Storie di formaggi, in Ascom l’esperto di Filosofia del cibo

Continuano gli appuntamenti con “Historiae Casei”, le conferenze sul mondo del formaggio organizzate nell’ambito del Progetto Forme, manifestazione dedicata all’arte casearia italiana progettata dall’Associazione Promozione del Territorio con il patrocinio e il contributo di Regione Lombardia, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Bergamo e in calendario a Bergamo dal 17 al 20 ottobre per la quarta edizione.

Nati da una collaborazione con il Master in Filosofia del Cibo e del Vino dell’Università Vita e Salute San Raffaele, diretto dal Professor Massimo Donà, gli incontri rappresentano un’occasione per scoprire storia, cultura e tradizioni di un alimento che accompagna l’umanità da millenni e resta profondamente legato all’identità dei luoghi in cui nasce e viene prodotto: il formaggio. Narratori d’eccezione sono i docenti del master di UniSR, giunto quest’anno alla terza edizione con l’obiettivo di formare figure capaci di gestire, valorizzare e comunicare le eccellenze del patrimonio enogastronomico italiano.

Il prossimo incontro si svolge l’8 maggio nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo e ha come titolo “ Di Formaggi e di Altri biancori”. La lezione sarà tenuta da Massimo Donà, direttore del Master in Filosofia del Cibo e del Vino dell’Università San Raffaele di Milano, musicista, e professore ordinario di Filosofia Teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano.

Quinta e ultima lezione è in programma nella sede di Confindustria il 21 maggio con l’intervento di Angela Frenda, food editor del Corriere della Sera e co-direttrice del Master in Filosofia del Cibo e del Vino su “Da M.F.K. Fischer a Samin Nosrat: il senso ( e il gusto) del formaggio in cucina e in letteratura”. Frenda è autrice di tre libri, “Racconti di Cucina”, “La cucina felice” e “Ricette per Natale” (Corriere della Sera e Rizzoli). Nel 2017 ha vinto Il Premiolino per la diffusione della cultura alimentare.

Gli eventi sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento posti. e sono seguiti da degustazione di specialità casearie a cura di un Maestro Assaggiatore ONAF

Per informazioni e iscrizione: info@progettoforme.eu


Pensionati del terziario, 50&Più raccoglie quasi 2.500 iscritti

Sono quasi 2.500 gli iscritti all’Associazione 50& Più che raggruppa i pensionati del terziario che fanno parte della famiglia di Ascom Confcommercio Bergamo. “Il numero è in costante crescita -– afferma Laura Benigni, segretaria di 50&Più Bergamo -. La materia pensionistica è sempre più complessa, le leggi cambiano di frequente e non sono sempre semplici da comprendere. Di conseguenza aumenta il numero di pensionati che richiedono servizi. Se prima uno cercava di fare da sé ora è diventato più difficile”.

50& Più fa parte del grande sistema associativo e di servizi nato e cresciuto all’interno di Confcommercio – Imprese per l’Italia. L’Associazione risponde alle richieste di consulenza, assistenza e benessere sociale delle persone che si avviano verso la pensione. In Italia conta 7.240 professionisti e 886 punti operativi. Nella sede di Bergamo, che si trova in via Borgo Palazzo 133, nello stesso edificio di Ascom, operano quattro professionisti. Oltre a Laura Benigni, lavorano negli uffici di 50& Più Bergamo: Roberto Maffioletti, Laura Apuzzo e Luca Zulian, ciascuno con delle mansioni ben specifiche.

“Siamo nati nel ’63 e siamo sempre stati legati ad Ascom. Negli anni ci siamo ingranditi e strutturati – spiega Benigni -. Abbiamo visto l’evolversi del sistema pensionistico italiano e il nostro lavoro è cambiato di molto”.

Il sistema 50& Più si suddivide in due servizi: 50& Più Enasco, Istituto di patronato e assistenza sociale e Caaf 50&Più, Centro autorizzato di assistenza fiscale.

“Il Patronato Enasco – spiega Benigni – fornisce agli iscritti assistenza gratuita per risolvere nel modo più favorevole tutte le pratiche previdenziali: pensioni, supplementi, indennizzi ed indennità. Offriamo ai nostri associati gratuitamente assistenza e consulenza per tutte le tipologie di prestazione erogate dall’Inps e dagli Enti collegati. Ogni anno eroghiamo circa 4500 pratiche”.
Mentre Caaf 50&Più provvede all’elaborazione di 730, Imu, Red, Isee, richiesta bonus energia/gas, visure catastali, dichiarazioni di successione, paghe colf e badanti. “Lo scorso anno abbiamo elaborato circa 6.500 tra modelli 703 e pratiche Imu, 1000 Red e circa 800 Isee” conclude Benigni. A livello nazionale l’associazione 50 & Più conta 330.000 iscritti e organizza annualmente manifestazioni a carattere culturali, sportive e ricreative internazionali, nazionali e territoriali

Nel corso degli anni, ha infatti dato vita a società collegate per meglio rispondere alle esigenze dei soci e del mondo senior: 50&Più Editoriale, la casa editrice che dal 1978 pubblica il primo mensile italiano dedicato agli ultracinquantenni; 50&Più Turismo, il tour operator specializzato per i viaggiatori over 50; 50&Più Serena, la società specializzata in ambito assicurativo per la sicurezza e la sanità; 50&Più Università, per promuovere lo sviluppo culturale e sociale della persona anziana.
Per informazioni sui servizi è possibile contattare il numero 035 4120302 o consultare il sito www.50&più.it

Pulcini il nuovo presidente della 50&Più di Bergamo

Franco Pulcini è il nuovo presidente della 50&Più di Bergamo, l’associazione dei pensionati del commercio di Confcommercio-Imprese per l’Italia. Pulcini, 72 anni di Pradalunga, subentra a Giuseppe Capurro che ha guidato l’associazione per dieci anni ed è stato eletto presidente onorario. Franco Pulcini è anche consigliere della Pia Unione San Lucio che è lo storico sodalizio tra i commercianti alimentari che fa capo ad Ascom.

L’elezione è avvenuta nei giorni scorsi nella sede di via Borgo Palazzo a Bergamo, nel corso del consiglio direttivo, che ha confermato come vicepresidente vicario Franco Meloncelli (Bergamo) ed eletto come vicepresidente Ernesto Crotti (Torre Boldone) e come consiglieri: Delisa Sanzani (Osio Sotto), Giuseppe Capurro (Scanzorosciate), Rosalaura Cortesi (Bergamo), Mario Pesenti (Mozzo), Natale Bettinelli (Brembate Sopra) e Pierantonio Chiari (Ranica).


Ascom, sede e delegazioni resteranno chiusi il pomeriggio del 19 aprile

Comunichiamo che gli uffici di Ascom Confcommercio Bergamo, come da tradizione, resteranno chiusi il pomeriggio del 19 aprile, venerdì Santo.

Inoltre, gli uffici della sede e delle delegazioni resteranno chiusi per tutta la giornata di venerdì 26 aprile.

La sede di Via Borgo Palazzo 137 e le delegazioni (Albino, Calusco d’Adda, Clusone, Lovere, Osio Sotto, Romano di Lombardia, Sarnico, Trescore Balneario, Treviglio, Zogno) riapriranno con i consueti orari lunedì 29 aprile.


Partito il primo incontro del seminario per lo sviluppo del business online

Il gruppo Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo organizza un seminario gratuito di quattro incontri (distribuiti su tutto l’anno 2019) con lo scopo di sviluppare concretamente il business on-line.

Il seminario gratuito “Quattro incontri strategici e gratuiti per sviluppare concretamente il business on-line delle aziende” è partito oggi, giovedì 18 aprile in sede Ascom Confcommercio Bergamo con il corso “Parti in testa nei motori di ricerca con la SEO e Google My Business”. Nel primo incontro (della durata di circa due ore) sono stati analizzati: la SEO (Search Engine Optimization), come strumento strategico, e Google My Business, come strumento tattico, per posizionarsi al meglio nei risultati dei motori di ricerca, e quindi dare reale visibilità ai contenuti del proprio sito e anche dei propri social.

Questi strumenti hanno assunto un ruolo fondamentale anche con le ultime versioni dell’algoritmo di Google, particolarmente votate alla geolocalizzazione dei risultati. Il corso è tenuto da Gianluca Sigiani, Digital & marcom consultant e CEO di ShareNow! Srl società di consulenza e servizi digitali.  La partecipazione al corso è gratuita previa accreditamento cliccando qui

Per info: Ascom Confcommercio Bergamo – tel. 035.4120135 – alessandro.rota@ascombg.it


Franco Pulcini è il nuovo presidente di 50&Più

Franco Pulcini è il nuovo presidente della 50&Più di Bergamo, l’associazione dei pensionati del commercio di Confcommercio-Imprese per l’Italia. Pulcini, 72 anni di Pradalunga, subentra a Giuseppe Capurro che ha guidato l’associazione per dieci anni ed è stato eletto presidente onorario. Franco Pulcini è anche consigliere della Pia Unione San Lucio che è lo storico sodalizio tra i commercianti alimentari che fa capo all’Ascom.

L’elezione è avvenuta ieri alla sede di via Borgo Palazzo a Bergamo, nel corso del consiglio direttivo ieri. Accanto a Pulcini è stato confermato come vicepresidente Franco Meloncelli (Bergamo) e sono stati nominati Delisa Sanzani (Osio Sotto), Ernesto Crotti (Torre Boldone), Giuseppe Capurro (Scanzorosciate), Rosalaura Cortesi (Bergamo), Mario Pesenti (Mozzo), Natale Bettinelli (Brembate Sopra) e Pierantonio Chiari (Ranica).

 

Franco Pulcini il nuovo presidente di 50&Più


Affitti brevi: La Corte Costituzionale ha dato il ‘via libera’ al CIR per Airbnb

La Corte Costituzionale ha dato il “via libera” all’indicazione del Codice Identificativo di Riferimento (CIR) per le case vacanza.

Si ricorda che il Tar Lombardia aveva respinto le richieste di Airbnb, che si rifiutava di applicare la legge sugli affitti brevi con l’utilizzo del CIR.

Regione Lombardia, continuando la lotta all’illegalità, implementerà sanzioni a chi non indica il CIR, che attesta la regolarità fiscale e amministrativa, nel proprio annuncio.
Per ottenere il codice CIR è necessario registrarsi sul portale “Turismo 5” come gestori di Esercizi Ricettivi.

Airbnb dovrà, quindi, applicare la legge sugli affitti brevi, che impone alle piattaforme online di trattenere dagli utenti il 21% di tasse dai compensi e di versarlo al fisco.

La sentenza della Corte Costituzionale conferma la priorità della lotta all’abusivismo e all’illegalità, proteggendo il settore del turismo soprattutto nel periodo dell’anno più atteso per l’organizzazione delle vacanze estive.

Siamo molto soddisfati che l’Alta Corte abbia accettato le ragioni di Regione Lombardia sulla difesa di un procedimento che nel frattempo non è stato solo oggetto di deliberazione da parte di questa regione, ma anche da altre regioni di Italia, segnale che l’esigenza è sentita. La nostra associazione ha sempre sostenuto questa battaglia con Regione: una battaglia di dignità, che non vuole ostacolare nessuno, ma vuole applicare le stesse regole allo stesso mercato”, afferma Giovanni Zambonelli presidente di Ascom Confcommercio Bergamo.

Sebbene alcune amministrazione come Bergamo siano già partite con i controlli, auspichiamo che nelle prossime settimane quest’azione si possa rafforzare. Non c’è dietro una volontà persecutoria ma solamente quella di informare i cittadini dell’esistenza della legge e dell’obbligo di indicare questo codice a tutela del turista che prenota”, commenta il direttore Ascom Confcommercio, Oscar Fusini.


Salvaguardiamo le imprese storiche, un valore per le nostre comunità

Il problema del nostro territorio non è favorire il tasso di imprenditorialità. I bergamaschi sono storicamente propensi a creare un’attività d’impresa: è nelle corde storiche di un popolo lavoratore e di emigranti.

È necessaria, invece, la conservazione del tessuto delle imprese del terziario in un momento di difficoltà che incide sulla sopravvivenza dell’azienda stessa.

In questi anni le politiche centrali e regionali hanno incentivato la creazione di impresa e aiutato le nuove imprese senza renderle strutturalmente più forti. A parte le start up innovative che da noi restano poche, per le altre non ci sono stati veri e propri incentivi.

Misure che non chiamerei neppure “tampone” e destinate a non dare frutti. Anzi in alcuni casi gli aiuti hanno richiesto lo sforzo postumo da parte dei nostri imprenditori di restituire gli incentivi, in quanto non sono stati in grado di far fronte alle richieste che l’erogazione del contributo imponeva.

Statistiche alla mano, negli ultimi anni hanno chiuso due nuove imprese su tre. 

Troppo poco invece si è fatto per la sopravvivenza delle imprese, soprattutto di quelle storiche per le quali si sono spesi riconoscimenti e belle parole e poco altro. Non vogliamo essere corporativi.

Un’impresa nuova non ha meno dignità di una che è sul mercato da molto tempo; anzi molto spesso è portatrice di valori imprenditoriali e competenze, soprattutto digitali, superiori a quelle tradizionali. Il problema è la capacità di sopravvivere a lungo termine e di offrire in continuità servizi e lavoro.

Vent’anni fa le imprese passavano per successione famigliare o vendita. In entrambi i casi, con il necessario periodo di affiancamento, veniva garantita una continuità di mercato e un passaggio di competenze. Oggi, salvo poche eccezioni, le imprese chiudono ed aprono in discontinuità assoluta, settoriale e soggettiva.

Il sistema perde quindi le competenze tecniche e imprenditoriali di chi chiude definitivamente.

Non è un caso che per le attività maggiormente in rotazione, come i bar, la successione sia solo nel valore degli arredi. In questi anni notiamo imprese più deboli che sostituiscono quelle che chiudono, con sempre meno risorse disponibili per ammodernare.

Cosa fare? Se in altri settori potrebbe bastare agire sulle condizioni fiscali e il costo del lavoro per evitare delocalizzazioni, nel terziario occorre agire sulle regole di apertura. La deregulation, travestita da liberalizzazione, ha spaccato il settore. Negli altri Paesi europei, come la Germania, non si è liberi di aprire dove e quando si vuole. Il decreto Bersani, a vent’anni dalla sua introduzione, non risponde più alle esigenze dello sviluppo equilibrato del commercio. Bisogna porvi presto rimedio. 

Ma non basta. Occorre riconoscere la funzione di servizio delle piccole attività commerciali e riconoscere sgravi e incentivi tali da metterle in condizioni di equilibrio rispetto ai concorrenti, grande distribuzione e on line.

La “Rete di imprese storiche” non vuole essere il museo da rimpiangere ma un ecosistema vivo di relazione e di servizio per la gente che va conservato. Il nostro progetto di valorizzazione delle imprese storiche è il primo passo per porre l’enfasi sul bisogno e trovare soluzioni.

Le difficoltà dei negozi e dei pubblici esercizi della montagna e dei piccoli comuni vanno evidenziate. Altrimenti le piccole imprese, nuove e storiche, non ce la faranno. La prossimità dei nostri negozi non è solo geografica ma è di relazione. È questo  che vogliamo salvaguardare. 


Nasce il circuito “Rete Imprese storiche di Bergamo”

Le attività storiche di Bergamo ora hanno una rete dedicata che comprende un marchio, un sito internet e servizi di assistenza e consulenza su misura per aiutarle nella loro attività.

L’iniziativa è di Ascom Confcommercio Bergamo che ha deciso in questo modo di tutelare e valorizzare le imprese longeve della città e della provincia.

Il progetto si chiama ‘Rete Imprese Storiche di Bergamo’ ed è rivolto a tutte le imprese del commercio, turismo e servizi bergamasche con più di 25 anni di attività.

Il riconoscimento di impresa storica e l’adesione al progetto sono gratuiti. È richiesta la continuità familiare e imprenditoriale nello stesso settore, pur con imprese diverse.

“L’autenticità di una città si trova soprattutto nelle sue botteghe più antiche. Negozi, bar, ristoranti, alberghi raccontano la storia di un territorio, di una città, di un borgo. Sono un patrimonio di cultura, tradizione e passione, colorano e rendono vivaci le città e regalano ai visitatori l’occasione per conoscere la cucina e vivere le abitudini locali – afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. Creare esperienze che integrino lo shopping e il consumo alla cultura, l’arte e il turismo significa avere occasioni di visibilità e vendita uniche. Il network tra le imprese che hanno alle spalle una lunga storia costituisce l’elemento per richiamare e fidelizzare i clienti”. 

“La bergamasca ha saputo conservare il fascino dei suoi negozi storici. La città e la provincia sono tutta una scoperta di negozi e locali che si tramandano da generazioni e che occupano un posto speciale nel cuore dei bergamaschi. Uno scrigno di ‘monumenti viventi’ che rappresentano un punto di riferimento per residenti e turisti”, afferma Alessandro Riva, referente del progetto per Ascom e coordinatore dei negozi storici dal 2009. 

Il sito internet mette a disposizione di ogni attività una pagina dedicata con recapiti, fotografie, presentazione dell’attività e volendo un video di presentazione. Navigando tra le pagine il visitatore potrà così conoscere gli indirizzi, la storia, e il lavoro e la passione che c’è dietro ciascuna attività.

Le imprese interessate ad aderire al circuito possono contattare Ascom Confcommercio Bergamo al tel. 035.4120304 e all’indirizzo soci@ascombg.it www.reteimpresestoriche.it

 

Presentazione Rete Imprese Storiche


Ascom presenta il progetto “Rete imprese storiche di Bergamo”

Domani, giovedì 11 aprile 2019 alle ore 11.00 alla Sala Conferenze di Ascom Bergamo in via Borgo Palazzo 137 (terzo piano), si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto “Rete Imprese Storiche di Bergamo”, il marchio esclusivo, il portale e i servizi che l’associazione commercianti ha creato per tutelare e valorizzare i negozi con oltre 25 anni di attività di Bergamo e provincia.

L’incontro sarà l’occasione per presentare i dati che fotografano la realtà dei negozi di lunga data nella nostra provincia.

Interverranno:
Oscar Fusini, direttore Ascom
Alessandro Riva, referente del progetto “Rete Imprese storiche di Bergamo”
Giorgio Puppi, responsabile del servizio Innovazione e Digitalizzazione Ascom Bergamo


Libri per sognare: vince “Io e Mercurio” di Emanuela Nava

C’era una volta una ragazza che non sapeva da dove fosse spuntato un ospite inaspettato, un bambino che ha perso la vista e faceva fatica a ricordare le forme delle cose, degli atleti che hanno combattuto contro avversari invisibili e subdoli come la discriminazione razziale, gli eroi della mitologia greca raccontati con parole e musica e un delfino con la Pinna Morsicata…

Questi sono stati gli eroi letterari della terza edizione del concorso “Libri per sognare”, organizzato dal Gruppo Librai Ascom, al quale hanno partecipato 1.200 ragazzi, tra i 10 e gli 11 anni, provenienti da 60 classi di quinta elementare e di prima media di 21 plessi della provincia di Bergamo.

La manifestazione si è conclusa lunedì 8 aprile con una grande festa al Creberg Teatro di Bergamo con la premiazione del libro vincitore che quest’anno è stato “Io e Mercurio” di Emanuela Nava (ed. Piemme). Al secondo posto è stato eletto “Abbiamo toccato le stelle. Storie di campioni che hanno cambiato il mondo” di Riccardo Cazzaniga (ed. Rizzoli), al terzo “Mitico!” di Annalisa Strada (ed. Il Castoro), al quarto “Cento passi per volare” di Giuseppe Festa (ed. Salani) e al quinto “Pinna morsicata” di Cristiano Cavina (ed. Marcos Y Marcos).

Premiati però sono stati anche i piccoli critici letterari che hanno letto e recensito i cinque libri per l’infanzia: alla giuria sono arrivate 800 recensioni, mentre 27 sono stati i lavori creativi dei ragazzi che si sono ispirati dai protagonisti dei libri e hanno costruito oggetti, libri, scatole colorate e hanno ricevuto un riconoscimento per l’impegno profuso.

La cerimonia è stata presentata dal giornalista Charlie Gnocchi e a premiare i giovani lettori sono stati: Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo; Cristian Botti, presidente del gruppo Librai di Ascom Confcommercio Bergamo, Laura Togni vicepresidente e Giorgio Lazzari segretario. Il premio alla scrittrice vincitrice è stato consegnato da Luca Gotti, responsabile della macro Area territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di Ubi Banca.

Nella sezione “recensioni” sono stati premiati 5 scritti: Il premio per la recensione migliore è andato a Giulia Paris della Scuola Secondaria di Primo grado don Angelo Arrigoni di Cisano Bergamasco che ha lavorato sul testo “Io e Mercurio” di Nava. Sempre a Cisano Bergamasco, nella scuola Arrigoni, Monica Arnoldi ha ricevuto  il premio per la recensione più divertente pubblicata Su “Mitico!” di Annalisa Strada.

Si è aggiudicata la recensione più originale un’intera classe: la 1° F della scuola secondaria di 1° grado Donadoni di Sarnico per “Abbiamo toccato le stelle” di Cazzaniga. 
Le recensioni non sono state tutte positive, alcune hanno letteralmente stroncato il libro. E a Giulia Albergoni della Scuola secondaria di 1° Grado Francesco Nullo di Stezzano è andato il primo premio per il giudizio negativo su  “Pinna Morsicata” di Cristiano Cavina. 

Un premio quest’anno è andato anche a chi ha scritto la prima recensione sul portale di Libri per Sognare: Alessandro Scorzoni della Scuola Primaria S. Angela Merici di Bergamo. 

“Anche quest’anno l’iniziativa è piaciuta molto. Non è stato facile scegliere tra le recensioni perché come sempre i ragazzi ci hanno stupito con la loro creatività, fantasia e spigliatezza delle loro recensioni”, ha affermato Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai Ascom.

“Per il terzo anno consecutivo abbiamo registrato una forte crescita dei ragazzi che hanno partecipato alla nostra iniziativa – commenta Giorgio Lazzari, responsabile marketing e segretario del gruppo Librai di Ascom Confcommercio Bergamo -. Ringraziamo gli studenti, le insegnanti e tutte le scuole per il lavoro e l’impegno profuso. E adesso ci concentriamo sull’edizione 2020”.