Il gigante egoista in scena il 15 marzo al Donizetti per l’autismo

Giacomo Poretti e Daniela Cristofori interpretano la fiaba di Oscar Wilde, con l’orchestra La nota in più per Spazio Autismo APS

Ascom Confcommercio Bergamo e Fimaa- Federazione Italiana mediatori e agenti d’affari presentano un’iniziativa speciale, ideata a scopo benefico a favore dello Spazio Autismo APS, in collaborazione con deSidera. Al Teatro Donizetti andrà in scena il 15 marzo alle ore 20.30 lo spettacolo Il gigante egoista di Oscar Wilde. Ne Il gigante egoista di Oscar Wilde, la semplicità è la sola forza capace di aprire varchi in muri apparentemente invalicabili. Un bambino e un gigante: una sproporzione che rende più potente il ruolo dell’innocenza. Una disponibilità al nuovo e al diverso. Una capacità di comprensione lontana dagli stereotipi grazie alla quale il mondo rinasce. Una favola si può raccontare con le sole parole oppure attraverso le immagini, le emozioni, i sentimenti che le parole suscitano, usando come strumenti il suono, il corpo, il gesto: è allora che la favola si fa rappresentazione coinvolgente e mostra il messaggio che l’autore le affida.
Questa storia è raccontata dalle voci di due interpreti d’eccezione come Giacomo Poretti e Daniela Cristofori, a cui si affiancano le note dell’Uccello di fuoco di Stravinskij e della Pastorale di Beethoven eseguite dell’Orchestra sinfonica “La Nota in Più”, formata da musicisti e da giovani con problemi di autismo e disabilità cognitiva. Il tutto si muove in uno spazio animato dall’allegria del gioco dei giovani del Centro Socioeducativo per l’Autismo di Bergamo, che hanno collaborato alla realizzazione delle scenografie e hanno preparato i movimenti di scena. In un’epoca in cui si alzano continuamente muri che separano, che segnano confini chiusi all’altro, che vorrebbero impedire incontri inevitabili e difendere proprietà presunte, questa rappresentazione ci racconta che l’arte non ha confini, che oltrepassa i limiti di ciascuno di noi rendendoci tutti più liberi. E forse anche più buoni. “Io e mia moglie abbiamo accolto con entusiasmo questa proposta- ha commentato l’attore Giacomo Poretti, in collegamento web durante la conferenza stampa-. Lavorare con ragazzi con questa fragilità è bellissimo. Siamo commossi e divertiti, felici di replicare lo spettacolo già andato in scena al Lazzaretto questa estate. I ragazzi sono contenti ed esprimono alla grande questo loro entusiasmo. Molti ci scrivono spesso e siamo in contatto”. Un risultato tutto fuorché scontato portare in scena uno spettacolo per i ragazzi: “Quando iniziammo vent’anni fa, nel 2004, nessuno pensava che saremmo riusciti a farcela. Ma noi volevamo dare un’opportunità e un aiuto in più ai nostri figli e abbiamo pensato alla musicoterapia, sfidando anche personaggi illustri, tra cui un direttore d’orchestra, che avevamo interpellato, che ci avevano detto che sarebbe stato quasi impossibile. Non ci siamo arresi e oggi siamo qui, con quasi cento concerti realizzati, consapevoli dei nostri limiti ma anche del nostro valore- spiega Tino Manzoni, presidente e fondatore Spazio Autismo APS-. Questo spettacolo è il riconoscimento al nostro lavoro e alla dignità di ognuno, la stessa dignità che cerchiamo e vogliamo con tutte le nostre forze per i nostri ragazzi”. Il coraggio di non arrendersi di fronte a porte chiuse e la volontà di superare limiti e barriere trova nella musica la sua forza. “La musica ha il potere di superare i limiti del linguaggio- sottolinea con orgoglio la direttrice dell’Orchestra speciale “La nota in più”- . Quest’estate lo spettacolo al Lazzaretto ha fatto il sold out e altre 100 persone sul piazzale avrebbero voluto entrare, ma purtroppo eravamo al completo. Siamo partiti con un gruppo di dieci ragazzi, oggi siamo in 35 e stiamo lavorando molto, con prove ogni lunedì, per dare il nostro meglio su un palco prestigioso come quello del Donizetti”.  “Non è una passeggiata per i ragazzi presentarsi al pubblico. La tensione è alta e lo sarà soprattutto su un palco come quello del Donizetti- ha commentato Maria Carla Marchesi, referente scientifica di Spazio Autismo Aps-. Ma siamo certi che chi assisterà allo spettacolo resterà piacevolmente sorpreso e anche arricchito da questa esperienza”.  “Abbiamo sposato subito quest’iniziativa di grande valore, quando è arrivata la proposta dal presidente Fimaa Oscar Caironi- ha spiegato il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli-. Sono certo che usciremo arricchiti da uno spettacolo che si preannuncia coinvolgente ed emozionante. Ora non resta che riempire il teatro per un’associazione, un’orchestra e un centro che si impegnano moltissimo e tanto fanno per questi ragazzi”.  L’evento è patrocinato da Regione Lombardia, Comune di Bergamo e Provincia di Bergamo; ed è sostenuto da San Fermo Snc, Re Advisor Srl, Banca di Credito Cooperativo Bergamasca e Orobica, Dear Srl. Allo spettacolo al Donizetti, si affianca la pubblicazione de Il drago che non voleva tornare bambino di Oscar Caironi, fresco di stampa per Sestante Edizioni. Il ricavato della vendita del libro andrà a sostegno dell’Associazione Spazio Autismo Bergamo APS.

Una favola oltre gli stereotipi. Il drago che non voleva tornare bambino di Oscar Caironi

L’impegno di Fimaa e Ascom Confcommercio Bergamo per l’autismo, vede in prima persona il presidente Fimaa Bergamo e coordinatore regionale Fimaa Lombardia, nelle vesti di autore di una favola moderna, pronta a mostrare come la normalità non sia una visione soggettiva ma una realtà  inclusiva. Il drago che non voleva tornare bambino (Sestante Edizioni 2024), con illustrazione dell’artista Alessandro Pantani di San Gimignano, è il secondo libro di Oscar Caironi, già autore di Tenetevi stretti ai sogni (Sestante Edizioni, 2023). “Quando ho assistito a un concerto a Costa di Mezzate de La nota in più sono rimasto davvero stregato: sono stato trasportato nel loro mondo di difficoltà, superate con coraggio e bravura- spiega Oscar Caironi. Sentirli suonare è davvero un’esperienza coinvolgente ed emozionante: ho subito chiesto come si potesse avviare una collaborazione”. Così è nata l’idea di scrivere un nuovo libro: “E’ la storia dei bambini Nuvola e delle bambine Luna che sembrano distanti da noi, ma invece fanno parte della nostra vita e in un certo senso ci guidano ogni giorno. La distanza è sempre un ostacolo: la normalità non è una visione soggettiva ma una realtà inclusiva. Dobbiamo tutti imparare a coinvolgere tutti e a guardare alla diversità come ad un’opportunità di arricchimento, emotivo e personale”. Il libro racconta, tra scenari fantastici e regni misteriosi, la storia di Shadow, bambino Nuvola, figlio del re, allontanato dal regno per la sua stranezza e diversità e poco considerato dalla sua comunità. Ma grazie a dei preziosi amici e a una nonna draghessa, creatività, purezza e sensibilità riusciranno a battere egoismo e indifferenza. Anche se per farlo occorrerà mettere le ali e vestire i panni di un drago. E, grazie alla forza dell’amore, sarà possibile sconfiggere ogni spettro.  La copertina del libro è illustrata da Alessandro Pantani, di Pantani Arte San Gimignano, che dà forma a mongolfiere, mondi fantastici  e paesaggi lunari, con acquerelli, stampe e altri manufatti originali- anche con legno di recupero- realizzati con passione e sapienza artigianale. “E’ la prima copertina di un libro che realizzo ed è per me un onore essere stato coinvolto in questo progetto- spiega Alessandro Pantani-. Non vedo l’ora di assistere allo spettacolo al Teatro Donizetti”.

I biglietti sono acquistabili direttamente al Teatro Donizetti oppure online su Vivaticket. it

 

 


Bergamo, con Alba e Parma alla Fiera Internazionale del Tartufo

Le tre città creative Unesco per la Gastronomia il 4 e 5 novembre in Piazza Risorgimento per promuovere i territori. Show cooking con lo chef Stagi di Bolle 

Tipicamente Uniche”: Alba, Bergamo e Parma, le tre Città Creative Unesco italiane per la Gastronomia, saranno protagoniste il prossimo fine settimana, 4 e 5 novembre, alla 93a edizione della Fiera internazionale del Tartufo bianco di Alba. Nella centrale piazza Risorgimento saranno presentate al pubblico nazionale e internazionale le eccellenze gastronomiche che caratterizzano i tre territori e sarà promosso il pacchetto turistico congiunto in abbinamento ad approfondimenti tematici e degustazioni.

Il progetto si sviluppa nell’ambito del Distretto delle Città Creative UNESCO, istituto dalle tre municipalità nel 2021 con l’intento di avviare un percorso di politiche comuni di valorizzazione e di promozione dei territori. A integrare e supportare l’iniziativa istituzionale, lo scorso anno le Ascom Confcommercio delle rispettive Città hanno siglato un protocollo d’intesa finalizzato a intensificare le relazioni, sviluppare sinergie economiche e commerciali, promuovere le unicità agroalimentari, valorizzare l’ingegno umano e affermare la crescita del Distretto come entità socioeconomica e turistica unitaria. Il piano si è sviluppato sulla base di una programmazione triennale che prevede iniziative specifiche realizzate nelle tre Città. Valore aggiunto della promozione congiunta è la realizzazione di un tour, proposto ai mercati turistici di riferimento delle singole realtà, tra le eccellenze culinarie e vinicole delle tre Città Creative Unesco per la Gastronomia, realizzato dalle agenzie di incoming delle tre Ascom, Langhe Experience, Brembo Viaggi, e Parma Incoming. Nel 2022 l’evento “Alba Bergamo Parma. Tipicamente Uniche” è stato ospitato dalla città di Bergamo, nell’ambito dell’iniziativa internazionale dedicata ai formaggi “Forme Infinite”. Nel 2024 l’evento sarà ospitato a Parma.

Sabato 4 novembre alle ore 10.00 ad Alba verrà inaugurato e aperto al pubblico lo spazio istituzionale dedicato alla rassegna, mentre l’apertura del Mercato delle Eccellenze di Alba-Bergamo-Parma è previsto alle ore 16.00.

Alle 16.30, nello spazio istituzionale si svolgerà il talk alla presenza delle tre Amministrazioni comunali delle Città Creative Unesco per la Gastronomia e delle rappresentanze delle rispettive Ascom per illustrare, alla presenza della stampa, i progetti comuni di promozione e valorizzazione enogastronomica dei territori, compreso il nuovo il sito internet dedicato alle tre Città Creative per la Gastronomia riconosciute dall’Unesco in Italia www.cittacreativeperlagastronomia.it.

Entrambe le giornate saranno caratterizzate da momenti di degustazione dei prodotti del territorio. Per Bergamo saranno presenti i consorzi di tutela del Moscato di Scanzo, del Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana Dop, dello Strachitunt Valtaleggio, del Valcalepio, dell’Olio Extravergine di Oliva Laghi Lombardi – Sebino e Lario, La Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca e l’Associazione The Cheese valleys – Le tre signorie. Lo Show cooking dedicato al territorio sarà affidato a Marco Stagi, chef stellato del Bolle Restaurant di Lallio.

«Siamo contenti di portare Bergamo e le sue eccellenze in un contesto così importante di caratura internazionale, frequentato da un pubblico qualificato ed esigente, in larga parte proveniente dall’estero, colto e preparato. E siamo soddisfatti della sinergia che è nata tra le tre città e le tre associazioni, sulla spinta dell’accordo preso dalle  tre amministrazioni comunali – afferma Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo –. Il nostro obiettivo è quello di portare ricadute a beneficio dei tessuti economici locali, in particolare per il commercio e per il turismo, mettendo a sistema sinergie, offrendo visibilità ai brand, promuovendo la bellezza e le bontà delle nostre rispettive regioni».

«Quando abbiamo pensato a un unico grande distretto enogastronomico, commenta Giorgio Gori, Sindaco di Bergamoabbiamo sempre auspicato che enti, associazioni di categoria, imprese potessero essere in grado di riempire di significato la sinergia tra Bergamo, Alba e Parma, dando attuazione concreta a una visione che noi sindaci abbiamo ritenuto strategica in termini di marketing territoriale, valorizzazione dei nostri prodotti e promozione dei nostri territori. Confcommercio ha saputo raccogliere l’impulso nato dalle Amministrazioni e tradurre in un progetto di grande valore la volontà di creare un’unica destinazione turistica tra tre città, ma anche tra tre province di tre regioni diverse. Un progetto concreto che si traduce in un pacchetto turistico, oltre che nella condivisione di strategie e nella partecipazione a eventi di richiamo internazionale. Lo scorso anno il distretto delle tre città fu ospitato a FORME, la kermesse dedicata all’arte casearia che si svolge annualmente nella nostra città, si prosegue, quest’anno, con la Fiera del Tartufo di Alba, una città che, grazie al titolo UNESCO di Città Creativa che ci accomuna, ha costruito con Bergamo un rapporto di sinergia e scambi significativi, non solo nell’ambito enogastronomico».

IL PACCHETTO TURISTICO

Attraverso le rispettive agenzie di incoming delle Ascom di Alba, Bergamo e Parma è stato strutturato un tour speciale tra le eccellenze culinarie e vinicole delle tre Città Creative Unesco per la Gastronomia. Si parte da Bergamo alla scoperta della città medievale per poi addentrarsi nelle valli: in Val Brembana si vivono le atmosfere Liberty del Casinò, del Grand Hotel a San Pellegrino Terme e si assaggiano i formaggi DOP originari della zona. La Val Seriana offre la possibilità di visitare i luoghi di produzione di un’altra eccellenza, il Moscato di Scanzo. Alba accoglie i visitatori con i panorami delle Langhe, alla scoperta delle colline dove nasce il Barolo. Dopo aver visitato le torri medievali, i palazzi Liberty e le chiese romaniche della città, si parte per un’esplorazione nei boschi, alla ricerca del tartufo bianco, da degustare in un contesto paesaggistico unico al mondo. Parma apre le sue porte con un’antica cantina per la stagionatura del Culatello di Zibello. Poi è la volta del Parmigiano Reggiano, di cui si scoprono i segreti nella visita guidata a un caseificio. Il Prosciutto di Parma è l’antipasto della visita al Castello di Torrechiara e a una cantina di produzione dei vini dei Colli di Parma. Il viaggio si conclude con i capolavori architettonici e artistici della città. Il tour è proposto ai mercati di riferimento di ogni singola realtà in particolare al turismo internazionale, europeo ed extra europeo.

 


Terziario, migliora la fiducia nonostante le criticità

Le imprese del commercio, turismo e servizi mostrano ancora una volta la loro resilienza e guardano con maggiore ottimismo ai prossimi mesi 

La situazione del terziario bergamasco resta negativa ma sta migliorando rispetto all’anno terribile del 2022. Dopo il panico dello scorso anno, causato dall’esplosione dei costi dell’energia, il clima di fiducia delle imprese del terziario bergamasco migliora, in linea con il dato nazionale. La fiducia nella propria impresa è addirittura cresciuta rispetto al dato pre-Covid del 2019 (51 a ottobre 2023 contro il 49,8 dell’ottobre 2019). Migliora anche leggermente l’andamento dei ricavi (53 del 2023 contro il 48 della scorsa primavera e il 52,1% del 2019), anche se l’impatto di inflazione e ritardi nei pagamenti continuano a destare preoccupazione. Tiene anche l’occupazione, in lieve crescita rispetto al periodo precedente (attualmente a quota 53 rispetto al 51 di marzo), con previsione di un assestamento a quota 52 a marzo 2024. Sono queste alcune delle principali evidenze emerse dall’ultimo Osservatorio Congiunturale Ascom Confcommercio Bergamo- Format Research. La presentazione degli ultimi dati e indicatori (aggiornati a fine ottobre), affidata al presidente di Format Research Pierluigi Ascani,  è stata anche l’occasione per fare un’analisi sul tessuto economico del terziario bergamasco che, con quasi 44mila imprese, rappresenta il 62% delle aziende in Bergamasca (extra agricole). Il primo semestre 2023 ha registrato un maggior numero di aperture e minori chiusure rispetto all’analogo semestre del 2022. Le criticità non mancano: il turnover resta alto e con esso la fragilità delle nuove imprese che affrontano un mercato sempre più difficile. “Restano molte criticità da risolvere, dagli aumentati costi che le imprese devono sostenere alle grandi difficoltà che molte famiglie stanno vivendo, tra aumento dei tassi di interesse e inflazione, che erodono mese dopo mese la capacità di spesa- commenta Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. Ciò nonostante le imprese bergamasche mostrano ancora una volta resilienza e un certo cauto ottimismo. La fiducia sia nella propria azienda che nel futuro è in netto miglioramento, ed è il giusto presupposto per affrontare le sfide del mercato”. Il dato- in linea di massima positivo- evidenzia quanto la crisi energetica dei primi mesi dell’anno fosse allarmante: “Il caro bollette ha rappresentato la vera emergenza di inverno e primavera scorse- ha aggiunto il direttore Ascom Oscar Fusini-. Ora le imprese confidano in un miglioramento, benchè i ritardi nei pagamenti e gli aumentati costi dei fornitori preoccupino tutti”.

Il tessuto economico: l’analisi delle imprese del terziario

Il terziario della provincia di Bergamo è costituito da 43.714 imprese il 62% delle imprese extra agricole attive in provincia. Di queste 17.818 sono del commercio, 5.526 del turismo e 20.370 dei servizi (servizi alle imprese e servizi alla persona). Le nuove iscrizioni nel primo semestre sono aumentate tra il 2022 e il 2023 da 783 a 813. Le cessazioni nel primo semestre sono diminuite da 1.847 a 1.468. Il saldo semestrale è passato da -1.064 a – 655. Le nuove iscrizioni crescono nel turismo da 100 a 110 e nei servizi da 390 a 420. Diminuiscono le nuove aperture nel commercio, da 293 a 283. Tuttavia, il dato positivo è che le cessazioni diminuiscono nel primo semestre sia nel commercio (passando da 670 a 320) che nel turismo (da 172 a 140) e nei servizi  (da 222 a 195).

Clima di fiducia e congiuntura economica

La fiducia nell’economia italiana si conferma a quota 42 , in linea con le previsioni dell’ultimo osservatorio, ma con un punto in meno rispetto alla primavera scorsa. La previsione per il prossimo anno è di un assestamento del valore a quota 43. L’indice bergamasco è comunque migliore di 6 punti rispetto a quello nazionale. Il sentiment resta in linea di massima positivo, in particolare per le imprese più strutturate (sopra i 10 addetti) e per il comparto dei servizi; per il commercio e per le imprese sopra i 2 addetti il clima è in linea con le aspettative, mentre è negativo per il settore turismo e per le imprese micro (fino a 1 addetto).
A crescere è  invece la fiducia nell’andamento della propria impresa: l’indicatore sale a 51 (3 punti in più rispetto a aprile 2023). Tuttavia la previsione in vista dei prossimi mesi è di un assestamento a quota 51. I bergamaschi sono più ottimisti rispetto alla media degli imprenditori italiani (il cui indice attuale è a 48, con un calo previsto a 46 per la prossima primavera).  Decisamente al di sopra della media è l’indice del settore dei servizi (60 e 61 nel 2024) e quello delle imprese sopra i 10 addetti (62 attuali e previsione di 61 nel 2024). Un po’ sopra la media anche l’indice del commercio (53 attuale e previsione a 52 nel 2024). Sotto la media resta l’indice del settore turismo (a 40 sia attuali che in previsione  del nuovo anno).
L’indice dell’andamento dei ricavi è salito a 53 (+ 5 punti rispetto a quello della primavera). Le previsioni da qui a sei mesi sono di un valore a 51. L’indice delle imprese del terziario orobico è più alto di quello nazionale che ha perso 3 punti dalla primavera scorsa, con previsione di un’ulteriore diminuzione nel nuovo anno. L’indice è sopra la media per i servizi e il commercio e quello delle imprese dai 10 addetti a salire. E’ sotto la media per il turismo e per imprese fino a 9 addetti.  L’indice dell’andamento occupazionale delle imprese del terziario orobico è migliorato rispetto a aprile 2023 ed è passato da 51 a 53. L’assestamento per il prossimo autunno è peggiorativo con la perdita attesa di 1 punto. Il dato è peggiore di quello nazionale che è a 55. Il dato  è sopra la media per il settore dei servizi e per il commercio e per le imprese dai 6 addetti. E’ nettamente sotto la media per il settore del turismo e per le imprese micro e fino a 5 addetti.

I prezzi dei fornitori

Il 60,4% delle imprese registra un aumento dei prezzi dei fornitori (a marzo scorso erano il 60%), il 36,0% rileva una sostanziale stabilità e il 3,6% una diminuzione. Le previsioni per la prossima primavera, di contro, evidenziano un’attesa di aumento dei prezzi per il 73% delle imprese.

I tempi di pagamento

Sebbene il 32% delle imprese dichiari un peggioramento dei tempi di pagamento. L’indice specifico registra tuttavia un miglioramento dalla scorsa primavera, 35 attuali contro 33 nel primo semestre 2023, con la previsione di recupero di un ulteriore punto (36) entro la prossima primavera.


Zambonelli: “Il terziario ancora in difficoltà, consumi a picco tra inflazione e caro mutui”

Il presidente Ascom fa il punto sui primi tre trimestri dell’anno, tra luci e ombre

L’autunno è da sempre tempo di bilanci, oltre che di analisi e scelte in prospettiva. A tirare le somme di questi  tre trimestri del 2023 per il terziario bergamasco è il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli. Un’analisi fatta di contrasti, tra difficoltà e ripresa, inflazione galoppante, tassi in continua salita e nuove abitudini di consumo. «Si chiude un’estate positiva per il turismo, anche se purtroppo non è dappertutto così, specialmente in provincia, mentre si fanno quasi strutturali le difficoltà del commercio. Cresce, come rilevato anche dall’Ufficio Studi Confcommercio a livello nazionale, la fatica di molte famiglie, costrette a spendere meno anche per generi di prima necessità. E questo si riflette sulla crescita degli hard discount, l’unico dato positivo registrato dal commercio alimentare. Per quasi tutti i comparti le difficoltà si fanno sentire, anche se in misura diversa: lo stesso turismo va a doppia velocità, corre in città e nei centri di maggiore appeal, ma la fatica si avverte per ristoranti e hotel nei comuni più piccoli e fuori dai classici tour di visita. Continua a soffrire il comparto dell’abbigliamento e delle calzature, tra cambiamenti negli stili e abitudini di consumo di parte della clientela, mentre cresce il numero di coloro che si vedono costretti a rinunciare a tutto ciò che non è strettamente indispensabile».

TURISMO

«L’incremento di arrivi e delle presenze in città e nelle principali località di villeggiatura , che hanno superato di oltre il 13% il dato pre Covid del 2019, hanno consentito di vivere una straordinaria stagione post pandemia, contribuendo in maniera decisiva a rivitalizzare un’economia messa davvero a dura prova. Ora però cominciamo ad avvertire un rallentamento, soprattutto relativo al turismo italiano, che purtroppo paga più di altri l’impatto di inflazione e caro mutui». L’effetto capitale della cultura 2023 si è visto soprattutto in città: «La crescita del turismo sulle Orobie e sul Lago d’Iseo non sono purtroppo riuscite a rallentare la situazione di difficoltà vissute dalle imprese, alle prese -specialmente nei piccoli comuni e nelle valli-con una fragilità finanziaria resa ancora più precaria dalla pandemia. La necessità di assorbire gli aumenti per non ritoccare i prezzi, riduce ulteriormente la marginalità, senza lasciare spazio per possibili investimenti e migliorie per adeguare le strutture alle richieste di un turista sempre più esigente».

COMMERCIO

«Prosegue il rallentamento delle vendite al dettaglio che va dai generi alimentari all’abbigliamento e calzature. Un quadro che riflette le difficoltà vissute ogni giorno dalle famiglie. Per fare tornare i conti si rinuncia a tutto ciò che non è necessario e cresce l’attenzione al prezzo anche per quanto è indispensabile. Se nel comparto alimentare a crescere sono solo gli hard discount, nel commercio non alimentare soffrono quasi tutte le categorie merceologiche, a partire dall’abbigliamento e calzature. Una crisi che non ha nulla  a che vedere con lo spostamento dei consumi sulle piattaforme dell’e-commerce. Stiamo ormai assistendo a un profondo cambiamento nello stile e nelle abitudini di consumo, cui si somma l’allargamento di quella fascia di consumatori che non possono davvero permettersi nuovi acquisti. Tutto questo si traduce con il peggior bilancio dei saldi estivi degli ultimi anni».

LAVORO

«Dopo la rincorsa alla ricerca di nuovo personale per tenere i ritmi della ripresa post-Covid, il lavoro segna la prima battuta d’arresto post-pandemia, sia nel settore turistico che nel commercio. Ci aspettiamo un autunno e una fine dell’anno con un calo degli occupati, un dato purtroppo in linea con quello nazionale che prevede un incremento della disoccupazione». Si preannuncia un trimestre non buono per il terziario, in linea con l’andamento generale dell’economia: «Il tessuto economico uscirà con buone probabilità indebolito dalla frenata di alcuni settori trainanti come il manifatturiero e il comparto dell’edilizia e artigianato, collegato strettamente ai bonus. L’economia  sta calando più delle attese a livello nazionale e la crescita acquista per il 2023 si allontana dallo stimato 1%».  Sul piatto non ci sono soldi o sono molto pochi: «Ci aspettiamo come non mai dal Governo- che bene sta lavorando- serietà, rigore e una presa di consapevolezza che la priorità deve essere a contrasto dell’ inflazione e il taglio al cuneo fiscale soprattutto per i redditi più bassi» conclude Zambonelli.

 


Una rete a tutela della legalità, Ascom con altre 10 realtà impegnate con LiBERA

Ascom e Aspan sono tra i primi firmatari della rete di monitoraggio dei fenomeni di infiltrazione mafiosa e di illegalità nell’economia bergamasca

Sensibilizzare sui pericoli di infiltrazioni criminali nel tessuto economico bergamasco, vigilare e promuovere il rispetto della legalità, a contrasto della criminalità. Sono questi alcuni degli obiettivi della “Rete di monitoraggio dei fenomeni di infiltrazione mafiosa e di illegalità nell’economia bergamasca”, progetto promosso dall’associazione antimafia Libera Bergamo, a cui Ascom Confcommercio Bergamo  ha subito dato adesione convinta assieme ad altre dieci realtà, a cui se ne aggiungeranno a breve altre. Le associazioni rappresentano realtà imprenditoriali e del mondo del lavoro: con Ascom e Aspan, tra i primi firmatari ci sono Cisl, Anolf, Coldiretti, Confcooperative, Confimi, Cgil, Cna, Lia e Uil.  All’interno della rete compito prioritario “è  lo scambio di idee, informazioni, oltre alla condivisione  di materiale e documentazione in merito a situazioni d’illegalità nell’ordinaria attività economica nella provincia di Bergamo”, come sottolinea il documento di costituzione. “Rilanciare il monitoraggio sulle infiltrazioni nell’economia – sottolinea Francesco Breviario, referente provinciale di Libera – è fondamentale per porre accento sui fenomeni nel nostro territorio, con particolare attenzione al tessuto economico. Dal 2019 il  dossier annuale ha infatti esteso il suo titolo, che continua ad essere “Mafie, criminalità organizzata ed economia. Basti pensare che con l’esasperarsi della crisi sono in alcuni casi le stesse imprese prese dalla disperazione a mettersi in cattive mani”. “I beni confiscati a mafie e criminalità organizzata sono diventati 162 (148 immobili, 14 imprese)- ha sottolineato Rocco Artifoni, coordinatore provinciale dell’associazione- .  Dal 2013 in Bergamasca si denunciano oltre 100 estorsioni ogni anno (erano 104 nel 2014 e sono diventate 156 nel 2021), si contano in media 49 incendi dolosi l’anno, quasi uno a settimana. Nel solo 2022 gli intermediari finanziari hanno segnalato 2.128 operazioni sospette in materia di riciclaggio, mentre in un decennio sono state sequestrate 7,3 tonnellate di droga. Con la crisi cresce il rischio usura, reato che, a differenza di altri, instaura un patto psicologico difficile da scardinare e di conseguenza  complicato da denunciare”. Proprio per questo è fondamentale vigilare sul tema: “Abbiamo incontrato grande attenzione e sensibilità nelle associazioni, in rappresentanza sia del mondo delle imprese che in quello del lavoro- ha sottolineato Giorgio Lanzi di Libera-. È necessario essere presenti e monitorare a livello provinciale situazioni di illegalità in ambito economico e sociale”. La rete costituita si impegna a restituire un report annuale dell’attività e fissa almeno quattro incontri l’anno, salvo convocazioni urgenti emerse nel corso dei lavori. “Abbiamo collaborato sin dall’inizio al progetto di Libera per la costituzione di una rete di monitoraggio, nella profonda convinzione che l’impegno di tutte le organizzazioni possa contribuire al contrasto delle infiltrazioni criminali nel tessuto economico bergamasco-sottolinea Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. Sicurezza e legalità sono un prerequisito fondamentale del fare impresa”.  “Nei momenti di crisi – sottolinea Alberto Brivio, presidente di Imprese&Territorio -, mafie e illegalità possono trovare maggiori occasioni per insinuarsi nel tessuto economico. I capitali sporchi creano una concorrenza sleale, le micro e piccole e medie imprese sono le più suscettibili all’infiltrazione e per questo serve sensibilità. La stretta del credito e la crisi dei tassi d’interesse strozzano la liquidità di imprese e famiglie, esponendo a situazioni potenzialmente delicate”.  Tutte le associazioni hanno confermato l’impegno a tenere alta l’attenzione: “I numeri sono in costante crescita ed evidenziano l’esigenza di alzare la guardia” ha sottolineato a nome di Cna Andrea Della Valentina.  “Più voci e visioni daranno un importante contributo alla rete,  per cui ben vengano nuove adesioni” ha sottolineato Roberto Zanotti (Anolf). “Il primo impegno è quello di sensibilizzare e diffondere la conoscenza sul tema, anche alla luce dei dati presentati” ha aggiunto Orietta Locatelli di Confcooperative.  Simone Alborghetti (Coldiretti) ha rimarcato l’attenzione al settore agricolo”. Sensibilità anche dal mondo del lavoro: “Il lavoro di qualità passa dalla piena applicazione dei contratti nazionali a tutela del lavoro di qualità. Anche la bilateralità in questo senso è un’occasione per fare rete. Ben vengano infine iniziative come la Scuola Popolare Antimafia BGBS 2023” ricorda Danilo Mazzola (Cisl). Sempre dal mondo del lavoro, Valentino Rottigni (Cgil) invita “a tenere alta l’attenzione anche contro il caporalato”.

 


Lavoro stagionale nel terziario, intesa Ascom e sindacati per gestire i picchi di lavoro

L’accordo ha validità per tutto il 2023 e 2024. Incentivi dall’Ente Bilaterale per chi trasformi in indeterminato i contratti stagionali

Ascom Confcommercio Bergamo e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs della provincia di Bergamo hanno sottoscritto un Accordo Territoriale per il lavoro stagionale nel terziario. L’intesa permette alle circa 24mila aziende che applicano il CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi della provincia di Bergamo di gestire i picchi di lavoro riconducibili a ragioni di stagionalità e alla fase di avvio di nuove attività con assunzioni a tempo determinato (art 75 e 76 del CCNL per i dipendenti da aziende del Terziario della Distribuzione e dei Servizi – Testo Unico del 30 luglio 2019). L’accordo ha validità fino al 31 dicembre 2024. L’intesa territoriale va in deroga ad alcuni aspetti della disciplina ordinaria del contratto per gestire i
maggiori flussi di lavoro, dalla durata del contratto a tempo determinato, al numero complessivo dei contratti a termine rispetto ai contratti a tempo indeterminato, agli intervalli temporali previsti per le riassunzioni cosiddette stop & go, alle causali delle proroghe e dei rinnovi.
“Diamo così risposta a un’esigenza sentita dalle imprese locali del Terziario per gestire i picchi di lavoro stagionali nonché in fase di avvio di nuove attività- commenta Enrico
Betti, responsabile Area Lavoro, Relazioni sindacali e Welfare Ascom Confcommercio Bergamo-. Era fondamentale dare uno strumento di flessibilità ai nostri associati, che si trovano oggi a dover affrontare un maggiore flusso di lavoro determinato da Bergamo Capitale della cultura e in prospettiva l’auspicabile effetto trascinamento nell’anno 2024.”
“Nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono capitale della cultura, le attività commerciali delle zone turistiche interessate hanno manifestato la necessità di implementare il loro
organico per far fronte alle richieste del mercato. Definire la regolamentazione nel dettaglio delle assunzioni per il lavoro stagionale ha rappresentato un punto di
discussione importante in questi mesi – dichiarano i segretari generali Nicholas Pezzé di Filcams CGIL, Claudia Belotti di Fisascat CISL e Anila Cenolli di Uiltucs di Bergamo- “Auspichiamo che questo accordo possa fornire un impulso positivo a un’occupazione di qualità per tutti quei lavoratori e quelle lavoratrici che saranno coinvolti. Ci auguriamo soprattutto che si apra un percorso di formazione e qualifica che permetta al maggior numero di loro di venire stabilizzati. Per noi sarà centrale confrontarci come parti sociali per monitorare l’andamento dell’accordo” .
I datori di lavoro che intendano beneficiare dell’Accordo Territoriale devono presentare all’Ente Bilaterale del Terziario della provincia di Bergamo specifica richiesta di adesione pubblicata sul sito internet di Ascom e su www.entebilcombg.it,  da compilare telematicamente e trasmettere esclusivamente tramite PEC aziendale all’indirizzo:
posta@pec.entebilcombg.it.
Le aziende che dovessero trasformare i contratti di lavoro a tempo determinato stagionale attivati secondo l’accordo territoriale con assunzioni a tempo indeterminato o che dovessero attivare i contratti a tempo determinato della durata superiore alle 13 settimane fruiranno sino a dicembre 2024 per ogni contratto (e per ogni successivo fino al quarto compreso) un contributo di 500 euro (riproporzionato in caso di part-time) quale incentivo grazie al fondo apposito messo a disposizione dall’Ente Bilaterale del Terziario di Bergamo (fino ad esaurimento fondi).
Le aziende hanno l’obbligo di stabilizzare con un contratto di lavoro della durata di almeno 12 mesi il 20% dei contratti attivati secondo il presente accordo.
Tutte le parti interessate, Ascom e le tre sigle sindacali, hanno sottoscritto l’impegno di valutare gli esiti dell’intesa, con eventuali proroghe e aggiornamenti, entro il 30 settembre 2023.


Ente Mutuo: 33 istituti convenzionati, crescono assistenza e soci a Bergamo

La sanità integrativa Confcommercio tutela imprenditori e le loro famiglie con diverse proposte di assistenza

La presenza di Ente Mutuo su Bergamo e provincia è ormai consolidata e in continua crescita: lo dimostrano i numeri che rilevano come la sanità integrativa pensata da Confcommercio per i suoi associati presenti sul territorio bergamasco la più ampia proposta di strutture convenzionate rispetto alle altre province in cui opera, quali Milano, Monza Brianza, Como e Lecco. Un risultato straordinario raggiunto in soli quattro anni di attività. «Attualmente abbiamo all’attivo 33 convenzioni, tra forme dirette e indirette – afferma Giuseppe dalla Costa, Direttore di Ente Mutuo Regionale – attraverso le quali siamo in grado di garantire ai nostri Soci uno standard di visite specialistiche, esami diagnostici, cure odontoiatriche e prestazioni ospedaliere. Tra le principali strutture convenzionate rientrano l’ospedale Humanitas Gavazzeni, la clinica Humanitas Castelli, il poliambulatorio Humanitas Medical Care Bergamo, i centri del Gruppo Habilita (Bergamo, Clusone, Osio Sotto e Zingonia), i punti prelievo Synlab (10 sedi), la Casa di Cura San Francesco, gli Istituti Ospedalieri Bergamaschi (Policlinico San Marco di Zingonia, Policlinico San Pietro, Centro Diagnostico Treviglio). Sono tutte realtà estremamente rinomate che ci consentono di offrire una copertura sanitaria e servizi ad alto valore aggiunto».

Cosa prevede nello specifico l’offerta di Ente Mutuo? «Da oltre 65 anni basiamo la nostra attività su un principio fondamentale: la tutela della salute delle imprenditrici e degli imprenditori Soci e delle loro famiglie. Una mission chiara che perseguiamo attraverso l’offerta di forme di copertura capaci di rispondere alle diverse esigenze in ambito sanitario in tempi rapidi, a tariffe agevolate e per tutta la vita, ma anche con attività di sensibilizzazione sul valore della sanità e della prevenzione. In tal senso, ci impegniamo costantemente a fare cultura attraverso la realizzazione di articoli, incontri e webinar pensati per informare, educare e rendere le persone più consapevoli, coinvolgendo direttamente i professionisti, come abbiamo fatto con Humanitas Gavazzeni e Gruppo Habilita, o nostri partner come il Gruppo Terziario Donna Confcommercio Bergamo» spiega il direttore.

Gli imprenditori e i professionisti di Confcommercio Bergamo possono quindi usufruire delle coperture sanitarie e dei servizi di Ente Mutuo, che si aggiungono alle tradizionali Forme di copertura S, T, V, da sempre presenti sul territorio bergamasco: la “Forma B”, ad esempio, offre le visite specialistiche, gli esami diagnostici e le prestazioni in day hospital, comprese in un contributo annuo, in parte fiscalmente deducibili; le richieste di prenotazione alle strutture convenzionate vengono gestite nell’arco di una settimana, evitando le attese del sistema sanitario nazionale. Le “Forma D”, le più complete tra le coperture, aggiungono a queste prestazioni gli interventi chirurgici. «Siamo sempre alla ricerca di nuove soluzioni e servizi per venire incontro alle esigenze dei nostri Iscritti – aggiunge dalla Costa – e per questo abbiamo introdotto Smart Plus, la nostra nuova soluzione di welfare aziendale dedicata ai dipendenti degli Associati di Confcommercio a cui offriamo assistenza ambulatoriale a tariffe agevolate, visite mediche specialistiche e la diagnostica strumentale (esami radiografici, ecografie, TAC, RMN, MOC, endoscopie, scintigrafie, doppler). Non solo. A queste si aggiungono le analisi di laboratorio, le prestazioni odontoiatriche, la terapia fisica e l’assistenza medica 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Tutto, a un costo calmierato e con vantaggi contributivi e fiscali sia per i datori di lavoro sia per i dipendenti».

Ente Mutuo si qualifica così come un riferimento affidabile per l’associato, e grazie all’ufficio di Bergamo e alla sede di Milano, offre informazioni e assistenza immediata per tutti gli aspetti che riguardano il delicato tema della salute.

«Il nostro lavoro è solo agli inizi – conclude – e continueremo a lavorare su nuove convenzioni in forma diretta e indiretta: in quest’ultimo caso, abbiamo attivato accordi con Centro Medico Polispecialistico FOR ME e Centro Borgo Palazzo Poliambulatorio per la donna, ma l’idea è quella di ampliare la nostra rete di convenzionati anche a realtà che operano in ambiti strettamente legati alla vita quotidiana, come le palestre o i centri ottici».
Per info: 035. 4120132 – entemutuobergamo@ascombg.it


“L’agente di commercio, una professione che ha ancora tanto da dare”

Venerdì 14 aprile il convegno che ha toccato numeri, dati, commenti, ma anche prospettive, futuro e innovazioni sul mondo degli agenti di commercio.

Numeri, dati, commenti, ma anche prospettive, futuro e innovazioni. Venerdì 14 aprile, nella sede di via Borgo Palazzo di Ascom Confcommercio Bergamo, gli agenti di commercio hanno fatto il punto sullo stato della professione e presentato le principali novità che interessano la categoria con il convegno “Pianificare l’evoluzione, analisi del presente e vision sul futuro”.

Presente al convegno anche Alberto Petranzan, presidente Fnaarc nazionale: “Gli agenti di commercio hanno potuto beneficiare della crescita del Pil, cresciuto nel 2022 del 3,1% – ha spiegato -. Le provvigioni sono cresciute del 10%. Ma attenzione perché questa è una bolla che non è destinata a durare all’infinito, quindi sarà fondamentale leggere e gestire ogni singola situazione d’ora in avanti”.

Petranzan ha poi snocciolato i dati nazionali del settore: “Nell’ultimo biennio il numero degli agenti di commercio è rimasto praticamente invariato, mentre il 15% è donna. L’80% guadagna meno di 85mila euro annui, quindi bene la flat tax che consente a tanti colleghi di riuscire a restare nel mondo del lavoro. Ma dobbiamo prestare grande attenzione al ricambio generazionale: il 65% degli agenti di commercio italiani ha tra i 40 e i 60 anni; l’età media è di 50 anni. Il nostro è un mercato che può dare ancora tanto lavoro e tante soddisfazioni, ma deve ristrutturarsi”.

Un appello rivolto ai giovani che è stato poi ripreso da Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo: “Dobbiamo far passare ai giovani il messaggio che si può fare ancora e bene l’agente di commercio” ha sottolineato, passando poi ai dati bergamaschi: “Nella nostra provincia ci 2.086 imprese attive, la ditta individuale è per lo più la natura giuridica scelta a Bergamo. Le donne sono al 10%, in leggero ritardo rispetto al dato nazionale, mentre la maggior parte degli agenti di commercio in attività abitano nell’hinterland (28,3%), il 16% in pianura e il 15,1% in città. Il settore alimentari e bevande è quello più ricco col 19,6%, seguito da quello farmaceutico-cosmetico al 19,1%”.

Presente al convegno anche Fabio Fracassi, presidente Fnaarc Bergamo: “I dati di Bergamo non sono buoni: prima il Covid, poi la guerra e il caro-energia hanno dato un bel colpo al nostro settore – ha spiegato -. Non sono stati facili gli ultimi anni, per questo il ruolo che Fnaarc può avere oggi nei confronti di questi professionisti è cruciale: il nostro obiettivo è di essere un punto riferimento”.

Si è parlato anche di auto, di come orientarsi nel migliore dei modi nella scelta del veicolo che per un agente di commercio è uno strumento fondamentale. Per questo Loreno Epis, consigliere nazionale Federmotirizzazione ha spiegato soprattutto vantaggi e svantaggi del mondo dell’elettrico, sottolineando che “oggi l’ibrido è l’alimentazione più gettonata, ha sorpassato nelle preferenze degli acquirenti anche a benzina e diesel. È l’alimentazione preferita grazie anche ai mercati delle città metropolitane, i posti in cui il vantaggio dell’elettrico può essere toccato davvero con mano”.

Poi Giampaolo Foresi, direttore Servizi Tributari di Confcommercio Milano, ha affrontato tutte le novità e le opportunità di detrazione fiscale per la categoria, con un focus sul regime forfettario che riguarda di gran lunga la maggior parte degli agenti di commercio oggi in attività. E, per chiudere il confronto, Simone Serughetti, formatore esperto di digital thinking Adok Studio, ha illustrato il mondo del metaverso, spiegando perché potrà essere un’opportunità per la vendita di domani.


Fiera dei territori, turismo slow in vetrina dal 31 marzo

Fino a domenica 2 aprile in Fiera riflettori su attrattive per visite all’insegna di natura e sport 

Da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile alla Fiera di Bergamo torna la Fiera dei Territori, evento internazionale tra i più attesi del calendario Promoberg dedicato alla filiera e ai tanti appassionati del turismo slow, outdoor, active e sostenibile. In totale sono 16mila i metri quadrati dedicati alla Fiera, metà al coperto e metà in area esterna, per un’offerta a 360 gradi del settore.

Le tre giornate dedicate al grande pubblico sono precedute e integrate (giovedì 30 solo tramite piattaforma online, venerdì 31 in un’area dedicata) da Agri Travel e Slow Travel Expo, formula B2B riservata a buyer e operatori italiani e stranieri, che da sempre genera proficui confronti e scambi economici e culturali.

Per facilitare i visitatori, famiglie in testa, anche l’ottava edizione della Fiera dei Territori regala l’ingresso gratuito.

La cerimonia di inaugurazione è in programma venerdì 31 marzo alle ore 15. Previsti gli interventi di numerose autorità e realtà protagoniste dei due eventi. Come testimonial d’eccezione interverrà da par suo (sia per l’inaugurazione sia in diversi appuntamenti della giornata inaugurale)Vittorio Brumotti, campione del mondo di Bike Trial e detentore di ben undici Guinness World Records.

Le due fiere sono state presentate martedì 28 marzo presso la sala Giunta della Camera di Commercio di Bergamo. In diretta streaming sono intervenuti il ministro del Turismo Daniela Santanchè e il vicepresidente della Camera di Commercio Giovanni Zambonelli. In presenza, invece, ha fatto gli onori di casa il Segretario generale della CdC Maria Paola Esposito; seguita dagli interventi di Paolo Franco, Assessore alla Casa e Housing sociale di Regione Lombardia, Luciano Patelli e Davide Lenarduzzi, rispettivamente Presidente e Amministratore delegato di Promoberg; Stefania Pendezza, Project manager di AT&ST Fiera dei Territori; Pietro Segalini, Presidente Unpli Lombardia. Via web è infine intervenuto il direttore di Rural Tour, Klaus Ehrlich. Tutti gli interventi hanno evidenziato come il settore turistico sia un asse portante dell’economia italiana.

Il turismo vale il 13% del Pil italiano – sottolinea il ministro del Turismo Daniela Santanchè e rappresenta un volano per l’economia del nostro paese. Negli ultimi anni si sono scoperte nuove tipologie di turismo, tra quelli richiamati dalla Fiera dei Territori di Bergamo sono in grande crescita. Come ministero stiamo investendo molto soprattutto sulla destagionalizzazione del turismo, sul turismo sostenibile e accessibile. Il nostro piano strategico farà leva su mare, digitale e fiere; quindi, ben vengano appuntamenti come la Fiera dei Territori. Il ‘made in Italy’ è il terzo brand più noto al mondo, dobbiamo insistere per far conoscere le tante eccellenze dei nostri territori, partendo dai piccoli borghi. Stiamo lavorando insieme al ministero del Lavoro per trovare soluzioni che soddisfino le richieste di chi lavora nel settore turistico, partendo dalle nuove generazioni. Auguro alla Fiera dei Territori i migliori successi””.

“Crediamo molto nei due eventi – spiegano Giovanni Zambonelli e Maria Paola Esposito, rispettivamente Vicepresidente e Segretario generale della Camera di Commercio – perché riusciamo a fare squadra con tutti gli operatori turistici del territorio attorno a tematiche che riguardano lo svago delle persone ma anche una fetta importante della nostra economia. Nella nostra grande area abbiamo riunito la montagna e i laghi, passando dalla città e dalla pianura, con VisitBergamo, Promoserio, PromoIsola, LakeIseo, Valcavallina e Pianura da scoprire. Inoltre, con il nostro marchio Bergamo, Città dei Mille…sapori valorizziamo le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, sempre più conosciute e apprezzate anche a livello internazionale”.

Ho sempre creduto e sono sempre stato al fianco della Fiera dei Territori – evidenzia il neoassessore regionale Paolo Francoperché rappresenta al meglio tante eccellenze della Bergamasca. Il Turismo rappresenta una grande opportunità di creare lavoro e business. Dobbiamo mette in file e investire sulle tre ‘T’: Territorio, Turismo e Travel, quelle che sono messe al centro della Fiera dei Territori, insieme ad altre tematiche di vitale importanza come la sostenibilità e l’accessibilità. La Regione ha promosso numerosi bandi dedicati a questi temi, perché il turismo da solo può tenere in piedi un territorio. Grazie al turismo rurale e slow diamo la possibilità di sviluppare occupazione e nuove imprese anche per le nuove generazioni, con l’obiettivo non solo di evitare lo spopolamento delle nostre montagne e Valli, ma al contrario di rivitalizzarle”.

Siamo stati lungimiranti, credendo già una decina di anni fa in una manifestazione che mette al centro il turismo lento, sostenibile e accessibile, temi che sono diventati prioritari nelle agende politiche e negli stili di vita di un sempre maggior numero di persone – sottolinea Luciano Patelli, presidente di Promoberg –. Agritravel Fiera dei Territori è stata la prima fiera per il pubblico di Promoberg che si è conquistata la qualifica di internazionale. È anche l’unica del nostro portfolio ad avere due ‘anime’: una per buyer e operatori (AT&ST) che consente proficui scambi business; e un’altra dedicata al grande pubblico, che ha l’opportunità di conoscere e toccare con mano il meglio del turismo slow e green. Quest’anno la manifestazione registra il più alto numero di rappresentanze delle regioni italiane, con evidenti ricadute molto positive per l’economia e la promozione del nostro territorio anche in chiave turistica in Italia e all’estero. Abbiamo un grande plus, rappresentato dal nostro polo fieristico, facilmente raggiungibile con ogni mezzo, tra cui l’areo, grazie al confinante aeroporto internazionale che collega Bergamo con tutta Europa, Nord Africa e Medio Oriente”.

“Attorno ad AT&ST e alla Fiera dei Territori sta crescendo  l’attenzione anche oltre i confini nazionali – sottolinea Davide Lenarduzzi, Ad di Promoberg -. L’industria, come molto bene evidenziano le nostre due fiere, è rappresentata anche da un territorio, da un Borgo, da una Comunità (sia montana, di Pianura o di città). Abbiamo un patrimonio unico nel mondo, che non ha caso è sempre più richiesto. Il nostro impegno è di far sì che la Fiera di Bergamo vuole essere una ‘cerniera’ di collegamento tra le realtà del nostro territorio nazionale e il mondo. Come ha sottolineato il ministro Santanchè, le fiere sono uno dei pilastri cui si fonda il nuovo piano strategico del suo ministero, e in tal senso siamo lieti di contribuire con i nostri eventi a rappresentare al meglio i temi del turismo sostenibile e accessibile: dobbiamo impegnarci tutti per rendere accessibili a tutti i luoghi che per loro natura non lo sono”.

Agri Slow Travel Expo segna una decisa ripartenza della Fiera di Bergamo e ne conferma l’importanza strategica nel panorama delle fiere internazionali del turismospiega Stefania Pendezza, Project manager di AT&ST Fiera dei territori -. Convalida, anche grazie alla nomina di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura, il posizionamento della Lombardia tra le destinazioni di maggiore sviluppo dei trend turistici, tra cui ci sono sicuramente la sostenibilità, l’ambiente e l’undertourism con i cammini, i borghi, l’enogastronomia e le eccellenze dei Territori. I numeri di Agritravel e Slow Travel Expo Fiera dei territori certificano quindi la ripresa dell’intero comparto economico turistico e fanno pensare a un futuro fieristico in costante crescita. In fiera portiamo un’Italia tutta da scoprire, insieme a diversi Paesi stranieri, per un’offerta che consente un proficuo confronto tra gli operatori e grandi opportunità per gli appassionati. Proponiamo molti focus sui temi più sentiti da operatori e viaggiatori. Il salone ha il grande merito di far scoprire i territori non come semplici mete, ma quali esperienze autentiche e immersive da vivere in tutta la loro interezza, dall’arrivo alla partenza, nel segno della sostenibilità, della natura, dello sport, alla scoperta di un nuovo affascinante modo di viaggiare. Destinazioni promosse attraverso natura, arte, cultura, tradizioni e cammini, trekking, itinerari in bicicletta, vie d’acqua, percorsi spirituali e molto altro ancora”.

“Le nostre Pro loco sono le sentinelle sui nostri territori – Pietro Segalini, Presidente Unpli Lombardia -. In tutta Italia le Pro loco sono 6.300 (700 nella sola Lombardia) e quest’annosulle 800mila tessere date ai soci campeggia la promozione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura. E’ un invito a visitare i relativi territori, per conoscere in particolare i luoghi meno conosciuti. E con la nostra iniziativa delle Sagre di qualità, promuoviamo alcuni dei piatti più tipici lungo il nostro Belpaese”.

“Bergamo e la sua Fiera sono collocati magnificamente al centro dell’Europa – osserva Klaus Ehrlich, direttore di Rural Tour – e questo favorisce la partecipazione da parte degli stranieri. Con la Fiera dei Territori vogliamo trasformare dei concetti a volte troppo astratti in azioni concrete, sia da parte delle istituzioni che delle comunità. Abbiamo promosso numerosi incontri di approfondimento

Tantissime le proposte degli operatori, italiani e stranieri, che animano l’evento 2023 di Promoberg. Citiamo i numerosi showcooking, le degustazioni, gli spettacoli di folklore, i laboratori didattici, le presentazioni di prodotti, workshop e diverse attività outdoor in area esterna per grandi e bambini. Tra gli appuntamenti imperdibili di quest’anno si segnala il Villaggio delle Sagre di qualità a cura dell’Unpli (Unione Pro Loco Italiane), un’occasione unica per intraprendere un meraviglioso viaggio enogastronomico nell’Italia dei sapori, da Nord a Sud, dalle Alpi alle Isole, gustando delle autentiche eccellenze ancora poco conosciute e piatti che, tramandati di famiglia in famiglia, sono diventati il simbolo di un luogo. Il salone propone inoltre numerosifocus su tematiche di grande interesse a attualità, come quelli sul comparto della Montagna in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026; sull’accessibilità a 360 gradi per un turismo sempre più inclusivo; sulla valorizzazione dei territori nell’anno (2023) in cui Bergamo è, insieme a Brescia, la Capitale italiana della Cultura; sul folklore, come patrimonio da salvaguardare, valorizzando musiche, danze, canti, abiti e dialetti, parte fondamentale della cultura dei territori; sul turismo dei cammini, dalla Via Francigena al Sentiero degli Dei; sul viaggio tra le regioni italiane con i treni storici della Fondazione Ferrovie dello Stato.

La parte espositiva abbina anche quest’anno un’agenda ancora più ricca di eventi collaterali (oltre 120), allestiti in particolare sui tre palchi della manifestazione: due nel padiglione (uno al centro per gli eventi; un secondo in fondo al padiglione sulla sinistra per gli showcooking), e un terzo in Galleria centrale. Un altro palco è allestito dalla Camera di Commercio all’interno della grande area curata da Largo Belotti.

Numerosi anche gli eventi itineranti, con protagonisti soprattutto i gruppi folkloristici. Tra gli appuntamenti da segnarsi in agenda, il concerto gratuito di Roy Paci organizzato da Regione Sicilia in programma venerdì 31 alle ore 20 nella sala Caravaggio (440 posti a sedere) Centro congressi Fiera. È richiesta la prenotazione (gratuita) al link: http://bit.ly/3FZ4zFI  

Diamo i numeri

La Fiera dei Territori si sviluppa su 16mila metri quadrati complessivi, tra quelli al coperto del padiglione A e della Galleria centrale (totale 8.000 mq) e quelli nell’area esterna del padiglione A (8.000 mq) dedicati a diverse attività outdoor. Il salone coinvolge anche il Centro Congressi fieristico, con diversi convegni e workshop di scena nella sale Caravaggio (440 e 220 posti a sedere) e Colleoni (40 posti), con il coinvolgimento di un centinaio di relatori italiani e stranieri

Fiera dei territori (B2C)

Oltre 130 espositori tra nazionali e internazionali; tra questi, sono più di 70 gli operatori internazionali rappresentati. Gli eventi sono oltre 120, tra show cooking, presentazioni, incontri ed esibizioni, concerti jazz, blues e pop. Oltre dieci le Sagre di Qualità, in rappresentanza di diverse Regioni d’Italia.

Agri e slow travel expo (B2B)

Una sessantina i buyer complessivi. Sono 25 quelli nazionali di diverse provenienze (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Veneto); 36 invece i buyer internazionali, di diverse provenienze (1 Austria, 2 Belgio, 2 Canada, 1 Repubblica Ceca, 1 Danimarca, 2 Francia, 2 Germania, 1 Israele, 1 Paesi Bassi, 3 Norvegia, 1 Polonia, 1 Slovacchia, 1 Svezia, 1 Svizzera, 5 Regno Unito, 5 USA). Oltre 940 gli incontri business to business programmati tra buyer e seller


Rotary Food Box in solidarietà alle famiglie de La Casa di Leo

Ascom Confcommercio Bergamo sposa il progetto solidale portato avanti dall’associazione da tre anni a questa parte 

Per il terzo anno consecutivo il Rotary Club Bergamo Sud promuove il progetto solidale Rotary Food Box. Per l’edizione 2023 offrirà sostegno con le Rotary food Box – scatole di prodotti di prima
necessità e qualità – alle famiglie e ai bambini de La Casa di Leo di Treviolo, che accoglie famiglie con bambini malati in cura all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e amplierà l’offerta di
formazione e avvicinamento al mondo del lavoro a persone che pensano di non poter avere una seconda possibilità anche alla provincia di Bergamo grazie alla collaborazione con i Centri di primo
ascolto della Caritas diocesana bergamasca, delle Acli e dell’Ufficio pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Bergamo.
In questi tre anni Rotary Food Box, nato nel 2020 dal desiderio di offrire un segno di cura e vicinanza alle famiglie colpite dal Covid non solo sul piano sanitario ma anche nella perdita del
lavoro, ha fatto tanta strada. Dal confezionamento delle “box”, scatole di prodotti di prima necessità messi a disposizione da una quarantina di aziende del territorio, si è passati a un
percorso complesso e innovativo di formazione e tirocinio lavorativo per persone in emergenza occupazionale grazie al know how di Confcooperative Bergamo, Manpower group, Fondazione
Human Age Institute e Associazione SBS.
Grazie alla collaborazione dell’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Bergamo in questi due anni è stato possibile individuare e raggiungere le famiglie più bisognose dell’ambito
cittadino.
Nel corso delle prime due edizioni sono state consegnate 1.200 box di prodotti alimentari a 200 famiglie in difficoltà grazie anche al sostegno importante di Aspan Bergamo, Confartigianato
Bergamo, Confindustria Bergamo e l’associazione no profit Arenbì. Sono state oltre 40 le aziende coinvolte per la fornitura gratuita di prodotti di prima necessità e per i tirocini lavorativi cinque
le istituzioni in campo che hanno fin da subito aderito al progetto. Per 30 famiglie si è aperta la possibilità di interventi di cura e sostegno più mirati, mentre dieci persone hanno trovato lavoro
grazie all’orientamento e al tirocinio avviato dall’iniziativa. Oltre 700 i volontari coinvolti tra cui i giovani del Rotaract.
Con il 2023, anno in cui Bergamo celebra la sua rinascita grazie a Bergamo Brescia Capitale della Cultura, il Rotary Club Bergamo Sud ha deciso di rilanciare il progetto e allargare gli orizzonti
proprio per tenere fede allo spirito solidaristico che caratterizza la nostra provincia e l’attenzione al volontariato in questo anno così speciale per il territorio. Le ormai tradizionali Rotary Food Box,
scatole di prodotti alimentari e no di primissima qualità saranno devolute alla Casa di Leo di Treviolo, che da anni accoglie bimbi e famiglie in cura all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
La partecipazione al progetto da parte di aziende, enti ed istituzioni, si è consolidata e l’adesione è stata confermata anche quest’anno ai quali si aggiunge Ascom Confcommercio Bergamo. “Abbiamo scelto di dare il nostro contributo a un progetto di grande valore-  ha sottolineato il direttore Oscar Fusini- . In un momento di grande difficoltà e crisi come quello che stiamo vivendo allargare il più possibile la rete solidale permette di fare crescere progetti di solidarietà e di concentrare l’impegno e gli aiuti. Rotary Food Box è un progetto che oltre al sostegno immediato e materiale sostiene l’emergenza occupazionale, assicura la possibilità di tirocini ed estende il concetto di solidarietà a quello più ampio di cura e vicinanza, con un’attenzione particolare alla salute”.

Si amplia anche l’accessibilità al progetto di reinserimento occupazionale offrendo un percorso di orientamento e tirocinio qualificato grazie agli esperti di Confcooperative Bergamo, Fondazione Human Age Institute e l’Associazione SbS, rivolto a giovani e non occupati individuati dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Bergamo e da quest’anno anche grazie ai Centri di primo ascolto della Caritas diocesana bergamasca, Acli e alla rete dell’Ufficio pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Bergamo.

“Rotary Food Box nasce durante il terribile anno della pandemia, la sfida da cogliere non era facile da affrontare ma possiamo dire di esserci riusciti. Questa vittoria è la più bella che un uomo possa desiderare perché sappiamo che, con la rete del Rotary Food Box, siamo riusciti a dare un aiuto concreto a un migliaio di persone colpite dalla pandemia nella salute e nella perdita del lavoro. Il progetto promosso dal nostro club ha trovato un appoggio generoso nelle istituzioni: Comune di Bergamo, Confartigianato e Confindustria, Confcooperative e Aspan Bergamo, ma soprattutto le aziende, che si sono messe a disposizione donando i loro prodotti e fornendo servizi strategici per la buona riuscita del progetto” spiega Giovanni Pedrali, presidente del Rotary Club Bergamo Sud. “Nella seconda edizione di Rotary Food Box, il progetto si è ampliato, siamo passati dalla cura attraverso il cibo all’apertura di un nuovo orizzonte di crescita professionale per chi sembra non averne. Sono stati effettuati interventi mirati con percorsi di ascolto e assistenza alle famiglie attraverso operatori qualificati di Confcooperative. Ad una trentina circa di persone che hanno perso il lavoro e a giovani che hanno delle difficoltà familiari a emergere, è stato offerto un percorso di orientamento e un tirocinio formativo in azienda supportando così il reingresso nel mondo professionale. I tirocini formativi sono messi a disposizione dalle aziende di soci rotariani e dalle aziende aderenti al progetto. E per la terza edizione vogliamo raggiungere le persone bisognose della provincia grazie alla diocesi di Bergamo” spiega Roberta Caldara, socia del Rotary Club Bergamo Sud e tra i promotori del progetto.
“Il Rotary Food Box, progetto nato dopo la prima fase emergenziale del Covid con la finalità molto concreta di supportare le famiglie in difficoltà offrendo loro un paniere di prodotti di prima
necessità soprattutto alimentare, si è trasformato in qualcosa di ben più ampio diventando un percorso di ascolto e assistenza, oltre che di formazione e reinserimento nel mondo del lavoro.
Oggi, con la nuova edizione, la dimensione sociale del progetto va a comprendere anche un contesto, come la Casa di Leo, dove la solidarietà diventa più che mai accoglienza e vicinanza.
Ma non solo. Il Rotary Food Box rappresenta infatti un’esperienza molto valida sul piano del metodo, quello della collaborazione pubblico – privato – terzo settore che ritengo essere la leva
vincente di progettualità che richiedono risposte flessibili, efficaci e su misura, in linea con un welfare di comunità a cui stiamo lavorando con grande determinazione.” dichiara Marcella
Messina, Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo. “Ringraziamo l’attenzione del Rotary Bergamo Sud verso la nostra realtà. L’aiuto che ci verrà fornito sarà particolarmente prezioso per le famiglie da noi ospitate. Da sempre Casa di Leo accoglie le famiglie senza chiedere loro un contributo obbligatorio e nella maggior parte dei casi l’ospitalità è completamente gratuita.
Fornire cibo alle famiglie è per noi un sostegno importante per riuscire a dare risposta ai bisogni che ogni giorno gestiamo e che aumenteranno con la realizzazione dell’ampliamento.
Grazie a nome mio e di tutta l’Associazione per il vostro meraviglioso progetto a sostegno di La Casa di Leo.” dichiara Susanna Berlendis, presidente de La Casa di Leo.

“Siamo ben contenti di continuare nel pensiero comune che Rotary rivolge alle persone e alle famiglie più bisognose. Crediamo che sia importante non solo dare occasioni di sostegno, ma
rendere protagonisti coloro che più hanno bisogno, del loro riscatto personale, comunitario, sociale. È giusto offrire strumenti di aiuto ma ancora di più mettere in condizione le persone di
crescere tanto da poter badare a sè stesse e di sentirsi soprattutto partecipi di un processo che non riguarda solo le loro fragilità ma che si rivolge alla ricostruzione di una società che è tutta
quanta fragile, ognuno a suo modo. Certamente il tema del lavoro e della strumentazione acquisita per poter entrare o rientrare nel mondo del lavoro diventa davvero strategico per tutto
questo ed è il motivo che ci spinge appunto a rilanciare quanto fatto in passato verso questa direzione. La connessione con i Centri di primo ascolto Caritas e gli sportelli lavoro Acli che hanno
sempre agito in una logica di azione sinergica risulta facile e spontanea nella partecipazione a questo progetto” spiega Don Cristiano Re, direttore dell’Ufficio pastorale sociale e del lavoro della
Diocesi di Bergamo.
“Consideriamo il lavoro come occasione di integrazione per le persone e parte sostanziale nella costruzione della propria identità. Il sistema della cooperazione sociale afferente a
Confcooperative Bergamo mediante le competenze del Consorzio Mestieri, ente accreditato al lavoro, incontrerà i referenti dei Centri ascolto Caritas e degli sportelli lavoro delle Acli sul
territorio provinciale per l’individuazione delle persone  da inserire nel progetto lavoro, si farà carico dei colloqui individuali di conoscenza, del bilancio di competenze in raccordo, con
Fondazione Human Age Institute, Associazione SBS e Manpower” dichiara Fausto Gritti, presidente di Solco Città Aperta e componente del direttivo di Confcooperative Bergamo.