Edicole, con la manovra arrivano 2mila euro di bonus

Per le edicole è in arrivo un piccolo aiuto. La legge di Bilancio 2019 (legge n. 145/2018) introduce un’agevolazione fiscale per le attività al dettaglio che esercitano esclusivamente la vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici. Il credito d’imposta vale anche per le edicole ‘miste’ purché rappresentino l’unico venditore al dettaglio di giornali del loro comune. L’agevolazione prevede per gli anni 2019-2020 un bonus fino a 2.000 euro, fino a esaurimento risorse. Per il 2019 sono stati stanziati 13 milioni di euro e per il 2020 17 milioni. Il bonus è valutato sugli importi pagati a titolo di IMU, TASI, COSAP E TARI con riferimento ai locali dove si svolge la medesima attività di vendita di giornali, riviste e periodici al dettaglio, nonché ad altre eventuali spese di locazione o ad altre spese individuate con un apposito decreto. Se ne può fruire entro i limiti delle regole europee sugli aiuti de minimis e solo mediante modulo F24 in compensazione (ai sensi dell’art. 17, del decreto legislativo n. 241 del 1997).

Il provvedimento riguarda circa 170 rivendite di giornali e riviste sulle 560 attive in questo momento nella nostra provincia e si riferisce circa a un centinaio, che sono le rivendite uniche nel singolo paese di appartenenza, l’unico venditore di giornali e 70 invece che sono chioschi e venditori esclusivi di giornali. E’ chiaro che pur essendo l’importo contenuto rappresenta una grande boccata d’ossigeno per un sistema che è ancora in grande difficoltà. Soprattutto per quelli che sono esclusivi oppure che hanno un bacino di riferimento come per esempio i piccoli comuni della montagna e della pianura”, nota il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini.

Soggetti che possono svolgere la vendita di giornali e periodici

La normativa vigente (art. 2, comma 3, del decreto legislativo n. 170/2001) prevede che possono esercitare l’attività di vendita della stampa quotidiana e periodica, in regime di non esclusività, le seguenti tipologie di esercizi commerciali:

a) le rivendite di generi di monopolio;

b) le rivendite di carburanti e di oli minerali;

c) i bar, inclusi gli esercizi posti nelle aree di servizio delle autostrade e nell’interno di stazioni ferroviarie, aeroportuali e marittime, ed esclusi altri punti di ristoro, ristoranti, rosticcerie e trattorie;

d) le strutture di vendita medie e grandi, nonché i centri commerciali (di cui all’articolo 4, comma 1, lettere e), f) e g), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114), con un limite minimo di superficie di vendita pari a metri quadrati 700;

e) gli esercizi adibiti prevalentemente alla vendita di libri e prodotti equiparati, con un limite minimo di superficie di metri quadrati 120;

f) gli esercizi a prevalente specializzazione di vendita, con esclusivo riferimento alla vendita delle riviste di identica specializzazione.


Con “L’armadio dei pigiami” tutto il necessario per i ricoverati indigenti

La solidarietà bussa alla porta dell’Ospedale di Treviglio-Caravaggio . Debutta “L’Armadio dei pigiami”, il progetto che attraverso donazioni, fornisce ai pazienti ricoverati indigenti una scorta di kit monouso di oggetti di prima necessità con spazzolino, dentifricio, asciugamani, biancheria intima, t-shirt, calze, ciabatte, pigiama/tuta ecc).
L’idea era nata alcuni mesi fa da alcuni operatori dell’Ospedale ed è stata accolta con favore dalla Consulta del Volontariato. La prima adesione ufficiale è arrivata dall’ANDI-Associazione Nazionale Dentisti Italiani Sezione di Bergamo, attraverso il suo presidente, Luigi Girardi che ha donato all’ASST – in collaborazione con la Fondazione ANDI Onlus   50 kit monouso (spazzolini e dentifrici) per l’igiene orale dei degenti più disagiati. Tra i benefattori anche anche il CIF, Comitato Italiano Femminile che ha donato alcuni capi di abbigliamento, e l’AUSER di Treviglio che ha  fornito pantofole monouso, spazzolini da denti e capi di biancheria intima e ha coinvolto nell’iniziativa il Comitato soci Coop Lombardia – zona di Treviglio: insieme, domani, mercoledì 16 gennaio e sabato 19 allestiranno un banchetto di raccolta indumenti e prodotti utili all’Armadio dei pigiami. 
L’appello dell’ASST al territorio è giunto ad ANDI grazie all’intervento di Elio Comelli, presidente dell’Associazione Genitori e membro della Consulta del Volontariato 
L’Auser ha a sua volta coinvolto in questa iniziativa il Comitato soci Coop Lombardia – zona di Treviglio: insieme, domani, Mercoledì 16 e Sabato 19 gennaio allestiranno un banchetto di raccolta indumenti e prodotti utili all’Armadio dei pigiami. Infine ha aderito anche il CIF, Comitato Italiano Femminile, donando alcuni capi di abbigliamento, utili per creare i kit necessari. 
“Siamo molto felici che la Consulta abbia preso a cuore questa iniziativa dell’Ospedale – dichiara Barbara Mangiacavalli, direttore Socio Sanitario dell’ASST Bergamo Ovest -, perché oltre ad essere utile, aiuta a infondere un senso di comunità tra le persone. L’Armadio dei Pigiami è un modo per essere vicino a chi è doppiamente meno fortunato: indigente e ricoverato. Come ASST ci prenderemo cura di lui per il lato sanitario, l’Armadio lo supporterà nel condurre una vita ospedaliera dignitosa. Speriamo che questo sia solo l’inizio e che altre donazioni ci aiutino a poter rispondere alle fragilità dei nostri cittadini”.


FederModaMilano: saldi invernali milanesi 2019 da 430 milioni di euro

Da domani 5 gennaio al via a Milano, come nel resto della Lombardia, i saldi invernali: la stima delle vendite di FederModaMilano (Confcommercio Milano) è di 430 milioni di euro, con un acquisto medio a famiglia di 362 euro e, a persona, di quasi 170 euro. Lo sconto medio dei saldi invernali milanesi – stima FederModaMilano – sarà dal 30 al 40%.

Renato Borghi, presidente di FederModaMilano (Confcommercio Milano), commenta: “A Milano le stime sui saldi sono leggermente migliori rispetto al dato nazionale e dello scorso anno. Auspichiamo che questi saldi rispecchino le attese degli operatori del fashion retail e risveglino i consumi. Nei negozi di prossimità si troveranno ‘vere’ occasioni, attenzione al consumatore, personalizzazione e affidabilità del servizio”.

“I saldi – prosegue Borghi – sono la risposta dei negozi di vicinato al world ‘wild’ web e rappresentano anche una sorta di rito collettivo che esalta l’attrattività di Milano e dei Comuni dell’area metropolitana. Serve, però, un cambio di marcia nei consumi che può arrivare solo da una ripresa economica più solida. Auspichiamo che il 2019 parta nel segno della fiducia anche con questi saldi. Noi, con le nostre vetrine, la nostra professionalità e il nostro modo di fare impresa, ce la mettiamo tutta ed auspichiamo che da Milano possano giungere segnali positivi”.

Con l’avvio dei saldi invernali 2019 ritorna la tradizionale iniziativa dei “Saldi chiari” promossa da FederModaMilano (Confcommercio Milano) in sintonia con le associazioni dei consumatori.
Carte di credito. Durante i saldi l’operatore commerciale non può rifiutare il pagamento con carta di credito.

Cambi merce. Il dettagliante si impegna a sostituire, se possibile, o a rimborsare i capi acquistati che presentano gravi vizi occulti così come previsto dal Codice Civile ed in particolare dalle norme di recepimento della Direttiva 1999/44/CE.

Nel caso di non corrispondenza della taglia, il capo verrà sostituito con prodotti disponibili all’atto della richiesta di sostituzione. Qualora non fosse possibile la sostituzione per mancanza di capi o per mancato gradimento da parte del cliente, l’operatore rilascerà un buono acquisto di pari importo del prezzo pagato relativo ai capi da sostituire. Buono che il cliente dovrà spendere entro i successivi 120 giorni dall’emissione dello scontrino fiscale (che dev’essere presentato).

Prova prodotti. Il cliente ha diritto di provare i capi per verificarne la corrispondenza della taglia e il gradimento del prodotto. Sono esclusi dalla facoltà della prova i prodotti che rientrano nella categoria della biancheria intima e quei prodotti che, per consuetudine, non vengono normalmente provati.

Uniformità dei prezzi. Le catene di negozi che effettuano saldi si impegnano a porre in vendita gli stessi prodotti agli stessi prezzi. In caso di variazione del prezzo, la variazione viene praticata contemporaneamente in tutti i punti vendita della catena.

Riparazioni. Se il costo per l’adattamento o la riparazione dei capi acquistati è a carico del cliente, l’operatore commerciale deve darne preventiva informazione al cliente stesso e deve inoltre esporre, in modo ben visibile, un cartello informativo sul quale si dichiara espressamente che le riparazioni sono a carico del cliente.

Contenzioso. Eventuali contenziosi fra consumatori e imprese che aderiscono a “Saldi Chiari” saranno esaminati e giudicati dallo sportello di conciliazione istituito dalla Camera di Commercio.

 


Addio ai cotton fioc in plastica

Il nuovo anno si annuncia all’insegna della lotta alla plastica. Dopo il no ai sacchetti di plastica per alimenti dell’anno appena chiuso, ora tocca ai bastoncini per pulire le orecchie. Il 1 gennaio è entrata in vigore la legge che vieta di produrre e vendere cotton fioc in plastica. Ora sarà possibile produrre e vendere solo cotton fioc biodegradabili e compostabili. Inoltre, i produttori dovranno indicare nell’etichetta le regole per smaltire i cotton fioc in maniera appropriata: non più nel bidone dell’indifferenziato ma in quello dell’organico, con il divieto di gettarli ne wc, dove finora finivano il 90% dei bastoncini. Quelli acquistati lo scorso anno, se ancora prodotti in plastica, dovranno essere smaltiti nell’indifferenziata. L’Italia è il primo paese dell’Unione europea ad adottare questa misura, contenuta nella legge di bilancio del 2017. Il bando ai cotton fioc è una delle tappe nella battaglia alla plastica, iniziata nel 2011 con il bando dei sacchetti della spesa non biodegradabili, proseguita con quello delle buste per frutta e verdura nel 2018 e arricchita con la nuova direttiva. Il prossimo passo sarà il 1 gennaio del 2020 e toccherà ai cosmetici e articoli monouso. 


Capodanno, a Bergamo lavoro per 858 imprese

Con 858 imprese e 2.372 occupati Bergamo raggruppa il 10,4% delle imprese lombarde che ci occupano di attività legate al Capodanno, tra cui alimentari, attività ricreative e vendita di materiali vari.

Tra i principali settori legati ai festeggiamenti della notte di San Silvestro, al primo posto ci sono le attività di ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, con oltre 36.000 esercizi commerciali nel Paese. Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza, ci sono 4.615 negozi al dettaglio in cui acquistare giocatoti e 154 aziende di produzione di vino spumante altri vini speciali.


Saldi al via sabato, si spenderanno 140 euro a persona

Da sabato 5 gennaio anche a Bergamo, come in tutta la Lombardia, sarà possibile fare acquisti a prezzi scontati.

Secondo i calcoli di Confcommercio, il giro di affari complessivo sarebbe di circa 5 miliardi, mentre oltre 15 milioni di famiglie saranno interessati alle occasioni.

La spesa media prevista, anche a Bergamo, dovrebbe aggirarsi tra i 280 e i 325 euro a famiglia e la spesa pro capite in abbigliamento, calzature e accessori tra i 122 e i 140 euro.

Sui saldi invernali pesa il Black Friday, che quest’anno ha spinto molti a fare acquisti scontati anticipati. «Questo è stato l’anno in cui più si è sentito l’impatto del Black Friday – spiega Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo –. Molti a novembre hanno abbassato i prezzi e questo ha determinato una stasi delle vendite sino a 10 giorni prima di Natale. Adesso la stagione parte con gli sconti che numerosi punti vendita hanno già anticipato in forma privata. C’è un problema di regole e di sostenibilità. I grandi competono con i piccoli con regole diverse di ingaggio, a iniziare dall’e-commerce, che dovrà essere regolato ricorrendo alla web tax».

Lecito domandarsi se nelle condizioni attuali hanno ancora senso le vendite scontate di fine stagione. «Sì – risponde Fusini – se però le si porta più avanti, a fine gennaio, e si tiene “sotto protezione” il periodo di Natale». Quanto alle previsioni per questa stagione, «non siamo ottimisti – chiosa il direttore di Ascom –. Il Black Friday ha sottratto risorse, ci auguriamo che le vendite siano al livello dello scorso anno».

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Ascom Confcommercio Bergamo ricorda alcuni principi di base: la possibilità di cambiare il capo è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato; non c’è l’obbligo della prova dei capi; le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante; i capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo; il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.


Gioiellerie. Convegno sulle nuove opportunità dei diamanti artificiali

Un focus sul commercio dei diamanti, tra crisi e nuove opportunità. Lunedì 14 gennaio Ascom Confcommercio Bergamo in collaborazione con l’Associazione Orafa Lombarda organizza il convegno “I diamanti sintetici opportunità e insidie”. L’appuntamento è alle 9.45 per le registrazioni alla Sala Conferenze Ascom in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo ed è a partecipazione gratuita.  Il mercato dei brillanti registra, a livello globale, una diminuzione dei volumi di diamanti estratti dai giacimenti e un aumento del mercato dei diamanti artificiali. La sensibilità verso i temi etici e ambientali ha portato a studiare e creare in laboratorio l’alternativo diamante sintetico, con la stessa composizione chimica e fisica e distinguibile solo con un accurato esame gemmologico. Per questo diventa strategico informarsi e qualificarsi per usufruire di questa alternativa. Al convegno interverranno Oscar Fusini direttore Ascom Bergamo Confcommercio, Alessandro Riva  presidente Gruppo gioiellieri orefici e antiquari Ascom, Loredana Prosperi responsabile del laboratorio di analisi IGI, Daniele Oldani presidente dettaglianti AOL, Maurizio Piva presidente commercio pietre AOL. Si parlerà di metodologie di produzione e di come riconoscere i diamanti artificiali, di canali di commercializzazione, vendita al consumatore finale e delle novità in tema di oro usato.
Per informazioni e iscrizioni: Ascom Bergamo Confcommercio – tel. 035.4120320 – direzione@ascombg.it

convegno diamanti 14gen19

 

 


Feste di fine anno: Un giro d’affari da 750 milioni

I consumi sono in timida ripresa per il terzo anno consecutivo e le feste fanno crescere turismo, ristorazione ed enogastronomia. Secondo le stime di Confcommercio ogni famiglia avrebbe speso in media 1.400 euro per acquistare regali, generi alimentari e viaggi, cifra che, moltiplicata per i 466 mila nuclei familiari in città e provincia, porta a quantificare un business che tocca i 750 milioni di euro. Solo per i regali da mettere sotto l’albero ogni bergamasco quest’anno ha speso 171 euro, che significa, nel complesso, doni natalizi per 188 milioni di euro.

Nonostante le perdite sofferte dal commercio negli anni più difficili, da tre anni a questa parte l’inversione di tendenza c’è stata. Nel 2017 la media pro capite per i regali di Natale è stata di 166 euro, l’anno precedente di 164, quest’anno di 171.

“La ripresa c’è, anche se lenta. Registriamo una doppia tendenza. Se da un lato la percentuale di famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà, e quindi hanno difficoltà nella spesa, è cresciuta, dall’altro il recupero occupazionale degli ultimi anni ha portato ad aumentare il reddito, facendo crescere il numero delle persone disposte a spendere di più -commenta Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo-. I consumi restano bassi, non raggiungono i livelli pre 2009, ma registriamo alcuni indicatori positivi. Il numero delle persone che hanno fatto acquisti è aumentato e anche la spesa complessiva per le vacanze di fine anno è più consistente del passato”. Certo, il panorama va cambiando velocemente. “La grande distribuzione sente sempre più il peso dell’e-commerce, che quest’anno sin dal Black Friday ha registrato un boom di vendite -continua Fusini-. Ma il piccolo commercio regge ancora, con una persona su due che lo preferisce agli acquisti online e nei centri commerciali”.

Tre i canali in crescita indicati da Confcommercio: Il commercio elettronico, che è in forte incremento con una persona su due che compra almeno un articolo in Internet (50,8%), la grande distribuzione che segna il livello più alto in questo momento (74,1%) e i negozi di vicinato, preferiti dal 57,7% dei consumatori. Per le feste di fine anno al top dei generi più venduti ci sono i prodotti alimentari, giocattoli e giochi per bambini, vini e liquori, smartphone e giochi elettronici, gioielli, pc, viaggi. Hanno invece perso quota i capi di abbigliamento, i prodotti per la cura della persona, le calzature e gli articoli sportivi.


Saldi di fine stagione

In Lombardia prendono il via il 5 gennaio i saldi di fine stagione e si concluderanno il 5 marzo. Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Ascom Confcommercio Bergamo ricorda alcuni principi di base: la possibilità di cambiare il capo è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato; non c’è l’obbligo della prova dei capi; le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante; i capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo; il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.


Ascom, al via la campagna convenzioni 2019

Anche quest’anno Ascom Bergamo lancia la campagna convenzioni che dà la possibilità alle imprese di farsi conoscere e di aumentare la propria visibilità tra i commercianti e le imprese del turismo e dei servizi di Bergamo. All’iniziativa possono aderire strutture e imprese del territorio che spaziano dal settore dei trasporti a quello dei viaggi, passando per alberghi, centri benessere, agenzie viaggi, parchi divertimento, ristoranti, luoghi culturali e altro ancora. Quello delle convenzioni è un fenomeno in crescita. Sempre più aziende puntano sugli accordi con enti e associazioni come azione di marketing, perché permettono di aumentare la visibilità e di intercettare nuovi clienti.

«Il vantaggio è davvero grande. In pratica si accede gratuitamente a una mailing list di centinaia di possibili nuovi clienti, senza l’impegno di recuperare gli indirizzi e di inviare la proposta. Con in più la garanzia di un mediatore serio e ritenuto affidabile» spiega Giorgio Lazzari, responsabile marketing di Ascom Confcommercio Bergamo.

L’Associazione con la sua ampia rete di associati e di clienti offre una opportunità preziosa in questo senso. «Molte aziende hanno già approfittato della visibilità e della pubblicità che lavorare con un’associazione come Ascom Bergamo può garantire – dice Lazzari – con il nuovo anno invitiamo le aziende a proporci le loro offerte e a entrare a far parte della nostra rete di sconti. Grazie al pacchetto con le agevolazioni riusciamo a ottenere due obiettivi importanti: dare visibilità alle imprese bergamasche e allo stesso tempo offrire un servizio di agevolazioni ad associati e dipendenti».

Per partecipare alla campagna convenzioni Ascom è sufficiente inviare una breve presentazione dell’azienda con una proposta di sconti all’indirizzo marketing@ascombg.it o contattare il numero 035.4120202. In questo modo si verrà inseriti nel ‘Book convenzioni Ascom 2019’ e segnalati a tutti gli associati e dipendenti dell’associazione. Il pacchetto della scontistica verrà inoltre pubblicato sul sito internet dell’associazione nell’apposita sezione e divulgato tramite il giornale online Ascom larassegna.it e i social network.