Il grido di allarme dell’Ascom: 
“La politica aiuti il commercio”

Il grido di allarme dell’Ascom: “La politica aiuti il commercio”

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Credito, fiscalità e burocrazia sono i temi al centro delle istanze del mondo delle micro e piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi: “E’ un sistema che uccide il sogno di fare impresa anche nei nostri giovani che, nonostante la crisi, hanno entusiasmo, idee e  innovazione, ma che si trovano a deporre una buona fetta delle loro speranze di fronte ad un sistema bancario che non concede credito sotto i 30 anni, ad un iter burocratico spesso in salita e ad ostacoli e ad una pressione fiscale insostenibile” ha sottolineato il direttore Ascom Luigi Trigona. Il bilancio della crisi presentato ai candidati regionali è pesante: “I consumi, statici negli ultimi tre anni, con un calo medio dello 0,5%, sono crollati del 4,8% negli ultimi dodici mesi – ha evidenziato il vicedirettore Ascom, Oscar Fusini -. La stima della disoccupazione prevede un incremento del 6-7% e ben 5.907 imprese sono state costrette a chiudere nel 2012”. 
Le risposte e promesse elettorali non si sono fatte attendere dal mondo politico, dai candidati consiglieri regionali. Elisabetta Olivari, candidata del Partito Democratico per Ambrosoli, ha puntato “sullo sviluppo di un ecosistema delle start-up per sostenere la professionalità dei giovani e far fronte comune per l’emergenza dell’occupazione giovanile e femminile”. Alberto Longo di Fare per Fermare il declino ha rivendicato l’impegno di fronte all’sos lanciato dalle imprese: “Siamo stati gli unici a supportare le imprese Che Resistono-Cr, ma il primo passo per sostenerle concretamente è quello di smascherare ed eliminare le sacche di inefficienza e gli sprechi in regione”. Gianni Filotto, capolista di Alleanza Ecologica Lombardia Popolare per Maroni ha annunciato una lotta senza remore all’abusivismo: “Un Far West che affolla i mercati, le stazioni e le vie del centro, che non fa altro che sottrarre risorse al commercio e allo stato”; linea dura anche per i controlli degli autotrasportatori: “Perché all’estero i camion non in regola vengono fermati”. Dario Violi del Movimento 5 stelle maligna sulla gestione dei finanziamenti lombardi: “250 linee di finanziamento gestite in modo incontrollato per 1 miliardo di contributi da riorganizzare per favorire lo sviluppo delle imprese”. Angelo Capelli, Pdl, ha sottolineato il valore delle iniziative intraprese dalla Regione: “I distretti del commercio sono il punto di partenza per riunire tutte le forze economiche e creare un collegamento tra istituzioni e imprenditori. Sul fronte della semplificazione burocratica, ricordo che è stato attivato lo sportello unico per le attività produttive”. Marcella Ruggeri, candidata di Fratelli d’Italia per Maroni, ha sottolineato l’impatto della crisi: “Soffrono le aziende e le famiglie e quando il presidente Malvestiti afferma che siamo tornati a 30 anni fa, guardo all’ entusiasmo e alla fiducia di allora che oggi dovremmo ritrovare”. Mario Barboni del Pd per Ambrosoli ha in tasca un piano strutturale per i centri della grande distribuzione: “E’ una lacuna da colmare a livello regionale per  mantenere la rete di vicinato, che ha saputo dar vita ai distretti, un esempio da portare avanti. Bisogna poi lavorare su Expo, perché rappresenta una risorsa da sfruttare”. Luca Mangili, presidente della Federazione  Tabaccai, candidato della lista Maroni Presidente, ha annunciato la sua spending-review: “Meno tasse e più agevolazioni attraverso tagli agli sprechi della spesa pubblica”. Benedetto Bonomo, di Lombardia civica per Albertini, ha già firmato idealmente un assegno alle pmi: “Basta rinunciare ai rimborsi elettorali per avere subito risorse da mettere a disposizione. E’ l’occasione per dare un segnale alle due generazioni che abbiamo perso con la crisi”. Sull’apertura dei negozi e sulle vendite promozionali ha detto la sua Valerio Bettoni, candidato del Centro popolare lombardo per Ambrosoli: “E’ importante trovare una posizione perché le categorie devono fare sintesi, specialmente le attività tradizionali per far fronte comune verso la Gdo che mette in crisi realtà che si trovano anche a diversi chilometri di distanza”. Simone Scagnelli, Italia dei valori, ha sottolineato le difficoltà nell’accesso al credito: “Gli imprenditori investono e la banca e la politica arretrano. I Consorzi Fidi, nonostante le garanzie messe a disposizione, si vedono respingere pratiche  dagli istituti di credito. Bisogna poi farsi carico del rispetto dei termini di pagamento, davvero vitale in questo quadro”. Francesca Gelmini della lista Patto Civico con Ambrosoli presidente , ha evidenziato la centralità del commercio per valorizzare il territorio: “Il commercio è lo strumento per ripensare e valorizzare i centri urbani e sviluppare il turismo. Servono interventi per mitigare la desertificazione commerciale: i distretti hanno finora mostrato di essere un collante non solo per i centri storici, ma anche- attraverso i distretti diffusi- per realtà disgregate”. Francesco Mapelli della lista Maroni presidente ha completato il quadro economico, sottolineando l’importanza della realtà agricola per la regione. 

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