Un fulmine a ciel sereno…o quasi. La Officine Meccano Plastiche di Lallio sembra intenzionata a chiudere i battenti, e a lasciare per strada i 50 dipendenti, che fino a ieri sapevano delle difficoltà dell’azienda produttrice di componenti plastici per apparecchiature elettriche, ma non immaginavano certo di vedere, da qualche giorno, i camion di clienti e fornitori entrare e portarsi via stampi e lavorati. Per strada, intanto, ci sono andati per protestare contro una decisione presa senza informare né sindacato né RSU della situazione: un presidio ai cancelli che danno sull’autostrada per sensibilizzare quanta più gente possibile della crisi dello stabilimento.
“L’azienda – racconta Cristian Verdi, segretario provinciale di Femca Cisl – ci aveva informato di qualche difficoltà economica, addirittura di un decreto ingiuntivo da parte di un fornitore. Ma all’ultima assemblea con i lavoratori ci era stato comunicato che era intenzione della proprietà reperire i fondi per ripianare la situazione. Invece, già durante il week end è iniziata la processione dei camion che si portano via quanto riescono a prendere. Evidentemente – continua Verdi -, clienti e fornitori hanno informazioni maggiori delle nostre. D’altronde, l’incontro che avrebbe dovuto svolgersi in Confindustria questa mattina è stato annullato. Ieri la direzione di OMP ci ha parlato dall’altra parte dei cancelli e oggi addirittura non hanno nemmeno risposto al telefono”. OMP è chiusa per ferie fino al prossimo 27agosto. “Vedremo al rientro dalle vacanze se ci saranno sviluppi positivi. Intanto – conclude il sindacalista della Femca Cisl -, con i lavoratori, abbiamo deciso di prorogare il blocco dei cancelli fino a quando l’azienda non deciderà di incontrarci e spiegarci nei dettagli la situazione”.