Camera di Commercio, Malvestiti fa il bis. Astenuti gli Industriali

maroni i Malvestiti - CopiaSala Mosaico ore 16. La tensione è nell’aria, i minuti si allungano all’infinito, al di là delle strette di mano, dei sorrisi e snerva ancora di più nell’attesa del governatore Maroni che però arriva con il solo, canonico quarto d’ora di ritardo. La Camera di Commercio di Bergamo dei prossimi cinque anni scorre nel filmato di presentazione, powerpoint, fotografie (qualcuna, come quella di Monica Santini con fluente chioma lunga decisamente datata) e settori dei 33 nuovi consiglieri, prima dei saluti tradizionali. La prima a prendere la parola è il prefetto,Francesca Ferrandino, richiamo all’etica, centralità dell’uomo al “di la degli steccati”. Anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori neanche troppo sottotraccia e, senza “voler entrare nelle dinamiche interne” si augura una rappresentatività quanto più ampia possibile, mentre il presidente della Provincia, Matteo Rossi, incita “facciamo squadra”. Il messaggio é chiaro. Il virtuosismo camerale bergamasco é il fil rouge che si snoda anche nelle parole del governatore della Lombardia: “Il governo dovrebbe copiare il modello che funziona e sono i dati a dirlo. Più di seicento milioni sono stati dati alle imprese dal sistema camerale”, ribadisce Maroni.

Mezz’ora a braccio tra cifre, centinaia di milioni di bilanci tagliati e norme finanziarie che gettano lunghe ombre sugli investimenti del futuro, introducono al momento caldo: le votazioni a scrutinio segreto. Mancando Marco Tullio Cicerone, la maggioranza qualificata è fissata a 22 voti, mentre tocca a Giuseppe Guerini lanciare dal palco la nomination di Malvestiti. Il bis è servito. La palla passa a Ercole Galizzi, presidente di Confindustria Bergamo: “Richiamo alla centralità della persona, il futuro delle imprese, che hanno ambizioni molto alte”. Morale finale e sugo della storia: al di là della persona del presidente, Confindustria non darà il suo appoggio, richiamando nelle motivazioni i contenuti della lettera inviata a dicembre ai singoli rappresentanti di Imprese & Territorio.

Il resto é corollario, le dichiarazioni di voto di Ambrosioni, di Pedrali e di un Dolci tutt’altro che zuccheroso: “Voglio sapere il programma del presidente e non ritengo giusto che la dichiarazione di voto la faccia qualcuno che non é consigliere”. Un pensiero che molti condividono e che, in effetti, toglie un po’ di peso specifico ai quattro nominati. Alle 17.55 l’esito: 27 voti favorevoli e cinque astenuti, il quartetto industriale e lo stesso Malvestiti. Il suo è un discorso breve. Ringraziamento e apprezzamento per i consiglieri confermati e compiacimento per la presenza di tante donne. Ringraziamenti anche a Marco Cicerone. Promette novità il neo presidente. “Consolideremo i risultati conseguiti in questi anni. Diamo speranze alle aziende e aiutiamole ad uscire dalla crisi. Collaboreremo con tutte, e dico tutte le associazioni. Se la meta sarà condivisa la strada sarà più facile. Rimbocchiamoci le maniche con serietà e determinazione”. Applausi. Les jeux sont faits. Rien ne va plus. Almeno fino alle prossime due settimane. Il 26 marzo alle 16 nomina della giunta.