Bergamo si prepara al G7 dell’agricoltura, il 14 e 15 ottobre prossimi, con un calendario di appuntamenti e iniziative, a partire da sabato 7 ottobre, che coinvolgono associazioni del territorio e ospiti di rilievo nazionale e internazionale.
Tra gli appuntamenti più interessanti, in ordine cronologico, si distinguono una conferenza sul “Futuro del cibo” con l’ex rettore dell’Università di Bergamo Stefano Paleari; il convegno sull’“Agricoltura urbana di qualità”, organizzato dal Parco dei Colli con molti attori del territorio e l’assessore regionale Terzi; l’incontro con Vandana Shiva, attivista politica e ambientalista, in programma l’11 ottobre all’Auditorium di piazza della Libertà sul tema dell’agricoltura sociale; il seminario di Save The Children sulle strategie per porre fine alla malnutrizione dei bambini entro il 2030; i tre giorni su “Agrogeneration” organizzati dal Mipaaf sull’innovazione della filiera agroalimentare alla presenza del ministro Martina e della ministra Fedeli; la conferenza sul “Diritto al cibo” con relatori del calibro del magistrato Gherardo Colombo e del comandante dei NAS di Brescia Simone Martano.
Venerdì 13 ottobre appuntamento al teatro Sociale di Bergamo con Giorgio Gori, il vescovo Francesco Beschi, il ministro Martina, il commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan e la sottosegreteria Maria Elena Boschi per ragionare sull’“indice globale della fame 2017”. Sempre il 13 ottobre sarà la volta del premio Nobel per la medicina Renato Capecchi in collaborazione con l’Associazione BergamoScienza; sabato 14 incontro con mons. Nunzio Galantino, segretario della Cei e Graziano Da Silva, direttore generale della Fao.
All’interno del calendario anche la rassegna “Astino nel Gusto”, quattro giorni di appuntamenti con ristoratori, cantine e produttori locali e internazionali per celebrare East Lombardy 2017. Cracco, Oldani, Cannavacciuolo, Beck, Klugmann, i fratelli Cerea, Carlin Petrini si alterneranno tra laboratori, workshop, convegni in collaborazione con Visit Bergamo, Fondazione MIA e Magenta Bureau.
«Sono contento – ha affermato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina presentando gli eventi – che sia Bergamo a ospitare, a due anni da Expo Milano, il G7 dell’Agricoltura. Un momento internazionale di grande rilievo in cui avremo modo di confrontarci sulle azioni e sulle responsabilità da esercitare in campo agricolo e alimentare per produrre meglio sprecando meno, per garantire livelli di sostenibilità maggiori al futuro dell’agricoltura globale. C’è bisogno di risposte concrete e urgenti. Da qui, dunque, rilanciamo il nostro contributo all’agenda globale. Per questo concentreremo la discussione su due temi cruciali: la cooperazione agricola correlata al fenomeno delle migrazioni e la protezione degli agricoltori, soprattutto piccoli, davanti alle crisi economiche e ambientali».
«Bergamo arriva preparata a questo appuntamento – ha sottolineato il sindaco Giorgio Gori – e lo sente a buon diritto particolarmente “suo”. Perché i temi dell’agricoltura sostenibile, della valorizzazione della filiera agroalimentare locale, della relazione tra produzione agricola e tutela del paesaggio sono esattamente quelli di cui ci siamo occupati in questi anni, grazie anche alla spinta di Expo 2015. Le esperienze si sono intrecciate: il lavoro del tavolo permanente sull’agricoltura, insediato in Comune, il moltiplicarsi dei mercati dei produttori e il crescere delle forme di consumo alimentare consapevole, l’avventura della Valle della Biodiversità, la nascita del Biodistretto, la collaborazione con l’Università e con la Camera di Commercio, i progetti sulle mense scolastiche, il contributo costante di BergamoScienza e di istituzioni importanti come il Cesvi. Bergamo ospita dunque il G7 dell’agricoltura con il giusto grado di consapevolezza intorno ai temi che ne animeranno gli incontri, così da poter scommettere che l’evento del 14 e 15 ottobre lascerà il segno, e costituirà motivo – nei prossimi anni – per porre ancora più energia nell’affermazione dell’agricoltura sostenibile come leva di sviluppo economico, di qualificazione dei costumi alimentari e di valorizzazione del nostro territorio».
«Credo che la presenza della Provincia – ha spiegato il presidente Matteo Rossi – sia fondamentale in un’occasione come quella del G7 dell’agricoltura. Per tre motivi precisi: in primo luogo la vitalità dell’impresa agricola bergamasca, che ha visto nel 2017 nascere 38 nuove imprese under40 sul territorio e che ci spingono ad aprire nuovi indirizzi scolastici per rinforzare la filiera agricola e alimentare. In secondo luogo per rilanciare la sfida contro la fame nel mondo secondo principi di equità e giustizia che ruotano intorno al tema del cibo: intendiamo avviare una riflessione per promuovere in Lombardia una nuova legge sull’economia solidale con attenzione particolare al mondo agricolo. Infine per ricordare e valorizzare le tradizioni del territorio bergamasco attraverso anche precise scelte urbanistiche, come la riduzione del consumo di suolo e la conservazione del bene primario della terra. La società civile bergamasca porti il proprio contributo positivo al G7 e non perda l’occasione di essere protagonista di questo percorso: il sistema cibo e il suo rapporto con la terra e la democrazia possono essere la leva per rifondare e alimentare una nuova politica.”
Info e calendario: http://agriculturabg.it