La denuncia / Il postino suona sempre due volte. A casa mia mai

La denuncia / Il postino suona sempre due volte. A casa mia mai

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Egregio Direttore,

le scrivo per denunciare un disservizio che da qualche tempo subisco da Poste Italiane. Sono un imprenditore e, per esigenze di lavoro, spesso ricevo gli originali cartacei dei miei contratti attraverso lettera raccomandata. Tutto nella norma. Peccato però che il postino anziché suonare il campanello ritenga più veloce e snello lasciarmi l’avviso di ritiro presso l’ufficio postale di Pedrengo. Non si degno neanche di suonare, dal momento che all’orario indicato nell’ultimo avviso eravamo tutti in casa e non abbiamo sentito nulla. L’avviso indicava che era possibile ritirare la busta dalle 11,30 del giorno successivo, sabato 19 settembre, etc etc. Ebbene, il lunedì successivo mi sono presentato all’ufficio postale per il ritiro della RR e dopo ben 45 minuti di paziente fila, alle 10, mi sono sentito dire che il sistema di stampa in dotazione ai portalettere “per l’avviso di mancato recapito” non riconosce le date dei giorni festivi e il postino avrebbe dovuto correggere a mano la prima data utile per il ritiro che non era quella stampata del 19 settembre. Il resto è commedia all’Italiana. Ho fatto reclamo diretto con la direttrice dell’ufficio postale di Pedrengo, la quale ha scaricato le colpe sull’ufficio di Seriate. Pertanto la stessa mattina mi sono presento all’ufficio di Seriate e l’addetto – un po’ indisponente, a dire il vero – mi ha ripetuto che il difetto è della macchinetta in dotazione e che se proprio devo reclamare lo devo fare attraverso un modulo precompilato, indicando con le crocette il disservizio. Il collega del mio interlocutore, che era seduto e che si stava mangiando un frutto, ridendo e con ironia mi dice che tanto non serve a nulla reclamare, il potere è in mano al postino. Che dire, siamo ostaggi di un sistema grottesco, in mano a gente che del prossimo se ne frega, che fa perdere tempo a chi lo stipendio se lo deve guadagnare tutto, minuto dopo minuto, tassa dopo tassa! Ma la rabbia più grande è constatare che non cambierà nulla, perchè le Poste sono un muro di gomma. Tutto rimbalza.

Un imprenditore arrabbiato