Arrivano a 36 mila euro le multe per l’assunzione di un lavoratore irregolare. E’ questo quanto è stato stabilito da uno degli ultimi quattro Decreti Legislativi del Jobs Act pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 23 settembre. Nel documento, che riguarda le disposizioni sanzionatorie in materia di lavoro e di legislazione sociale, si legge che viene notevolmente aumentata la maxisanzione comminata ai datori di lavoro che occupano lavoratori in nero. La multa viene applicata per fasce di dipendenti impiegati in nero invece che rapportata alle giornate di lavoro.
Nel caso di impiego del lavoratore irregolare sino a 30 giorni il datore deve pagare una sanzione che va da 1.500 a 9.000; se i giorni arrivano fino a 61 la multa va dai 3.000 a 18.000 euro per ciascun lavoratore irregolare, mentre nel caso di impiego del lavoratore oltre 60 giorni si va dai 6.000 ai 36.000 euro per ciascun lavoratore irregolare. La sanzione viene ridotta qualora il datore regolarizzi i rapporti in nero, stipulando con l’interessato un contratto a tempo indeterminato, o a tempo parziale al 50% dell’orario a tempo pieno, o a tempo determinato di durata non inferiore a 3 mesi.
La procedura della diffida non può essere utilizzata nel caso di impiego di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno e di minori in età non lavorativa. Per queste due categorie è previsto anche l’aumento delle sanzioni, nella misura del 20%. L’attività imprenditoriale sospesa a causa della presenza di lavoratori in nero può essere ripresa dopo la regolarizzazione delle violazioni. Per i nostri associati, la Confederazione ha ottenuto un abbattimento dei costi qualora si regolarizzi il lavoratore. L’Area lavoro di Ascom è a disposizione degli imprenditori per organizzare incontri di approfondimento sui nuovi decreti legislativi.