Regali un libro a un bambino e ne ricevi 36 da altre mamme. È questo il concetto di Bookexchange, una nuova iniziativa che corre in rete su Facebook in queste settimane. E tra le mamme scatta la “scambiolibriwebmania”.
Il meccanismo ricorda una catena di Sant’Antonio che “girava’” qualche anno fa: si mandava una cartolina al primo indirizzo di una lista e in coda si scriveva il proprio nome e recapito su altre cartoline inviate a una decina di amici che avrebbero dovuto fare la stessa cosa. In cambio si ricevevano cartoline da tutto il mondo o, almeno, questa era la promessa.
In realtà questa iniziativa è un po’ diversa, perché le amiche da coinvolgere sono solo sei e i libri, stando alle testimonianze di chi vi ha preso parte, arrivano davvero. Libri pe bNella lista, infatti, non ci sono centinaia di nomi e in teoria basta che tutte le amiche coinvolte nel gioco partecipino per ricevere i libri a casa. Di fatto, la crescita è talmente alta che dopo i primi “giri” è molto probabile, se non certo, che la catena si interrompa.
Ricevere 36 libri come promesso, quindi, è una possibilità molto remota, però qualche libro arriva e le mamme si dicono entusiaste, come Erminia che scrive «è un’iniziativa bellissima, che bello quando suona il citofono e la mia bimba dice “mi sa che è per me”»; o come Marta che in pochi giorni ha ricevuto otto libri ed è felicissima. Il bookexchange sembra incentivare l’acquisto di libri al di là del risultato. «Solo a me non arrivano – si lamenta via web Paola -. La mia catena si è interrotta… mamme sfiduciate! Così ho saccheggiato Ibs… e poi Amazon… e la libreria… e poi ancora Amazon». Elena, addirittura, rilancia «Pensa a farlo anche per gli adulti».
Morale, conta il crederci, l’essere corrette e ricambiare. Poi, che importa se non si riuscirà ad avere tutti i 36 libri promessi, basta pensare di aver regalato un libro a un altro bambino e se si riceverà qualche libro bene, altrimenti si è compiuto comunque un bel gesto e si è fatto vendere un libro in più. Con una attenzione: essere consapevoli che se si partecipa, si diffonde il proprio indirizzo a persone che non si conoscono.