Pagamenti, un osservatorio 
on line dà i voti 
alla Pubblica amministrazione

Pagamenti, un osservatorio on line dà i voti alla Pubblica amministrazione

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Un osservatorio contro i “cattivi pagatori”, costantemente aggiornato grazie al contributo degli stessi imprenditori artigiani che porteranno le loro testimonianze.
L’iniziativa è stata lanciata nei giorni scorsi da Confartigianato Imprese, tramite il sito internet www.confartigianato.it.
Nella home page è infatti presente un banner con lo slogan “30 giorni. Non ti pagano? Clicca qui”, attraverso il quale è possibile contribuire a monitorare il rispetto dei termini di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni. Accanto alle informazioni sulla nuova normativa contro i ritardi di pagamento, entrata in vigore lo scorso 1° gennaio, e alle consulenze su come far rispettare i propri diritti di creditori, accedendo ad un’apposita sezione si potranno segnalare i ritardi e le mancate applicazioni della legge riscontrati durante lo svolgimento della propria attività.
«L’entrata in vigore della normativa che fissa a 30 giorni il termine ordinario di pagamento delle amministrazioni pubbliche – evidenzia il presidente dell’Associazione Artigiani Angelo Carrara – è stata indubbiamente una conquista delle imprese e in particolare di Confartigianato, che si è battuta in tutte le sedi perché si mettesse un freno ad un malcostume che ha raggiunto livelli allarmanti: proprio un rapporto di Confartigianato ha evidenziato che nel 2012 il tempo medio di pagamento degli enti pubblici è salito a 193 giorni, con un ulteriore aumento di ben 54 giorni tra maggio e novembre».
Il rapporto ha inoltre calcolato che il ritardo con cui la pubblica amministrazione salda i propri debiti costa alle aziende 2 miliardi e mezzo di maggiori oneri finanziari.
«Questo risultato legislativo – aggiunge Carrara – non deve però farci abbassare la guardia: dobbiamo evitare che i principi contenuti nella legge restino sulla carta e per far questo occorre portare all’attenzione pubblica i cattivi pagatori».
Da qui l’idea di un osservatorio che monitorasse, dati alla mano, il rispetto della legge da parte di Amministrazione pubblica centrale, Regioni, Provincie, Comuni e altri enti, ma anche da parte dei soggetti privati con cui le imprese artigiane hanno rapporti di lavoro. La sua peculiarità, inoltre, è che periodicamente saranno resi pubblici i casi di inosservanza della normativa, stilando una sorta di classifica dei “cattivi pagatori”.
«Non si tratta di mettere alla gogna nessuno – chiarisce Carrara – ma di garantire il rispetto dell’etica e della correttezza dei rapporti tra imprese e pubblica amministrazione. Quella dei ritardi di pagamento è una delle cause principali della mancanza di liquidità in cui si trovano gli imprenditori, già schiacciati dalla difficoltà di accesso al credito e dalla difficile congiuntura economica. L’osservatorio di Confartigianato è un modo efficace per tenere alta l’attenzione su questo problema, ma affinché possa funzionare è necessario il contributo di tutti. Per questo, invito anche gli imprenditori bergamaschi a raccontare le loro esperienze e segnalare i loro problemi di pagamento utilizzando l’apposito banner presente sul sito di Confartigianato. In questo modo si potrà disporre di informazioni maggiori e attendibili, poiché vanno ad attingere dalla vita reale delle imprese».
Per i cattivi pagatori, quindi, si annunciano tempi duri.