Pos, l’obbligo 
slitta al 30 giugno 

Pos, l’obbligo slitta al 30 giugno 

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L’Aula del Senato ha approvato l’emendamento della Commissione Affari Costituzionali al Dl milleproroghe che sposta al 30 giugno 2014 l’obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti con carte di debito per le transazioni sopra i 30 euro. Lo slittamento, si legge nell’emendamento, viene previsto «al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all’obbligo di dotarsi di Pos». Il decreto è stato approvato con 134 voti a favore, 60 contrari e 36 astenuti. Il testo passa ora alla Camera. La data del 30 giugno è l’ennesima di un “balletto” che dal primo gennaio di quest’anno – quando sarebbe dovuto entrare in vigore l’obbligo secondo il decreto Sviluppo bis del 2012 che lo aveva istituito – tiene in allerta imprese e professionisti. Una nuova scadenza era stata infatti fissata per il 28 marzo (dal DM 24 gennaio 2014) prevedendo anche una fase transitoria – fino al 30 giugno 2014 – nella quale erano assoggettati all’obbligo soltanto i professionisti e le imprese che, nell’anno precedente a quello in cui è effettuato il pagamento, avessero fatturato più di 200mila euro. Ora, con la proroga varata dal Senato, tale fase transitoria viene a cadere. Quindi, nel momento in cui l’obbligo di Pos entrerà in vigore (30 giugno 2014) riguarderà tutte le imprese e i professionisti, senza limiti minimi di fatturato. A meno che non arrivi un successivo decreto attuativo, previsto entro la fine di giugno 2014 dallo stesso DM 24 gennaio 2014, a modificare i limiti minimi di importi e fatturato, oltre che ad estendere il campo ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche mobili.  
Intanto la Confcommercio «esprime la propria soddisfazione per un provvedimento che tiene conto delle esigenze dalla vasta platea degli operatori interessati all’obbligo di dotarsi di Pos». «Per il nostro sistema d’imprese – sottolinea la Confederazione – è di assoluta importanza l’adozione di criteri di gradualità e sostenibilità in relazione agli effetti, agli oneri ed al rilevante numero di soggetti coinvolti. Ed è fondamentale che tale principio venga ulteriormente ribadito nelle norme attuative che dovranno essere emanate dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell’economia e delle finanze per disciplinare gli importi minimi, le modalità ed i termini applicativi dei nuovi obblighi». Confcommercio ritiene che «la modernizzazione del sistema dei pagamenti nel nostro Paese continui a rappresentare un importante obiettivo per il miglioramento delle condizioni di efficienza dell’intero sistema economico, ma è fondamentale che costi ed oneri della moneta elettronica non vadano ulteriormente a gravare sulle imprese, già fortemente penalizzate dalla perdurante crisi economica».