del 1959

 

«Quello dei luoghi storici del commercio in Lombardia è un patrimonio che vogliamo continuare a valorizzare e sostenere, perché sono punti di riferimento ed elementi di attrattività per i centri urbani; e poi perché rappresentano un’identità e un modo di fare attività economica in grado di durare nel tempo, nonostante i morsi delle crisi e i rapidi cambiamenti imposti dal mercato».

Così Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, annunciando il riconoscimento e l’inserimento nel Registro regionale dei luoghi storici del commercio di 33 nuove attività, di cui 31 con la qualifica di “Storica attività”, una con quella di “Negozio storico” e una con il marchio di “Locale storico”.

Tra i riconoscimenti anche quello alla Gioielleria Rosaspina di via Borgo Palazzo, a Bergamo, la cui fondazione risale agli inizi del 1900 e dal 1939 occupa la sede attuale, recentemente ristrutturata, al numero 39 ab. Nella gestione del negozio si sono succedute tre generazioni, con la quarta pronta a raccogliere il testimone e a portare avanti la lunga esperienza nella selezione di gioielli, pietre preziose, perle, orologi, argenti e cristallerie.

A fondare la Gioielleria è stato Luigi Rosaspina, seguito dalla figlia Giulia e dal marito Angelo Marchesi. L’attuale proprietaria è Luisa Marchesi, figlia di Angelo e Giulia, affiancata dal marito Pierangelo Manzoni, con il figlio Stefano già occupato nella gestione del negozio pronto proseguire la tradizione.

All’interno del negozio si trovano, operativi, un laboratorio orafo ed un laboratorio orologiaio attrezzati con moderne apparecchiature affiancate anche da storici attrezzi tramandati di generazione in generazione.

Nell’ultimo decennio l’attività si è ingrandita e ammodernata, con l’acquisto dei  locali adiacenti alla sede storica, ma è stato mantenuto il nome originario Rosaspina, diventato un punto di riferimento nel settore di gioielli e orologi, in città e provincia. Gli arredi e la distribuzione degli spazi interni sono stati modificati per rendere gli ambienti moderni e luminosi mantenendo però  significativi particolari, come il recupero di una cassaforte originale e risalente ai primi del ‘900.

Il negozio oggi si compone di due vetrine e ingresso su via Borgo Palazzo, un’area espositiva di circa 80 metri quadri con salottino privato per le vendite, un locale separato adibito ad ufficio e ricevimento rappresentanti, più un ulteriore locale laboratorio, attrezzato per riparazioni di gioielleria-oreficeria-orologeria.

Insomma memoria, passione e competenze capaci di stare al passo con i tempi e guardare avanti.

 

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Responsabilità sociale, premi per 11 aziende bergamasche. C’è anche l’Aspan

Sono 11 le imprese bergamasche premiate per la responsabilità sociale nel corso dell’evento in programma oggi – mercoledì 17 febbraio –  nell’Auditorium di Piazza Città di Lombardia a Milano, momento conclusivo della raccolta delle buone prassi promossa dalle Camere di Commercio della Lombardia e giunta alla sesta edizione.

Protagoniste sono tanto le piccole e medie imprese quanto le grandi aziende e le cooperative che si sono distinte per il loro impegno e comportamento virtuoso e responsabile verso la società, l’ambiente e gli stakeholder in generale (personale, clienti, fornitori, comunità locali). Queste imprese hanno scelto di rendere pubblico il loro impegno, facendo da esempio ma anche sottoponendosi al vaglio di tutte le parti interessate: consumatori, lavoratori, organizzazioni non governative, a testimonianza della loro serietà e trasparenza.

L’edizione 2015 ha preso il via il 15 luglio scorso. L’iter di adesione si è svolto tutto on-line sul portale www.csr.unioncamerelombardia.it con la chiusura delle iscrizioni a fine dicembre. È seguita un’accurata fase d’istruttoria per valutare richieste e documentazioni conclusasi con la lista definitiva delle aziende premiate.

Per la Bergamasca il riconoscimento va a: Asilo nido La stellina (Azzano San Paolo), asilo nido Starlight (Stezzano), Aspan Servizi (Grassobbio), cooperativa La Terza Piuma (Bergamo), salumificio Gamba Edoardo (Villa d’Almé), Il Susino (Caravaggio), Ivs Italia (Seriate), O.P. Raggio di Sole società agricola cooperativa (Gorlago), Orto Bellina (Gorlago), Politerapica (Seriate), Sidip World (Canonica d’Adda), realtà che hanno quasi tutte già scritto negli anni scorsi il proprio nome nel repertorio regionale delle buone prassi.

Espressione del mondo associativo, Aspan Servizi, società che fa capo all’associazione dei panificatori bergamaschi, ha messo sul piatto ben tre iniziative. Il progetto di filiera di territorio, oggi denominato “QuiVicino”, mira a garantire una continuità alla produzione di pane con grano coltivato localmente, contribuendo a valorizzare l’economia locale in termini di occupazione, impatto ambientale, valorizzazione del paesaggio, differenziazione colturale e attenzione agli aspetti nutrizionali (il grano tenero raccolto diventa farina di tipo “1”, più ricca in fibre). Si tratta di un’inizativa che ha raggiunto rilevanza regionale, avendo coinvolto agricoltori, dopo gli agricoltori bergamaschi, quelli di altre province lombarde.

C’è poi il percorso didattico che ruota attorno al personaggio di “Capitan Pan Pan” per parlare e far conoscere il mondo del pane nell’ambiente scolastico. Portato avanti fino all’anno scolastico 2014-15  – con i patrocini dell’Ufficio scolastico provinciale, dell’Assessorato all’istruzione della provincia di Bergamo e del Comune di Bergamo – ha coinvolto alunni e insegnati dalle scuole materne alle medie offrendo l’opportunità di approfondire tematiche legate all’educazione alimentare e, più in generale, alla crescita dei ragazzi, e promuovendo, al contempo, la conoscenza e la collaborazione con le imprese di panificazione del loro quartiere. L’associazione ha inoltre finanziato una Borsa di studio, in convenzione con l’Università di Pavia, per quattro anni a partire dal 1999/2000 per un progetto di sorveglianza sanitaria a favore degli addetti del settore e successivamente sostenuto il “Progetto stress lavoro correlato per il settore della panificazione artigianale” a beneficio di tutti gli operatori.

In totale le realtà premiate in Lombardia sono 136: oltre alle 11 della provincia di Bergamo, 14 di Brescia, 5 di Como, 3 di Lecco, 2 di Lodi, 11 di Mantova, 53 di Milano, 5 di Monza/Brianza, 10 di Pavia, 18 di Sondrio e 4 di Varese. L’evento vede la presenza del presidente della Regione Roberto Maroni, dell’assessore allo Sviluppo Economico Mauro Parolini e di Giandomenico Auricchio, presidente Unioncamere Lombardia.