Formazione e occupazione, 25 milioni di euro dalla Regione

Formazione e occupazione, 25 milioni di euro dalla Regione

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Enrico Betti, Area Lavoro Ascom: “Un importante incentivo per nuovi inserimenti e formazione, con attenzione alle imprese meno strutturate” 

Enrico Betti

Dalla Regione arrivano fondi per formazione e occupazione, con contributi fino a 8mila euro, cui si sommano ulteriori mille euro in caso di imprese sotto i 50 dipendenti. Regione Lombardia, con delibera n. 7336 del 14 novembre 2022, ha infatti approvato le linee guida per l’attuazione della misura “Formare per assumere – incentivi occupazionali associati a voucher per l’adeguamento delle competenze” che prevede un contributo ai datori di lavoro sia per la formazione erogata in fase di inserimento lavorativo sia di un incentivo all’assunzione. L’iniziativa è destinata ai datori di lavoro che assumono persone prive di impiego subordinato o parasubordinato da almeno 30 giorni presso un’unità produttiva/sede operativa ubicata nel territorio di Regione Lombardia. Per tutte le tipologie contrattuali previste, a tali importi si aggiunge un ulteriore valore di 1.000 euro se l’assunzione viene effettuata da un datore di lavoro con meno di 50 dipendenti. La dotazione finanziaria è pari a 25 milioni di euro. Il bando, gestito da Unioncamere Lombardia, prevede che le domande di contributo, a sportello, possano essere presentate a partire dal 29 novembre 2022, fino ad esaurimento delle risorse.  “Non possiamo che salutare con favore questa importante misura di incentivo ad assunzioni, contratti di apprendistato e percorsi formativi- commenta Enrico Betti, responsabile Area Lavoro, sindacale e welfare Ascom Confcommercio Bergamo-. La Regione con un ulteriore contributo di mille euro per le imprese sotto i 50 dipendenti, mostra attenzione alle difficoltà delle micro e piccole e medie imprese. Sta ora alle aziende cogliere questa opportunità, investendo in personale e formazione”.
L’incentivo occupazionale è differenziato in base alla tipologia contrattuale di lavoro subordinato (tempo indeterminato, tempo determinato di almeno 12 mesi – non sono ammesse proroghe, apprendistato, a tempo pieno, a tempo parziale – di almeno 20 ore settimanali medie) e alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro. Per contratti a tempo indeterminato e a tempo determinato di almeno 12 mesi, sono previsti contributi da 4mila a 6mila euro, subordinati al completamenti di un percorso formativo. In particolare, il contributo è ripartito in questo modo: per l’assunzione di uomini fino a 54 anni sono previsti 4 mila euro, cifra che sale a 6mila per l’assunzione di donne fino a 54 anni; stesso contributo di 6mila euro per uomini over 55 e cifra che sale a 8mila per donne over 55.
Anche i contratti di apprendistato sono interessati da contributi da 1500 a 7mila euro, secondo la seguente ripartizione: 1500 per uomini fino a 29 anni, 2500 per donne fino a 29 anni, 4mila euro per uomini dai 30 anni e 7mila per donne over 30. L’incentivo è concesso a fronte della stipula di un contratto di apprendistato e non è condizionato alla realizzazione di un percorso formativo. Sono esclusi dai contributi i contratti di somministrazione, a progetto o collaborazione coordinata e continuativa, così come il lavoro occasionale, accessorio, lavoro o attività socialmente utile (Lsu e Asu), contratto di agenzia, associazione in partecipazione, lavoro intermittente (job on call) e lavoro domestico. Sono altresì escluse tutte le forme contrattuali che non garantiscono la continuità del rapporto di lavoro per almeno 12 mesi.
Sono inoltre esclusi dal contributo: i contratti relativi a inserimenti lavorativi di persone che, nei 180 giorni precedenti la data di assunzione, hanno effettuato un tirocinio o un lavoro presso il medesimo datore di lavoro; coloro che sono fruitori di misure regionali già comprensive delle medesime agevolazioni o tipologie di servizi (GOL, DUL, Azioni di rete ecc).
L’incentivo è riconosciuto successivamente al completamento del percorso formativo (qualora previsto) e subordinato all’effettività del contratto di lavoro e alla permanenza del lavoratore presso l’impresa, fatta salva una conclusione anticipata del rapporto di lavoro non addebitabile al datore di lavoro, che determina la riparametrazione dell’incentivo.
La misura regionale prevede anche voucher per la formazione, riconosciuto, a seguito dell’assunzione, fino al valore massimo di 3mila euro a fronte del servizio fruito e completato, da avviarsi a partire dalla pubblicazione del bando attuativo del presente provvedimento e comunque entro 90 giorni dalla data di assunzione del lavoratore. Ai fini della riconoscibilità del contributo, la formazione deve essere erogata da un operatore appartenente all’elenco regionale degli operatori accreditati per i servizi alla formazione (Capac e Formaterziario), da una Università con sede in Lombardia o da una Fondazione ITS con sede in Lombardia.