Nel centro di Bergamo i parcheggi blu saranno a pagamento anche nei giorni festivi. Lo ha annunciato l’assessore alla Mobilità del Comune, Stefano Zenoni, spiegando che la novità fa parte del più ampio progetto di revisione della sosta su strada sul quale il Comune è al lavoro da tempo.
Uno degli obiettivi dell’Amministrazione è disincentivare l’utilizzo dell’auto per raggiungere il centro e per questo ha scelto di mettere le strisce blu sullo stesso piano di concorrenza di mezzi pubblici e i parcheggi in struttura. Si prevede che ad essere coinvolte saranno un migliaio di postazioni, quelle più centrali, sulle 2.630 disponibili complessivamente, mentre per i 230 stalli che si trovano in Città alta, il pagamento nei festivi è già in vigore da una decina di anni.
Per i residenti si pensa ad un pedaggio che consenta loro di lasciare l’auto sulle strisce blu, tutti i giorni, a prezzi ridotti. Attualmente dalla gestione della sosta il Comune ricava circa 3 milioni di euro, destinati ad investimenti sulla mobilità, dal bike sharing alla segnaletica, alle telecamere. La rivoluzione dei parcheggi dovrebbe prendere corpo nel giro di qualche mese. Nel frattempo si sono già mosse le opposizioni. Il capogruppo della Lega Nord Antonio Ribolla denuncia l’aumento dei costi per i cittadini e mette in allarme sul rischio che il centro possa venire disertato a favore dei centri commerciali, con danni per le attività e spazio al degrado. Ha anche annunciato una raccolta firme per dire no all’iniziativa.
Per l’Ascom di tratta di una scelta avventata che «introdurrebbe un chiaro disincentivo a venire in città a fare shopping e un altrettanto chiaro invito ai negozianti a non aprire i battenti nei giorni festivi». Il tutto proprio mentre i consumi segnano una timida ripresa.
Ma i timori dell’Associazione vanno ben oltre. Preoccupa maggiormente l’ipotesi ventilata di far pagare ai residenti la sosta sulle strisce blu con una tariffa low cost. «Così – sottolinea il direttore Oscar Fusini – andiamo incontro al rischio che gli stalli restino occupati tutto il giorno, senza lasciare alternative a chi viene in centro e vuole posteggiare a raso per fare acquisti». Per l’Ascom – che nell’ottobre scorso aveva già invitato il Comune ad aprire una discussione sul tema, senza ottenere risposta – è necessaria una riflessione approfondita sulla materia. «Serve un confronto che coinvolga anche i commercianti», conclude Fusini.