“Come Associazione siamo esterrefatti dei proclami trionfalistici per il nuovo insediamento logistico di Amazon nella Bassa. Ce li saremmo aspettati dal rappresentante della multinazionale ma non dal Sindaco di Cividate al Piano, che dovrebbe essere più cauto nell’annunciare i vantaggi di questo nuovo polo logistico targato Amazon. Certamente, con il buco delle leggi attuali e l’assenza di programmazione, chiunque può oggi insediarsi dove e come vuole con vantaggi economici solo per lui, privato, e per il Comune in cui avviene l’ubicazione, mentre tutte le altre comunità limitrofe si accollano gli svantaggi economici, ambientali e sociali La cosa più imbarazzante di tutto ciò è l’utilizzo strumentale nella comunicazione dei 900 nuovi posti di lavoro che il polo logistico creerà nei prossimi anni. Un “annuncio per i grulli” come direbbero in Toscana.
In primo luogo, sarebbe opportuno interrogarsi su quanti posti questo polo brucerà nella nostra provincia. Inoltre, dovremmo anche chiederci quale qualità dei posti di lavoro vogliamo per i nostri figli. Ben documentati, dubitiamo infatti che con la qualità di quei posti i bergamaschi potranno condurre una vita felice e, soprattutto, come sostiene il Sindaco di Cividate, guadagnarsi le risorse per comprarsi una casa.
C’è poi la questione dell’impatto viabilistico e dell’inquinamento ambientale come rovescio della medaglia rispetto ai vantaggi che il nuovo polo Amazon porterà ai cittadini di Cividate e dei paesi contigui: Quello che il Comune introiterà dall’ennesimo ennesimo investimento di una multinazionale straniera sarà scaricato sui costi di sostegno del reddito e sui servizi sociali delle comunità, perché i guadagni dei grandi colossi non si fermano mai nei territorio. Il futuro lo stiamo scrivendo oggi per le generazioni che verranno. L’appello che ci deve accomunare tutti è quindi di alzare il nostro senso di responsabilità”.