“Scegliere di cambiare”, 
gli imprenditori fanno il punto con Renzi

“Scegliere di cambiare”, gli imprenditori fanno il punto con Renzi

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L’assemblea generale di Confindustria Bergamo, dal titolo “Scegliere di cambiare”, sarà come sempre un’occasione importante per fare il punto sullo stato di salute delle industrie bergamasche, alle prese con una crisi di portata storica, che hanno tuttavia scelto in buona parte di percorrere la via dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, elementi riconosciuti centrali per mantenere e guadagnare competitività. Non a caso l’evento, in programma il 13 ottobre nello stabilimento della Persico di via Marconi a Nembro, nel recuperato stabilimento ex Comital, in continuità con le assemblee “fuori sede” degli ultimi anni che hanno visto gli imprenditori riuniti nell’aeroporto di Orio al Serio, alla Tenaris a Dalmine e al PalaFacchetti di Treviglio, sarà aperto dalla premiazione del concorso Odysseus, dedicato alle piccole e medie imprese, pensato a cadenza biennale per mettere in luce l’eccellenza bergamasca di chi fatica di più a destinare risorse specifiche e personali all’innovazione e allo sviluppo, ma ha tuttavia colto l’importanza della ricerca di nuovi traguardi nei diversi ambiti aziendali.
Fulcro dell’assemblea, che comincerà alle 14,30 e verrà movimentata anche dalla presenza di circa 400 giovani studenti degli ultimi anni delle scuole superiori bergamasche, sarà però inevitabilmente l’intervento del presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, che ha inserito l’evento nella sua agenda e dovrebbe essere presente, salvo impegni istituzionali dell’ultima ora, per tenere acceso il dibattito su temi caldissimi per il mondo dell’impresa, dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori in vigore per le aziende oltre la soglia dei 15 dipendenti che sancisce il reintegro del lavoratore licenziato “senza giusta causa”, allo smobilizzo del trattamento di fine rapporto, poco gradito alle imprese, e più in generale sulle misure per risollevare un’economia sempre stagnante, nonostante i vincoli di bilancio e gli sguardi fissi dell’Europa preoccupata dai nostri brutti conti.
Un quadro certamente difficile dove però, come ha sottolineato il presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi, che terrà la sua relazione verso le 16, non manca qualche elemento positivo, per esempio gli ultimi dati bergamaschi su produzione e sull’export che fanno pensare a uno scenario favorevole per chi è collegato ai mercati internazionali, anche se resta la ridotta visibilità degli ordini sul futuro, continuano a stentare le assunzioni e preoccupa il dato della disoccupazione giovanile, molto alta anche nei nostri territori. Nel secondo trimestre dell’anno le esportazioni sono infatti cresciute del 4,6% rispetto ai primi tre mesi del 2014, evidenziando buoni risultati in Europa, in Africa e nelle Americhe, contribuendo a mantenere positiva la bilancia commerciale del primo semestre.
Luci di speranza vengono anche dalle aziende messe in luce grazie al concorso Odysseus, appuntamento biennale dedicato all’innovazione in tutti i diversi ambiti aziendali, che ha visto in gara 63 progetti, di cui 23 finalisti, fra i quali saranno scelti 6 vincitori nelle categorie innovazione di processo, innovazione di prodotto, innovazione nella funzione d’uso, responsabilità e risorse umane, crescita d’impresa e internazionalizzazione, comunicazione d’impresa.
I lavori proseguiranno poi con la tavola rotonda, prevista alle 17, alla quale parteciperanno il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, presenza ormai consolidata agli appuntamenti assembleari bergamaschi, il vice-presidente di Confindustria per la ricerca e l’innovazione, nonché presidente di Expo 2015 spa, Diana Bracco, il rettore dell’Università di Bergamo e presidente CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Stefano Paleari. Modererà il dibattito il presidente di BergamoScienza Mario Salvi. Partecipazioni che confermano la centralità della riflessione sui temi dell’innovazione, della ricerca, dell’università e della formazione, quali principali motori propulsivi per il territorio e le sue imprese.