Si allunga la lista dei negozi storici bergamaschi. La nuova tornata di valutazioni da parte della Regione Lombardia ha assegnato il titolo a 9 insegne tra città e provincia.
Il riconoscimento più prestigioso va a Zogno, dove il negozio di tessili Garofano di Emilio Egman, in viale Vittorio Emanuele dal 1933, ha ottenuto la qualifica di “Negozio Storico”, attribuita a chi, oltre a vantare più di 50 anni di continuità aziendale e merceologica, offre una collocazione di pregio storico, architettonico e artistico o ha mantenuto arredi originali.
Gli altri otto titoli sono di “Storica Attività”, assegnati a chi può dimostrare almeno 50 anni di storia, anche non continuativa, conservazione della medesima merceologia ed insegna e possibilmente conservazione della stessa gestione e sede fisica.
Lovere incassa ben sette riconoscimenti. Ad aggiudicarseli sono: i negozi di abbigliamento Volpi, datato 1910, e La Primavera (1960), entrambi in via Gregorini, il bar pasticceria Wender di piazza tredici martiri (1929), le Coltellerie Collini di via Gramsci (1955), il panificio Musoni di via Achille Grandi (1951), l’Ottica Rovetta in piazza Garibaldi (1950) e il negozio di giocattoli e casalinghi Bacchetta di via Tadini (1954).
In città il marchio va all’Istituto Ottico Isnenghi di via Tasso, aperto dal 1962.
Salgono così a 114 i negozi ed i locali storici complessivamente riconosciuti in provincia di Bergamo. In questa sessione la Regione ha esaminato 43 domande e ne ha ammesse 4o, di sei province.
Le insegne sono inserite nel “Registro regionale dei luoghi storici del commercio”, che comprende quattro riconoscimenti (Storica attività, Negozio storico, Locale storico e Insegne storiche e di tradizione) ed un programma di tutela e valorizzazione in quanto «punti di riferimento e servizio per la comunità ed elementi di attrattività per i centri urbani».