“Shark Tank”, PolentOne conquista i manager e vola negli Usa

“Shark Tank”, PolentOne conquista i manager e vola negli Usa

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Marco Pirovano-PolentOne
Marco Pirovano

Non solo pizza, lasagne e Parmigiano. Anche la polenta vola negli Stati Uniti. Marco Pirovano, titolare del marchio PolentOne, ha conquistato i cinque manager di “Shark tank”, nella prima puntata del business show in onda ieri sera su Italia Uno. “Avevo 14 anni quando ho avuto l’idea di rendere la farina gialla uno street food, ero fuori dalla discoteca con mio cugino quando mi sono detto: perché non creare la polenta take away? In fondo è un cibo nutriente, ma semplice e la strada è la sua collocazione naturale”, ha spiegato in tv Pirovano, 33 anni.

All’inizio non è stato facile conquistare lo scetticismo dei bergamaschi, far credere loro che da una macchina di ferro potesse uscire un piatto buono e artigianale. “La portavo con forza ai negozianti, quelli che non ci credevano sono poi diventati i miei clienti”, ha dichiarato il ragazzo. L’inventore della prima polenteria da asporto punta ora all’estero. Ai manager, che devono finanziare di tasca propria i progetti più interessanti, ha chiesto 30mila euro per una quota del 10 per cento. “Il mio obiettivo è aprire altri 500 punti nel mondo”, ha messo in chiaro, dando prima qualche informazione per un affare che rende bene e comporta poche spese: 2mila le richieste di franchising che gli sono arrivate, dai 60 ai 130mila il reddito annuo, dai 10 ai 35 metri quadri lo spazio necessario per l’attività, dieci i punti vendita già avviati. Il prezzo di una vaschetta di polenta, circa mezzo chilo, accompagnata da una varietà di sughi è concorrenziale: solo 5 euro. Nella puntata anche gli “squali” hanno voluto assaggiarla: Luciano Bonetti ha optato per la taragna con i funghi porcini, commentando “è da Expo”. Fabio Cannavale, chairman di lastminute.com, ha messo sul piatto 40.000 euro, il pubblicitario Gianpietro Vigorelli ha rilanciato con 50mila. Mariarita Costanza, direttrice di Macnil – Gruppo Zucchetti, dopo aver gustato la versione con il cioccolato, ha offerto 60mila euro per il 15 per cento. Il bergamasco Luciano Bonetti, patron di Foppapedretti, ha rilanciato con 80mila per il 20 per cento. Ma non ha portato a casa l’affare. Ad avere la meglio è stato Gianluca Dettori, di Dpixel, che ha garantito 50mila euro intravedendo la possibilità di sfondare negli Stati Uniti. L’affare si è concluso.