Un nuovo percorso comune tra l’Università degli Studi di Bergamo e la Fondazione Papa Giovanni XXIII in cui confluiranno le attività di studio e di ricerca di entrambe – integrative a quelle universitarie, finalizzate al completamento della formazione accademica e professionale, comprendenti ricerca, tirocini e approfondimenti – insieme all’avviamento di un insegnamento intitolato a Giovanni XXIII.
Lo scorso 3 giugno i particolari dell’accordo, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa da parte del Magnifico Rettore Stefano Paleari, del Presidente della Fondazione Papa Giovanni XXIII Marco Roncalli e del Direttore don Ezio Bolis, alla presenza del Vescovo di Bergamo Francesco Beschi e del Prorettore dell’Università degli Studi di Bergamo delegato ai Rapporti con Enti e Istituzioni pubbliche del territorio Remo Morzenti Pellegrini.
Con il prossimo anno accademico, in base al duplice accordo quadro sottoscritto dall’Università degli studi di Bergamo e la Fondazione Papa Giovanni XXIII, avrà inizio una collaborazione tra queste due importanti istituzioni culturali del territorio bergamasco. In base a tali convenzioni, la Fondazione offre all’Università il supporto per attività didattiche di vario tipo: svolgimento di tesi, progetti ed elaborati di laurea; svolgimento di esercitazioni nei propri fondi archivistici; organizzazione di seminari, giornate di studio e conferenze.
In particolare, la Fondazione Papa Giovanni XXIII sosterrà da subito una borsa di dottorato, nell’ambito del Dottorato in Formazione della persona e mercato del lavoro, dedicata specificamente all’approfondimento di tematiche attinenti gli studi e le ricerche sulle quali la stessa Fondazione sta concentrando la sua attività scientifica. Inoltre viene attivato un insegnamento di “Società e Storia del cristianesimo” intitolato a Giovanni XXIII, finanziato dalla Fondazione Papa Giovanni XXIII e affidato a un docente di elevato profilo scientifico e in possesso di titoli accademici adeguati.
Tale insegnamento, che si inserisce nell’ambito del Corso di laurea magistrale in Scienze pedagogiche incardinato nel Dipartimento di Scienze umane e sociali, per i suoi contenuti scientifici e storici, arricchisce l’offerta formativa dell’Ateneo e qualifica il percorso intellettuale degli studenti.
Infatti la figura di Angelo Giuseppe Roncalli, oltre che a livello religioso, è assai rilevante anche sul piano storico per vari motivi: il suo approccio metodologico, la problematica relativa all’uso del metodo storico-critico, la sua impresa editoriale e storiografica degli Atti della Visita apostolica di S. Carlo Borromeo, gli interessi storici sulla Chiesa di Bergamo nel Cinquecento, la Riforma cattolica, l’opera del Cardinale Baronio, gli studi sulla Misericordia Maggiore e sulle origini del Seminario di Bergamo.
Questa collaborazione permetterà di approfondire promettenti scenari di indagine circa l’influsso di Roncalli su questioni cruciali nella cultura contemporanea: per esempio, la nuova impostazione dei rapporti tra Chiesa e modernità, l’elaborazione del tema della libertà religiosa, il superamento di una prospettiva eurocentrica, il ripensamento dei rapporti tra cristianesimo ed ebraismo.