Bergamo regina dei formaggi, «negozi e ristoranti sempre più alleati dei produttori»

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Con il progetto Forme, Bergamo mette in piazza i propri titoli in fatto di formaggi. L’evento, organizzato dall’Associazione Promozione del Territorio, PG&W e Guru del Gusto, è una full immersion, da venerdì 20 a domenica 22 ottobre, nell’arte casearia con conferenze, mostre-mercato ed eventi, aperti al pubblico e agli addetti ai lavori, per conoscere e degustare le principali specialità italiane e internazionali con un posto d’onore per le nove Dop del territorio, i formaggi Principi delle Orobie e quelli di East Lombardy.

«Promozione del Territorio – dichiara il presidente Ivan Rodeschini – continua il suo compito di valorizzazione delle eccellenze in una logica di filiera che va dalla produzione alla commercializzazione. Con Forme si esalta uno dei prodotti più caratterizzanti e legati al territorio, risultato di tradizioni secolari e filiere di produzione uniche. Bergamo è infatti la provincia con il maggior numero di formaggi Dop e la più vasta biodiversità in ambito caseario». «Forme – spiega – è la prima manifestazione di tal genere che si organizza nella nostra provincia e promuove insieme ad un prodotto l’intero territorio, in quando coinvolge non solo il mondo agricolo ma anche quello della ristorazione e dell’ospitalità. Ai ristoranti e agli alberghi di tutta la provincia abbiamo chiesto di rafforzare, nel periodo della manifestazione, la loro proposta di formaggi attingendo alle 9 Dop e ai 7 Principi delle Orobie e di proporre un piatto a base di formaggio all’interno del loro menù. La risposta da parte dei nostri operatori è stata buona e, come sempre, contraddistinta da una grande creatività».

Anche l’Ascom partecipa al progetto, promuovendo la valorizzazione dei formaggi del territorio nei negozi e nei locali

Petronilla Frosio
Petronilla Frosio

«C’è un risveglio dell’attenzione sui formaggi, dalla città alle Valli – evidenzia la presidente dei Ristoratori Ascom, Petronilla Frosio -. Se i grandi assortimenti sono difficili e costosi da gestire, la tendenza è quella di selezionare piccoli produttori locali con il vantaggio di semplificare l’approvvigionamento ma, soprattutto, di caratterizzare la propria offerta legandola al territorio. È con un rapporto sempre più stretto con le produzioni vicine, nella collaborazione reciproca che si dà identità e riconoscibilità alla cucina». Quanto all’uso, sì a taglieri e degustazioni in purezza, ma sempre più spesso i formaggi finiscono nei piatti, protagonisti di golose ricette.

I salumieri Ascom ambasciatori dei prodotti tipici bergamaschi nel settembre scorso all'accademia Carrara
I salumieri Ascom ambasciatori dei prodotti tipici bergamaschi nel settembre scorso all’accademia Carrara

Anche Luca Bonicelli, presidente dei Gastronomi e salumieri Ascom crede in un rapporto virtuoso con i formaggi del territorio. «A fine settembre abbiamo tenuto una degustazione di salumi e formaggi tipici in Accademia Carrara – ricorda – proprio per far conoscere i nostri prodotti, che sono buonissimi e di grande qualità ma, occorre dirlo, non così conosciuti in tutto il loro valore. Ritengo che oggi il compito del salumiere sia proprio quello di raccontare cosa sta dietro ad ogni forma. Siamo stati noi i primi a dedicarci alla selezione dei prodotti tipici, seguiti dalla grande distribuzione. Ora le chicche non bastano più, è la conoscenza il valore aggiunto che possiamo dare alla nostra proposta: saper illustrare le caratteristiche, i luoghi e i modi di produzione è ciò che può permettere alle nostre piccole attività di non essere cancellate dal panorama distributivo».


Astino nel Gusto, promossi i sapori della Bergamasca

Comune denominatore la conoscenza e l’ammirazione per il territorio bergamasco, i suoi prodotti e gli chef che li plasmano per i palati dei loro ospiti.
Il grande lavoro portato avanti negli ultimi anni sta dando i suoi frutti e, grazie anche allo stimolo generato dai milioni di turisti che ogni anno sbarcano in terra orobica, è giunta l’ora di proseguire sulla strada della promozione delle nostre realtà.

La tre giorni del gusto ad Astino si chiude con la consapevolezza di aver raggiunto buoni livelli nella ristorazione. Sulla strada tracciata dalle stelle che si sono affermate nel corso degli anni, sono infatti cresciute molte realtà più giovani in grado oggi di garantire un’offerta invidiabile.

Il progetto East Lombardy ha inoltre favorito una serie di scambi virtuosi, accompagnati da una sana competizione tra le diverse province. «L’alleanza generata con East Lombardy è sicuramente positiva – afferma Mauro Vielmi del ristorante Da Sapì di Esine -. Bergamo e Brescia hanno un’idea comune di cucina con una ricerca della materia prima sul territorio».

«In Europa la Lombardia è il cuore goloso per materie prime e capacità di chi le lavora – ci racconta con grande passione lo stellato Romano Tamani dell’Ambasciata di Quistello -. Abbiamo la fortuna di avere una terra generosa e un palato che è rappresentato dal territorio profondo. Bergamo è terra di cultura contraddistinta da una forte preparazione e dal grande amore per la cucina. E non mi riferisco solo ai ristoranti più famosi perché ci sono decine di attività che garantiscono un’ottima qualità per tutte le tasche».

Anche lo chef pop Davide Oldani incorona «Bergamo come una regina della ristorazione che non ha nulla da invidiare ad altre province perché rappresenta un esempio virtuoso per tutti noi chef». Vittorio Fusari ha instaurato da tempo un rapporto con la nostra terra, grazie ad una consulenza per l’aeroporto nello spazio creato per diffondere i valori enogastronomici del territorio “Italy Loves Food”. «Bergamo è indubbiamente una città di grande tradizione gastronomica – esordisce Fusari -. Lo sviluppo dell’aeroporto è fondamentale per far conoscere il territorio oltre che per determinare le impressioni dei turisti, stranieri e non, tenuto conto che lo scalo rappresenta il primo posto per chi arriva e l’ultimo prima di partire. Il ricordo enogastronomico è fondamentale per determinare il giudizio dei visitatori».

«Il territorio bergamasco è fantastico perché in grado di offrire il maggior numero di formaggi Dop – riconosce Carlo Cracco -. Con un patrimonio del genere si possono veramente creare piatti originali». E tra gli chef blasonati c’è chi, come Antonino Cannavacciuolo, deve eterna riconoscenza a Bergamo che lo ha visto crescere da Vittorio con la famiglia Cerea.

Nella kermesse hanno lasciato il segno Antonia Klugmann del ristorante “L’argine a Venico’” di Gorizia con l’originale “Orzo, farro e radice amara”, gli stellati Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mn) con i delicatissimi “Anoli ripieni di piccione” e Giuliana Germiniasi del ristorante bresciano “Il Capriccio” che ha proposto un eccezionale “Polpo grigliato su crema di patate acida e uova di trota; Sergio Carboni del ristorante cremonese “Locanda degli artisti” con la sua creazione “Gnocchi a sfera di ricotta di capra con crema di blu di capra, vellutata di zucca e nocciole tostate”; il bresciano Mauro Vielmi del ristorante “Da Sapì’” che ha servito un tenerissimo filetto di maiale allevato sul territorio e avvolto da speck artigianale e stagionato appositamente per l’occasione.

Imperdibili il Timballo di fregola con salsa al vino bianco, zafferano e gambero proposto dal ristorante D’O del grande Davide Oldani; la seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce dell’inossidabile Nadia Vincenzi “Da Nadia”; il delicatissimo luccio in salsa dell’osteria mantovana Da Pietro di Fabiana Tabai; la speciale “essenza di pecora in una vita del cavolo” creata sapientemente dal bresciano Michele Valotti de La Madia; la particolarissima “Galantina di cappone dei Gonzaga con mostarda di zucca e pere” di Raffaella Cantadori dell’agriturismo mantovano “Le Caselle”. Molto particolare e interessante “Bourguignonne all’italiana”, il piatto creato dal cremonese Federico Malinverno, terza generazione del “Caffè la Crepa”.

Sabato sera notevoli l’esplosione di gusto di “Fontana o pomodoro?” di Heinz Beck; la “Patata viola, Gambero rosso e Franciacorta” di Stefano Cerveni de “Le due colombe” di Corte Franca; l’anatra con le verze in giro per il mondo di Vittorio Fusari; la coppa di maialino arrostita con radice dì prezzemolo e ketchup di albicocche del talentuoso Fabio Abbattista “Ristorante Leone Felice” di Erbusco.

Tra i dolci segnaliamo il fantastico Cannoncino con creme di Giovanni Cavalleri della Pasticceria Da Roberto a Erbusco, il delicatissimo dolce natalizio mantovano “Anello di monaco” di Marco Antoniazzi dell’omonima pasticceria mantovana, il  “Morbidone di cioccolato con olio d’oliva del Garda Dop con un eccezionale cremoso al mango, crema al cioccolato e sorpresa” della pasticceria bresciana Di Novo.

Chiusa la pagina dedicata agli chef vivono e operano fuori dalla nostra provincia, segnaliamo le proposte di grande qualità offerte dai nostri operatori. I quattro appuntamenti di Astino nel Gusto hanno permesso di mostrare a migliaia di persone i frutti di una crescita costante.

Venerdì sera hanno fatto onore alla terra bergamasca, Marco e Vittorio Colleoni del San Martino di Treviglio con il loro piatto “Spuma di patate affumicata con calamaro croccante, chips di pane nero e pomodorini datterini”, veramente equilibrato e uno dei più gettonati della serata. Così come le “Polpette di pecora di razza gigante bergamasca con crema di zucca” di Alessia Mazzola del ristorante “Al Gigianca”, una portata originale e delicata con una forte connotazione territoriale. Per il fine pasto si è fatto notare il “Casoncello dolce” di Giovanni Pina, rivisitazione del famoso piatto tipico bergamasco, con un impasto di mandorle.

Sabato a pranzo, invece, il protagonista è stato il “vero” casoncello alla bergamasca preparato sapientemente da Loredana Vescovi che con il marito Camillo Rota gestisce l’Antica Osteria dei Camelì ad Ambivere. Un’interpretazione magistrale del primo piatto simbolo di Bergamo. Lo stesso che è stato oggetto di una rivisitazione da parte di Roberto Proto che ha proposto il piatto “Bergamo-Amalfi: casoncello di mare”, originale e ben studiato negli equilibri dallo chef stellato de “Il Saraceno” di Cavernago.

Sempre sabato ma a cena si è ben evidenziata la proposta di Pier Antonio Rocchetti del ristorante “Loro & CO” con “Pianeta verde”, un raviolo di pasta fresca dal sapore unico e originale. Stefano Arrigoni e Paolo Benigni dell’Osteria della Brughiera di Villa d’Almé hanno invece servito “L’insalata autunnale del buongustaio” con racchiusa una coscetta di quaglia ben studiata nei suoi equilibri.

A conferma di quanto le paste ripiene siano parte integrante della cultura e della cucina made in Bergamo, un altro grande chef come Antonio Cuomo dell’Hostaria San Lorenzo di Città Alta ha proposto i “Tortelli di pasta di grano saraceno con ripieno di coniglio al forno, pesto di olive, spuma di salvia e pancetta nostrana”, una creazione molto gradita agli ospiti. Sul versante delle pizze, inconfondibile la “Regina Margherita Doc” di Mimmo realizzata con prodotti di alta qualità da Luca Carannante. Per chiudere la serata non potevano mancare la Torta Donizetti e la mitica Stracciatella creata al momento da Niccolò Panattoni, nipote dell’inventore di questo gusto, che ha utilizzato l’evoluzione mobile del macchinario verticale che dal 1961 delizia i nostri palati con un mix di fiordilatte e cioccolato fondente. Sul gelato più famoso al mondo è in corso il progetto “La stracciatella il Gelato di Bergamo” che promuove il nostro territorio con un brand e un disciplinare.

Domenica la serata conclusiva della manifestazione, dove si sono messi in bella mostra gli chef bergamaschi, capitanati dalla presidente dei ristoratori Ascom, Petronilla Frosio del ristorante Posta di Sant’Omobono, con una squisita e ben equilibrata polpetta di coniglio e polenta taragna; Paolo Frosio dell’omonimo ristorante di Almé ha invece proposto un ottimo cannoncino di baccalà ricavato dall’autentico e originale stoccafisso norvegese Halvors. Mario Cornali del Collina di Almenno San Bartolomeo ha realizzato un amabilissimo Risotto Venere su verde di broccoletti e fondente di missoltino mentre il creativo Daniel Facen dell’Anteprima di Chiduno ha servito il suo piatto sorpresa “Il lento movimento della natura”. Fiorella Visconti dell’omonima trattoria di Ambivere ha portato il suo gradevolissimo Gnocco di spinaci e farina di mais nostrano dell’Isola con Formai de Mut d’alpeggio.

Da segnalare infine la focaccia di East Lombardy che racchiude i sapori delle quattro province coinvolte con zucca mantovana, porro, pasta di salame di Cremona e julienne di Salva Cremasco Dop. Nei dessert Riccardo Schiavi della Pasqualina si è ben proposto con un fantastico sorbetto al cioccolato fondente con cachi freschi, biscuit al mais di Gandino e fave di cacao, senza dimenticare il dolce Convivium della pasticceria mantovana Atena creato con ingredienti East Lombardy come l’olio del Garda Dop, il Moscato di Scanzo, la glassa al torrone di Cremona e un ripieno a base di zucca e pere macerate nel Moscato di Scanzo Docg.

Per quanto riguarda i produttori bergamaschi, ricordiamo i panificatori bergamaschi dell’Aspan, Ca’ del Botto con l’omonimo prosciutto crudo stagionato sul nostro territorio, il salame e la pancetta bergamasca; la Latteria di Branzi, la nuova cooperativa Monti e Laghi con lo stracchino del monte Bronzone; la Latteria sociale di Calvenzano con Taleggio Dop, Quartirolo Dop e Torta orobica; Casarrigoni con lo Strachitunt Dop e il Taleggio Dop.

Tra i produttori di vini, in ordine di serata, hanno proposto ottimi abbinamenti le cantine Medolago Albani, La Rovere, Fejoia, Locatelli Caffi, Tosca, De Toma, Quattroerre group, Il Cipresso, Cavalli Faletti, Cantina Sociale Bergamasca, Bonaldi Cascina del Bosco, Tallarini.


Obiettivo zero fame, la Dichiarazione di Bergamo per punti

g7 agricoltura - tavolo 2500 milioni di persone fuori dalla fame entro il 2030: è l’obiettivo che si è posto il G7 dell’Agricoltura, il summit dei sette paesi più industrializzati al mondo (Italia, Canada, Giappone, Stati Uniti, Francia, Germania e Gran Bretagna) riunito a Bergamo il 14 e 15 ottobre. Le azioni prioritarie sono riassunte nella Dichiarazione di Bergamo, siglata all’unanimità dai ministri.

 

  • TUTELA DEL REDDITO DEI PRODUTTORI DALLE CRISI CLIMATICO AMBIENTALI, MANDATO ALLA FAO

promuovere la tutela del reddito dei produttori, a partire dai piccoli, davanti alle crisi economiche e i disastri climatici. I Paesi G7 insieme a IFAD, WFP e OCSE hanno concordato di affidare alla Fao il compito di studiare un programma di azioni e individuare una definizione unitaria di evento catastrofico che oggi manca

  • PIÙ COOPERAZIONE AGRICOLA CON L’AFRICA

aumento della cooperazione agricola, sviluppo delle partnership nella ricerca, del trasferimento di conoscenza e tecnologia. La zona prioritaria di intervento, anche in relazione al fenomeno migratorio, è il continente africano, dove il 20% della popolazione soffre di povertà alimentare

  • MAGGIORE TRASPARENZA NEI PREZZI DEL CIBO

impegno a rafforzare la trasparenza nella formazione dei prezzi e nella difesa del ruolo degli agricoltori nelle filiere soprattutto di fronte alle crisi di mercato e alla volatilità dei prezzi. In particolare sui mercati locali si lavora a partire dalla Fao per dotare i produttori di strumenti che li aiutino nella definizione dei prezzi anche utilizzando big data e previsioni sull’andamento dei mercati

  • BATTERE LO SPRECO ALIMENTARE

necessità di rafforzare le norme e le azioni per ridurre le perdite di cibo e gli sprechi alimentari, che oggi coinvolgono un terzo della produzione alimentare mondiale

  • TRACCIABILITÀ PER SISTEMI PRODUTTIVI TERRITORIALI

adozione di politiche concrete per la tracciabilità e lo sviluppo di sistemi produttivi legati al territorio.


G7 dell’Agricoltura, «la partecipazione dei cittadini è stato il valore in più»

g7 agricoltura - tavolo

Un obiettivo ambizioso e il coinvolgimento attivo dei cittadini sui temi dell’agricoltura, della sostenibilità e del diritto al cibo. È il lascito del G7 dell’Agricoltura, il summit che nel fine settimana appena trascorso ha portato a Bergamo i ministri di Italia, Canada, Giappone, Stati Uniti, Francia, Germania e Gran Bretagna e i rappresentanti delle Organizzazioni internazionali. Il confronto si è concluso con l’adozione unanime della “Dichiarazione di Bergamo”.

«500 milioni di persone fuori dalla fame entro il 2030 – ha dichiarato il Ministro Martina, presidente G7 agricoltura – attraverso impegni concreti dei sette Paesi. È questo l’obiettivo che confermiamo come G7 agricoltura nel solco di Taormina e nella più ampia cornice Fame zero dell’Onu. Il ruolo della cooperazione agricola sarà decisivo per raggiungere questo traguardo, perché la maggioranza delle persone che soffrono la fame vive in aree rurali. La fame è una questione prima di tutto agricola. Per questo abbiamo deciso di aumentare gli sforzi per favorire la produttività sostenibile in particolare in Africa, attraverso la condivisione di buone pratiche per aumentare la resilienza e accompagnare lo sviluppo delle comunità locali. Abbiamo affrontato anche il tema della difesa dei redditi degli agricoltori davanti alle crisi dovute al cambiamento climatico e a quelle economiche, affidando il mandato alla Fao per studiare azioni sul tema».

«Ci sono temi – prosegue Martina – sui quali dovremo aumentare ancora gli sforzi, come la protezione dei suoli e la biodiversità, la maggiore trasparenza nella formazione del prezzo del cibo e la riduzione radicale dello spreco alimentare. Su questi fronti serve più consapevolezza, ognuno deve sentire forte la propria responsabilità. Anche per questo abbiamo voluto un G7 aperto, con una settimana dedicata dalla città di Bergamo a decine di appuntamenti sul tema del diritto al cibo, in continuità col lavoro che l’Italia ha fatto con Expo Milano. Una partecipazione straordinaria di giovani, organizzazioni non governative, agricoltori, istituzioni, associazioni che hanno dato spunti interessanti per il lavoro di confronto con gli altri ministri. Da Bergamo rilanciamo ancora la sfida per garantire davvero il diritto al cibo di ogni essere umano a qualunque latitudine».

mandala maisIl vertice è stato infatti accompagnato dalla Settimana dell’Agricultura di Bergamo, il festival voluto e realizzato dal Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo e Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che ha proposto 65 eventi tra laboratori, mercati, convegni, tavole rotonde.

Secondo i dati forniti dal Comune, il programma ha coinvolto oltre 106mila persone, con la punta di oltre 70mila visitatori registrata dal mercato della Coldiretti, ma anche 2.500 persone che hanno visitato lo Spazio MAD durante l’arco della settimana e poi i successi delle conferenze sul tema “Fame Zero” organizzate in collaborazione con BergamoScienza e Cesvi tra il Teatro Donizetti e l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo: oltre mille persone hanno ascoltato le parole del sindaco Giorgio Gori, del Ministro Martina, del commissario europeo Phil Hogan, di monsignor Nunzio Galantino, segretario della Cei e Graziano Da Silva, direttore generale della Fao.

A questi di aggiungono i visitatori del Mercato dei Mercati e le oltre 3.500 persone che hanno acquistato biglietti per il grande appuntamento enogastronomico di Astino nel gusto.

«Siamo stati l’unica tra le città italiane che hanno ospitato gli appuntamenti della Presidenza italiana del G7 a non limitarsi all’accoglienza verso le delegazioni, ma abbiamo creato invece un evento aperto e che ha visto una grande partecipazione», ha spiegato Gori. «Abbiamo voluto rappresentare visioni e punti di vista diversi, cercando di coinvolgere cittadini e visitatori intorno a temi di fondamentale importanza quali il futuro dell’alimentazione. Credo che ci siamo riusciti, anche grazie al grande lavoro che da qualche anno abbiamo intrapreso con il tavolo dell’agricoltura e alla grande risposta di enti, associazioni e realtà che hanno collaborato con il Comune, la Provincia e il Ministero alla realizzazione della settimana».


Antonia Klugmann: «Non spariamo sulla tv, sta dando una visibilità senza precedenti alla ristorazione»

Se non fosse per il lungo viaggio dall’ultimo lembo d’Italia, tra Carso e Collio, ai confini con la Slovenia, il primo desiderio di Antonia Klugmann sarebbe stato quello di concedersi una passeggiata nella valle della biodiversità di Astino. Ma la migliore cuoca dell’anno per L’Espresso, che basa la sua cucina su ingredienti dell’orto e erbe spontanee, spera di ritagliarsi un attimo di tempo: «Conto di farlo perché ci tengo molto – spiega la chef dopo un’ora di show-cooking prima di salire in postazione e servire oltre 800 porzioni del suo “orzo, farro e radice amara” nella serata di apertura di Astino nel Gusto -. Purtroppo a Bergamo sono stata solo una volta, ma spero di visitarla e scoprirla. Per me è la città dei Cerea: da Vittorio è una realtà d’eccellenza, un bell’esempio per tutta la cucina italiana».

Mentre buona parte della ristorazione accusa la tv di dare un’immagine distorta della cucina, la nuova giudice di Masterchef ama ricordare di aver desiderato fare la chef, guardando Ferran Adrià sul piccolo schermo, a 21 anni: «È inutile sparare a zero sulla tv, che ci sta dando una visibilità senza precedenti e che porta gente nei nostri ristoranti – puntualizza chef Klugmann, conosciuta dal grande pubblico anche per la vittoria del talent de La prova del cuoco -. È ora di aprirsi, a partire dalla comunicazione, per valorizzare la cucina italiana. Il vero giudice al di là di Masterchef è sempre il cliente».

Non c’è dubbio che in tv tutto sembri molto più facile e bello di quanto lo sia nella realtà: «La cucina è fatica, il nostro è un lavoro pesante e se di fatto aumentano gli iscritti alle scuole alberghiere, solo una minima parte finisce con il lavorare in cucina».

Ci sarà da aspettarsi un po’ d’indulgenza in più nel giudizio degli aspiranti Masterchef di una chef avvocato mancato che ha deciso di cambiare vita? «Cambiare si può e sempre se ci si crede. Io ho fatto la mia scelta (gettando alle ortiche quasi tutti gli esami di Giurisprudenza alla Statale di Milano, ndr.). Ma serve serietà. Quando ho avuto chiaro il mio obiettivo ho fatto di tutto per perseguirlo». In questo progetto di vita ha subito coinvolto anche il compagno Romano De Feo, sommelier che tiene alta la sala del loro “Argine a Venco’” di Dolegna del Collio: «Ci siamo conosciuti da ragazzini. Ho la fortuna di avere al mio fianco un uomo che ha capito quanto per me questo lavoro sia importante». Anche se la chef non ama le distinzioni di genere, è impossibile negare quanto la carriera da chef sia dura per una donna: «Gli orari sono impossibili e il lavoro è pesante, ma credo che per le donne non esistano proprio agevolazioni o sconti in nessuna carriera. Si fa fatica doppia in tutte le professioni, ma sappiamo essere molto determinate e concrete».

astino nel gusto KlugmannNon manca un incoraggiamento a chi frequenterà in futuro ad Astino la scuola d’alta cucina di Niko Romito: «Non sapevo del progetto, ma se c’è di mezzo Niko sarà un successo. Auguro la migliore carriera possibile a tutti i ragazzi che la frequenteranno». Intanto c’è l’attesa di vedere la chef all’opera nel ruolo di giudice nella nuova stagione del talent di cucina più seguito di tutti i tempi. I “selfie” fioccano già, la chef si presta dispensando un sorriso a tutti, ma poi vola in postazione con le sue Clarks rosa ai piedi.

Di certo quanto a serietà e impegno c’è poco da appuntare al suo rigore mitteleuropeo da brava triestina. Tanto per cominciare ha chiuso per i due mesi di registrazioni del talent il suo ristorante. Il personale ha frequentato corsi di aggiornamento e il locale ha subito un piccolo restyling. «Per me è stata l’unica scelta possibile, non me la sentivo di lasciare il mio ristorante. La nostra è una struttura piccola e lontana da tutto».


Astino, i grandi chef fanno il pieno di prenotazioni. Navette gratuite per il monastero

ASTINO 4A poche ore dall’apertura di Astino nel Gusto, l’evento gastronomico che, in occasione del G7 dell’Agricoltura porta a Bergamo grandi chef e le eccellenze agroalimentari della Lombardia Orientale-East Lombardy, le prenotazioni hanno raggiunto quota 2.400 persone per i tre giorni dell’evento.

Chi parteciperà è bene che sappia che il parcheggio di servizio all’antico complesso monastico non sarà disponibile in quanto riservato al carico/scarico dei fornitori. Comune di Bergamo, Visit Bergamo e Atb hanno messo a disposizione dei visitatori il parcheggio del centro commerciale Auchan, da cui partiranno navette gratuite per coloro che mostreranno il biglietto per l’evento.

La partenza della navetta, che recherà l’indicazione “Astino” sul pannello frontale, si trova in corrispondenza della via Salvo d’Acquisto (palina Atb del bus 2), mentre la partenza dal monastero di Astino di fronte alla scalinata della Chiesa del Santo Sepolcro. In prossimità della fermata di via Carducci sarà posizionato un gazebo e sarà attivo un servizio di assistenza per fornire informazioni.

Il servizio navetta sarà attivo con i seguenti orari, in base all’inizio e fine degli eventi:

VENERDÌ 13 OTTOBRE 2017

  • Dalle ore 17:10 alle ore 20:30 dal parcheggio Auchan al Monastero di Astino ogni 10 minuti.
  • Dalle ore 20:30 alle ore 21:30 dal parcheggio Auchan al Monastero di Astino ogni 20 minuti.
  • Dalle ore 22:30 alle ore 24:00 dal Monastero di Astino al parcheggio Auchan ogni 10 minuti.
  • Dalle ore 24:00 alle ore 1:00 dal Monastero di Astino al parcheggio Auchan ogni 20 minuti.

SABATO 14 OTTOBRE 2017

  • Dalle ore 10:15 alle ore 13:30 dal parcheggio Auchan al Monastero di Astino ogni 15 minuti.
  • Dalle ore 13:30 alle ore 16:00 dal Monastero di Astino al parcheggio Auchan ogni 15 minuti.
  • Dalle ore 17:10 alle ore 20:30 dal parcheggio Auchan al Monastero di Astino ogni 10 minuti.
  • Dalle ore 20:30 alle ore 21:30 dal parcheggio Auchan al Monastero di Astino ogni 20 minuti.
  • Dalle ore 22:30 alle ore 24:00 dal Monastero di Astino al parcheggio Auchan ogni 10 minuti.
  • Dalle ore 24:00 alle ore 1:00 dal Monastero di Astino al parcheggio Auchan ogni 20 minuti.

DOMENICA 15 OTTOBRE 2017

  • Dalle ore 17:10 alle ore 20:30 dal parcheggio Auchan al Monastero di Astino ogni 10 minuti.
  • Dalle ore 20:30 alle ore 21:30 dal parcheggio Auchan al Monastero di Astino ogni 20 minuti.
  • Dalle ore 22:30 alle ore 24:00 dal Monastero di Astino al parcheggio Auchan ogni 10 minuti.
  • Dalle ore 24:00 alle ore 1:00 dal Monastero di Astino al parcheggio Auchan ogni 20 minuti.


Serata Barbaresco, al Carroponte i vini della famiglia Rocca e i sapori piemontesi

evento-barbaresco-bruno-rocca - ritMartedì 17 ottobre alle 20.30 Al Carroponte di Bergamo ospita, a partire dalle 20.30, una degustazione dedicata ai profumi intensi e avvolgenti del Piemonte.

Protagonista della serata sarà la straordinaria qualità dei vini dell’azienda agricola Rabajà Bruno Rocca, una realtà a conduzione familiare che coltiva direttamente nei comuni di Barbaresco e Neive, nelle Langhe, oltre che a Vaglio Serra, nel Monferrato. I vini della famiglia Rocca sono il risultato di un intenso lavoro di ricerca e selezione, volto a esaltare le caratteristiche distintive delle uve e del territorio dal quale provengono.

Il tasting del 17 ottobre prevede un ricco menù di terra, legato ai sapori della tradizione piemontese, che lo chef Lanceni ha studiato per esaltare i vini selezionati dal patron di Al Carroponte, Oscar Mazzoleni.

La degustazione partirà con un Cadet Chardonnay Langhe 2015, seguito da tre eccezionali Barbaresco: un Barbaresco Docg 2014; un Barbaresco Rabajà Docg 2014, prodotto con le eccezionali uve provenienti dal Cru Rabajà; infine il Barbaresco Riserva Currà Docg 2012, appena arrivato sul mercato ma già selezionato dal palato attento di Mazzoleni per la raffinatezza assoluta del suo avvolgente profumo.

IL MENÙ

  • Cubo di manzo alla bourguignonne con fonduta di toma

Cadet Chardonnay Langhe 2015

  • Tartare di fassona piemontese con tartufo nero

Barbaresco Docg 2014

  • Risotto mantecato ai porcini e robiola della Langa

Barbaresco Rabajà Docg 2014

  • Guancia di vitello brasata con scaloppa di foie gras e puré di patate

Barbaresco riserva Currà Docg 2012

  • Semifreddo alle castagne

Il costo è di 80 euro a persona. La serata è organizzata per un numero massimo di 40 persone, è quindi necessario prenotare con anticipo. Si comincia alle 20.30, puntuali.

Al Carroponte

via E. De Amicis, 4
Bergamo
tel. 035 2652180
www.alcarroponte.it


Festa dei Lego in città. C’è anche una Ferrari a dimensione reale

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Per gli appassionati di Lego, sabato 7 e domenica 8 ottobre torna “Mattoncini a Bergamo”, la grande manifestazione organizzata da La Città del Mattoncino, il negozio specializzato di piazzetta Santo Spirito, con la collaborazione di Lego Italia che per questa terza edizione si presenta in una nuova veste con più spazi espositivi, messi a disposizione dalla fondazione Istituti Educativi, per dare seguito alle sempre più crescenti richieste degli appassionati.

Patrocinato dal Comune di Bergamo e dall’Ascom, è l’unico grande evento dedicato ai mattoncini Lego che si svolge in un borgo di un centro cittadino, nato e cresciuto per favorire la condivisione di una passione senza limiti d’età. Oltre alla mostra, che avrà l’ingresso al civico 88 di via Tasso, ci sarà anche una grande area creativa in piazzetta Santo Spirito con oltre 70 kg di Lego messi a disposizione di chi vorrà cimentarsi a costruire avendo come unico limite la propria fantasia.

Poiché gli organizzatori ci tengono a regalare sempre una prima assoluta, quest’anno la protagonista sarà la F1 Lego, un bolide da corsa in scala 1:1.

mattoncini a Bergamo (3)Gli espositori, provenienti non solo dalla Bergamasca, proporranno opere e ambientazioni uniche. Tra queste spiccano una Moc Lego Technic realizzata da Diego Curcio, un mastro costruttore di livello mondiale nel suo genere, due nuove navi da Crociera in scala 1:350 dal peso di oltre 4 kg l’una realizzate da Pierluigi Cervati e le sempre incantevoli grandi realizzazioni Star Wars di Simone Frigè.

Confermato il concorso di costruzioni per i bambini da 5 a 8 anni e per ragazzi da 9 a 14 anni, le cui premiazioni si svolgeranno nella giornata di domenica. Non mancherà inoltre la lotteria di beneficenza a premi Lego offerti da La Città del Mattoncino, che anche quest’anno donerà l’intero ricavato al sostegno dello sport per disabili.

Mattoncini a Bergamo quest’anno è anche evento top Lego Ninjago in vista dell’uscita del nuovo film nelle sale italiane, il 12 ottobre. Per l’occasione sarà attiva una partnership tra il negozio di piazzetta Santo Spirito e Uci Cinema, con la distribuzione di coupon per la visione del nuovo capolavoro d’animazione ad un prezzo agevolato e il biglietto d’ingresso alle sale diventerà automaticamente un buono sconto da spendere fino al 5 novembre presso La Città Del Mattoncino.

La collaborazione con l’associazione culturale Bergomix, con i suoi cosplayer, permetterà poi a tutti di scattare una foto con un supereroe e personaggio dei film in carne ed ossa.

L’ingresso è gratuito. La manifestazione è a orario continuato, dalle 10 alle 19. Essendo ospitata in aree al chiuso la mostra sara garantito anche in caso di condizioni meteo avverse mentre l’area creativa, in esterno, potrebbe risentire dei capricci del tempo.


Fioristi Ascom, quattro giornate “creattive”

creattiva_prima.jpgBergamo è pronta a farsi travolgere dalla fantasia del fai da te. Da domani, giovedì 5 ottobre, a domenica 8 torna Creattiva, 19esima edizione di un appuntamento nato nel 2008 che per due volte l’anno – nella versione autunnale e in quella primaverile –  porta alla Fiera di via Lunga schiere di appassionate, alle quali si aggiungono rivenditori, stilisti e trendsetter da tutta Italia e anche dall’Estero.

La fiera offre una vasta e specializzata parte espositiva, dalla bigiotteria al ricamo, dal patchwork alle decorazioni, dal cake design agli oggetti country, passando per i vari découpage, composizioni floreali, stitchery, trompe l’oeil, stencil, twist-art, candele, stamping e tanto, unita ad un ricco calendario di appuntamenti dedicati al pubblico, tra corsi, laboratori e dimostrazioni con i migliori rappresentanti delle arti manuali e hobbistiche.

Sui 17mila metri quadrati al coperto si incontrano gli stand di 272 imprese (19 delle quali straniere) in rappresentanza di 15 regioni e 9 Paesi stranieri. Tra i settori merceologici al primo posto “Merceria e Tessuti” (19% del totale), seguito da “Articoli per Bijoux e Beads” (18%), “Legno” (13%) e “Filati e lavorazioni d’ago” (9%).

Per quanto riguarda la provenienza, il gruppo più numeroso è tradizionalmente quello lombardo con 138 imprese, tra cui svettano quelle bergamasche (sono 53, il gruppo più numeroso in assoluto); seguono Milano (36), Lecco (17), Monza e Brianza (10). Al secondo posto tra le regioni più rappresentate il Veneto (38 imprese), seguito dall’Emilia Romagna (21), Piemonte (13) e Toscana (12).

Le novità principali dell’appuntamento autunno 2017 riguardano la seconda edizione della Fashion Half Marathon, originale contest che quest’anno coinvolge giovani stilisti emergenti di tutta Italia; la mostra con una sessantina di opere dedicate a “365 Quilt Blocks”, con l’arrivo dall’Australia di Kathryn Kerr, ideatrice dell’iniziativa con la quale ha coinvolto online migliaia di appassionate del quilt sparse in tutto il mondo in una sfida durata un anno, e “5 Oct Happy Teachers’ day!”, iniziativa con la quale Creattiva sposa la giornata mondiale dedicata dall’Unesco agli insegnanti di tutto il mondo, festeggiando in Fiera con una serie di iniziative la categoria che forma le generazioni.

fioristi Ascom a Creattiva

Tra i protagonisti anche il Gruppo Fioristi Ascom con uno stand all’ingresso del Padiglione A, dove terrà ogni giorno cinque dimostrazioni di allestimenti floreali. Il tema scelto dai professionisti dell’arte floreale da portare in Fiera è quello della sposa d’inverno: i fioristi Ascom mostreranno come creare bouquet, centrotavola, ghirlande e allestimenti per stupire gli ospiti di ogni ricevimento e fornire spunti e idee originali agli hobbisti presenti a Creattiva.

La loro presenza vuole ricordare al grande pubblico la passione e la competenza che si possono trovare in ogni negozio di fiori, ma servirà anche a fotografare, attraverso un questionario distribuito ai visitatori della fiera, le abitudini dei consumatori negli acquisti, le esigenze e l’opinione nei confronti del settore. Chi compilerà la breve rilevazione riceverà come segno di gratitudine una bustina di semi di girasole, ribattezzati semi della legalità, per tenere accesa l’attenzione sul problema dell’abusivismo, sempre molto sentito dalla categoria.Quanto alle tendenze, non tramonta quest’anno l’abbinamento cromatico bianco e verde e conquista sempre più l’impiego di elementi naturali, dal fascino del legno, con rami intrecciati e lavorati, all’impiego di bacche, specialmente in vista del Natale. A riscaldare l’atmosfera per il sì a ridosso delle feste contribuiranno colori caldi e sempre attuali come il bordeaux e il rame.Ogni mattina sono in programma due dimostrazioni, alle 10.30 e alle 11.30. Tre le dimostrazioni cui assistere nel pomeriggio: alle 14.30, alle 16 e alle 17.30.

Tra gli altri appuntamenti, CreattiWood, dedicato alla lavorazione del legno, le riprese di numerosi tutorial, le ricette dell’Associazione cuochi bergamaschi e Master Beads, con tecniche e “trucchi” per realizzare gioielli unici.

Confermato “Creattivexpress”, il servizio (a pagamento) che permette ai visitatori di farsi recapitare direttamente e comodamente a casa i prodotti acquistati in Fiera.

Per raggiungere la Fiera in tutti e quattro i giorni di svolgimento, Promoberg mette a disposizione dei visitatori gratuitamente due bus navetta con tragitto Fiera – Stazione FS di Bergamo. La fermata presso la stazione è su viale Papa Giovanni XXIII, all’altezza dell’Urban Center. La cadenza dei viaggi è ogni 30/40 minuti.

  • Orari: 9.30 – 19
  • Biglietti: intero 10 euro; ridotto 8 euro; ridotto plus 5 euro; ingresso gratuito per i ragazzi di età inferiore ai 10 anni.
  • Registrandosi online entro le ore 18 del 4 ottobre si può usufruire del biglietto d’ingresso a tariffa ridotta. I docenti potranno invece visitare la manifestazione utilizzando il biglietto ridotto plus (5 euro): basta registrarsi  e presentare un documento attestante la professione.
  • Parcheggio (forfait giornaliero): Auto 3 euro; Pullman 10 euro
  • Info: www.fieracreattiva.it


Parata di grandi chef ad Astino, ecco chi c’è e quando cucina

astino nel gusto

Il G7 dell’Agricoltura, che il 14 e 15 ottobre prossimi porterà a Bergamo i ministri dei Paesi più industrializzati del mondo, ha anche un corollario gastronomico di tutto rispetto. Si chiama Astino nel Gusto e dal 13 al 15 ottobre permette di assaporare i piatti di grandi chef e i migliori prodotti di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona ovvero le quattro province che compongono East Lombardy l’alleanza che quest’anno ha il titolo di Regione europea della Gastronomia.

Quattro gli appuntamenti: cena il venerdì, pranzo e cena sabato e cena domenica. Per ognuno la stessa formula: 25 isole gastronomiche, quattro chef East Lombardy, quattro chef stellati, un guest chef, una pizzeria, un panificio e due pasticcerie d’autore, insieme alle eccellenze di quattro produttori locali e otto cantine del territorio.

Le stelle sono Antonia Klugmann, prossima giudice di Masterchef, di scena il venerdì; Davide Oldani, guru della cucina pop, ai fornelli sabato a pranzo; il tristellato Heinz Beck della Pergola di Roma che illuminerà la cena di sabato e per finire con il dream team formato da Antonino Cannavacciuolo, Carlo Cracco e dai fratelli Cerea.

Tutti si esibiranno in cooking show con degustazione, insieme a due chef internazionali provenienti dai Paesi che partecipano al G7.

Il costo di ciascun evento è di 70 euro, che diventano 55 registrandosi in anticipo sul sito della manifestazione

I protagonisti di ogni giornata

chef astino nel gusto

Venerdì 13 ottobre – cena

  • guest chef stellata ANTONIA KLUGMANN del Ristorante L’ARGINE a Dolegna del Collio (Go)
  • chef stellato ROMANO TAMANI del Ristorante AMBASCIATA a Quistello (Mn)
  • chef stellato PHILIPPE LEVEILLÉ del Ristorante MIRAMONTI L’ALTRO a Concesio (Bs)
  • chef stellata GIULIANA GERMINIASI del Ristorante CAPRICCIO a Manerba del Garda (Bs)
  • chef stellati MARCO E VITTORIO COLLEONI del Ristorante SAN MARTINO a Treviglio (Bg)
  • chef East Lombardy MAURO VIELMI del Ristorante DA SAPÍ a Esine (Bs)
  • chef East Lombardy CARLO ALBERTO VAILATI del Ristorante IL NUOVO RIDOTTINO a Crema (Cr)
  • chef East Lombardy ALESSIA MAZZOLA del Ristorante AL GIGIANCA a Bergamo
  • chef East Lombardy SERGIO CARBONI del Ristorante LOCANDA DEGLI ARTISTI a Cappella de’ Picenardi (Cr)
  • mastro pizzaiolo ANTONIO PAPPALARDO della Pizzeria CASCINA DEI SAPORI a Rezzato (Bs)
  • mastro pasticcere GIOVANNI CAVALLERI della Pasticceria DA ROBERTO a Erbusco (Bs)
  • mastro pasticcere GIANNI PINA della Pasticceria GIOVANNI PINA a Trescore Balneario (Bg)
  • 4 prodotti tipici e 8 calici di vino delle migliori selezioni italiane

Sabato 14 ottobre – pranzo

  • guest chef stellato DAVIDE OLDANI del Ristorante D’O a Cornaredo (Mi)
  • chef stellati LOREDANA VESCOVI E CAMILLO ROTA del Ristorante ANTICA OSTERIA DEI CAMELÌ a Ambivere (Bg)
  • chef stellata NADIA VINCENZI del Ristorante DA NADIA a Erbusco (Bs)
  • chef stellato ROBERTO PROTO del Ristorante SARACENO a Cavernago (Bg)
  • chef stellato MASSIMO FEZZARDI del Ristorante ESPLANADE a Desenzano del Garda (Bs)
  • chef East Lombardy MICHELE VALOTTI del Ristorante LA MADIA a Brione (Bs)
  • chef East Lombardy FEDERICO MALINVERNO del Ristorante CAFFE’ LA CREPA a Isola Dovarese (Cr)
  • chef East Lombardy FABIANA TABAI del Ristorante DA PIETRO a Castiglione delle Stiviere (Mn)
  • chef East Lombardy RAFFAELLA CANTADORI del Ristorante LE CASELLE a San Giacomo delle Segnate (Mn)
  • mastro panificatore MICHELE QUARANTANI del Panificio PANE IN SALUTE a Cremona
  • mastro pizzaiolo PAOLO GHIDINI della Pizzeria AL FIENILE a Palazzolo S/O (Bs)
  • mastro pasticcere MARCO ANTONIAZZI della Pasticceria ANTONIAZZI a Bagnolo San Vito (Mn)
  • mastro pasticcere MARIO CREMONESI della Pasticceria DOSSENA a Crema (Cr)
  • 4 prodotti tipici e 8 calici di vino delle migliori selezioni italiane

Sabato 14 ottobre – cena

  • guest Chef stellato HEINZ BECK del Ristorante LA PERGOLA di Roma
  • chef stellati STEFANO ARRIGONI E PAOLO BENIGNI del Ristorante OSTERIA DELLA BRUGHIERA a Villa d’Almè (Bg)
  • chef stellato STEFANO CERVENI del Ristorante DUE COLOMBE a Corte Franca (Bs)
  • chef stellato Pier Antonio ROCCHETTI del Ristorante LO RO a Trescore Balneario (Bg)
  • chef East Lombardy STEFANO FAGIOLI del Ristorante VIA VAI a Ripalta Cremasca (Cr)
  • chef East Lombardy VITTORIO FUSARI del Ristorante PIAZZA FRANCIACORTA a Orio al Serio (Bg)
  • chef East Lombardy FABIO ABBATTISTA del Ristorante LEONE FELICE a Erbusco (Bs)
  • chef East Lombardy ANTONIO CUOMO del Ristorante HOSTARIA SAN LORENZO a Bergamo
  • chef East Lombardy GIANNI BRIARAVA del Ristorante BENACO a Salò (Bs)
  • mastro panificatore SIMONE RODOLFI del Panificio PROFUMO DI LIEVITO a Brescia
  • mastro pizzaiolo LUIGI CARANNANTE della Pizzeria DA MIMMO a Bergamo
  • mastro pasticcere CARMELO DI NOVO della Pasticceria DI NOVO a Manerba del Garda (Bs)
  • mastro pasticcere NICCOLÒ PANATTONI della Pasticceria LA MARIANNA a Bergamo
  • 4 prodotti tipici e 8 calici di vino delle migliori selezioni italiane

Domenica 15 ottobre – cena

  • guest chef stellato ANTONINO CANNAVACCIUOLO del Ristorante VILLA CRESPI a Orta San Giulio (No)
  • guest chef stellato Guest CARLO CRACCO del Ristorante DA CRACCO a Milano
  • chef stellato International ENRICO E BOBO CEREA del Ristorante DA VITTORIO a Brusaporto (Bg)
  • chef stellato RICCARDO CAMANINI del Ristorante LIDO84 a Gardone Riviera (Bs)
  • chef stellato DANIEL FACEN del Ristorante A’ANTEPRIMA a Chiuduno (Bg)
  • chef stellato PAOLO FROSIO del Ristorante FROSIO a Almè (Bg)
  • chef East Lombardy MARIO CORNALI del Ristorante COLLINA a Almenno San Bartolomeo (Bg)
  • chef East Lombardy FIORELLA VISCONTI del Ristorante TRATTORIA VISCONTI a Ambivere (Bg)
  • chef East Lombardy PETRONILLA FROSIO del Ristorante POSTA a Sant’Omobono Terme (Bg)
  • chef East Lombardy GIACOMO VERDELLI del Ristorante DA GIACOMO a Pizzighettone (Cr)
  • mastro pizzaiolo PACO MAGRI del RISTORANTE PIZZERIA DORDONI a Cremona
  • mastri panificatori ERALDO CASTAGNA, ELIO FINARDI, IVAN MOROSINI, CARLO TRIONFINI di ASPAN- QUI VICINO
  • mastro pasticcere RICCARDO SCHIAVI della Pasticceria LA PASQUALINA a Almenno San Bartolomeo (Bg)
  • mastro pasticcere GIANNI MARGINI della Pasticceria ATENA a Sabbioneta (Mn)
  • 4 prodotti tipici e 8 calici di vino delle migliori selezioni italiane