Sono iniziati oggi, 15 aprile, i corsi di formazione per i gestori di sale gioco e locali con slot machine , organizzati dalle associazioni di categoria, in collaborazione con l’Asl, che vedono Ascom tra i firmatari del protocollo siglato per dare una risposta alle recenti disposizioni ( L.R. 21 Ottobre 2013, n.8 “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico Il corso, avviato ieri presso la sede cittadina di Ascom Bergamo e in programmazione anche in provincia in base alle esigenze degli imprenditori del territorio (il prossimo appuntamento è a Treviglio il 22 aprile), è finalizzato alla conoscenza e alla prevenzione dei rischi connessi al gioco d’azzardo patologico e alla conoscenza generale della normativa in materia di gioco d’azzardo lecito. «Non si tratta solo di presentare un corso obbligatorio– spiega il vicedirettore dell’Ascom Oscar Fusini ai primi 25 corsisti– ma di fare informazione e sensibilizzazione sulla differenza tra gioco sano e gioco patologico. L’obiettivo è rendere più informati i gestori dei locali, permettere loro di riconoscere chi dei loro clienti ha un rapporto patologico con il gioco e di promuovere buone prassi per ridurre le problematicità della ludopatia. In questo modo il responsabile del locale ha anche un ruolo sociale ». «I corsi sono obbligatori per i titolari degli esercizi – ricorda Andrea Comotti, responsabile dell’Area Gestionale dell’Ascom, che gestisce la formazione specifica per prevenire la ludopatia -. Hanno una durata di 4 ore e al termine della frequenza è previsto un test. I requisiti per frequentarli sono aver compiuto 18 anni e avere una buona conoscenza della lingua italiana. Il corso va effettuato entro il 3 novembre per i pubblici esercizi già in attività ed entro sei mesi dall’apertura per i nuovi gestori. La frequenza deve essere rinnovata biennalmente. Per chi non ottempera all’obbligo è prevista una sanzione dai 1.000 ai 5.000 euro». In questo percorso di sensibilizzazione e di contrasto al gioco d’azzardo, l’Ascom si impegna inoltre a promuovere il Codice Etico di regolamentazione, redatto dal Tavolo Provinciale per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico costituito da ASL Bergamo. Elvira Beato, responsabile dell’Osservatorio delle Dipendenze dell’Asl, che ha tenuto il corso, ha invitato gli esercenti a concentrare l’attenzione sulle persone più vulnerabili: « Tra le categorie che rischiano di incappare nella ludopatia, le persone- soprattutto giovani- con disturbi comportamentali “novelty seeking” (propensione al rischio), coloro che abusano di alcol o che hanno problemi mentali, chi ha disturbi nel controllo dell’impulsività e tutti coloro che hanno false e distorte credenze sulla fortuna e sulla reale possibilità di vincita al gioco. Per molti anziani con carenti attività ricreative e socializzanti, le slot sono un antidoto alla noia. Sono a rischio anche coloro che hanno familiarità con il gioco d’azzardo patologico, persone separate o divorziate e chi si trova in una situazione di vulnerabilità sociale o appartiene a contesti familiari poco o per nulla supportivi» .
I dati sul gioco d’azzardo
I dati ufficiali sul gioco d’azzardo in Italia confermano che si tratta di un fenomeno significativo, per cui la Lombardia detiene il primato con un fatturato annuo di circa il 18% del totale nazionale. La realtà e l’indotto del gioco d’azzardo sono considerate la terza industria italiana (4% del Pil), anche se negli ultimi mesi si nota un’inversione di tendenza sia nel giocato che nel numero delle strutture dedicate. Sono circa 1.600 i giocatori patologici in cura nei Dipartimenti delle dipendenze delle ASL lombarde (la stima nazionale oscilla tra i 302.093 e 1.329.211 giocatori patologici). Nel 2014 il numero di utenti in trattamento per il gioco d’azzardo patologico nei Sert bergamaschi sono stati 239 (nel 2005 erano 28), per lo più uomini di età compresa tra i 45 e i 49 anni. Le stime del Ministero della Salute (2012) sulla popolazione residente in provincia di Bergamo calcolano come vi possano essere almeno 14 mila persone con problemi di gioco d’azzardo e almeno 5.500 con una dipendenza da gioco d’azzardo tra la popolazione tra i 18 e i 75 anni. La diffusione degli apparecchi nella nostra provincia è alta. Si contano oltre 2mila esercizi dotati di slot machine, il 10% (quindi 200) sono sale gioco, il rimanente pubblici esercizi. In totale i bar nella bergamasca sono 2.600.
I punti del codice etico
L’obiettivo del Codice Etico è quello di tutelare la salute dei giocatori e ridurre il rischio di sviluppare una dipendenza da gioco. Il testo è stato redatto con la collaborazione dei partecipanti al Tavolo provinciale per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico costituito da ASL Bergamo: Dipartimento Dipendenze, Ascom, Associazione Atena, Associazione Giocatori Anonimi, Associazione Libera, Associazione Provinciale Polizia Locale, Caritas Bergamo, Confcooperative – Federsolidarietà, Confesercenti, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, L’Eco di Bergamo, Prefettura, Questura, Sindacato – CGIL, Sindacato – CISL, Tavolo Enti Accreditati, Tavolo Terzo Settore.
Bastano anche piccoli accorgimenti per disincentivare o, se non altro, rendere meno travolgente il gioco d’azzardo. Il gestore che aderisce al codice, oltre a osservare in modo rigoroso la legge che vieta il gioco d’azzardo ai minorenni, si impegna a:
- non prestare denaro ai giocatori;
- adottare strategie per favorire il controllo del tempo (per es. apponendo orologi ben visibili se possibile orologi a timing sonoro);
- rendere effettivamente fruibili i giochi di intrattenimento alternativi, previsti dal comma 7art. 10 del TULP (per es. freccette, biliardino, tavoli da stecca);
- laddove possibile, a differenziare/isolare lo spazio slot machine dal resto del locale con elementi di separazione ambientale;
- sensibilizzare chi intende giocare con minori al seguito apponendo cartellonistica di divieto d’accesso ai minori agli spazi slot;
- disincentivare il consumo di alcolici nello spazio slot:
- non collocare le slot machine in aree fumatori;
- esporre in modo visibile le reali percentuali di vincita delle slot;
- esporre in modo visibile i materiali informativi messi a disposizione dall’ASL;
- collaborare a momenti di sensibilizzazione e prevenzione al Gioco Patologico;
- esporre in modo visibile il Codice Etico.